Il sistema economico patologico e predatorio neoliberista rivela la sua incapacità di soddisfare gli interessi del Popolo.
Si stanno verificando degli eventi i quali dimostrano incontestabilmente che il sistema economico predatorio, patologico e incostituzionale del neoliberismo travolge gli interessi della collettività e porta il Popolo alla sua rovina.
Esempio eclatante è quello che riguarda la svendita da parte della Regione Lazio dell’ospedale artistico e storico San Giacomo, posto in una zona centrale di Roma. Il Consiglio di Stato, con la memorabile sentenza del 25 febbraio 2021, ha dichiarato illegittima tale svendita in quanto contraria agli interessi della collettività e soprattutto alla tutela generale della salute, facendo riferimento agli articoli 3 e 32 della Costituzione, e ponendo in evidenza la rilevanza giuridica che ha il Popolo nell’ottenere la tutela migliore della propria salute.
La sentenza del Consiglio di Stato, che ha annullato quella precedente del TAR Lazio, si fonda principalmente sulla considerazione che l’inefficienza economica di un servizio sanitario non può esser causa della svendita di un ospedale, peraltro poco prima ristrutturato e fornito di nuovi materiali medici, ma impone alla Regione di adottare tutte le misure idonee per il suo corretto funzionamento.
Il merito di questa sentenza va riconosciuto alla ricorrente Maria Oliva Salviati, la quale ha fatto valere il tipo di donazione modale con la quale il suo avo, il Cardinale Salviati, nel 1593, aveva donato detto ospedale al comune di Roma, con l’onere di non cambiarne la destinazione sanitaria.
La conclusione è comunque che la regione deve rimettere in esercizio detto ospedale, essendo nullo il contratto della sua alienazione.
In caso contrario l’appellante Maria Oliva Salviati e tutti i cittadini interessati dovranno chiedere al Consiglio di Stato un’altra sentenza esecutiva. E se neppure questa sarà osservata, pesanti responsabilità penali e amministrative ricadranno sugli organi inadempienti.
È questo un ottimo esempio che dimostra l’impossibilità di funzionamento del sistema economico neoliberista e che comunque apre larghi orizzonti ai cittadini, singoli e associati, di adire, senza limiti di tempo, ai sensi degli articoli, 2, 3, 41, 42, 43 e 118, ultimo comma, Cost. all’autorità giudiziaria ordinaria per far valere la nullità dei contratti di svendita di beni pubblici ai sensi dell’articolo 1418 del Codice civile.
Altro caso nel quale si dimostra l’inidoneità dell’attuale sistema economico a tutelare gli interessi pubblici, è quello delle autostrade, per la cui cessione Florentino Perez, azionista di maggioranza di Abertis (autostrade spagnole), ha offerto 10 miliardi di euro per acquistare Aspi, dimenticando che questa, per legge, deve ritenersi decaduta dalla sua concessione, che il nostro governo tarda a dichiarare con apposito atto amministartivo.
Si agisce sul nulla a suon di miliardi pur di togliere al Popolo italiano i proventi delle sue fonti di produzione di ricchezza, nell’indifferenza generale e soprattutto del governo.
Altro esempio ancora è quello della firma, da parte del Ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani, dell’autorizzazione a trivellare l’Italia dall’Emilia alla Sicilia, per la ricerca di petrolio, già donato alle multinazionali del settore dal precedente governo Renzi.
Il che, come è ovvio, comporta immensi danni ecologici a carico del Popolo italiano.
Altro esempio ancora è quello dell’ingiusto comportamento tenuto dalla Commissione europea nei confronti di Alitalia e della società, che ad essa dovrebbe subentrare, denominata ITA, per la quale si richiede l’obbligatoria svendita, in nome del divieto di aiuti di Stato, del 50% degli slot di Milano Linate (fra i più remunerativi d’Europa), mentre si consente alla Francia e alla Germania di ricapitalizzare le loro compagnie aeree con contributi statali miliardari.
In proposito è intervenuto il nostro Presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale, dopo aver fatto la voce grossa con l’Unione europea, per quanto riguarda i contratti stipulati dall’UE con le cause farmaceutiche fornitrici di vaccini, e dopo aver fortemente criticato la stessa Europa per non aver adeguatamente reagito alle prepotenze del dittatore Erdogan, il quale non aveva preparato una poltrona per la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Layen, ha oggi richiamato fortemente l’Europa a non compiere ingiustizie, nel settore aereo, tra Francia e Germania da un lato e Italia dall’altro.
Mario Draghi, convinto europeista, non esita a bacchettare l’Unione europea per le sue inefficienze, ma, a quanto pare, non si preoccupa delle tremende perdite economiche cui è soggetta giornalmente l’Italia con la svendita di fonti produttive di ricchezza o di beni relativi alla sanità, all’istruzione e alla ricerca, ritenendoli conformi ai principi del sistema economico predatorio e patologico del neoliberismo nel quale egli crede.
Non dimentichi, Mario Draghi, che prima di pensare all’efficienza dell’Europa egli è tenuto a eliminare le cause che impediscono il nostro sviluppo economico, tenendo presente che la Costituzione italiana prevale sui Trattati e che egli deve agire con disciplina ed onore, osservando in primo luogo gli articoli 1, 2, 3, 41, 42, 43 della nostra Costituzione repubblicana e democratica.
Politici da strapazzo. Siedono in Parlamento (italiano ed europeo) delle persono incompetenti nominate da partiti truffa che vivono dei voti delle clientele. Povera Italia che sembra governata come una repubblica delle banane.
Si converta, professore, aiuti l’Italia ad istituire l’assemblea costituente permanente del popolo italiano. Dimentichi la UE, e’ un fattore irrilevante: questa UE e’ in coma farmacologico dal 2005, da quando ha tentato di derubare i popoli europei della sovranita’ popolare con il trattato costituzionale. Si e’ rivelata per qualcos’altro rispetto a cio’ che doveva diventare nel 1954-55: la piu’ grande truffa della politica ai danni dei cittadini di tutta l’Europa. Sta per implodere sotto le sue stesse menzogne, molto probabilmente non ci sara’ neanche bisogno di abbatterla. Ma L’ITALIA VERA MERITA UNO STATO VERO ED UN SISTEMA POLITICO VERO. INIZIAMO DALL’ASSEMBLEA COSTITUENTE COME SISTEMA EDUCATIVO DEL POPOLO ITALIANO, cosi’ come Nenni aveva concepito il Ministero per la Costituente. Il popolo italiano non sa governare se’ stesso in un regno di diritti umani, e’ ancora un popolo di fascisti analfabeti, specialmente tra imprenditori e amministratori pubblici, purtroppo spesso professori universitari. Questo non significa che non possa essere educato alla democrazia VERA: ma bisogna cominciare ieri, la strada e’ lunga, molto lunga. Questa democrazia falsa, farlocca, intenzionalmente disfunzionale, e’ un sistema di diseducazione e di depredazione del popolo all’autogoverno.