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Strasburgo: governo Conte ha violato i diritti dell’uomo, partono le denunce

La notizia è stata data al canale Byoblu da Ugo Mattei, del Comitato Rodotà: “Violate le libertà degli italiani con il lockdown”. Ecco cosa ha detto Strasburgo del governo Conte.

In questi giorni c’è molta attenzione sulle nuove misure restrittive previste dai DPCM del premier Giuseppe Conte.

L’aumento del numero di tamponi sta facendo salire vertiginosamente la curva dei positivi, gli ospedali sono in allarme e si prospettano nuove chiusure.

In tutto questo però è passata inosservata un’importante notizia che riguarda le restrizioni imposte con il lockdown.

Ugo Mattei spiega cosa ha risposto Strasburgo a seguito dell’esposto del Comitato Rodotà

L’Osservatorio per la legalità Costituzionale del Comitato Rodotà ha fatto un esposto al segretario del Consiglio d’Europa relativo alle violazioni non dichiarate del Governo italiano“.

Ai primi di ottobre è arrivata la risposta: “Strasburgo ha riconosciuto che il Governo è in difetto poiché non ha dichiarato la sospensione dei diritti fondamentali prevista ai sensi della Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo“.

Questa mancata dichiarazione della sospensione dei diritti fondamentali previsti dalla Convenzione comporta quindi la piena vigenza di tale Convenzione, anche durante l’emergenza.

Mattei prosegue: “Il segretario ha aggiunto che questa piena vigenza dà giurisdizione alla corte di Strasburgo di intervenire su tutte le questioni che si sono create in fase di emergenza Covid“.

Si apre quindi uno scenario che dà la possibilità di denunciare la violazione dei diritti, che secondo molti giuristi e legali sono stati compiuti in Italia.

Mattei inoltre evidenzia come la risposta del segretario europeo sia stata rapida: “In dieci giorni abbiamo ricevuto la sua lettera, siamo rimasti stupiti“.

Invece, da parte di Conte e Mattarella, non vi è stato alcun riscontro: “Da parte loro nessuna risposta ai nostri documenti“.

E continua: “Prendere in considerazione in modo serio le posizioni critiche di chi si preoccupa per la legalità è una grande dimostrazione di civiltà, che nel nostro Paese avviene troppo poco“.

Parte la denuncia per democidio: l’avvocato Luca Di Carlo si rivolge alla Corte penale internazionale

La risposta del Segretario europeo dà quindi il via alla prima azione contro la violazione dei diritti avvenuti durante il lockdown.

L’avvocato Luca di Carlo, già da tempo impegnato sul fronte dei diritti umani, ha fatto partire la prima denuncia per democidio contro il Governo Conte.

Sulla sua pagina Facebook riporta l’articolo di Agenpress, nel quale illustra le motivazioni che lo hanno spinto a presentare tale azione.

Un’accusa forte: con “democidio” s’intende infatti qualsiasi forma di omicidio che viene commessa da un governo nei confronti dei cittadini.

È un governo non eletto dal popolo sovrano che accentra il potere e sancisce la fine della democrazia“, si legge nell’articolo.

La giurisdizione sovranazionale della Corte Penale deve farsi garante dei diritti nel territorio italiano. Ormai appare che lo stato di polizia ha trasformato le forze dell’ordine in forze di repressione“.

Alla denuncia hanno aderito anche numerosi giuristi, ex magistrati e avvocati, che si aspettano una risposta nel breve termine.

Sarà forse per questa notizia, non pubblicizzata dai media nazionali, che Conte pare non voglia più utilizzare il lockdown? Foto: YouTube

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