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26/06/20

Il professor Prodi e' piu' ubriaco del solito ...

Il gran prof appartiene a quella sottospecie della parassitokrazia che comanda il paese da tempi immemori e a cui esso principalmente deve la situazione in cui e' precipitato.

Per fortuna non e' solo: tra gli altri troviamo la Fornero, il mago di Arcore e tanti tanti altri che si stanno risvegliando dallo stato di coma farmacologico ed hanno ricominciato ad oracolare sul futuro della portaerei mediterranea ... questo adesso vorrebbe ricostituire le PaSta, le partecipazioni statali, che sono uno dei principali buchi neri attraverso il quale e' stato sifonato il debito pubblico ... il debito del signor e signora Nessuno ...

Gia' nel 2012-13, in era non-COVID, l'alternativa era nota e quanto meno non rifiutata ideologicamente in base agli assiomi dei guelfi e dei ghibellini:

https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=7129060484596283087#editor/target=post;postID=1014533261256723249;onPublishedMenu=publishedposts;onClosedMenu=publishedposts;postNum=35;src=postname+++

Si', e' vero, professore, LO stato deve entrare nei sancta sanctorum dell'economia, in particolare: nel sistema bancario, assicurativo e finanziario italiani, tutti fatti di quella colla che impiastra le mani degli artigiani istantaneamente e la cui liberazione puo' avvenire SOLO con il solvente ... il solvente in questo caso non e' la pasta, e neanche la Fornero e neanche il mago di Arcore e neanche questi acchiappapolli che si sono impossessati di quel poco di potere che un governo in Italia possa ancora avere a forza di abbronzarsi il naso (brown-nosing) tra le chiappe di giullari informatizzati ... la soluzione e' la creazione di fondi di fondi le cui quote sono date,  NON VENDUTE, per diritto di nascita A TUTTI i cittadini italiani, con uno strumento di incentivazione che faccia da frusta contro chi impedisce la crescita SENSIBILE del reddito in Italia, specialmente delle classi piu' povere sia in termini di reddito sia in termini di capitale finanziario sia in termini di capitale umano.

E' facile, e' un gioco da ragazzi.

Soprattutto: NON E' COMUNISMO.

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Prodi: governo senza alternative, Stato diventi azionista imprese

Rea
Roma, 2 giu. (askanews) - "Quando necessario bisogna pensare a una partecipazione pubblica di minoranza nelle imprese anche per difendere da mire straniere le aziende indispensabili al nostro futuro", e Cdp " sicuramente uno strumento per l'azione dello Stato". Per l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi, intervistato dal Corriere della Sera, "difendere gli interessi nazionali non un affare da sovranisti. Naturalmente mi auguro che il necessario intervento pubblico sia un fatto temporaneo".
Sulla tenuta dell'esecutivo, per Prodi "i governi cambiano quando c' un'alternativa". Ed esplicitamente dice: "Per capirci: Renzi ha dimostrato che non certo il momento di far cadere questo esecutivo anche perch il Quirinale aveva fatto sapere che si sarebbe andati subito ad elezioni. E infatti Italia viva rimasta al suo posto".
In risposta alle parole del presidente di Confindustria Bonomi, secondo cui questa politica rischia di fare pi danni del Covid: " un'affermazione distruttiva, non costruttiva. Non serve la faccia feroce. Esiste anche l'esame di coscienza. Ci aspettiamo che dica che cosa deve fare l'industria italiana per affrontare la concorrenza internazionale nel post Covid".
Parlando del Mes, "'facciamo senza' un'espressione che si pu permettere chi i soldi li ha. E se non li prendiamo ci indeboliamo pure sull'altra trattativa", quella sul Recovery fund, spiega Prodi, che sui cosiddetti Stati frugali osserva: "Se vogliamo dirla tutta, Austria, Olanda, Danimarca e Svezia hanno un tasso di indebitamento delle famiglie molto pi alto rispetto a quello italiano". Per l'ex premier, l'esplosione della rabbia sociale " un pericolo che si corre proprio se non si aiutano coloro che hanno pi motivi per protestare. Per questo insisto che bisogna costruire un clima capace di comporre gli interessi di tutti". Se tra Pd e M5s "c' stato un processo di avvicinamento", "il vero problema la crisi dei partiti: non esistono pi", evidenzia Prodi. "Nello stesso Pd, che pure l'unico che ha ancora conservato la natura di partito, non ci sono pi gli antichi confronti di idee".

22/06/20

Presidente Mozzarella: Rafforzare le tutele dei rifugiati ...

I rifugiati, quelli veri, per carita' ... ma gli italiani VERI, quelli residenti all'estero non per colpa loro, ma in quanto esiliati ingiustamente dall'Italia ed adesso investiti senza alcuna colpa in una crisi che mette a rischio le loro vite e quelle dei loro figli, li avete completamente cancellati dall'orizzonte?

No: cosi' non va, e' inaccettabile.

Presidente Mozzarella: e' inaccettabile.

Sapete benissimo che la maggior parte degli italiani ESILIATI non e' in grado di pagare un aereo per tornare nella VOSTRA Italia.

Noi, infatti, dell'Italia, abbiamo un altro concetto.


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Migranti, Mattarella, “rafforzare le tutele dei rifugiati”

sabato 20 Giugno 2020 - 19:44
Migranti, Mattarella, “rafforzare le tutele dei rifugiati”
Il Capo dello Stato chiede un maggiore impegno da parte dell'Unione europea. Papa Francesco,"in loro c'è Gesù".La Mare Jonio a Pozzallo dopo aver salvato 67 persone in mare


“La nostra azione di protezione e assistenza non può deflettere o indebolirsi ma deve, anzi, rafforzarsi, con l’elaborazione di un nuovo corso dell’Unione europea in materia di migrazioni e asilo, nel segno di un più incisivo e condiviso impegno comune”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rende onore alla Giornata Mondiale del Rifugiato con una dichiarazioni in cui, oltre a richiamare un maggiore impegno Ue, ricorda che “il fenomeno delle migrazioni conta su un approccio italiano basato su strumenti importanti quali il programma nazionale di reinsediamento e i corridoi umanitari per rifugiati particolarmente vulnerabili”.
Per il capo dello Stato, “l’impatto della pandemia aggrava ancor di più la critica condizione di quanti, a causa di conflitti o per la violazione di diritti fondamentali, sono costretti a fuggire dal proprio Paese”.
Ma l’Italia, aggiunge, “mostra continuamente e con senso di responsabilità la sua vicinanza a coloro che affrontano tali drammatiche vicende, offrendo accoglienza e protezione. La nostra attiva partecipazione al primo Forum Globale dei Rifugiati costituisce una concreta testimonianza”. Mattarella rivolge anche “un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini delle Forze dell’ordine e delle amministrazioni dello Stato e a tutti gli operatori che forniscono i servizi necessari a garantire protezione internazionale a chi ne ha diritto”.
In questo sforzo “si contraddistinguono anche le Organizzazioni Internazionali – e specialmente l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – cui l’Italia assicura il massimo sostegno in coerenza con la propria storica vocazione multilaterale”.
Anche Papa Francesco celebra significativamente la Giornata indetta nel 2000 dall’Onu per commemorare l’approvazione, nel 1951, della Convenzione sui profughi da parte dell’Assemblea Generale: “Nei profughi e negli sfollati è presente Gesù, costretto, come ai tempi di Erode, a fuggire per salvarsi.
Nei loro volti siamo chiamati a riconoscere il volto di Cristo che ci interpella. E allora saremo noi a ringraziarlo per averlo potuto amare e servire. #WorldRefugeeDay”, afferma il Pontefice in un tweet.
E proprio in questa Giornata il Pontefice, con una lettera del prefetto del Culto divino card. Robert Sarah, inserisce tra i titoli con cui la Vergine Maria è invocato nelle “litanie lauretane” anche quello di “conforto” o “aiuto dei migranti”.
Tra le prese di posizione, quella di Pietro Grasso (Leu): “Fuggono dalle loro terre a causa di persecuzioni, violenze e conflitti. Per la giornata mondiale del rifugiato l’impegno può e deve essere soltanto uno: cancelliamo i decreti Salvini”.
Stessa richiesta dalla leader di Più Europa, Emma Bonino. Un fascio di fiori sulla spiaggetta alla Rotonda Diaz a ricordo dei migranti morti in mare è l’omaggio di Napoli e del sindaco Luigi De Magistris.
Quello di Lampedusa, Totò Martello, ricorda invece che l’impegno dell’isola “per il soccorso ai migranti e il rispetto dei diritti umani non è mai mancato anche fra le tante difficoltà e tensioni dell’emergenza Coronavirus”.
E in serata la Mare Jonio della Mediterranea Saving Humans con 67 migranti a bordo, salvati ieri sera da un’imbarcazione a rischio naufragio a 48 miglia da Lampedusa, è attraccata nel porto di Pozzallo: i migranti, in buone condizioni, sono stati trasferiti nell’hotspot per la quarantena.

20/06/20

Gli olandesi non si fidano dell'Italia: Neanche gli italiani si fidano dell'Italia, specialmente quelli residenti (= esiliati) PERMANENTEMENTE all'estero ...

De Grauwe: "Gli olandesi non si fidano dell'Italia. Serve un nuovo intervento della Bce"

Intervista al capo dell’istituto europeo della London School of Economics
di EUGENIO OCCORSIO
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ROMA - «Nei Paesi Bassi esiste una quota di popolazione, non maggioritaria ma consistente, che non si fida dell’Italia e si rispecchia nell’ormai celebre copertina di EW di poche settimane fa con gli italiani scansafatiche e gli olandesi che sgobbano». Paul de Grauwe, belga, classe 1946, capo dell’istituto europeo della London School of Economics dove insegna economia politica, ha preso il PhD a Lovanio nelle Fiandre, «dove si parla la lingua fiamminga che sta all’olandese come l’americano all’inglese»: è familiare con le idiosincrasie dell’ingombrante vicino, capofila dei “frugali”.

Possibile che una tale massa di luoghi comuni faccia irruzione nella trattativa più importante della storia dell’Unione e la condizioni?
«Gli olandesi non sono sicuri che i fondi verranno utilizzati correttamente né che siano canalizzati dove concordato. Anche voi italiani ci mettete del vostro: le cronache degli arresti di mafia non passano inosservate, né le dimensioni del debito pubblico. E il governo olandese è sotto pressione perché è iniziata la campagna per le elezioni del marzo 2021 che forse saranno anticipate, e crescono i nazionalisti del Pvv (Partij voor de Vrijheid) di Geert Wilders. Il fatto che l’Olanda sia un contributore netto dell’Ue (come l’Italia, ndr) convince governanti e governati che non bisogna gettare risorse in quella che considerano l’idrovora comunitaria».

Però ieri il premier Rutte ha dato qualche segno di ragionevolezza.
«Perché Angela Merkel gli ha confermato che il Recovery Fund si farà sennò salta l’intera Unione. Però temo che diminuirà la quota a fondo perduto a favore di prestiti che andranno a ingrossare il già ipertrofico debito nazionale. E questo equivale a una miccia accesa sotto gli equilibri europei. Ancora una volta si dovrà ricorrere alla Bce».

Non bastano 1350 miliardi di Qe, anzi Pandemic emergency purchase programme?
«Io propongo di arrivare alla monetizzazione diretta del debito: in misura contenuta, ma bisogna dare un segnale che l’Europa agisce per non sovraccaricare gli Stati nazionali. Servono 900 miliardi per il 2020, più 400 per il 2021 se non parte la ripresa: soldi che la Bce assegna direttamente pro quota ai Paesi. Possiamo chiamarlo Pandemic solidarity instrument o familiarmente “Distanziamento sociale macroeconomico”: le tessere del domino devono essere allontanate il più possibile fra loro per evitare reazioni a catena, ovvero crisi debitorie come nel 2010 ma assai peggiori. Sarebbe l’ennesima forzatura dello statuto Bce, ma sono sicuro che anche stavolta si troverà il modo».

Scusi, ma l’inflazione?
«Di qui a sei-sette anni potrà salire al 5-6%. La Bce è in grado di ridurla rapidamente. Pensate che in una crisi che somiglia a quella attuale, quelle petrolifera del 1973, i prezzi nel 1980 erano saliti del 228% in Italia in termini composti. Oggi le condizioni sono diverse e non si corrono più tali rischi. Infinitamente maggiori sono i pericoli di questa recessione senza interventi di rottura».

19/06/20

Se sei italiano/a, nelle Filippine non lavori ...

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•Preferably Filipino who is fluent in Italian
•Invoice Processing, Collections and Finance background is a plus
•Proficient in both Italian and English
•Preferably Bachelor Degree Holder
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   Sent: Wednesday, May 20, 2020 10:37:22 PM (UTC+08:00) Kuala Lumpur, Singapore

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