Il ministro ha incontrato Cassis - Ansa /CorriereTv
“Voglio esprimere la mia gratitudine alla Svizzera
per gli aiuti arrivati in Italia durante la pandemia. 10 mila tute, 50
mila mascherine, 1800 chili di gel. Li abbiamo ricevuti durante i giorni
più bui dell’epidemia e non lo dimenticheremo mai”. Così il ministro
degli Esteri Luigi Di Maio in visita in Ticino dopo la riapertura delle
frontiere tra Svizzera e Italia.
---
I soldi degli italiani volano in Svizzera: sempre più famiglie portano i risparmi oltre confine
1.3k Views
La Svizzera torna a essere la cassaforte dell’Italia, come raccontato
in questi anni guardando all’indietro. Con una differenza, però: in
tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando, a portare i propri
risparmi oltre confine non sono soltanto i ricchi, ma anche gli
esponenti di un ceto medio visibilmente preoccupati da un futuro che
pare tutto fuorché roseo. Un trend fotografato dal Sole 24 Ore, che ha
raccolto la testimonianza dell’avvocato Enzo Caputo della Caputo &
Partners, con sede a Zurigo: “Ricevo telefonate a dall’Italia quasi ogni
giorno. Mi chiamano perché vogliono aprire un conto corrente non in
euro e mettere i soldi al sicuro, qui in Svizzera”.
A telefonare non sono però miliardi in cerca di approdi sicuri per i
propri tesori, ma piuttosto lavoratori dipendenti. “Chi chiama non
rientra nel mio target, perché la mia clientela deve possedere almeno
500 mila euro per diversificare gli investimenti. Mi interpellano perché
sono preoccupati: hanno paura di una possibile imposta patrimoniale e
non vogliono investire i loro soldi ma solo lasciarli al sicuro in una
banca elvetica”. Un trend che si è innescato su un altro, la corsa a
depositare liquidità nei conti correnti, e che ha fatto registrare già
forti flussi in uscita di capitali italiani verso l’estero.
Come sempre, alle operazioni effettuate sotto la luce del sole se ne
potrebbero sommate altre al momento considerate “sospette”. Per avere un
quadro definito della portata del fenomeno, però, bisognerà aspettare
qualche mese. Quel che è certo è che alle incertezze dettate dalla
pandemia si stanno ora sommando le preoccupazioni per i possibili
interventi del governo, con l’ipotesi di tasse sul patrimonio a
spaventare diverse famiglie. A testimonianza di quanto si sta
verificando in queste settimane, è tornato di stretta attualità il
dibattito sul rientro di capitali dall’estero: in un momento storico
come questo, la tendenza alla fuga potrebbe rivelarsi particolarmente
dannosa.
Capire quanti siano, in totale, i soldi già volati altrove è
impossibile. I dati parlano però di almeno 142 miliardi di euro nascosti
da contribuenti italiani, una cifra pari all’8,1% del Prodotto Interno
Lordo che emerge dallo studio effettuato dal Dipartimento per la
fiscalità generale e l’unione doganale della Commissione Europea.
Considerando che l’indagine escludeva dal conteggio immobili, contanti,
criptovalute, opere d’arte, diamanti, oro, auto di lusso e oggetti
d’antiquariato, il totale potrebbe però essere molto più alto. Un
contesto all’interno del quale la Svizzera ha perso appeal per chi vuole
sottrarre i propri soldi al fisco, ma non per chi vuole, invece,
mettere al sicuro le proprie ricchezze sulle quali ha già regolarmente
versato le tasse. Riportare queste somme indietro, in ogni caso, sarà
sempre più complicato.
Nessun commento:
Posta un commento