Dall’incipit del libro:
Per illusione s’intende una
rappresentazione erronea nella nostra mente di fenomeni per forza di
circostanze della più varia natura. Queste forze, conducenti a tali
risultati, considerate nella loro attività, connessione e continuità,
costituiscono il processo attivo dell’illusione. In quanto l’illusione
sia ottenuta da queste forze in modo indiretto, furtivo, mascherato, può
essere detta suggestione (da sub-gerere). Chi subisce l’illusione, il
suo soggetto paziente, chiamasi illuso.
Di tutte le illusioni, in cui possiamo cadere, una specie
particolare assai comprensiva è quella delle illusioni politiche, la
quale in ampio senso comprende i giudizi politici erronei delle masse
sociali. Questa specie di illusioni include varie sottospecie: noi ci
limitiamo a ricordare qui l’illusione politica in stretto senso e
l’illusione finanziaria. La prima si riferisce alle fallacie delle masse
intorno ai fini dello Stato e agli effetti della sua attività; la
seconda si riferisce agli errori su certi mezzi, e non su tutti, che
l’ente politico adopera per raggiungere i suoi scopi e più precisamente
sulle entrate e sulle spese pubbliche. L’illusione finanziaria racchiude
adunque una categoria di errori che tende ad alterare il costo dello
Stato, ed un’altra che tende ad alterarne l’utilità.
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