NO, NOT FOREIGN INVESTORS, AMERICAN INVESTORS IN THE PHILIPPINES: THEY DOMINATE THE SCENES, AND THEIR MILITARY IS PEEING ON FILIPINO POLITICIANS HEADS, FROM THE PRESIDENT DOWNWARDS. BBM MUST GO WHERE HE BELONGS TO: HAWAII.

 February 21, 2025

Reference: Mylene Cabalona, BIEN President, 09081608123

No More Sellout: Filipino BPO Workers Unite Against “CREATE MORE” Exploitation

The BPO Industry Employees Network (BIEN Philippines) calls for wage increase and tax holidays for employees instead of corporate tax incentives provided by the Implementing Rules and Regulations (IRR) of the CREATE MORE Act.  Instead of finding ways to increase BPO workers’ salaries, Marcos Jr. has signed the rules and regulations that pave the way for more profits of BPO companies. 

Secretary Frederick Go’s announcement of government roadshows to promote these so-called “updates” belies the true intent: to further entrench an exploitative framework that favors multinational BPO companies at the expense of our labor.

Under the IRR of CREATE MORE, investment promotion agencies now have the leeway to enforce a 50% work-from-home arrangement—a policy that, rather than protecting workers, merely serves as a convenient excuse for companies to slash operating costs, passing the burden to employees. With the shift of registration from PEZA to the Board of Investments (BOI), where restrictions are lifted and tax incentives abound, foreign investors are given a free hand to maximize profits. Companies are set to profit from reduced expenses, yet the cost of utilities and the erosion of wages continue to hit the very backbone of the industry.

This policy isn’t about modernizing work—it’s about selling out Filipino labor for cheap, substandard jobs while our government turns a blind eye on their welfare. Filipino BPO workers pay their taxes, and contribute to the state coffers, while they are denied living wages and public services. The administration’s allegiance to foreign investors over the rights and welfare of workers is now clearer than ever.

BIEN Philippines calls upon all BPO workers to reject this scheme of corporate exploitation. We must unite, organize, and fight back. Our strength lies in our collective action. The success of the BPO industry has always depended on the hard work of Filipino labor, and it is high time that we demand a 36K National Entry Level Wage, a comprehensive Magna Carta for BPO Workers, and robust labor standards that safeguard our rights and livelihoods.

The struggle for dignity and fairness in the workplace is not negotiable. Our fight is just—and we will not be silenced.###

 

ULTIMO CANTO DEL CIGNO BOURLA. ORAMAI HA CAPITO CHE LA FINE SUA E DI PFIZER E' INELUTTABILE.

 

Pfizer CEO Bourla Dodges CNBC Question About Vaccine Makers Being Shielded From Liability, Claims FDA Wouldn’t Approve Shots If They Weren’t “Safe & Effective”

by Kelen McBreenFebruary 21st, 2025 1:40 AM 

Mainstream media anchor asks, 'If the products are safe and effective, what is the need to continue to have these liability shields?'

Image Credit: cnbc screenshot

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Albert Bourla, CEO of the Big Pharma company Pfizer, joined CNBC this week where he essentially blamed the U.S. Congress for giving vaccine manufacturers an exemption from being held liable for any injuries or deaths caused by their products.

CNBC anchor Morgan Brennan said, “Vaccine makers like yourself [are] largely shielded from liability,” asking, “If the products are safe and effective, what is the need to continue to shield, to have these liability shields and what happens if those shields are changed or go away completely?”

Bourla answered, “If the product is not safe and effective, we’ll never get approval from FDA or from the other health authorities. They are very strict when they are approving products, particularly for vaccines because exactly it’s given to healthy people.”

He continued to bizarrely claim that “in a system where litigations can flourish,” people could blame things such as car accidents on vaccine side effects.

“With a jury, it’s going to be maybe a flip of a coin,” the corrupt Big Pharma CEO said. “This is why, I think, Congress – it was not an administration – had passed this legislation protecting those that they gave approval, through the FDA, from federal liabilities.”

In the end, Bourla failed to answer Brennan’s question about “what happens if those shields are changed or go away completely.”

Last year, five U.S. states sued Pfizer for misleading Americans about its mRNA Covid jabs.

Under the Donald Trump administration’s leadership with Robert F. Kennedy Jr. heading Health and Human Services, it’s likely the Covid shots will be re-examined and that Big Pharma will finally be held liable for decades of poisoning the public.

Learn more below:

TUTTO IL SETTORE PUBBLICO ALLARGATO ITALIANO, DA QUELLO CENTRALE A QUELLO REGIONALE E LOCALE, DEVE ESSERE LICENZIATO IN TRONCO. CAUSA? COMPLICITA' IN GENOCIDIO E GUERRA BIOLOGICA ILLEGALE, ALTO TRADIMENTO: FATE VOBIS. QUANDO SE NE SONO ANDATI, E' TUTTO INDIFFERENTE. L'UNICA COSA CHE CONTA E' CACCIARLI VIA. TUTTI: COLPEVOLI ED INNOCENTI (QUELLI CON LA ROGNA). BISOGNA ESSERE DEMOCRATICI NELLA VITA. DEVONO SPARIRE TUTTI E PER SEMPRE.

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“Giornalisti RAI me lo hanno confermato: copiavano le notizie dalle agenzie USAID” ▷ Avv. Holzeisen

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 Un Giorno Speciale

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21 Febbraio 2025

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Se non fosse tragico sarebbe comico, parliamo di una delle prime pagine di Repubblica della settimana dove si legge ‘Truppe, spese militari e sanzioni a Mosca: ecco cosa si può decidere oggi a Parigi’. Prova evidente di come alcune testate non siano indipendenti ma rispondano direttamente a organi di potere ben strutturati. A Parigi in realtà non si è deciso nulla.

Inoltre, sulla stessa onda si legge una denuncia tramite un Tweet di Donald Trump che evidenzia come la sinistra radicale, tramite la Reuters, ha preso 9 mln per fare ‘studi sugli inganni sociali’ e a fronte di ciò il Presidente USA dichiara di volere indietro i soldi: ‘GIVE BACK THE MONEY, NOW!’.
Le agenzie di stampa vengono perciò pagate milioni di dollari per lavorare su questi citati ‘inganni sociali’ ossia l’equivalente della disinformazione su più fronti, partendo da quello sociale. Il movente è sempre e indiscutibilmente di natura economica.
“Era già tutto chiaro già dal 2020-22”, Renate Holzeisen in diretta.

Un Giorno Speciale | 18 febbraio

La distribuzione geografica dell'oro italiano (=BdI) la dice lunga, anzi lunghissima su chi comanda in realta' in Italia. Vero, di Maio, tu che sei un grande visitatore della Svizzera?

 

Dov’è l’oro italiano? Borghi “suggerisce” Musk ▷ “Controlleresti le nostre riserve a Fort Knox?”

Di

 Lavori in Corso

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20 Febbraio 2025

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Elon Musk ha espresso l’intenzione di verificare le riserve auree custodite a Fort Knox attraverso il Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE), da lui diretto. Questa iniziativa nasce dal desiderio di maggiore trasparenza riguardo all’oro statunitense, che non è stato sottoposto a un audit completo da oltre 50 anni. Musk ha dichiarato su X: “Alla ricerca dell’oro a Fort Knox…”, sollevando dubbi sulla reale presenza delle 4.600 tonnellate di oro dichiarate dal Tesoro USA.
Uno sviluppo interessante anche per il nostro paese, visto che l’oro italiano è così distribuito:

Regno Unito 141,2 (5,76%)
Svizzera 149,3 (6,09%)
Stati Uniti 1.061,5 (43,29%)
Italia 1.100,0 (44,86%)

Il senatore Claudio Borghi vorrebbe in proposito chiedere una cortesia al numero uno del DOGE:

“Noi siamo la terza riserva d’oro al mondo. Per una volta, a frutto dell’ingegno dei nostri padri e dei nostri nonni – quando c’era la liretta – andavamo così bene che accumulavamo oro molto più degli altri paesi, perché il nostro export alla fine ci teneva su e il risultato è che noi abbiamo la terza riserva aurea al mondo. Questa riserva però, per delle questioni di accordi internazionali e sicurezza, perché non bisogna lasciare tutte le uova in un solo nido, grosso modo metà ce l’abbiamo in Italia, e quella c’è perché sono andato a vederlo. Bellissimo, assolutamente impressionante e controllato bene, perché c’è anche chi ipotizza che non sia vero, ma vi assicuro che non è così ed è ben controllato.

Il resto ce l’abbiamo in parte a Fort Knox, in parte in Svizzera e in parte a Londra, per questo se Musk dice che bisogna fare il controllo che ci sia tutto l’oro americano, già che ci sono, dato che io ho potuto ispezionare quello in Italia e non posso ispezionare quello negli Stati Uniti, controlli anche che il nostro sia ancora lì. Che è tanta roba. In effetti ho detto 2.200 tonnellate perché facevo solamente il conto sulle porzioni principali che sono appunto quella in Italia e quella a Fort Knox, ma poi ci sono quella in Svizzera e nel Regno Unito, il totale è di 2.452 tonnellate.

tonnellate d’oro che ho fatto dei conti sarebbero 220 miliardi, una cosa del genere, giusto? Sì, più o meno, la cifra è importante, magari meno di quello che uno potrebbe pensare, sicuramente una cifra importante e poi anche simbolicamente molto importante. Magari faccio così, nell’attesa che Musk conti i lingotti a Fort Knox e mi sappia dire se i nostri ci sono ancora, do una controllata a come sono i contratti di agreement tra noi e loro perché questa è un’altra roba.

In realtà a Fort Knox dovrebbero esserci ma non ne abbiamo la certezza, non abbiamo il contatto visivo. Io sono convinto che ci sono, l’unica cosa è che questi in Italia li ho potuti vedere con i miei occhi, quelli là no. E se non riescono a vederli i senatori repubblicani, che ci hanno provato recentemente, significa che non potevo neanch’io”.