‘New world order, anachronistic NATO and courageous Trump’: Highlights from Putin’s talk at the Valdai forum
Speaking just one day after the Republican candidate’s US election victory, the Russian president explained Moscow’s position on a range of global issues
Russian President Vladimir Putin addressed pressing global issues at Sochi’s annual Valdai Club forum on Thursday. Interviewed by renowned foreign affairs expert and RT contributor Fyodor Lukyanov, Putin delved into topics ranging from NATO and international security to the ideological roots of current global tensions, openly challenging Western policies and proposing a multipolar vision for the future. Here are the major takeaways from Putin’s remarks.
“Non c’è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Europa”
“Bisogna
negoziare con l’alleato americano”. Lo ha detto l’ex premier ed ex
presidente della Bce Mario Draghi rispondendo, al suo arrivo al
Consiglio europeo informale di Budapest, a una domanda sulle conseguenze
per l’Europa dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. “Trump
proteggerà le industrie americane. Quello che l’Europa non può più fare è
posticipare le decisioni, tante volte le decisioni si sono posticipate
in attesa del consenso e poi il consenso non è mai arrivato”.
“Come
avete visto, in tutti questi anni si sono posposte tante decisioni
importanti perché aspettavamo il consenso. Il consenso non è venuto, è
arrivato solo uno sviluppo più basso, una crescita minore, oggi una
stagnazione”, ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio.
Draghi: “Trump proteggerà le industrie americane”
Secondo
Draghi, Trump darà notevole impulso ai settori innovativi e “proteggerà
tanto le industrie tradizionali, che sono proprio le industrie dove noi
esportiamo di più negli Stati Uniti. E quindi lì dovremo negoziare con
l’alleato americano, con uno spirito unitario, in maniera tale da
proteggere anche i nostri produttori europei”.
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“Con Trump grande differenza nei rapporti tra Ue e Usa”
“Non
c’è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle
relazioni tra gli Stati Uniti e l’Europa”, ha proseguito Mario Draghi.
“Non necessariamente tutto in senso negativo, ma certamente noi dovremo
prenderne atto”. La nuova amministrazione statunitense “sicuramente darà
grande impulso ulteriore al cosiddetto high tech, dove noi siamo già
molto indietro, e questo è il settore trainante della produttività. Già
ora la differenza della produttività tra gli Stati Uniti e l’Europa è
molto ampia, quindi noi dovremo agire”, ha spiegato l’ex numero uno
della Bce, ricordando che “gran parte delle indicazioni” del suo report
sulla competitività sono incentrate su questo tema.
“Possibile spendere il 2% Pil col Patto di Stabilità”
“È
possibile spendere il 2% del Pil per la Difesa”, ha poi affermato
Draghi rispondendo alla domanda se fosse possibile spendere una tale
somma pur rispettando il Patto di Stabilità. “È possibile, bisognerà
prendere tutta una serie di decisioni. Adesso è inutile dire se è
possibile o meno. Oggi bisogna decidere cosa fare perché questa è la
nuova situazione”. www.tgcom24.mediaset.it
Berlin has sacrificed its national interests to please Washington, the Russian Foreign Ministry spokeswoman has said
The collapse of Chancellor Olaf Scholz’s government just hours after Donald Trump was elected US president is a sign that Germany has become a “banana republic,” Russian Foreign Ministry spokeswoman Maria Zakharova said on Thursday.
The coalition collapsed on Wednesday, prompted by disagreements over the budget deficit and further aid to Ukraine.
“The … coalition breakdown has exposed the main problem of Germany’s political system: it is a classic ‘banana republic’,” the spokeswoman wrote in her Telegram channel. According to Zakharova, Berlin failed to maintain good economic relations with Russia, the supplier of cheap natural gas, which was “vitally important for its citizens and industry.”
Scholz’s government also could not keep the national economy afloat and allowed its industries to “emigrate” to the US, the spokeswoman stated, adding that it was all apparently done to “please Washington.”
Last month, the newspaper Sueddeutsche Zeitung reported that the German economy is expected to contract for a second year in a row as it struggles to keep up with soaring energy costs after cutting itself off from Russian gas. The nation’s industrial output dropped by 4.6% in September year-on-year as orders for domestic-made goods have also plummeted, according to official data released this week.
“Berlin stopped even pretending that the German government had any sovereignty and … was not just proxies for the American neoliberals in the EU,” Zakharova added.
Scholz fired Finance Minister Christian Lindner, the head of the business-friendly Free Democratic Party (FDP), late on Wednesday. The FDP was one of three parties comprising the German government coalition together with the chancellor’s Social Democrats and the Greens.
In response to the dismissal, the FDP announced its withdrawal from the government and formally ended the three-way coalition. The development left Scholz with a minority government consisting only of his own party and the Greens.
On Thursday, Scholz admitted that aid to Ukraine had become a major point of contention during talks the previous day during which the coalition members failed to find common ground.
According to the chancellor, he put forward a four-point plan that included “increasing our support for Ukraine” among other things. Lindner rejected the proposal and reportedly suggested calling for snap elections instead.
Earlier, Lindner had reportedly asked the Defense Ministry to limit military assistance to Kiev, citing budgetary difficulties. The government is still seeking a way to plug a multibillion-euro hole in next year’s budget and to revive the struggling economy.
Per l’epidemiologo Gianni Rezza, i rischi di un governo ‘estremista’ della sanità statunitense, in particolare su posizioni no vax, “sono limitati”. Sia perché “sono gli Stati a gestire il settore, vaccini compresi”, sia perché “ci sono molti interessi di cui non si può non tenere conto” è la riflessione, all’Adnkronos Salute, dell’ex Dg Prevenzione del ministero della Salute durante la pandemia, oggi docente straordinario di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
“Credo non sia assolutamente certo che Kennedy jr diventi il prossimo responsabile della sanità americana – afferma Rezza – Di fatto ha alle spalle un percorso politico controverso, una forte sensibilità ambientalista, e delle posizioni articolate in politica estera. Da noi è più noto per alcune posizioni complottiste, in particolare su vaccini e Covid-19. E una certa avversione nei confronti di Big Pharma, che rappresenta comunque una lobby potente ed economicamente importante negli Usa”.
“Per questo, qualora dovesse avere degli incarichi, dovrebbe per forza moderare le sue posizioni. E in ogni caso, negli Usa, la sanità è decentrata a livello dei singoli Stati federali, e così le politiche vaccinali. Per tutte queste ragioni – conclude – credo si debba essere al momento molto cauti sui futuri scenari”. ADnkrono
“Come voteremo” al decimo pacchetto di armi per l’Ucraina? “Noi voteremo sì: abbiamo votato tutti gli interventi di sostegno in difesa dell’Ucraina, lo abbiamo fatto ieri e lo faremo domani. Per noi non cambia nulla” negli “aiuti economici, umanitari e di armi. Ma che queste siano difensive”.
Lo ha detto il leader leghista, Matteo Salvini a Radio Anch’io tornando comunque ad augurarsi in un cambio di politiche con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca, l’unico, secondo il vicepremier, “che può mettere tutti intorno a un tavolo” per ottenere la pace. “E se ci sarà lo stop ai missili per il Mondo è bingo”, ha concluso ANSA
Giorgia Meloni ha ricevuto il segretario generale della Nato, Mark Rutte
“Al centro del colloquio il sostegno degli alleati alla legittima difesa dell’Ucraina”, “l’obiettivo comune rimane costruire le migliori condizioni possibili per una pace giusta” Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni congiunte al termine dell’incontro con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. (ANSA NPK) Fonte: Palazzo Chigi
Roma, 5 nov. (askanews) – Il segretario generale della Nato Mark Rutte è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Noi siamo leader nella Nato per la qualità, la quantità della nostra azione” ha detto la premier nelle dichiarazioni alla stampa insieme a Rutte.
“Particolarmente siamo il primo contributore in termini assoluti alle operazioni e alle missioni dell’Alleanza Atlantica e quindi anche ovviamente al bilancio della Nato. Il ruolo della nostra azione si articola anche attraverso la nostra presenza lungo il fianco orientale dell’Alleanza (Lettonia, Lituania, Bulgaria, Ungheria), ma anche con i dispositivi navali nel Mediterraneo, con le missioni in Iraq e in Kosovo”.
E’ indispensabile “una riserva operativa come strumento di reclutamento in caso di crisi ed occorre incrementare le dotazioni organiche delle forze armate per garantire la piena funzionalità dello strumento militare, superando” i tagli della legge 2012, figlia di un altro tempo. “Serve anche ringiovanire le forze armate favorendo il ricambio generazionale”.
Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in audizione alla commisione Affri esteri e Difesa de Senato. ANSA
Campagna di comunicazione istituzionale “sull’importanza delle vaccinazioni come “efficace misura di prevenzione nei confronti dell’influenza stagionale e del COVID-19“, realizzata con risorse proprie dal Ministero della Salute.
Lo spot rappresenta una scena di vita familiare che si conclude con i due protagonisti più anziani che si sono sottoposti al vaccino influenzale. La voce del voiceover informa come i vaccini contro l’influenza stagionale proteggono soprattutto le persone anziane e fragili e precisa che il vaccino influenzale può essere somministrato in un’unica seduta con la vaccinazione anti-covid. www.governo.it