Il Ministro per la transizione digitale – facendo il punto sullo stato di attuazione del PNRR in materia di digitalizzazione e innovazione – ha spiegato che sono stati stanziati 20 miliardi nei settori digitale e spazio e che «ad oggi sono stati allocati o assegnati circa 15 miliardi, quasi 11 miliardi sul digitale, 4 miliardi sullo spazio». Ma la dichiarazione più importante – e anche più preoccupante – del Ministro è quella secondo cui
«il percorso delle riforme è tracciato, nessun futuro governo potrà fermarlo».
Una tale esternazione evidenzia inequivocabilmente quanto poco potere abbiano in realtà gli esecutivi eletti dal popolo di fronte a decisioni prestabilite a tavolino da agende sovranazionali rispetto alle quali cittadini e politica non hanno voce in capitolo. Un dato di fatto che indebolisce notevolmente quel concetto di “democrazia” costantemente ostentato dalla classe politica europea.
Dunque, il disegno dei rappresentanti di Bruxelles – sostenuto anche
da organizzazioni extranazionali ed estremamente influenti come il World Economic Forum – prevede un Paese interamente digitalizzato, connesso e online dove tutto sarà potenzialmente controllabile e tracciabile. Nulla potrà sfuggire a quello che pare a tutti gli effetti un “grande occhio digitale”, dal sapore vagamente orwelliano.
L’idea è quella di estendere a tutti il possesso di un’identità digitale e di un portafoglio virtuale – come, ad esempio, l’App Io già utilizzata per il green pass
– in cui saranno contenute tutte le informazioni che riguardano la vita
di una persona: dai documenti al conto bancario, dalla tessera
elettorale fino al fascicolo sanitario elettronico: quest’ultimo, in
particolare, “custodirà” l’intera storia del nostro corpo e renderà possibile anche trattamenti sanitari a distanza che sono quelli su cui punta la “nuova” sanità 4.0.
Non è un mistero, infatti, che attraverso le tecnologie più avanzate
sia possibile monitorare in tempo reale l’organismo di un individuo
nelle sue funzioni vitali, aggiungendo così un elemento ulteriore di
possibile controllo sulla vita fisica dei cittadini. Si tratta del
consolidamento del cosiddetto biopotere, già inaugurato da vaccini e green pass.
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