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21/05/20

Decisione di esclusione di italiani residenti all'estero da voli di rimpatrio, assistenza di emergenza, decisione del consiglio dei ministri dell'estero UE

-------- Forwarded Message --------
Subject: Re: Decisione di esclusione di italiani residenti all'estero da voli di rimpatrio, assistenza di emergenza, decisione del consiglio dei ministri dell'estero UE
Date: Thu, 21 May 2020 03:22:17 +0800
From:  XXX <XXX@yahoo.it>
To: CECCARDI Susanna <susanna.ceccardi@europarl.europa.eu>

Gentile Signora Ceccardi,

Complimenti per il coraggio di rispondere. Lei e' l'unica a farlo.


A quanto pare non mi sono spiegato correttamente:

"Subject: Europe Direct - 101000610632
From: EDCC <noreply@edcc.ec.europa.eu>
Date: 5/12/2020, 9:22 PM
To: XXX <XXX@yahoo.it>

Dear XXX,
Thank you for contacting the Europe Direct Contact Centre and apologies for the delay in
response.

We have consulted the Consular Affairs Division within the European External Action Service
(EEAS). Please find below the answer to your question.

"The mandate targets the co-ordinated return of stranded European tourists and travellers, who
has been cut-off unexpectedly from their intended means of return because of the crisis.

The basis for the Ministers of Foreign Affairs of the EU Member States took this decision was that residents are expected to have their lives centred around the place of residence. 

Especially vulnerable EU citizens have also been helped.

Needless to say, EU citizens remain with the right to consular protection by their countries of
nationality even if they are permanent resident in a foreign country.

If the citizens has no diplomatic representation of his/her country of nationality, consular protection can be sought at any one of the other EU Member State diplomatic representations (embassy / consulate)."

We hope you find this information useful. Please contact us again if you have other questions
about the European Union, its activities or institutions.
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"Repatriation efforts are aimed at EU travellers who have been stranded abroad. We are not
talking about permanent residents (...) Our priority is to bring these people home"
Hello Mr. Borrell,
why the permanent residents not?
Did they breach EU or national law or lose EU citizenship by becoming, willy-nilly, permanent
residents in third countries?
What if we are in a life threatening situation, Mr. Borrell?
XXX"

Qui non si tratta di turisti, ma di una decisione politica  (segreta, almeno fino a qualche giorno fa, in quanto internet e' inondato di video di di Maio che dice il contrario, ovvero il falso) di escludere chi risiede permanentemente all'estero da qualsiasi forma assistenza. Cosa assai semplice in quanto le ambasciate italiane (sempre ancora chiuse) non hanno mai fondi se non per i propri stipendi.


Sono tre mesi che stiamo chiedendo aiuto, dalla Caritas alla Sant'Egidio a san Luigi e san Giuseppi: tutti rispondono frottole.

La verita' e' questa: HANNO SCIENTEMENTE ESCLUSO GLI ITALIANI RESIDENTI ALL'ESTERO PERMANENTEMENTE (QUALSIASI COSA SIGNIFICHI PER LORO) DALL'ORIZZONTE DELLA CONSIDERABILITA'.


Qui non c'e' indennita' di disoccupazione, aiuto di stato, come stranieri qui non abbiamo diritto a nulla. I filippini non potevano credere ai loro occhi quando siamo andati ad elemosinare del riso per i nostri figli, non ci credono che l'Italia e l'Europa non ci danno NESSUN tipo di aiuto, neanche morale. Da qui non si puo tornare in pullman o in treno in Italia per fare la domanda di indennita' di disoccupazione per transfrontalieri all'INPS. Sono gia' tre mesi che siamo senza reddito.


Che cosa mi consiglia, di uccidere i miei figli per non vederli morire di fame o di uccidermi?

Sono un fenomeno da baraccone: anche se la UE gli desse 5000 invece che 500 miliardi di euro, intanto non riuscirebbero lo stesso a rifare dell'Italia uno stato vero.

E la stessa cosa vale per questi pusillanimi che rispondono a richieste di aiuto con messaggi noreply.
Se ha ancora 150 EUR disponibili, mi aiuti ad avere una "firma digitale qualificata" per mandare un ricorso al TAR da qui. La firma elettronica mi serve milioni di volte piu' urgentemente che i 150 EUR per i miei figli, perche' ho gia'  accertato che posso fare il ricorso  senza avvocato da qui. Devo solo avere la possibilita' tecnica di mandarlo attraverso il canale del "processo amministrativo telematico".


Spero che la descrizione del problema le sia piu' chiara: noi non siamo turisti, dobbiamo tornare in Italia per salvare la pelle dei nostri figli.

XXX

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On 5/21/2020 2:44 AM, CECCARDI Susanna wrote:
Caro XXX,

Grazie per la segnalazione. La problematica della gestione dei rimpatri degli italiani all’estero è, ancora oggi, motivo di dibattito a più livelli.

Da parte nostra ci siamo attivati fin da subito attraverso ogni canale istituzionale, sia presso l’Unione Europea sia a livello nazionale, per rispondere al grido di aiuto di tanti nostri connazionali in difficoltà.
E del resto, come probabilmente saprai, qualche settimana fa ho perfino organizzato un pullman a mie spese per riportare in Italia una comitiva di turisti bloccati in Spagna. 

Il problema degli italiani residenti in uno stato estero è, pur tuttavia, un aspetto di questa situazione critica e che spesso finisce in secondo piano. Sarà mia premura approfondire quali siano le motivazioni che hanno portato gli organi dell’Europa a perseguire questa indicazione. Cordiali saluti

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On. Susanna Ceccardi
Gruppo Identità e Democrazia


Il giorno 20 mag 2020, alle ore 06:42,  XXX <XXX@yahoo.it> ha scritto:

 Egregi signore e signori,
apprendo dalla EEAS che il consiglio dei ministri degli esteri della UE (quindi anche il sig. di Maio, presumibilmente) ha deciso di rifiutare qualsiasi assistenza al rimpatrio e qualsiasi assistenza di emergenza dovuta alla situazione che ben conoscete a chi (cittadini UE, ma in special modo quelli italiani) risiede permanentemente all'estero (sulla base di illazioni del tutto gratuite e speculazioni non da meno).

Vorrei sapere se qualcuno ne sa qualcosa e che cosa ha finora intrapreso in merito.
Grazie.
Cordiali saluti
XXX

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