FOSSE SOLO LA GERMANIA ... GLI ALTRI NON E' CHE STANNO MESSI MEGLIO ...
SCANDALO IN GERMANIA: LA GRANDE TRUFFA DEL TAMPONE di F. William Engdahl
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Questo
documento, proveniente da una seria organizzazione e redatto da un
ricercatore pure serio, è significativo per molti aspetti.
Innanzi tutto riguarda un paese che ci si ostina a considerare
sopra ad ogni sospetto, dimenticando suoi megascandali famosi come
quelli riguardanti ad es. Siemens, Volkswagen, Deutsch Bank, e la cui
voce fa testo per molti paesi.
Poi la serietà dei consulenti di cui si circondano molti governi.
Gioverebbe ricordare un altro caso, quello spagnolo dove per mesi il
governo ha giustificato le proprie politiche anti-Covid con i pareri di
una commissione fantasma che, alla fine, ha dovuto dichiarare
inesistente.
E ancora: il mito delle riviste scientifiche “peer to peer”. E
l’equivoco talvolta dei loro nomi: in questo caso Eurosurveillance, che è
una rivista privata e non ufficialmente legata all’Unione europea,
anche se lo fa credere.”Peer to peer” significa che gli articoli
pubblicati sono stati preventivamente analizzati e riconosciuti validi
da due scienziati la cui credibilità è almeno pari a quella dell’autore
dell’articolo.
Un’ultima considerazione: la pandemia è stata dichiarata quando
ancora nel mondo i morti erano solo una decina. Se le prove. E una
domanda: come si è proceduto a analizzare i risultati sui volontari
espostisi alla prova dell’efficacia dei vaccini? Spero che almeno su
questo venga fugato ogni possibile dubbio. E ora alla denuncia di
William Engdahl.
[Aldo Zanchetta*]
* * *
SCANDALO CORONAVIRUS SCOPPIATO NELLA GERMANIA DI MERKEL. FALSI POSITIVI E IL TEST DROSTEN PCR
di F. William Engdahl**
- William Engdahl*, Global Research, 11 Dicembre 2020
https://www.globalresearch.ca/coronavirus-scandal-breaking-merkel-germany/5731891
Il modello tedesco del governo di Angela Merkel,
ampiamente elogiato per il modo di affrontare la pandemia di COVID-19 è
ora investito da una serie di scandali potenzialmente devastanti che
vanno al cuore dei test e dei consigli medici utilizzati per ordinare
chiusure economiche draconiane e prossime vaccinazioni obbligatorie di
fatto. Gli scandali coinvolgono un professore al centro del gruppo
consultivo sul coronavirus di Merkel. Le implicazioni vanno ben oltre i
confini tedeschi fino alla stessa OMS e le sue raccomandazioni globali.
L’intero caso del lockdown imposto dall’OMS di aziende,
scuole, chiese e altre arene sociali in tutto il mondo si basa su un
test introdotto, in modo incredibilmente veloce, nella saga del
coronavirus di Wuhan, in Cina. Il 23 gennaio, 2020, sulla rivista
scientifica Eurosurveillance, del Centro dell’UE per la Prevenzione e il
Controllo delle malattie, il Dott. Christian Drosten,
insieme a diversi colleghi dell’Istituto di Virologia di Berlino presso
il Charite Hospital, insieme al capo di una piccola società
biotecnologica berlinese, TIB Molbiol Syntheselabor GmbH, ha pubblicato
uno studio sostenendo di aver sviluppato il primo test efficace per
rilevare se qualcuno è stato infettato dal nuovo coronavirus
identificato pochi giorni prima a Wuhan. L’articolo di Drosten era
intitolato “Rilevamento del nuovo coronavirus 2019 (2019-nCoV) in tempo
reale” tramite RT-PCR[1] (Eurosurveillance 25(8) 2020[2]).
La notizia è stata accolta con appoggio immediato dal corrotto direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom,
il primo non medico a capo dell’OMS. Da allora il test sostenuto da
Drosten per il virus, chiamato test in tempo reale o RT-PCR, è stato
diffuso attraverso l’OMS in tutto il mondo, come il modello di test più
utilizzato per determinare se una persona potrebbe avere contratto il
COVID-19, la malattia.
Il 27 novembre un gruppo molto rispettato di 23 virologi internazionali, microbiologi e scienziati correlati ha pubblicato un invito a Eurosurveillance a ritirare l’articolo di Drosten del 23 gennaio 2020. La loro attenta analisi del testo originale è demolitoria.
La loro è una vera e propria “revisione tra pari”. Accusano Drosten e
compagni di incompetenza scientifica “fatale” e difetti nel promuovere
il loro test.
Per cominciare, come rilevano gli scienziati critici, il documento
che ha indicato il test PRC di Drosten per il ceppo Wuhan del
coronavirus, ed è stato subito adottato con fretta indecente dal governo
Merkel insieme all’OMS per impiego a livello mondiale, con conseguenti lockdown a livello globale e una connessa catastrofe economica e sociale, non è mai stato valutato “peer to peer” prima della sua pubblicazione sulla rivista Eurosurveillance.
I critici sottolineano che “il documento Corman-Drosten è stato
presentato a Eurosurveillance il 21 gennaio 2020 e accettato per la
pubblicazione il 22 gennaio 2020. Il 23 gennaio 2020 il documento era
online.” Incredibilmente, il protocollo operativo Drosten, che era già
stato inviato all’OMS a Ginevra il 17 gennaio, è stato ufficialmente
raccomandato dall’OMS come test mondiale per determinare la presenza del
coronavirus Wuhan, ancor prima di essere stato pubblicato .
Come sottolineano gli autori del documento dei critici, per un
argomento così complesso e importante per la salute e la sicurezza
mondiale, non è possibile una seria “peer review” di 24 ore da parte di
almeno due esperti del settore. I critici sottolineano che Drosten e il
suo co-autore Dr. Chantal Reusken, non hanno reso noto
un evidente conflitto di interessi. Entrambi erano anche membri del
comitato editoriale di Eurosurveillance. Inoltre, come riportato da BBC e
Google Statistics, il 21 gennaio vi era un totale mondiale di 6 morti
attribuiti al virus Wuhan. Si chiedono: «Perché gli autori hanno assunto
una sfida per i laboratori di sanità pubblica mentre all’epoca non
c’erano prove sostanziali che indicassero che l’epidemia era più diffusa
di quanto inizialmente pensato?».
Un altro coautore del documento Drosten che ha dato una copertura di
apparente credibilità scientifica alla procedura PCR Drosten è stato il
capo dell’azienda che ha sviluppato il test commercializzato oggi, con
la benedizione dell’OMS, in centinaia di milioni di esemplari, Olfert
Landt, di Tib-Molbiol a Berlino, ma Landt non ha rivelato questo fatto
pertinente neppure nel documento Drosten.
Certamente niente di sospetto o improprio in questo, oppure? Sarebbe
importante sapere se Drosten, il principale consulente scientifico della
Merkel per il covid-19, il “Tony Fauci” tedesco di fatto, ottiene una
percentuale per ogni test venduto da Tib-Molbiol nel suo accordo di
marketing globale con Roche.
Falsi positivi?
Dalla fine di gennaio 2020, i principali media mondiali ci hanno
inondato tutti di spaventosi aggiornamenti orari sul “numero totale di
infettati da coronavirus”. Di solito aggiungono semplicemente ogni
aumento giornaliero a un totale globale di “casi confermati”,
attualmente oltre 66 milioni. Allarmante, ma per il fatto che, come
appunto sottolineano Pieter Borger e i suoi colleghi collaboratori
scientifici, “casi confermati” è un numero assurdo. Perché?
Il rapporto Borger identifica quelli che essi definiscono “dieci
problemi fatali” nel documento Drosten dello scorso gennaio. Qui
prendiamo il più eclatante che può essere facilmente compreso dalla
maggior parte dei lettori.
Drosten & co. hanno dato sequenze di primer e probe confuse e non specificate.[3]
I critici notano: «Questo alto numero di variazioni non solo è
insolito, ma è anche molto confondente per i laboratori. Queste sei
posizioni non specificate potrebbero facilmente portare alla
progettazione di diverse sequenze di primer alternative che non
si riferiscono alla SARS-CoV-2 … la descrizione confusa e non
specificata nel documento Corman-Drosten non è accettabile come
Protocollo Operativo Standard. Queste posizioni non specificate
avrebbero dovuto essere indicate in modo inequivocabile. Aggiungono che
“RT-PCR non è raccomandato per la diagnostica primaria dell’infezione.
Questo è il motivo per cui il test RT-PCR utilizzato nella routine
clinica per il rilevamento del COVID-19 non è appropriato per la
diagnosi del COVID-19 su base normativa».
Cicli di amplificazione
Ma ancora più penalizzante per Drosten è il fatto che non ha
menzionato da nessuna parte che un test sia positivo o negativo, o
addirittura che cosa definisca un risultato positivo o negativo! Il
rapporto Borger osserva: “Questi tipi di test virologici diagnostici
devono essere basati su un SOP (Standard Operational Protocol), incluso
un numero convalidato e fisso di cicli PCR (valore Ct) dopo di che un
campione è considerato positivo o negativo. Il valore Ct massimo ragionevolmente
affidabile è di 30 cicli. Al di sopra di un Ct di 35 cicli, ci si deve
aspettare un numero in rapida crescita di falsi positivi… studi
scientifici dimostrano che con valori Ct di 35 vengono rilevati solo
virus non infettivi (morti). (vedi qui).
L’OMS e Drosten raccomandano un Ct di 45 cicli e, secondo quanto
riferito, attualmente è ciò che fanno anche i funzionari sanitari
tedeschi. Non c’è da stupirsi che man mano che il numero di test aumenta
nell’inizio della stagione influenzale invernale, i “positivi” PCR in
Germania e altrove esplodono. Come sottolineano gli autori critici, se
le autorità sanitarie specificano al massimo 35 cicli,
il numero di coronavirus positivi sarebbe inferiore al 3% del numero
attuale! Notano, “un risultato analitico con un valore Ct di 45 è scientificamente e diagnosticamente assolutamente privo di significato (un valore Ct ragionevole non deve superare i 30).
Tutto ciò dovrebbe essere detto molto chiaramente. È un errore
significativo che il documento Corman-Drosten non menzioni il valore
massimo Ct per il quale un campione può essere considerato
inequivocabilmente come un risultato positivo o negativo del test. Anche
questo importante limite di soglia di ciclo non è specificato in alcun
documento successivo presentato fino ad oggi. Gli autori aggiungono: «Il
fatto che questi prodotti PCR non siano stati convalidati a livello
molecolare è un altro errore sorprendente del protocollo, rendendo
inutile qualsiasi test basato su di esso come strumento diagnostico specifico per identificare il virus SARS-CoV-2». (vedi ).
In poche parole, l’intero edificio della fondazione Gates, del governo Merkel, l’OMS e il WEF[4],
nonché il caso dei vaccini approvati velocemente non testati
adeguatamente, di fatto si basa sui risultati di un test PCR per il
coronavirus che non vale un fico secco. Il test di Drosten e dell’OMS è
più o meno una schifezza scientifica.
Manca anche la prova del Dottore?
Questa critica devastante di ventitré scienziati leader a livello
mondiale, tra cui scienziati che hanno brevetti relativi alla PCR,
all’isolamento e al sequenziamento del DNA, e un ex scienziato capo
Pfizer, è schiacciante, ma non l’unico problema che il professor
Christian Drosten deve oggi affrontare. Lui e i funzionari della Goethe
University di Francoforte, dove sostiene di aver conseguito il dottorato
in medicina nel 2003, sono accusati di frode in materia di laurea.
Secondo il Dott. Markus Kühbacher, specialista che indaga su frodi
scientifiche come il plagio delle tesi, la tesi di dottorato del Dr.
Drosten, per legge deve essere depositata ad una certa data presso le
autorità accademiche della sua Università, che poi firmano un forma
llegale, Revisionsschein, verificata con firma, timbro
dell’Università e data, con titolo di tesi e autore, da inviare
all’archivio universitario. Con esso, vengono depositate tre copie
originali della tesi.
Kühbacher accusa la Goethe University di essere colpevole di insabbiamento sostenendo, falsamente, che la Revisionsschein
di Drosten era in archivio. Il portavoce dell’Università in seguito è
stato costretto ad ammettere che non è stato archiviato, almeno da loro
non localizzabile. Inoltre, delle tre copie obbligatorie del suo
fascicolo medico, fortemente importanti data l’importanza a livello
globale del ruolo di Drosten nel coronavirus, due copie sono “scomparse”
e la restante unica copia è danneggiata dall’acqua. Kühbacher dice che
Drosten ora probabilmente dovrà affrontare accuse legali per possesso di
un titolo di dottorato fraudolento .
Se questo avverrà, è un dato di fatto che a Berlino è stato avviato
un altro procedimento legale contro due persone responsabili di un sito
di media tedesco, Volksverpetzer.de, per calunnia e diffamazione,
avviato da un noto e critico medico tedesco, il dottor Wolfgang Wodarg.
Il procedimento giudiziario chiede agli imputati 250.000 euro di
risarcimento danni per diffamazione e danni materiali a Wodarg da parte
degli imputati sul loro sito online, così come su altri media tedeschi,
sostenendo che brutalmente e senza prove, hanno diffamato Wodarg,
definendolo un “covid-denier” (negazionista del Covid), definendolo
falsamente un estremista di destra (è un ex membro del parlamento del
Partito socialdemocratico per tutta la vita) e numerose altre accuse
false e dannose .
Il legale del dottor Wodarg è un noto avvocato tedesco-americano, il dottor Reiner Fuellmich.
Nelle sue accuse contro gli imputati, Fuellmich cita per intero le
accuse contro il test di Drosten per il coronavirus del Dr. Pieter
Borger e altri ricordato sopra. Ciò sta di fatto costringendo gli
imputati a confutare il documento Borger. È un passo importante sulla
strada per confutare l’intera frode del test PCR COVID-19 dell’OMS. Già
una corte d’appello a Lisbona, in Portogallo, l’11 novembre ha stabilito
che il test PCR di Drosten e dell’OMS non era valido per rilevare
l’infezione da coronavirus e che non era una base per ordinare un lockdown a livello nazionale o parziale.
Se la posta in gioco non fosse così mortale per l’umanità, sarebbe
tutto materiale per una commedia dell’assurdo. Lo zar della salute
mondiale, il capo dell’OMS Tedros, non è un medico e la OMS è finanziata
massicciamente da un manager di computer miliardario, Gates, che è
anche consigliere del governo Merkel sulle politiche per il covid-19. Il
governo Merkel usa il test PCR di Drosten e Drosten come “saggio”
esperto per imporre le conseguenze economiche più draconiane, a parte le
guerre. Il suo ministro della Salute, Jens Spahn, è un ex banchiere che
non ha una laurea in medicina, ma solo un periodo come lobbista per Big
Pharma. Il capo del CDC[5]
tedesco, chiamato Robert Koch Institute, Lothar Wieler, non è un
virologo ma un veterinario, Tierarzt. Con questa squadra i tedeschi
vedono le loro vite distrutte da blocchi e misure sociali mai immaginate
prima al di fuori dell’Unione Sovietica di Stalin. C’è la scienza e poi
c’è la scienza. Tuttavia, non tutta la “scienza” è valida.
* Traduzione di Aldo Zanchetta. Il traduttore è un ingegnere
chimico e non un biologo e si scusa per eventuale improprietà della
traduzione di qualche termine. I neretti sono nell’originale.
**F. William Engdahl è consulente
strategico per il rischio e docente; ha conseguito una laurea in
politica presso l’Università di Princeton ed è autore di best-seller sul
petrolio e la geopolitica, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook” dove questo articolo è stato originariamente pubblicato. È ricercatore associato al Centro di ricerca sulla globalizzazione.
N.d.T. – Prime è un segmento di DNA o RNA che è
complementare a una data sequenza di DNA e che è necessario per iniziare
la replicazione in una operazione di polimerasi. Probe è una sequenza
di singolo filamento di DNA o RNA per la sua sequenza complementare i un
campione di genoma. Il probe viene posto in contatto col
campione esaminato in condizioni tali da permettere alla sequenza del
probe di ibridizzarsi con la sua sequenza complementare. Il probe viene etichettato
con un tag radioattivo o chimico che consente al suo punto di
collegamento di essere visualizzato. In modo analogo, anticorpi
traghettati vengono usati per verificare in un campione la presenza di
una specifica proteina.
[1]
N.d.T. – Lo rtPRC è un metodo di rilevamento in tempo reale di tracce
di una entità biologica tramite un processo di polimerasi. Non sono in
grado di spiegare in modo elementare il funzionamento ma la sua
veridicità è legata al numero di “cicli” con cui viene effettuata. Lo
stesso suo inventore, Kari Mullis, deceduto un anno or sono, aveva
precisato che oltre un numero di cicli (30) il risultato era
inattendibile. Vedi ad es. www.lantidiplomatico.it › dettnews-tamponi_e_tracciamento.
[2] N.d.T. – Eurosurveillance è una rivista settimanale scientifica peer-reviewed
dedicate all’epidemiologia, sorveglianza, prevenzione e controllo di
malattie infettive, con un focus su quei temi che sono rilevanti per
l’Europa.
[3] N.d.T.: Nel linguaggio scientifico medico queste due parole hanno il seguente significato: N.d.T. – Prime
è un segmento di DNA o RNA che è complementare a una data sequenza di
DNA e che è necessario per iniziare la replicazione in una operazione di
polimerasi. Probe è una sequenza di singolo filamento di DNA o RNA per
la sua sequenza complementare i un campione di genoma. Il probe
viene posto in contatto col campione esaminato in condizioni tali da
permettere alla sequenza del probe di ibridizzarsi con la sua sequenza
complementare. Il probe viene etichettato con un tag
radioattivo o chimico che consente al suo punto di collegamento di
essere visualizzato. In modo analogo, anticorpi traghettati vengono
usati per verificare in un campione la presenza di una specifica
proteina.
[4] N.d.T. – World Economic Forum.
[5] N.d.T.: Centro per il controllo delle malattie.