“DSA, fake news e PNRR: l’Europa decide, l’Italia obbedisce”| Prof. Alberto Contri

Dal tema della sanità, col pensiero unico imposto dall’OMS, fino alle questioni relative ala liceità dell’informazione, passando per la sovranità nazionale: il ricatto dell’Europa nei confronti dell’Italia è ormai sempre più palese. Così come la volontà dell’establishment di potenziare la dittatura della verità unilaterale del politicamente corretto.

Si guardi alle ultime notizie riguardo il Trattato Pandemico e la posizione del parlamento europeo: si ricordi la moltitudine di nomi che, al di là dell’orientamento politico, ha votato a favore di una serie di provvedimenti che permetteranno al governo di turno di rinchiudere in casa gli italiani senza alcuna fatica. Ma questo è solo l’ultima delle riprove del ruolo tristemente subalterno dell’Italia all’Unione Europea.

Oltre, inevitabilmente, a essere la riconferma dell’intenzione delle élites di imporre ulteriormente un pensiero unico, vincolante nell’ambito di tutti gli aspetti della vita privata e pubblica dell’essere umano.

In diretta su “UN GIORNO SPECIALE“, il Prof. Alberto Contri è entrato nel merito della questione, esprimendo quella che è la sua preoccupazione per un futuro che, alla luce di quanto detto, non appare particolarmente roseo.

La polemica: Fratelli d’Italia e il DSA

Purtroppo, anche su questo tema c’è davvero da mettersi le mani nei capelli. Avevo già polemizzato pubblicamente con alcuni parlamentari europei di Fratelli d’Italia, che il 16 hanno approvato il Digital Services Act (DSA). Quando li ho confrontati, mi hanno risposto via X dicendo: “Ma no, noi l’abbiamo migliorato.” Ma cosa avrebbero mai miglioratoNon sanno neanche cosa hanno votato.

Nel DSA, infatti, sono contenute formulazioni ambigue dietro cui si nasconde un meccanismo pericoloso: l’Unione Europea ora può delegare a società private il potere di stabilire cosa sia o meno una fake news. Per esempio, in Italia, una società legata a RIOTA, attiva dentro la LUISS, può decidere per conto dell’Unione cosa è vero e cosa no. E sappiamo benissimo quali orientamenti hanno queste realtà“.

L’Europa – Una finestra di Overton e un ricatto politico

Siamo di fronte a una classica “finestra di Overton”: ci fanno passare certe cose come se fossero normali o addirittura necessarie. Ti dicono che hanno migliorato il testo, ma poi votano a favore per altri motivi. Il punto è che esiste un vero e proprio ricatto politico: se non si votano questi atti a livello europeo, non arrivano più i fondi del PNRR.

Allora, per ottenere quei soldi – che alla fine sono prestiti, non regali – ci si sottomette a tutto. Io, sinceramente, sono stanco di questa situazione. I Parlamenti non contano più nulla”.

L’Europa (Anzi, l’Unione Europea): Democrazia sospesa e cittadini disinformati

Guardate cosa è successo in Romaniaun candidato scomodo viene sospeso, si rimanda il voto, e si vota solo quando il risultato è quello gradito al sistema. È un esempio clamoroso di come la democrazia venga manipolata.

Il problema è che, in questi casi, le persone comuni non sono adeguatamente informate. Spesso non si interessano, pensano che non li riguardi. Come quei ragazzi al bar che parlavano della manifestazione contro la guerra e dicevano: “Ma che mi importa? Non mi tocca.” In realtà, ci tocca eccome. E siamo messi davvero male se non ce ne rendiamo conto“.

Una sovranità che si svende (senza motivo)

Per questo, fai bene a rendere pubblici nomi e responsabilità. Così almeno nessuno potrà dire di averci “difeso” o di aver fatto il possibile, quando è evidente che non è vero. E poi, io davvero non capisco questo smodato desiderio di cedere sovranità.

Anche il Presidente della Repubblica si è precipitato a Bruxelles per dire che senza l’Europa siamo morti. Beh, secondo me è vero il contrario: senza questa Europa saremmo molto più vivi“.