La salvezza è vicina e con essa la libertà
Quel che è successo durante la conferenza stampa di Trump e Zelensky a Washington mostra due cose, una già nota e l’altra è una novità di rilievo
di Augusto Sinagra – Che Zelensky fosse un pagliaccio, un tossicodipendente, un ladro di professione come lo ha definito Elon Musk, e un assassino della sua gente, lo si sapeva già.
La novità è che l’imperialismo USA non è più politico-territoriale, ma vuole essere un imperialismo economico-commerciale, e questo è nella logica politica di ogni Nazione e a tale forma di neoimperialismo si può resistere, la si può combattere.
La novità che, viceversa, cambia radicalmente il quadro generale è che la North Atlantic Terrorist Organization (NATO) sostanzialmente ha finito di esistere. La Federazione Russa ha vinto nonostante l’appoggio in armamenti e in soldi dato all’Ucraina (già da tempo lo Stato più corrotto nell’emisfero nord-occidentale) da più di 40 Stati.
Ma quel che è ancora più importante è che è finita l’Unione europea (se mai esistita).
Dopo gli schiaffi ricevuti da Vance alla Conferenza per la Sicurezza di Monaco di Baviera, si è aggiunto definitivamente il calcio in culo del Presidente Donaldo Trump.
Il risultato è stato che le Istituzioni della UE a cominciare dalla corrottissima Ursula Albrecht (nipote di Karl Albrecht Generale delle SS naziste), non possono decidere alcunché e i pochi residui e disperati euobellicisti organizzano riunioni ristrette e private prima a Parigi con Macron e poi a Londra con Starmer, cioè da un demente all’altro. Ma il fondamento della fine della UE è che è irrimediabile lo scollamento tra ineludibili istanze popolari e le folli politiche europeiste che si vorrebbero imporre anche con la violenza fisica (penso all’attentato subito dal Presidente slovacco Fico), come si vede da quel che accade in Romania, in Ungheria, in Germania, nella stessa Francia e UK. Ma di questo i nostri mezzi di informazione laidi e asserviti non danno notizia.
Ne deriveranno effetti anche nel quadro politico interno degli Stati della UE; conseguenze anche personali che, per quanto riguarda l’Italia, vedranno Mario Draghi fare il porchettaro, Crosetto giocare con i trenini elettrici della Merkel, Tajani proseguire nella impegnativa attività che fu del bibitaro Luigi Di Maio allo Stadio San Paolo di Napoli, l’amatissimo e veneratissimo Capo dello Stato che, soffocate le sue aspirazioni euro-sovraniste, ritirarsi a vita in una Trappa a meditare sulla sua vita e sulla vita della sua famiglia.
La più impegnativa attività futura sarà quella prevista per la donna, cristiana, madre, italiana, ormai sicura erede di Vanna Marchi.
Cosa potrà fare d’altro codesta gente dopo avere dissanguato economicamente, e ancor più moralmente, la Nazione italiana? In particolare la Giorgia Meloni che scommetteva e ordinava di scommettere sulla sicura vittoria dell’Ucraina contro la Russia? Avvertirà il senso della sua vergogna o della sua incapacità? Più esattamente il suo senso del consumato tradimento in danno della Nazione e dei suoi milioni di poveri.
La tragedia si accompagna sempre alla comicità: è riemerso con dichiarazioni demenziali il pregiudicato (sentenza ancora non definitiva) Gianfranco Fini il quale ammonisce i Popoli e i Comuni, osservando che gli ucraini sono veri patrioti e che la destra non deve esitare ma sostenere sempre l’Ucraina. Poveraccio!!!
La inevitabile transizione comporterà ulteriori sacrifici, ma riacquisteremo la nostra sovranità nazionale che significa indipendenza politica ed economica, dignità individuale di tutti e collettiva, cura dei veri interessi nazionali.
Abbiamo una lunga e triste storia di traditori ma ora basta!
Prof. Augusto Sinagra
Nessun commento:
Posta un commento