Evento storico: Biden riconosce il genocidio degli indiani americani

 

Biden riconosce il genocidio armeno, Turchia sempre più lontana

A rischio i rapporti con l'alleato che ospita a Incirlik la base Nato più importante del Medio Oriente, strategica per il controllo di Iran e Iraq

di E.Fov.

Washinghton - Inutile girarci attorno, è una bomba sulle relazioni tra gli Usa e  il principale alleato orientale della Nato, che potrebbe compromettere i loro rapporti. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden riconoscera’ ufficialmente il genocidio armeno, ad opera della Turchia. Lo scoop esce dal New York Times e dal Wall Street Journal, secondo cui il presidente Usa dovrebbe fare l’annuncio  sabato 24 aprile, la data che segna l’inizio dei massacri di armeni da parte dell’Impero Ottomano nel 1915 durante la prima guerra mondiale. Se la notizia fosse confermata si tratterebbe del primo presidente degli Stati Uniti a riconoscere il genocidio pepetrato dalla Turchia nei confronti del popolo armeno, il che porterebbe inevitabilmente a un deterioramento delle relazioni con Ankara. A Incirlik infatti,  nella Turchia orientale, esiste la base aerea più importante dell'Alleanza Atlantica, strategica permil controllo dell'Iran e dell'area mesopotamica.

Secondo i due giornali comunque, Biden potrebbe ancora cambiare idea sulla decisione. Il genocidio armeno, definizione con cui si indicano le deportazioni ed eliminazioni di armeni perpetrate dall’Impero ottomano tra il 1915 e il 1916, e’ riconosciuto da una trentina di paesi e dalla comunita’ degli storici. Si stima che tra 1,2 milioni e 1,5 milioni di armeni furono uccisi durante la prima guerra mondiale dalle truppe dell’Impero Ottomano, poi alleato con la Germania e l’Austria-Ungheria. Ma Ankara rifiuta l’uso del termine “genocidio” e rifiuta ogni accenno di sterminio, evocando reciproci massacri in un contesto di guerra civile e carestia che hanno causato centinaia di migliaia di morti su entrambi i campi. 

Nelle marce della morte, che coinvolsero un milione e 200mila persone, centinaia di migliaia tra loro morirono per fame, malattia o sfinimento. Queste marce furono organizzate con la supervisione di ufficiali dell’esercito tedesco in collegamento con l’esercito turco, secondo le alleanze tra Germania e Impero ottomano e si possono considerare come “prova generale” ante litteram delle più note marce della morte perpetrate dai nazisti ai danni dei deportati nei propri lager durante la Seconda guerra mondiale. Altre centinaia di migliaia furono massacrate dalla milizia curda e dall’esercito turco.

Chi si oppone all’associazione del termine “genocidio“ sostiene che non esistesse, da parte dello Stato turco, un progetto di sterminio nei confronti della popolazione armena; vi era piuttosto l’intento da parte degli Ottomani di impedire agli armeni di unirsi all’esercito russo, ricollocandoli in Siria, nel periodo in cui russi e battaglioni armeni stavano avanzando in Turchia. Viene anche fatto notare che gli Armeni commisero atrocità nei confronti delle popolazioni musulmane nei territori caduti sotto il loro controllo.

Dopo che gli Ottomani persero la guerra, l’Alta Commissione Britannica trasse in arresto 144 alti ufficiali turchi e li condusse a Malta per inquisirli riguardo al genocidio. Non vennero tuttavia trovate prove che vi fosse una volontà di sterminio da parte delle autorità o dell’esercito turco, e dunque tutti gli ufficiali vennero rilasciati. Vi sono tuttavia molte prove che l’élite ottomana volesse eliminare la popolazione armena: ad esempio, l’ambasciatore Morgenthau ricordò nelle sue memorie che il Ministro dell’Interno, Tallat Pascià, gli disse in un’occasione: «Ci siamo liberati di tre quarti degli armeni… L’odio tra armeni e turchi è così grande che dobbiamo farla finita con loro, altrimenti si vendicheranno su di noi».

Psicopatici genocidi di nuovo al potere: niente di nuovo sotto il sole

 

GRANDE Vitangeli! Dietro Speranza un terribile segreto?

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GioCo
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Simsim
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Si Gioco, esattamente. Stanno cercando di comprare tempo, perché ogni giorno sono vaccinati in più. Se questa cosa viene fuori e viene lasciata andare in giudicato, è praticamente la fine a livello legale della campagna vaccinale, con tutto ciò che ne consegue. La vera sorpresa è il consiglio di stato, che gli ha dato retta pur essendo il ricorso decisamente infondato sotto ogni punto di vista. Ma non sono un giurista, e non so se sia stato usato qualche cavillo o se semplicemente il consiglio di stato è pienamente complice di questo stato di cose, dunque non mi pronuncio a riguardo. So solo che alla fine di questa situazione, i ministeri tutti andranno rasi al suolo da zero in termini di personale. Dopo questa vergogna, non c'è nessuno di questo corso storico, dal ministro agli uscieri, che debba avere più diritto ad un incarico pubblico.


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GioCo
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Postato da: @simsim

[...] La vera sorpresa è il consiglio di stato, che gli ha dato retta pur essendo il ricorso decisamente infondato sotto ogni punto di vista. Ma non sono un giurista, e non so se sia stato usato qualche cavillo o se semplicemente il consiglio di stato è pienamente complice di questo stato di cose, dunque non mi pronuncio a riguardo. [...]

"Filippo Patroni Griffi (Napoli, 27 agosto 1955) è un magistrato, funzionario e politico italiano, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione nel governo Monti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Letta e attuale Presidente del Consiglio di Stato." [Fonte it.wikipedia.org QUI]

A me non sembra sia necessario essere competenti in materia giuridica per capire l'orientamento "apartitito e apolitico" di sto ennesimo organo fuffa. O no?


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Simsim
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Si beh...non sapevo fosse lui il presidente. Non riesco a star dietro a tutto purtroppo. Non c'è dubbio direi.


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AlbertoConti
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Non c'è dubbio che la narrazione mainstream e istituzionale, che in questo ultimo anno sono più che mai sovrapponibili, faccia sempre più acqua da tutte le parti.

Questo del protocollo genocida riconfermato è un caso clamoroso, ma ce ne sono moltissimi altri altrettanto gravi. Ad es. il coprifuoco riconfermato in totale assenza di giustificazioni scientifiche, lo sdoganamento di Astra Zeneca quando in altri Paesi è stato vietato per la sua pericolosità conclamata, la sperimentazione del J&J sui bambini da 1 a 18 anni al Buzzi di Milano col beneplacito della lega, l'obbligo ricattatorio e punitivo di vaccinazione sperimentale ai sanitari in totale dispregio della riconosciuta infettività dei vaccinati stessi, che ne contraddice platealmente la motivazione principale, l'insistenza su di un pass vaccinale assurdo per lo stesso identico motivo, l'insistenza dolosa sui tamponi di massa applicati come unico strumento diagnostico che tale non può essere, perdipiù senza rispettarne le avvertenze dell'OMS sul numero di cicli e non solo, la minacciosa estensione della vaccinazione di massa ai bambini che non ne hanno alcun bisogno secondo la stessa narrazione mainstream (nessuno ne ha bisogno in realtà), la manipolazione dei dati statistici su morti e infettati, la quarantena imposta ai non infettivi, la totale assenza di anamnesi e consenso realmente informato ai vaccinandi, la sistematica trasgressione delle controindicazioni ufficiali (bugiardino redatto dallo stesso produttore del vaccino), in particolare verso le donne incinte o in allattamento, lo scudo penale concesso ai responsabili della sperimentazione di massa di farmaci potenzialmente devastanti, dai produttori agli esecutori, il totale travisamento interpretativo dei dati statistici, perfino al lordo della loro manipolazione, la sfacciata negazione delle relazioni causa-effetto delle vaccinazioni fin qui attuate, a cominciare dalla creazione di varianti iperinfettive e delle parallele curve di crescita di vaccinazioni e infezioni, la criminale campagna vaccinale in coincidenza di un ondata epidemica, la censura e repressione violenta di ogni riflessione critica e scientifica non allineata con la propaganda vaccinista, le contraddizioni palesi nelle misure restrittive sulle attività commerciali, il parallelo e silente via libera alle implementazioni selvagge del 5G in violazione del principio di precauzione della tanto sbandierata tutela della salute pubblica, la criminale e antiscientifica politica scolastica, il sabotaggio delle misure anticrisi economica a favore del vicolo cieco dell'indebitamento eterodiretto con relativo ricatto delle "condizionalità", che altro non sono che obblighi di sottostare a politiche economiche antipopolari e suicidarie del sistema Italia, ecc. ecc.

Dire Norimberga 2 è dire poco, e questi lo sanno, perchè il loro castello di carta fondato sulla paura indotta artificialmente si regge ormai solo con gli spilli, e crollerà clamorosamente quanto prima.


MarioG hanno apprezzato
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Pfefferminz
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Pfefferminz
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Esquivèl
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Dire Norimberga 2 è dire poco, e questi lo sanno, perchè il loro castello di carta fondato sulla paura indotta artificialmente si regge ormai solo con gli spilli, e crollerà clamorosamente quanto prima.

E' qua che ti sbagli.

non crollerà proprio un bel niente, nulla! Si andrà avanti, si tirerà dritto fino al 2030, si andrà avanti con l'agenda di Davos, con il depopolamento che inizierà nel 2023, quando i milioni di vaccini cominceranno a fare effetto!


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GioCo
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Postato da: @albertoconti

[...]

Dire Norimberga 2 è dire poco, e questi lo sanno, perchè il loro castello di carta fondato sulla paura indotta artificialmente si regge ormai solo con gli spilli, e crollerà clamorosamente quanto prima.

Eh, @albertoconti quanto vorrei darti ragione!
Una parte di me lo desidera così tanto che a leggerti mi viene quasi da star male. Hai ragione, ma non serve ripeterlo. Serve una strategia che non abbiamo.
 
La guerra delle parole non si combatte con le armi del nemico. Semplicemente perché così si combatte la battaglia in suo favore e non a nostro.
 
Avrai letto credo una fiaba nella vita? Avrai certamente anche letto di più e di meglio credo, ad esempio i miti greci o latini. Bene, in questi scritti si legge di come coloro che fanno maledizioni (di solito non umani, ma fate o dei) non possono mai vedersi disfatta la loro opera dalla controparte che però "aggiunge" sempre qualcosa alla stessa, senza negarla, per addolcirla, aggirarla o anche ribaltarla (di segno) renderla cioé in qualche misura superabile se non si riesce proprio a eliminare.
 
Avrei letto (credo, penso) quanto ho insistito nei miei interventi che la terza ondata sarebbe stata quella decisiva (almeno per il nostro paese, in altri, come in India o in Mongolia ad esempio stanno ancora alla prima) perché è adesso che si affronta quella specifica guerra che determinera tutto il capitale cumulato di quanto dovremo poi subire. Cioé adesso possiamo mitigare l'impatto di tutto quello che sarà da subire dopo. Tanto più guadagneremo, tanto più sarà meglio dopo.
 
Ma non ti illudere, mi raccomando NON TI ILLUDERE. Tutto quello che hai detto è corretto ma non si affronta questa "fase" con la negazione di qualunque cosa. Se neghi, di fatto avallerai quello che subiremo, spilli o non spilli. Sta gente non va mai sottovalutata, sarà psicotica ma è comunque MAESTRA INDISCUSSA di furbizia (l'ha dimostrato senza appello!) e sto osservando una eccessiva illusione di successo che non va bene, non va proprio bene. Non prelude a niente di buono.
 
Adesso abbiamo pochi mesi per cumulare successi. Massimo fino a settembre-ottobre e poi ricomincia la pressione che sarà molto maggiore di quella vista fin'ora perché vorrà capitalizzare tutto quello che è riuscita a ottenere e non gli sfuggirà un moscerino!
 
[ ti ricordo gli appuntamenti di Astana e la sostituzione di Mattarella con Draghi]
 
GUAI AD ABBASSARE LA GUARDIA PROPRIO ADESSO MA NEMMENO PER UN ISTANTE!!!
 
Vanno individuati i pericoli maggiori attaccabili e vanno aggrediti senza sosta, come lo scarico della responsabilità su chi non si è vaccinato per le pandemie prossime venture (da cui dipende l'argine alla vaccinazione per i neonati e gli infanti) o la protezione delle forze dell'ordine e dei sanitari che sono in prima linea e ci hanno risparmiato il peggio fin adesso grazie allo sviluppo delle cure e di una certa consapevolezza e che saranno comunque decimati (quindi alla prossima ondata quelli perduti non ci saranno più a proteggerci e se saranno sostituiti lo saranno con gente che non ci sarà favorevole) perché sono un argine allo strapotere di sti svitati, cosi come messo nero su bianco nei loro documenti e nelle loro agende, banalmente perché sono troppi (per ora) anche se hanno un potere solo "locale", molto ridotto. Se possiamo leggerle è perché sanno perfettamente che non ci sarà possibilità di evitare tutto quello che hanno in programma, men che meno i caposaldi principali. Come la conversione al 5g e una parziale militarizzazione dei governi periferici (come i PIIGS) tramite la pressione economica e migratoria.
 
Non gongolarti su Norimberga, se ci sarà avrà bisogno di anni e noi ormai giochiamo sui mesi e sui giorni. Ogni giorno perduto è un giorno che non torna indietro. Quindi si può procedere così: SI a tutto quello che vogliono MA... si aggiunge qualcosa che argina, riduce o ribalta il presupposto. Per esempio, SI alle mascherine ma solo dove indispensabile perché l'ossigeno dell'aria disinfetta e ci protegge di più e meglio. Altro esempio: SI ai vaccini, ma non per tutti e non per forza perché sono sperimentali e conservano margini troppo alti di incertezza, come stanno ampiamente dimostrando, per ciò se vuoi lavorare (o viaggiare) e sei tra le categorie più a rischio ti fai un test anticorpale ogni circa 6 mesi, che dimostrerà con certezza quasi matematica che hai già gli anticorpi (in concentrazione sufficiente) perché ormai tutti ci siamo fatti il covid (soprattutto chi è in prima linea) e con quel test rimandi la necessità di farti un vaccino che sarebbe certamente più pericoloso che vantaggioso. Ma se dovesse risultare negativo, l'età è un altra discriminante, se stai bene e sei sotto i 60 sappiamo già ora che il vaccino ti da più rischi che vantaggi ed in particolare meno sono i vaccinati meno è il rischio di sviluppare pericolose varianti!
 
Come vedi, si può ribattere a tutto, ma deve essere fatto sempre con il SI oppure avremo dall'altra parte un muro, non di chi non vuole ascoltare, ma di chi è perfettamente cosciente che è così che può farti lo sgambetto "facendo finta di non ascoltare", così ti fa incazzare e tu come un CIUCIO non potrai che cascarci, perché è una trappola dialettica ineluttabile per farti risultare in difetto (anche se non lo sei).
 
Se poi al solto mi si vuole rispondere "non voglio nemmeno ascoltare uno che è d'accordo" come qualcuno mi ha già scritto senza capire un tubo, ribatto: sono ANNI che Putin fotte sta gente in questo modo, possibile che siate così CIUCI da non aver capito ancora che è la tecnica di resistenza che loro temono di più a livello dialettico?

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AlbertoConti
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Non è che non veda la potenza delle forze nascoste che governano lo psicodramma pandemico e la strategia di cui è parte, insieme al 5G e a molto altro. Però avverto qualche cedimento. Per esempio la parolina magica "Norimberga" comincia a far breccia anche nel muro di gomma della comunicazione di massa, magari in tono ironico, ridicolizzante, ma si capisce benissimo che ne hanno una paura fottuta, come il diavolo alle formule dell'esorcista.

Poi c'è una grande risorsa popolare, che chiamo semplicemente "rottura di balle", che può solo crescere fino al punto di non ritorno della disobbedienza di fatto, prima ancora che civile.

Ma quello che più conta è che le bugie hanno le gambe corte, e queste, che sono belle grosse e numerose, ne hanno fatta già molta di strada, troppa per non essere superate anche dai più ritardatari.

La battaglia dell'informazione c'è sempre stata, ma mai con questa intensità e con queste divergenze dalla realtà. Questo ha significato fin qui uno straordinario avanzamento della propaganda, che in tal modo si è spinta troppo in là anche per i più incalliti conformisti pensanti. I non pensanti andranno a traino come sempre, in qualsiasi direzione. In tal senso penso che le parole siano importanti per tutti, e anche se dalla controparte c'è il vantaggio innegabile dell'amplificazione e della reiterazione indefinita dei cicli, giusto per restare dentro il lessico del metodo PCR, proprio in questo abuso sta il loro limite, che diventa così un "vantaggio ribaltabile", cioè riconducibile alla ragione.

E poi è anche un dovere essere ottimisti. Fa bene alla salute e produce risultati.

Questo post è stato modificato 6 giorni fa da AlbertoConti

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GioCo
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@albertoconti, come ho detto hai ragione. Ma...

Tieni conto che se sei ottimista in mezzo a gente che vuole solo conforto perché spaventata, avrai un sacco di "mi piace" (=tipico effetto social) ma non l'onda d'urto che speri per togliere anche solo UNO spillo.

Per questo non mi rivolgo MAI a chi non ha le palle per agire.

Quella che definisci "rottura di balle" io preferisco indicarla come "paura al rovescio" che è sempre più spesso e sempre di più lo diventerà "disperazione". Certamente come dici cumula consenso ma confuso (=incapace di autodifesa) emotivo (=esposto a reazioni che tolgono ragioni alla resistenza) e fragile (=sfruttabile da chi non ci è favorevole).

Per ciò posso farci conto solo nella misura in cui si riesce a trasformarla in una forza ragionata, capace e ben inquadrata. Quindi bene il conforto ma non senza adeguata disciplina.

Per esempio (solo come "esempio") mi fa specie uno come Toscano che seguo anche volentieri e che ha un odience allargato importante, ma spinge le reazioni di pancia e verso la negazione spesso e volentieri come molti altri, ad esempio il bravo Grimaldi che forse non ha capito che non siamo più nel '50 e le tecniche militari di guerra asimmetrica a bassa intensità, sono parecchio evolute. Oggi è molto controproducente la lotta armata che lui auspica e va tenuta esclusivamente come ultimissimo argine, quando qualsiasi altra opzione è diventata inutile, perché sottolinea solo l'aver perso tutte le battaglie, nessuna esclusa e l'impossibilità di ottenere qualsiasi cosa senza un ribaltamento delle forze geostrategiche globali attualmente in essere che viaggia sistemicamente sopra le nostre teste. Eventualità estremamente lontana per ora perché ne la Russia ne la Cina mostrano l'intenzione minima di sfruttare a loro vantaggio le guerre asimmetriche così come sta facendo invece Washington. Insomma continuano con la politica del "volare basso" per evitare escalation che non favorirebbero i loro interessi diretti e indiretti.

Quindi, ripeto, ora è il momento di aiutare chiunque ad avere mezzi dialettici per combattere. Lasciare le persone sole a combattere contro una pressione sociale crescente e che continuerà certamente per inerzia ancora molto a lungo (l'esempio che portavo dal mio barbiere è solo uno tra gli infiniti) è persino peggio che quanto fanno i soliti noti, perché almeno loro hanno sposato una precisa linea politica e la perseguono, mentre i dilettanti allo sbaraglio non sono un problema per loro, lo sono per noi che abbiamo avuto tempo di studiare contromosse e quindi in qualità di responsabili nei loro confronti.


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Pfefferminz
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@esquivel

Non ne sarei così sicuro. L'intero continente africano sta solo aspettando la sua chance per ribellarsi. Molti africani hanno trovato un alleato nella propria Chiesa, non quella dei bianchi, e trasmettono informazioni con mezzi analogici che il potere costituito non può impedire. (Fonte: Avvocato Reiner Füllmich, Stiftung Corona-Ausschuss, Special Session, International Legal Offensive, Part 2, in inglese, a partire dal minuto 1:02:00)

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Esquivèl
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@pfefferminz ah già che c'è pure la "Commissione anti - Corona" presieduta dall'avvocato Fuellmich.

Ironie a parte dovute alla stanchezza, ma perdonami, il mio inglese è ormai improponibile e ci capisco veramente poco di quello che dicono.

Anche se mi piacerebbe sapere a che punto stanno con la "super offensiva globale contro i lockdown".


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gix
 gix
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Quanto sostenuto nel filmato è più che sufficente per giustificare certe prese di posizione a livello giuridico e non solo. Personalmente, dopo aver guardato con curiosità i termini dell'approvazione condizionata dei vaccini da parte dell'Ema, già qualche mese fa, dopo aver visto le disposizioni relative al consenso informato ecc. mi ero già più o meno fatto un'idea simile. Ma i problemi ora sono altri, ormai si sa che stanno venendo in evidenza sistemi nascosti di potere, logge varie di "nuova" costituzione, con nomi che richiamano piazze in quartieri benestanti romani, e intorno alle quali gravitano (probabilmente) anche personaggi e siti di gossip, apparentemente ben informati e magari operativi nel campo della disinformazione e del depistaggio. Ora, tralasciando Norimberga, (che tutti ci auguriamo, se non altro a livello morale), per certi personaggi, che ora impongono le linee guida attuali per il virus, immaginiamo cosa può voler significare la normalizzazione della pandemia, la fine della tensione e della paura, con relativo ritorno ad una vita più o meno normale. Se finisce tutto, questi soggetti rischiano una vera e propria reazione incontrollata, almeno di quella parte della società che ha più patito conseguenze e danni dalla pandemia. Non si rischierà una guerra civile come accaduto in Italia nel dopoguerra, ma è certo che, almeno a livello legale, un certo gruppo di potere che gravita intorno al ministero in questione, rischia brutto. Già ora, ancora in piena pandemia, sono molte le associazioni e gli operatori in sede legale che hanno presentato o stanno per presentare denunce molto pesanti sull'operato di costoro, figuriamoci cosa potrebbe accadere una volta normalizzata la situazione. Così, tanto per dare un'idea a latere, pare che in certe regioni del sud molta parte della popolazione anziana rifiuti apertamente di vaccinarsi e quindi, nelle stesse regioni, pare si proceda al contrario, ovvero prima i giovani; il che è significativo di quanto la realtà sia molto più articolata e complessa di quello che si pensi. Infine, parlando di obbligatorietà dei vaccini e di pass vaccinale, come ha detto lo stesso drago, prima facciamolo, poi Dio provvede...Il che non esclude che la stessa autorità garante della privacy non abbia ritenuto opportuno diffidare in maniera chiara e decisa dal mettere in atto certe procedure di schedatura e di conseguente esclusione. Il sistema auspica e convince, ma non può obbligare (sulla base della situazione e dei presupposti attuali), se lo facesse sarebbe reponsabile ben oltre un eventuale risarcimento danni... 

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adestil
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Basta che vedi chi elegge i giudici del consiglio di stato..

Sono politici e magistrati stessi...se  vedi lo scandalo Palamara o la setta massonica Ungheria sempre della massoneria si capisce che è in teatrino tragico

No, l'ipotesi di genocidio guidato dallo stato italiano e' impossibile ... eppure in Brasile ...

 

Le precise scelte del governo Bolsonaro per la diffusione del virus in Brasile

Nelle ultime 24 ore il Brasile ha raggiunto quota 4mila morti quotidiani per Covid-19. La pandemia è fuori controllo. Per l’Organizzazione mondiale della sanità, il Paese è una “bomba a orologeria”. Un report smonta la teoria della “incompetenza” del governo federale, evidenziandone la drammatica lucidità

© Rafaela Biazi - Unsplash

Nelle ultime 24 ore il Brasile ha raggiunto quota 4mila morti quotidiani per Covid-19. La pandemia è fuori controllo. Sono 4.195 persone, 4.195 famiglie distrutte in un unico giorno. Il Paese è diventato una “bomba a orologeria”, come l’ha definito l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) in quanto fabbrica di varianti del virus. Si sbaglia però chi pensa che questo disastro sia una conseguenza dell’incompetenza del presidente Jair Bolsonaro, tanto meno delle sue follie. Bolsonaro continua a negare la gravità della pandemia, deride l’uso di mascherine ed è contro l’isolamento. Sembra allucinante ma questo collasso è stato programmato e fa parte di una “strategia istituzionale per la diffusione del virus nel Paese promossa dal governo brasiliano sotto la guida del presidente”.

È la conclusione del report Diritti nella Pandemia – Mappatura e analisi delle norme giuridiche in risposta al Covid-19 in Brasile, pubblicato nel gennaio di quest’anno. Il documento realizzato dall’Università di San Paolo (USP) e dall’organizzazione non governativa Conectas Human Rights, ha raccolto e controllato, a partire dal marzo 2020, i decreti federali e statali, nonché le dichiarazioni di Bolsonaro relative al Covid-19 e attraverso una linea temporale ha disegnato la mappa del disastro che ha portato il Brasile a superare la soglia dei 336mila morti e 13 milioni di contagiati. 

“I risultati dissipano l’interpretazione persistente che ci sarebbe incompetenza e negligenza da parte del governo federale nella gestione della pandemia. Al contrario […] rivelano l’impegno e l’efficienza del lavoro federale a favore della diffusione capillare del virus nel territorio nazionale, dichiarato con l’obiettivo di riprendere l’attività economica il più rapidamente possibile e ad ogni costo”, si legge ancora nel report.

Gli ospedali affollati, i corpi in attesa ad essere seppelliti sono il risultato della tragedia annunciata che poteva essere evitata dalla politica perpetrata dal governo Bolsonaro e ciò “ha costituito una violazione senza precedenti del diritto alla vita e del diritto alla salute dei brasiliani”, evidenzia il report. E tutto questo accade “senza che i dirigenti coinvolti ne siano ritenuti responsabili, anche se la Corte suprema federale e la Corte dei conti hanno, in numerose occasioni, segnalato la non conformità all’ordinamento giuridico brasiliano e le omissioni consapevoli e volontarie dai dirigenti federali”.

Ed è proprio grazie alla Corte suprema -che ha bloccato molte delle misure di propagazione del virus prodotte dal governo- che il Paese non è ancora arrivato in cima al podio mondiale, dietro soltanto agli Stati Uniti, sottolinea l’organizzazione Human Rights Watch nel suo report annuale, anche questo pubblicato a inizio 2021. Secondo l’organizzazione, “il principale tribunale del Paese è intervenuto per impedire che il governo nascondesse i dati della pandemia al pubblico e ha ordinato che fosse elaborato un piano per proteggere le popolazioni indigene, fra le più vulnerabili, ad esempio”. 

Davanti alle 69 richieste di impeachment ferme sul tavolo della presidenza della Camera dei deputati in attesa di una risposta, Bolsonaro può sembrare irremovibile. Però contro di lui pendono tre denunce alla Corte penale internazionale (Cpi) che lo citano per genocidio e altri crimini contro l’umanità. Una di questa è stata presa in considerazione dall’Ufficio del procuratore generale, che ha avviato una prima indagine per le accuse di gravi violazioni contro l’ambiente e le popolazioni indigene in Brasile.

È la prima volta che l’Ufficio del procuratore capo del tribunale svolge un’analisi preliminare della giurisdizione in relazione a un presidente brasiliano. In questa prima fase viene valutata se le accuse spettano al tribunale internazionale. La Cpi indaga persone accusate di genocidio, crimini di guerra, crimini e aggressioni contro l’umanità.

Le acque iniziano ad agitarsi anche sul fronte giuridico interno. Un gruppo di ex procuratori ha presentato una denuncia presso l’ufficio del procuratore generale contro Bolsonaro per crimini contro la salute pubblica, sottolineando che dall’inizio della pandemia di Covid-19, il presidente ha negato la principale politica sanitaria raccomandata: l’isolamento sociale. “Jair Bolsonaro ha sempre conosciuto le conseguenze della propria condotta, ma ha deciso di correre il rischio”, si legge nel documento d’accusa.

Preoccupato per l’aumento dei numeri di morti che potrebbero arrivare a 5mila al giorno nei prossimi giorni, Dimas Covas, direttore dell’Istituto Butantan di San Paolo, ha dichiarato che “solo l’isolamento sociale più frenare il contagio”.

Oltre alla lotta contro l’isolamento, Bolsonaro ha negato anche il vaccino. Ha cambiato atteggiamento pochi giorni fa, dopo il ritorno dell’ex presidente Lula sulla scena politica. Le sue condanne sono state cancellate ed è di nuovo sotto i riflettori dei media mondiali. In un’intervista, l’ex presidente, favorevole al vaccino, ha definito Bolsonaro un genocida. 

Tanto è bastato per far fare un netto cambio marcia mediatico a Bolsonaro che ora cerca di migliorare la sua l’immagine sostenendo, come dimostra il suo discorso del 23 marzo di poco più di tre minuti, che il “suo governo ha preso provvedimenti per combattere il Coronavirus durante la pandemia ed è sempre stato a favore dei vaccini”.

“Ho sempre affermato che avremmo adottato qualsiasi vaccino, purché approvato da Anvisa. E così è stato”. Purtroppo la realtà è diversa. Bolsonaro ha minimizzato il vaccino cinese Coronavac e rifiutato il vaccino Pfizer-Biontech. Ora che il Paese è arrivato alla esasperazione corre contro il tempo per vaccinare tutti.

Il governo genocida italiano: chi non riesce a morire di Covid, almeno cortesemente muoia di fame


Il piano vaccinale italiano è di ispirazione nazista

Il piano vaccinale italiano è di ispirazione nazista

Alla maggior parte degli italiani sfugge che il nostro governo abbia imboccato una deriva eugenetica nazista. Da due giorni nei comunicati governativi compare questa mostruosa disposizione per l’abbattimento e il conseguente incenerimento della parte più fragile della popolazione, degli over 65 che, se malati di Covid, muoiono come si legge nelle statistiche in una misura superiore al novantacinque per cento. La direttiva è stata pubblicata su quotidianosanità.it , recita che per il piano pandemico 2021-2023, si sarebbe stabilito il seguente criterio selettivo genocida: «I principi di etica possono consentire di allocare risorse scarse in modo da fornire trattamenti necessari preferenzialmente a quei pazienti cha hanno maggiori probabilità di trarne beneficio». Traduzione: le cure e anche la precedenza per i vaccini vanno date a chi non corre rischio di morire, lasciando la categoria di coloro che rischiano di morire nella loro zona di rischio da cui il virus preleva quasi il cento per cento delle sue vittime. Questo criterio eugenetico secondo cui soltanto i più forti sono incoraggiati a sopravvivere mentre i più deboli sono lasciati alla loro sorte e morte, è stato già applicato con successo durante la prima parte della pandemia quando alcune terapie intensive, per loro iniziativa etica autonoma ed eugenetica, respingevano le ambulanze che portavano malati sopra i settanta anni, subito dirottati nelle camere della morte degli ospizi abbandonati.

Proprio ieri negli Stati Uniti che hanno promosso la produzione dei vaccini che stanno arrivando in soccorso dell’Europa ancora non in grado di sfornarne di propri, i funzionari della Sanità hanno emerso una direttiva di tenore esattamente opposto a quello del governo genocida italiano, ordinando – non raccomandando o suggerendo – che il vaccino sia immediatamente somministrato a tutti coloro che hanno più di 65 anni, proprio per bloccare la tentazione “etica” di approfittare del Covid per aiutarlo a sfoltire le fasce d’età improduttive, percettrici di pensioni e costose perché continuamente bisognose di cure sanitarie. L’Italia, insieme al Giappone, è il Paese con il più alto tasso di longevità del mondo. Il Giappone ci batte con una media che sfiora gli 85 anni. Ma da noi si pratica la strage degli innocenti con numeri che si stanno avvicinando agli ottantamila e presto supereranno i centomila morti, mentre in Giappone i morti erano fino a pochi giorni fa poche migliaia grazie alle direttive politicamente intelligenti del governo di Tokyo, emulate dalla Nuova Zelanda che di fatto è per ora immune dall’epidemia.

Nei piani italiani di vaccinazione si prevede una massiccia vaccinazione nelle scuole per i prossimi tre mesi e di tutti gli operatori sanitari di qualsiasi genere, età e struttura, compresi quelli che non hanno alcun contatto con l’epidemia, seguendo principi sindacali e politici che non prevedono la priorità assoluta di coloro che subiscono le perdite di vita più alte. Una televisione di regime ottusa e sorridente ripete le parole d’ordine orwelliane come se fossero pillole di saggezza. In fondo, che cosa c’è di male nel dire che bisogna salvare coloro che hanno maggiori possibilità di vivere? Apparentemente nulla, ma in realtà tutto: coloro che non corrono rischi se non in maniera statisticamente marginale o insignificante (la morte di una ventenne o di un trentenne fanno notizia e finiscono sui giornali per la loro rarità) non hanno bisogno di precedenza nelle cure e nelle vaccinazioni. La discriminazione per età è condannata in tutti i Paesi civili occidentali come una discriminazione razziale perché colpisce e condanna sulla base di fattori selettivi biologici come il sesso o il colore della pelle.

Il governo italiano dopo aver agito malissimo nella prima e nella seconda fase dell’epidemia (erroneamente chiamate “ondate”, come se fossero causate da misteriose maree) adesso prepara la terza fase della eliminazione dei più deboli, insistendo vilmente sul fatto che le persone anziane sono in genere tutte affette da qualche patologia, come cardiopatie, pressione, diabete, altrimenti non sarebbero diventate anziane. Noi chiediamo che immediatamente il governo e non le Regioni esponga i suoi piani dettagliati e i calendari con le disposizioni precise (come si fa in Israele, Regno Unito e Stati Uniti) di chi, dove e quando sarà vaccinato partendo dai più deboli e non dai più forti. Se non lo farà subito, proponiamo alle Procure di dedicarsi a fermare e punire questa vocazione neonazista che mira alla liquidazione dei deboli e alla protezione dei forti.

Giornalista e politico è stato vicedirettore de Il Giornale. Membro della Fondazione Italia Usa è stato senatore nella XIV e XV legislatura per Forza Italia e deputato nella XVI per Il Popolo della Libertà.

Anche gli ebrei credevano che non l'avrebbero mai fatto ... e invece ... Cosa significa in realta' essere ingovernabili in l'Italia e nella UE.

 

Meno europei più migranti: è iniziata una sostituzione di popoli

In Europa le morti superano le nascite. Ma la popolazione aumenta "grazie" ai migranti. Boldrini: "Salvano il Paese dall'invecchiamento". Ma Salvini: "È in atto una sostituzione di popoli"

Meno europei più migranti: è iniziata una sostituzione di popoli

Il governo Renzi arranca sotto il peso dell'immigrazione. Ancora una volta si dimostra incapace di risolvere l'emergenza. "Con il flusso incontrollato di migranti - tuona Matteo Salvini ai microfoni di Rtl 102.5 - è in corso un tentativo di sostituzione di popoli per far lavorare schiavi a tre euro l'ora". I numeri danno ragione al leader della Lega Nord. Nel 215, per la prima volta nella storia dell'Europa, sono morte più persone di quelle che sono nate (5,2 milioni contro 5,1 milioni). Eppure la popolazione europea è aumentata passando da 508,3 milioni a 510,1milioni abitanti. Questo perché è aumentato il numero dei migranti.

Mentre gli europei spariscono lentamente, gli extracomunitari continuano ad aumentare. È in atto, per dirla con le parole di Salvini, una vera e propria "sostituzione" di popoli. Certo, va detto, la colpa è tutta nostra. Da una parte perché non facciamo abbastanza figli per garantire il ricambio generazionale, dall'altra perché non difendiamo i nostri confini. Questo fenomeno colpisce soprattutto l'Italia che, come rileva l'Eurostat, è il Paese europeo in cui nascono meno bambini. Il tasso di natalità è, infatti, dell'8 per mille. Nel Nord Europa la situazione va meglio. Ma non abbastanza. Durante il conferimento del premio Carlo Magno, papa Francesco aveva tuonato contro una Europa "nonna, vecchia e sterile". "Sogno un'Europa giovane, capace di essere ancora madre" - aveva detto papa Francesco - sogno un'Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. Sogno un'Europa, in cui essere migrante non sia delitto bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l'essere umano".

La "vecchia" Europa è sostituito, un po' alla volta, dai nuovi arrivi. "Servono più migranti in Italia - ha ribadito in più di un'occasione Laura Boldrini - salveranno il Paese dall'invecchiamento". per il presidente della Camera, "l’integrazione conviene perché siamo un Paese che invecchia mentre aumenta il numero di giovani che decide di lavorare o studiare all’estero". "Se non si invertirà questa tendenza - continuava - è stato calcolato che per garantire una popolazione di 66 milioni di italiani, il nostro Paese dovrà consentire l’accesso ogni anno a 300-400 mila migranti, altrimenti la popolazione italiana scenderà al di sotto dei 45 milioni". E così sta succedendo. Con buona pace degli europei che spariscono, uno dopo l'altro. Per Salvini, ad avvantaggiarsene è l'insieme delle associazioni e delle cooperative che si occupano dell'emergenza migranti.

L'esperimento genocida di Nembro ed Alzano

 

Coronavirus, studio su Nembro: «Il numero vero di morti è almeno 4 volte quello ufficiale» | English version

Il divario con i dati storici. «Molti decessi non vengono classificati come Covid-19 perché non si fanno i tamponi all persone decedute»

Coronavirus, studio su Nembro: «Il numero vero di morti è almeno 4 volte quello ufficiale» | English version
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A Nembro le strade quasi deserte, il traffico assente, uno strano silenzio è interrotto talvolta dalla sirena di un’ambulanza che trasporta con sé l’ansia e la preoccupazione che riempiono i cuori di tutti in queste settimane. A Nembro ciascun membro della comunità riceve continuamente notizie che non avrebbe mai voluto sentire, ogni giorno si perdono persone che facevano parte delle nostre vite e della nostra comunità. Nembro, in provincia di Bergamo, è il comune più colpito dal Covid-19 in rapporto alla popolazione. Non sappiamo esattamente quante persone siano state contagiate, ma sappiamo che il numero dei morti ufficialmente attribuiti al Covid-19 è 31.

Siamo due fisici: uno diventato imprenditore nella sanità, l’altro sindaco, in stretto contatto con un territorio molto coeso, in cui ci conosciamo l’un l’altro: abbiamo notato che qualcosa in questi numeri ufficiali non tornava e abbiamo deciso — insieme — di fare una verifica. Abbiamo guardato la media dei morti nel comune degli anni precedenti, nel periodo gennaio - marzo. Nembro avrebbe dovuto avere — in condizioni normali — circa 35 decessi. Quelli registrati quest’anno dagli uffici comunali sono stati 158. Ovvero 123 in più della media.

Non 31 in più, come avrebbe dovuto essere stando ai numeri ufficiali dell’epidemia di coronavirus. La differenza è enorme e non può essere una semplice deviazione statistica. Le statistiche demografiche hanno una loro «costanza» e le medie annuali cambiano solo quando arrivano fenomeni del tutto «nuovi». In questo caso il numero di decessi anomali rispetto alla media che Nembro ha registrato nel periodo di tempo preso in considerazione è pari a 4 volte quelli ufficialmente attribuiti al Covid-19. Se si guarda a quando sono avvenute queste morti e si confronta lo stesso periodo con gli anni precedenti, l’anomalia è ancora più evidente: c’è un picco di decessi «altri» in corrispondenza di quello delle morti ufficiali da Covid-19.

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Nell’ipotesi — niente affatto remota — che tutti i cittadini di Nembro abbiano preso il virus (con moltissimi asintomatici, quindi), 158 decessi equivarrebbe a un tasso di letalità dell’1%. Che è proprio il tasso di letalità atteso e misurato sulla nave da crociera Diamond Princess e — fatte le dovute proporzioni per struttura demografica — in Corea del Sud.

Abbiamo fatto esattamente lo stesso calcolo per i comuni di Cernusco sul Naviglio (Mi) e Pesaro utilizzando esattamente la stessa metodologia. A Cernusco il numero di decessi anomali è pari a 6,1 volte quelli ufficialmente attribuiti al Covid-19, anche a Pesaro 6,1 volte. Impressionanti i dati di Bergamo, in cui il rapporto arriva addirittura a 10,4.

Coronavirus, studio su Nembro: «Il numero vero di morti è almeno 4 volte quello ufficiale» | English version

È estremamente ragionevole pensare che queste morti in eccesso siano in larga parte persone anziane o fragili che muoiono a casa o in strutture residenziali, senza essere ricoverate in ospedale e senza essere sottoposte a tampone per verificare che fossero effettivamente infettate con il Covid-19. Dato il calo che si è visto negli ultimi giorni dopo il picco è probabile che a Nembro si stia raggiungendo l’immunità di gregge.

Nembro rappresenta in piccolo quello che accadrebbe in Italia se tutti fossero contagiati dal CoronaVirus - Covid 19: morirebbero 600 mila.

I numeri di Nembro, inoltre, ci suggeriscono che dobbiamo prendere quelli dei decessi ufficiali e moltiplicarli almeno per 4 per avere l’impatto reale del Covid-19 in Italia, in questo momento.

Il nostro suggerimento, quindi, è di analizzare i dati dei singoli comuni in cui ci siano almeno 10 morti per Covid-19 ufficiali e verificare se corrisponde alle morti reali.

Il nostro timore è che non solo il numero dei contagiati sia largamente sottostimato a causa del basso numero di tamponi e test che vengono fatti e quindi della «sparizione» degli asintomatici dalla statistica, ma che lo sia anche — dati dei Comuni alla mano — quello dei morti.

Siamo di fronte ad un evento epocale e per combatterlo abbiamo bisogno di dati credibili sulla realtà della situazione, diffusi con trasparenza tra tutti gli esperti e le persone che con responsabilità devono gestire la crisi. Sulla base di questi dati possiamo capire e decidere cosa è giusto fare, nei tempi che la crisi richiede.

* sindaco di Nembro
** amministratore delegato del Centro medico Santagostino

Lettera aperta al signor Luigi di Maio, deputato del Popolo Italiano

IL SOGNO DELLA RIVINCITA NEONAZISTA TARGATO CRIMINALI PANDEMICI E' SVANITO: SE NE DEVONO ANDARE TUTTI O ESSERE DEFENESTRATI.

  Ucraina, piano europeo per convincere Trump: 30mila soldati in campo Ultima ora 20 Febbraio 2025 09:05 REDAZIONE 1  ' di lettura (Adnk...