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25/07/21

Bisogna abbandonare la strada dei vaccini per combattere E PREVENIRE IL COVID: La via da percorrere e' la pulizia dell'aria e la sua disinfezione per mezzo di raggi ultravioletti. Le tecnologie per ripulire l'aria di citta' intere esistono gia'.

 

L'Arpa misura il Covid diffuso nell'aria: in casa le concentrazioni più alte, "assolti" gli ospedali

Nuovo metodo messo a punto dall'Agenzia piemontese per l'ambiente: servirà per cinema, palestre, ristoranti e tanti altri luoghi frequentati
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Le maggiori concentrazioni di Sar-Cov-2 nell'aria sono state rilevate in ambito domestico. Negli ambienti esterni invece il virus non è risultato finora rilevabile, mentre all'interno dei reparti Covid degli ospedali le concentrazioni sono risultate molto contenute. E' quanto rilevato dall'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte, che ha messo a punto un metodo, riproducibile e validabile, per determinare la concentrazione del virus nell'aria.

 

I campionamenti in casa sono stati fatti dentro abitazioni occupate da persone positive al Coronavirus, e quelli all'aperto nei pressi degli ospedali e nelle strade delle città. I valori più alti, quelli registrati nelle residenze private, sono risultati fortemente influenzati dalle frequenze del ricambio d'aria e dal numero di soggetti positivi presenti. Ma anche dallo sviluppo dei sintomi più comuni della malattia, a partire dalla tosse secca.

 

Negli ambiti ospedalieri, anche in presenza di malati con elevati carichi virali, le concentrazioni sono risultate molto contenute grazie all'elevato tasso di ricambio dell'aria, che avviene 6-8 volte ogni ora.

 

"A fronte della carenza di standardizzazione - afferma il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto - validare un metodo nuovo di campionamento e analisi delle matrici ambientali coinvolte nella diffusione del virus è un lavoro complesso. Occorre un approccio multidisciplinare che va dalla chimica alla biologia, alla fisica. Una multidisciplinarietà propria delle agenzie ambientali, dove professionalità diverse collaborano per ottenere traguardi comuni".

 

In questo studio sono stati usati tre metodi di campionamento: "un impattatore centrifugo in grado di accelerare il flusso d'aria aspirato alla velocità del suono mantenendo l'integrità del virus", "un campionatore con filtri capaci di catturare particelle virali di dimensioni tra 10 e 900 nanometri", e "un campionatore con filtri in fibra di vetro o quarzo che aspirano il volume di una stanza in meno di un'ora".

 

La ricerca è stata svolta in collaborazione con il Laboratorio di virologia molecolare del Polo universitario San Luigi di Orbassano e con il Centro regionale di biologia molecolare dell'Arpa. Uno studio utile per lo sviluppo, durante la pandemia, di una gestione coerente dei luoghi, in particolare quelli affollati quali i mezzi di trasposto, le stazioni, le palestre, i teatri, i cinema.

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