LA CRISI DELL’UOMO E IL DECLINO DELL’OCCIDENTE – parte 2 – PIAZZA LIBERTÀ di Armando Manocchia

 

LA CRISI DELL’UOMO E IL DECLINO DELL’OCCIDENTE – parte 2 – PIAZZA LIBERTÀ di Armando Manocchia

La seconda parte dell’intervista di Armando Manocchia all’Arcivescovo Carlo Maria Viganò su “la crisi dell’uomo e il declino dell’Occidente”, che ci parla di chi con un colpo di stato ha deciso di trasformare l’Italia in una colonia ed ha sempre deciso riforme, dichiarato guerre, tracciato confini e stipulato trattati sempre e solo su ordine delle Logge. 

Parlamentari notoriamente massoni, ministri massoni, professori universitari massoni, primari massoni, alti ufficiali massoni, editori massoni e Prelati massoni hanno obbedito al giuramento di fedeltà al Grand’Oriente e tradito gli interessi della Nazione.

Oggi la Massoneria si avvale del proprio “braccio secolare”, il Forum di Davos, che detta l’agenda alle Nazioni Unite, all’Organizzazione Mondiale della Sanità, all’Unione Europea, alle Fondazioni “filantropiche”, ai partiti e alla chiesa bergogliana.

Ospiti con il professor Alessandro Meluzzi, psichiatra, psicologo, saggista, opinionista, il professor Massimo Viglione docente, storico e saggista e Gianluca Sciorilli esperto di intelligence e analisi strategica che ci parlerà dell’alleanza antiglobalista auspicata da monsignor Viganò.

OPERAZIONE TRASPARENZA E RESPONSABILITÀ

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Byoblu è la TV dei cittadini e per questo vive solo di donazioni. La trasparenza per noi è importante. Da oggi, insieme alla richiesta donazioni, potrai verificare in maniera visiva, in tempo reale e giorno per giorno, quanti soldi sono entrati e quanti sono usciti dalle casse di Byoblu. Le uscite sono calcolate come media giornaliera dei costi fissi previsti in tutto il mese, più le spese extra, aggiunte giorno per giorno.

Quando la linea rossa è al di sopra di quella verde, significa che Byoblu è a rischio, e che il pericolo è tanto più reale quanto la distanza tra le due è ampia. Quando la linea verde è al di sopra di quella rossa, non significa che bisogna smettere di donare, ma solo che le cose stanno andando bene e non c’è motivo di preoccuparsi.

Avere una televisione libera e indipendente è importantissimo per una democrazia, ed è tanto più importante tenerla in buona salute, perché sia pronta quando la situazione dei diritti civili e delle libertà individuali improvvisamente tracolla.

Per questo è importante essere responsabili ed avere cura della propria televisione. Teniamo d’occhio il grafico, tutti insieme, ogni giorno, e quando vediamo la linea rossa superare quella verde, allora è il momento di donare, e soprattutto di chiedere agli altri di fare altrettanto.

Siamo milioni, se davvero crediamo che avere una televisione libera e indipendente sia importante, allora tenerla accesa sarà semplice come ordinare un caffè al bar. La libertà è come una tenue fiammella che va tenuta sempre accesa, pronta a divampare quando serve. Guai a lasciarla spegnere!


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Avanti cosi

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Olga Macaluso

€20,00 12 Giugno 2022

Grazie

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Corrado

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Tomasso Oh

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Marina Mattioli

€5,00 12 Giugno 2022

👏👏👏👏👏

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Stefano Gabrielli

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Cateno Gentile

€10,00 12 Giugno 2022

Buon lavoro.

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Giovanni

€25,00 12 Giugno 2022
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Simone Viazzo

€100,00 12 Giugno 2022

Grazie per quello che fate….non mollate mai!!!!

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MA

Marco Andreazza

€5,00 12 Giugno 2022

6 commenti

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  • Ma quanto successo avrebbe il cattolicesimo se mons. Viganò con quanto dice fosse Papa.
    Penso che le chiese tornerebbero piene di persone intelligenti, realiste e il mondo avrebbe una nuova speranza.

    La grande menzogna è oramai chiara.
    Dobbiamo aspettare che diventi evidente almeno all’ 80% della popolazione.

    Siamo tutti stanchi di LGBT e tutte le porcherie che i depravati giornalisti e politici vogliono imporre.

  • A EN
    “Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e al loro posto si forma una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari.”
    Questa frase – citata dallo storico e filosofo Thomas Samuel Kuhn – è di Max Planck: il padre della fisica quantistica.
    https://www.sperling.it/blog/brevi-riflessioni-di-fisica-quantistica-una-verita-sulla-verita-scientifica

    Ora, a parte Kuhn e la sua filosofia (che dio lo perdoni…), è tragicamente vero che le persone ben difficilmente cambiano idea e ammettono di aver avuto torto.
    Vale anche tra gli individui intelligenti che si occupano di scienza (quella vera…), si figuri tra i covidioti…

    P.S. Ritengo che la menzogna dell’usurocrazia criminale sarà prima o poi evidente alla maggioranza della popolazione, ma non perché i covidioti avranno mutato opinione (pochi riconosceranno l’inganno di cui sono vittime) bensì poiché saranno morti (magari grazie alle “vaccinazioni”) e in questo modo gli intelligenti, che avendo evitato di credere alle menzogne del regime saranno sopravvissuti, diventeranno maggioranza.
    Non credo ci vorranno secoli e neanche svariati decenni, solo pochi anni.
    Ad ogni modo le parole di Monsignor Viganò andrebbero scolpite nella roccia, anche se risveglieranno pochi, ma la verità va detta, è un dovere morale.
    Saluti.

  • Sempre a EN
    poi qualcuno che capisce e ammette, prima di tutto a se stesso, di essere stato raggirato e di aver compromesso la propria salute con i “vaccini” di Speranza c’è (ma a mio avviso saranno sempre pochi)
    https://twitter.com/ZittaNonSto/status/1535703156511887360
    “Abbiamo appena saputo che la coppia che ha tirato il drink a Bassetti non era #novax ma vaccinati con 3 dosi con parente danneggiato da vaccino anche lui con 3 dosi e a quanto pare vi si stanno rivoltando contro proprio quelli che avete ingannato Ora che hai da dire?🤔”

  • SOLO LA FONDAZIONE DI UNO STATO-SANTUARIO PUO’ SALVARE L’ITALIA: UN LIBERO STATO DI CITTADINI LIBERI, GOVERNATO DA UN’ASSEMBLEA COSTITUENTE PERMANENTE DI TUTTI I CITTADINI, GESTITO DA UNA BANCA DEL POPOLO ITALIANO DI PROPRIETA’ DEI CITTADINI ITALIANI, UNO STATO CREATO E FORMATO DA UN ESERCITO DI LIBERAZIONE PERMANENTE, UNO STATO DOVE MICROSOFT, GOOGLE, EBAY, FB, TWITTER, GS, JPMorgan Chase, BofA, Morgan Stanley, Citigroup, UBS, Credit Suisse, Deutsche Bank, AstraZeneca, Pfizer, Moderna, J&J E COMPAGNIA CANTANTE, BLACKROCK, VANGUARD E STATE STREET STANNO A GUARDARE DA FUORI CON IL CANNOCCHIALE E NEL LIBERO STATO ITALIANO NON CI METTERANNO MAI PIEDE, ESATTAMENTE COME IN RUSSIA.

    CHI PUO’ E DEVE ARRESTARE DRAGHI E MATTARELLA, SE NON UNO STATO?

    CHI PUO’ ARRESTARE KLAUS SCHWAB E GLI PSICOPATICI CHE LO SEGUONO E LO DIFENDONO, DENTRO E FUORI DELLA SVIZZERA?

    CHI PUO’ E DEVE ARRESTARE E PROCESSARE SPERANZA, DI MAIO, CONTE, GRILLO, CASALEGGIO?

    CHI PUO’ E DEVE ARRESTARE I RAPPRESENTANTI DI QUESTA PATTUMIERA CHE E’ DIVENTATA LA POLITICA AMERICANA?

    CHI PUO’ PROCESSARE I CRIMINALI DELLA NATO?

    CHI PUO’ ARRESTARE E PROCESSARE GUTIERRES, THEDROS E TUTTI I CRIMINALI CHE GESTISCONO LE ORGANIZAZZIONI INTERNAZIONALI?

    CHI PUO’ ARRESTARE E PROCESSARE LA MERKEL, LA VDL, IL SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO?

    SOLO UNO STATO, UN VERO STATO, CERTAMENTE NON UNO STATO FATTO DI FANCAZZISTI COME I VIGLIONE E I MELUZZI.

    SOLO UN VERO STATO CHE SI E’ LIBERATO MILITARMENTE ED E’ IN GRADO DI DIFERENDERE MILITARMENTE LA PROPRIA LIBERTA’.

    LA CINA A TUTTI QUESTI PARASSITI GLI HA DATO ALLA TESTA. LA COVIDCRAZIA FINIRA’ ANCHE IN CINA E ANCHE IN CINA I RESPONSABILI RISPONDERANNO DI FRONTE A TRIBUNALI POPOLARI VERI.

    ALTRI PARTITI? ELEZIONI?

    MA FATEMI IL PIACERE …

    MONSIGNOR VIGANO’ VA BENISSIMO.

    I VIGLIONE E I MELUZZI, COME I FUSARO, I RADIORADIO, BYOBLU E QUANTI PRETENDONO FALSAMENTE DI ATTEGGIARSI A DISSENSO E A RESISTENZA, NO: SONO PILLOLE PER ADDORMENTARE QUELLI CHE NON SI SONO MAI ADDORMENTATI E PER RIADDORMENTARE QUELLI CHE SI STANNO SVEGLIANDO.

    CONTINUATE A DONARE A BYLOBLU. COM E A TUTTI GLI ALTRI FANCAZZISTI D’ITALIA INVECE DI CREARE UN ESERCITO DI LIBERAZIONE NAZIONALE REALE.

    LA RIVOLUZIONE, QUELLA VERA, E’ TUTT’ALTRA COSA.

    I FILOSOFI POSSONO PARLARE SOLO DOVE E QUANDO HANNO DUE PASTI AL GIORNO, E I LAVORATORI TRE.







  • VENDONO IL GHIACCIO AGLI ESQUIMESI

     

    CALA IL FATTURATO MA AUMENTANO I VACCINI: PFIZER SI PRENDE L’AFRICA

    Prima, seconda, terza, quarta e in Israele si è appena giunti alla quinta dose di vaccino anti-Covid. Il Paese medio orientale ha somministrato all’intera popolazione quasi esclusivamente il preparato di Pfizer-BioNTech. Il risultato? Un aumento del 25% dei problemi cardiaci fra i 16 e i 39 anni, mentre i benefici rimangono soltanto una mera speculazione che non trova alcun riscontro nei numeri. Il colosso statunitense sta creando un vero “imperialismo sanitario” che intende conquistare il mondo intero con i propri farmaci a tecnologia mRNA approvati in via condizionata. Dopo aver ripetutamente vaccinato a brevi intervalli l’Europa, Pfizer ha capito che la popolazione europea inizia a essere stanca delle somministrazioni. L’obiettivo dell’azienda farmaceutica è quindi quello di conquistare l’Africa.

    Maxi-accordo di Pfizer con l’Africa

    Con l’aiuto della Banca Mondiale, Pfizer ha stretto un maxi-accordo con 45 paesi africani per la vendita a basso costo di un pacchetto di 23 prodotti della multinazionale, tra questi il vaccino e la pillola anti-Covid Paxlovid. Un mercato di 1,2 miliardi di persone, che fa particolarmente gola alla casa farmaceutica fondata a Brooklyn nel 1849. Sono cinque i paesi dell’Africa in cui l’accordo è già in vigore: Ruanda, Senegal, Ghana, Malawi e Uganda. Secondo quanto riportato da Verità&Affari, Pfizer collaborerà con altri gruppi, quali fondazioni e Ong, costruendo in loco le catene di distribuzione e di conservazione dei farmaci.

    Bourla chiede aiuto a Bill Gates e Oms

    “Non solo diamo le medicine, ma lavoriamo con loro (i paesi africani ndr.) per identificare sul campo i blocchi alla loro somministrazione”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla nel corso del World Economic Forum 2022 che si è tenuto a fine maggio a Davos in Svizzera. “Sfortunatamente – ha proseguito Bourla – non penso che come Pfizer ci riusciremo da soli, per questo chiediamo a tutte le parti interessate, come l’Oms e la fondazione di Bill Gates, di lavorare insieme a noi”.

    Il business sta nel “know how”

    Ecco, quindi, il business velato come assistenza umanitaria, quasi benefattrice, nei confronti dei paesi cosiddetti “in via di sviluppo”. Il prezzo dei farmaci sarà quindi scontato rispetto al caro prezzo dei mercati occidentali, ma il colosso statunitense si farà pagare a peso d’oro dai governi africani il know how messo sul tavolo per la formazione dei medici. Dall’organizzazione delle infrastrutture necessarie per la conservazione e la distribuzione dei farmaci, sino alla logistica: la gestione è affidata interamente nelle mani di Pfizer e organizzazioni da loro scelte.

    A illustrare il piano africano del colosso sono stati due manager dell’azienda: Angela Hwang, presidente del Gruppo Biofarmaci e Aamir Malik, vicepresidente esecutivo della holding e responsabile della innovazione di gruppo. Nel corso del vertice avvenuto il 6 giugno, Hwang ha spiegato la natura del contratto, orwellianamente battezzato “Accordo per un mondo più sano”.

    L’educazione alla vaccinazione infinita?

    “Forniremo l’educazione che aiuta i medici a sentirsi a proprio agio nel capire di cosa tratta la terapia, chi sono le persone che possono trarne beneficio e daremo loro la fiducia nel prescriverla”, ha detto Hwang. Al 9 giugno, l’Africa ha un numero relativamente basso per quanto riguarda la somministrazione dei preparati a mRNA. Circa il 19% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale, e il desiderio delle multinazionali del farmaco è quello di un’inversione di tendenza.

    Gli africani sono scettici

    Non si tratta certo di un gioco da ragazzi: la popolazione africana nutre infatti un certo scetticismo nei confronti di Big Pharma. Dubbi che affondano le radici in un passato non troppo lontano e che vede come protagonisti proprio gli stessi attori che oggi vogliono inoculare il mondo intero. Era il 1996, quando nel villaggio nigeriano di Kano scoppiò un’epidemia di meningite. Pfizer sfruttò la situazione per testare il farmaco Trovan su 200 bambini. 11 di loro sono andati incontro alla morte, con l’azienda statunitense costretta a sborsare 75 milioni di dollari come compensazione.

    Profitti da capogiro, ma…

    Sempre la Nigeria, a ridosso della fine del 2021, aveva distrutto un milione di dosi AstraZeneca scadute, e poco prima della scadenza “donate” dai Paesi occidentali a quelli africani. Nella prima parte del 2022, Pfizer, BioNTech e Moderna hanno realizzato profitti per oltre 15 miliardi di dollari. Big Pharma non riuscirà però a garantire i profitti realizzati dalla creazione del vaccino anti-Covid, e cerca quindi di conquistare altre fette di mercato. Come andrà a finire?

    L'intelligentone in realta' e' un patacca

     

    Draghi all'Ocse: 'Sbloccare i porti, evitare catastrofe alimentare'

    'Accordo su minimum tax a G20 di Roma è storico'

    Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è arrivato questa mattina allo Chateau de la Muette, nella sede dell'Ocse a Parigi, per il Consiglio ministeriale presieduto quest'anno dall'Italia.

    Il segretario generale Mathias Cormann, in apertura, ha ringraziato il presidente del Consiglio.

    L'accordo sulla tassazione globale al G20 di Roma è "storico", ha detto Draghi aprendo la riunione ministeriale dell'Ocse. 

    "Lo sforzo per evitare la crisi alimentare deve iniziare dallo sblocco dei porti e della migliaia di cereali che sono lì.

    Lo sforzo di mediazione delle Nazioni unite è un notevole passo in avanti, sfortunatamente è l'unico", ha detto ancora il premier, a proposito della guerra in Ucraina, sottolineando che il blocco del grano sta facendo "aumentare i prezzi causando una catastrofe a livello mondiale". "Il g7 e la Ue hanno mostrato una notevole unità e solidarietà nel sostenere l'Ucraina e nel mettere pressione sulla Russia per riprendere i negoziati - ha aggiunto -. La Ue da sola ha approvato 6 pacchetti di sanzioni che hanno dato un duro colpo agli oligarchi vicini al Cremlino e a settori chiave dell'economia russa". "Perché i nostri sforzi siano efficaci devono essere sostenibili nel corso del tempo e coinvolgere le economie emergenti e in via di sviluppo - ha spiegato il premier -. Dobbiamo abbinare la risolutezza mostrata in Ucraina con la stessa determinazione ad aiutare gli stessi cittadini e coloro che si trovano nei paesi più poveri del mondo soprattutto in Africa". 

    "Il consiglio Ue ha approvato di considerare di imporre un tetto dei prezzi per le importazioni di gas russo: questo potrebbe limitare l'incremento dell'inflazione e ridurre i flussi finanziari verso Mosca". Draghi ha sottolineato però che "le discussioni sono ancora in corso e la strada da percorrere potrebbe essere lunga".

    Contro il caro energia la Ue deve valutare di "replicare" strumenti come Sure "che ci hanno aiutato a riprenderci rapidamente dalla pandemia", ha spiegato Draghi aprendo la riunione ministeriale dell'Ocse a Parigi. "Uno strumento simile, questa volta mirato all'energia" ha aggiunto Draghi, "potrebbe garantire ai paesi vulnerabili più spazio per aiutare i propri cittadini in un momento di crisi, rafforzerebbe il sostegno popolare al nostro sforzo sanzionatorio congiunto e contribuirebbe a preservare la stabilità finanziaria in tutta l'area dell'euro".

    "Questa situazione di emergenza non deve essere una scusa per tradire i nostri obiettivi climatici ma la ragione per raddoppiarli". "Accelerare la transizione energetica è fondamentale per spostarci verso un modello sostenibile e ridurre la nostra dipendenza dalla Russia. Dobbiamo agevolare l'espansione delle rinnovabili e promuovere ricerca e sviluppo in nuove soluzioni di energia verde e pulita. Questo significa rafforzare la nostra architettura dell'idrogeno e sviluppare reti intelligenti e resilienti".

    Al centro della giornata di lavori, il tema del conflitto in Ucraina, che Cormann ha definito "ingiustificabile", il rallentamento della crescita e l'inflazione in forte aumento.

    IL DISCORSO DI APERTURA

    ZELENSKY ALL'OCSE
    "Interesse primario del mondo è aiutare a proteggere l'Ucraina": lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo alla riunione ministeriale dell'Ocse. "L'aggressione della Russia deve terminare al più presto possibile", ha proseguito Zelensky invocando "dolorose sanzioni di lungo termine". "Il mondo deve fermare l'aggressione della Russia che è una minaccia per tutto il mondo". Il discorso di Zelensky è stato accolto dall'applauso delle delegazioni presenti. Da parte sua, il segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann, ha salutato "la forza e il coraggio" di Zelensky ed ha accolto l'invito del presidente ucraino di incontrarlo nell'ufficio dell'Ocse a Kiev.

    Si è conclusa poco dopo la mezzanotte la "cena di lavoro" all'Eliseo fra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

    Nella cena dell'Eliseo, i due leader hanno fatto il punto sui prossimi vertici del G7 e della Nato, in programma a fine mese, e sul Consiglio europeo del 23 e 24 giugno a Bruxelles. Al centro dei temi affrontati, gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev, la sicurezza alimentare, il rafforzamento dell'autonomia europea in materia di Difesa e di Energia, nell'ottica di una strategia energetica diversificata e di una minore dipendenza energetica dalla Russia.

    THE PANDEMIC TREATY WILL BE PRIVATE: IT WAS SIGNED IN DAVOS, NOT IN GENEVA. THE TAKEOVER OF AFRICA BY COVIDOCRACY CAN CONTINUE UNBRINDLED.

     Press Conference: Pfizer and Partners Announce Accord for a Healthier World Pfizer announces a new accord to offer a portfolio of products for a healthier world.Albert Bourla, Chief Executive Officer, Pfizer, USA Lazarus Chakwera, President of Malawi William H. Gates, Co-Chair, Bill & Melinda Gates Foundation, USA Angela Hwang, Group President, Pfizer Biopharmaceuticals Group, Pfizer, USA Paul Kagame, President of Rwanda Moderated byAlem Tedeneke, Media Lead, Canada, Latin America and Sustainable Development Goals, World Economic Forum at the World Economic Forum Annual Meeting 2022 in Davos-Klosters, Switzerland, 25 May. Conference Media Village. Copyright: World Economic Forum/Pascal Bitz

    Croatian MEP: The Huge Inflation We’re Facing is Due to the Insatiable Greed of Blackrock and Vanguard

     

    Croatian MEP: The Huge Inflation We’re Facing is Due to the Insatiable Greed of Blackrock and Vanguard


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    BlackRock, Vanguard and State Street are funds that own all key companies in all areas of life – finance, health, media, military industry and wars.

    They own assets that are several times larger than the national budgets of countries such as USA, China, Brazil, and India.

    They are the ones who run the world and appoint presidents and prime ministers. They are the ones who decide our real lives and the world order.


    Let’s not lose touch…Your Government and Big Tech are actively trying to censor the information reported by The Exposé to serve their own needs. Subscribe now to make sure you receive the latest uncensored news in your inbox…

    “These funds have stakes in all major pharmaceutical, media, arms, transportation companies and banks, which means that they not only own all the major world companies but truly own the world economy,” Mislav Kolakušić MEP said last week in a recorded message to the world.

    Mislav Kolakušić is a Croatian lawyer and politician and Member of the European Parliament (“MEP”). 

    “The ability to negotiate and control the decisions of states and politicians in every sector makes them more powerful than any president or prime minister in the world be it in the US, France, Germany, Japan, China or India,” he said.

    “The fact that we are facing huge inflation, which will hit ordinary citizens the most, is not a regular economic phenomenon but the result of insatiable desire and greed of the owners of these funds that dictate prices from Washington through Paris to Zagreb, managing so-called economic trends.”

    Watch Kolakušić’s full message in the video below.

    Mislav Kolakušić: BlackRock and Vanguard – corporations that govern the Western world, 2 June 2022 (9 mins)

    Further reading:

    Croatian MEP: The Huge Inflation We’re Facing is Due to the Insatiable Greed of Blackrock and Vanguard

    TUTTI I DATI FALSI DELL'ITALIA PRESSO LA WHO: SONO TOTALMENTE DIVERSI DA QUELLI DELL'ISS



    THE FAILURE OF THE PANDEMIC TREATY: DENIERS OF CLIMATE CHANGE WILL BE TREATED LIKE MENTALLY ILL BY THE WHO AND ITS MEMBER GOVERNMENTS.

     

    Why mental health is a priority for action on climate change

    3 June 2022
    Departmental news
    Reading time: 2 min (601 words)

     

    New WHO policy brief highlights actions for countries

    Climate change poses serious risks to mental health and well-being, concludes a new WHO policy brief, launched today at the Stockholm+50 conference. The Organization is therefore urging countries to include mental health support in their response to the climate crisis, citing examples where a few pioneering countries have done this effectively.

    The findings concur with a recent report by the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), published in February this year. The IPPC revealed that rapidly increasing climate change poses a rising threat to mental health and psychosocial well-being; from emotional distress to anxiety, depression, grief, and suicidal behavior.

    “The impacts of climate change are increasingly part of our daily lives, and there is very little dedicated mental health support available for people and communities dealing with climate-related hazards and long-term risk,” said Dr Maria Neira, Director of the Department of Environment, Climate Change and Health at WHO.

    The mental health impacts of climate change are unequally distributed with certain groups disproportionately affected depending on factors such as socioeconomic status, gender and age. However, it is clear that climate change affects many of the social determinants that are already leading to massive mental health burdens globally. A 2021 WHO survey of 95 countries found that only 9 have thus far included mental health and psychosocial support in their national health and climate change plans.  

    “The impact of climate change is compounding the already extremely challenging situation for mental health and mental health services globally. There are nearly 1 billion people living with mental health conditions, yet in low- and middle-income countries, 3 out of 4 do not have access to needed services,” said Dévora Kestel, Director of the Department of Mental Health and Substance Abuse at WHO. “By ramping up mental health and psychosocial support within disaster risk reduction and climate action, countries can do more to help protect those most at risk.”

    The new WHO policy brief recommends 5 important approaches for governments to address the mental health impacts of climate change: 

    • integrate climate considerations with mental health programmes;
    • integrate mental health support with climate action;
    • build upon global commitments;
    • develop community-based approaches to reduce vulnerabilities; and
    • close the large funding gap that exists for mental health and psychosocial support.

    “WHO’s Member States have made it very clear mental health is a priority for them. We are working closely with countries to protect people’s physical and mental health from climate threats,” said Dr Diarmid Campbell-Lendrum, WHO climate lead, and an IPCC lead author. 

    Some good examples exist of how this can be done such as in the Philippines, which has rebuilt and improved its mental health services after the impact of Typhoon Haiyan in 2013 or in India, where a national project has scaled up disaster risk reduction in the country while also preparing cities to respond to climate risks and address mental health and psychosocial needs. 

    The Stockholm Conference commemorates the 50th anniversary of the UN Conference on the Human Environment and recognizes the importance of environmental determinants for both physical and mental health.

    Note to editors

    WHO defines mental health as “a state of well-being in which every individual realizes his or her own potential, can cope with the stresses of life, can work productively and fruitfully and is able to make a contribution to her or his community”.

    WHO defines mental health and psychosocial support (MHPSS) as “any type of local or outside support that aims to protect or promote psychosocial well-being and/or prevent or treat mental disorder”.

    For more information please contact:

    WHO media inquiries: mediainquiries@who.int

    THE FAILURE OF THE PANDEMIC TREATY: COVIDOCRACY IS TO SURVIVE ALLOWING THE COADMINISTRATION OF INFLUENZA AND MRNA "VACCINES"

     

    WHO issues updated influenza vaccines position paper

    1 June 2022
    Departmental news
    Reading time: 1 min (389 words)

    On 13 May 2022, WHO published an updated position paper on the use of seasonal influenza vaccines.

    In December 2017, following a request by WHO’s Strategic Advisory Group of Experts on Immunization (SAGE), an influenza working group was convened to review the scientific evidence and relevant programmatic considerations on seasonal influenza vaccines and assess whether the existing (2012) WHO position paper on this topic should be updated. Based on this review, the working group proposed a set of recommendations for SAGE to consider at its meeting in October 2021.

    These recommendations are reflected in the updated influenza vaccines position paper. WHO continues to recommend that all countries implement seasonal influenza vaccination programmes based on the burden and epidemiology of influenza, cost-effectiveness of vaccination, competing public health priorities, and programmatic feasibility.

    Changes from the previous influenza vaccines position paper include:

    • Countries looking to start or expand seasonal influenza vaccination programmes should consider prioritizing the following target groups (in no particular order): health workers, individuals with comorbidities and underlying conditions, older adults, and pregnant individuals. Children continue to be an important target group, and countries may consider them as a priority group based on national disease goals, capacities and resources, and epidemiology and disease burden.
    • There are multiple new and advanced influenza vaccine products and formulations that are approved and are effective and safe in specific populations. For settings with limited resources, WHO recommends that countries aim to achieve maximum population impact, which may be most equitably achieved using traditional, less expensive influenza vaccines that are more widely available.
    • While quadrivalent influenza vaccines may potentially provide greater protection, especially during seasons with higher circulation of influenza B, countries should establish context-specific decision-making processes to determine whether the potential health gains outweigh the costs for transitioning from trivalent to quadrivalent influenza vaccines.
    • Evidence on repeat immunization shows that vaccination in the current and prior season provides better (if somewhat attenuated) protection than only being vaccinated in the prior season, or not being vaccinated at all. WHO continues to recommend annual influenza vaccination before the influenza season begins.
    • Co-administering seasonal inactivated influenza vaccines and any dose of a COVID-19 vaccines is acceptable and may increase programme efficiency.
    • Research priorities have been noted in vaccine development and manufacturing, immunologic evidence, vaccine efficacy and effectiveness among target groups, vaccine impact models, and implementation research.

    MEMBER STATES CHANGE THE FINANCING MODEL OF THE WHO: ITS OBSCURE ROLE IN THE CORONA PANDEMIC AND IN COVIDOCRACY IS BEING WIPED UNDER THE CARPET.

     

    World Health Assembly agrees historic decision to sustainably finance WHO

    24 May 2022
    News release
    Geneva, Switzerland
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    Today, at the Seventy-fifth World Health Assembly, Member States agreed to adopt a landmark decision to improve the World Health Organization’s financing model.

    The decision adopted, in full, the recommendations of a Sustainable Financing Working Group made up of WHO’s Member States, which was set up in January 2021 and chaired by Björn Kümmel, from Germany.

    In one of the key recommendations in the Working Group’s report to the Health Assembly, Member States target a gradual increase of their assessed contributions (membership dues) to represent 50% of WHO’s core budget by the 2030–2031 budget cycle, at the latest. In the last budget biennium, 2020–2021, assessed contributions represented only 16% of the approved programme budget.

    The report includes other recommendations, such as exploring the feasibility of a replenishment mechanism to broaden the financing base. It also asks the WHO Secretariat to work with a Member States task group to strengthen WHO's governance, which will make recommendations on transparency, efficiency, accountability and compliance. The task group’s work will help ensure that increases to Member States’ assessed contributions will be accompanied by further reforms to the way the Organization operates.

    WHO's current financing model has been identified by many experts as posing a risk to the integrity and independence of its work. WHO’s over-reliance on voluntary contributions, with a large proportion earmarked for specific areas of work, results in an ongoing misalignment between organizational priorities and the ability to finance them. The recommendations today are designed to substantially address these shortcomings.

    It is intended that the gradual increase to assessed contributions will start with WHO’s 2024–25 budget, with a proposed 20% increase over the assessed contributions in the approved 2022–23 base budget. The aim is to reach 50% of WHO’s budget by 2028–2029 if possible, and by 2030–31 at the latest, up from the current 16% in 2020–21. This would mean that by 2028–2029, WHO would see an increase of roughly US$ 600 million a year in the part of its income that comes from the most sustainable and predictable sources.

    More predictable and sustainable funding for WHO makes economic sense for the Organization’s contributors, with its new investment case ‘A Healthy Return’ showing that every US dollar invested in WHO delivers a return on investment of at least 35 US dollars. Sustainable financing will better equip WHO to deliver more effectively for all its Member States and their populations, for example through longer-term programming in countries and attracting and retaining expertise.

    WHO Director-General Dr Tedros Adhanom Ghebreyesus said, “This decision addresses head-on the decades-long challenge WHO has faced on predictable, flexible and sustainable funding. Delivering on the target they have agreed today will mean our Member States are empowering WHO to meet their expectations and truly fulfill our mandate as the world’s leading global health authority.” “Coming on the day I am re-elected, this decision gives all of us at WHO renewed confidence as we face the future,” he added.

    Björn Kümmel, deputy head of the global health division at Germany’s Federal Ministry of Health and chair of WHO’s Working Group on Sustainable Funding, said, “This decision is about nothing less than the future role of WHO in global health. Even beyond that, it is about what we envisage for the global health architecture: a less fragmented, better coordinated, more efficient and truly inclusive global health governance with a fundamentally strengthened WHO at its centre as the enabled leading and coordinating authority.”

    Lettera aperta al signor Luigi di Maio, deputato del Popolo Italiano

    ZZZ, 04.07.2020 C.A. deputato Luigi di Maio sia nella sua funzione di deputato sia nella sua funzione di ministro degli esteri ...