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Vaccino Covid, “ai fragili e alle donne incinte richiamo ogni 6 mesi”

Proposta per la campagna “vaccinale” anti Covid in autunno: richiamo annuale per gli over 50; ogni 6 mesi, invece, per gli over 75, per i fragili e per le donne in gravidanza. La dichiarazione di Claudio Mastroianni, professore di malattie infettive e presidente SIMIT (ocietà italiana di malattie infettive e tropicali)

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Vaccino Covid, Lopalco: “arriveranno 12 milioni di dosi”

Lopalco

“Penso che al momento le dosi per la campagna vaccinale anti Covid non saranno meno di 12 milioni”

In arrivo, lunedì in Italia, le prime dosi di vaccino – circa un milione – destinate alla campagna anti Covid. Il 25 settembre è infatti previsto l’arrivo di 969.600 dosi del nuovo vaccino – aggiornato contro le recenti varianti – destinate alla somministrazione nelle Rsa e ai fragili. Dosi che saranno, nei giorni successivi, distribuite alle Regioni. Un numero equivalente arriverà entro il 9 ottobre, indicano fonti ministeriali.

L’Italia riceverà, complessivamente entro la fine della campagna, oltre 9 milioni di dosi (9 milioni 172 mila). Per fine ottobre saranno quasi 4 milioni (3,888 milioni) le dosi distribuite. Le rimanenti, più di 5,2 milioni di dosi, arriveranno a novembre.
Oltre 9 milioni di dosi ‘certe’ “sono legate al contratto europeo con Pfizer”, dice all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento, riferendosi a fonti industriali. “Ma non sono gli unici vaccini che saranno impiegati nella campagna italiana”, spiega.

“Non sappiamo ancora quando saranno disponibili – continua – ma sono certamente in arrivo circa 3 milioni di dosi di vaccino aggiornato Novavax. Una fornitura che sarà possibile attingendo dal vecchio contratto: mancavano ancora dosi da consegnare, che non erano state distribuite nella scorsa stagione, e quindi si ricorrerà ovviamente a queste per la nuova fornitura”.

Mentre per quanto riguarda “il vaccino a mRna aggiornato, che è già stato approvato in Europa, prodotto da Moderna, non sappiamo se potrà essere distribuito in Italia perché, al momento, non è in piedi alcun tipo di contratto”, sottolinea Lopalco. “Penso che al momento – conclude – le dosi per la campagna vaccinale anti Covid non saranno meno di 12 milioni”. ADNKRONOS


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Critiche al “vaccino” anti Covid, endocrinologo Gasparoni radiato dall’Ordine

Pietro Gasparoni

Il caso era venuto alla ribalta lo scorso agosto, poi l’endocrinologo Piero Gasparoni aveva presentato appello, sino alla conclusione dell’iter procedurale. Risultato: Pietro Gasparoni è stato radiato dall’Ordine dei medici di Treviso per le sue posizioni sul vaccino contro il Covid-19. Il professionista 74enne di Zero Branco era stato segnalato all’Ordine dei medici per aver pubblicato un appello contro la quarta dose del vaccino, su carta intestata della clinica di Montebelluna presso cui prestava servizio.

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Vi era scritto: “Con questo vaccino, non vaccinatevi. Se tre dosi non sono servite, servirà la quarta? Meglio un rito sciamanico!” Queste prese di posizione gli hanno procurato anche il licenziamento da parte del “Centro di medicina” di Treviso/Villorba, nonostante una carriera di oltre 50 anni e con 200 pubblicazioni scientifiche. Gasparoni potrà ancora continuare a lavorare nel suo ambulatorio, presentando ricorso alla Commissione centrale del ministero della Salute per gli esercenti le professioni sanitari. Se lo perderà, la radiazione diventerà purtroppo esecutiva.  www.ilparagone.it


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Vaia: “Il vaccino deve diventare uno stile di vita”

“Il vaccino deve diventare uno stile di vita. I vaccini a mRna non faranno nascere bambini con 3 teste”  Francesco Vaia, direttore generale prevenzione sanitaria del Ministero della salute al Festival di Salute del Gruppo Gedi, all’Ara Pacis a Roma, parla della prevenzione primaria . ntervista di Giulia Cimpanelli Video di Calin Moraru-


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“Il vaccino antinfluenzale protegge dalle complicanze”

Parte a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici di Palermo, la campagna per il vaccino antinfluenzale 2023-2024: un’occasione per ribadire l’importanza tanto della somministrazione quanto della prevenzione, anche in un periodo in cui la crisi sanitaria legata al Covid-19 pare aver superato il momento più critico. I primi a vaccinarsi sono i medici della scuola di formazione specifica in Medicina generale. Alla inaugurazione della campagna hanno preso parte, oltre al presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo (Omceo) Toti Amato, l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, il segretario regionale della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg) Luigi Galvano e il dirigente generale del Dipartimento pianificazione strategica dell’assessorato Salvatore Iacolino.

L’assenza di protezione rischia di incrementare le complicanze dell’influenza e di conseguenza di mandare in tilt gli ospedali: la campagna che prende il via oggi è fondamentale soprattutto per la quota di popolazione fragile, il vaccino può proteggere gli over 65 da quelle complicanze che possono derivare anche da una banale influenza”.

Così l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Giovanna Volo, a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici di Palermo, a margine dell’avvio della campagna per il vaccino antinfluenzale 2023-2024. “Il vaccino ha una capacità di sicurezza che non esiste in nessun altro farmaco”, aggiunge. ITALPRESS

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Bonanni (UniFi): “anagrafe vaccinale per tutta la popolazione”

vaccino a mRna

“Occorre pensare a un’anagrafe vaccinale nazionale da estendere anche alla popolazione adulta e anziana. Al momento vengono riuniti a livello nazionale i dati dalle anagrafi vaccinali regionali, già attive, sulla popolazione pediatrica, di cui a breve dovremmo conoscere i risultati. Ma bisogna applicare il monitoraggio a tutta la popolazione”. Lo ha detto Paolo Bonanni, docente di Igiene presso il Dipartimento di Scienze della salute Università di Firenze e coordinatore del board del Calendario vaccinale per la vita, nel suo intervento alla presentazione – oggi a Roma – della nuova edizione.

Al momento “offriamo delle vaccinazioni senza avere un’idea di quanti vi abbiano aderito – ammette Bonanni – Per tale motivo dobbiamo essere in grado di monitorare quello che facciamo per le vaccinazioni dell’adulto e dell’anziano: le malattie infettive, che nella popolazione pediatrica grazie alle coperture vaccinali si sono ridotte, colpiscono sempre di più i soggetti fragili e gli anziani”. Sulla vaccinazione anti-Covid, tra i temi al centro del Calendario per la vita, Bonanni non ha dubbi: “Le coperture vaccinali tra gli over60 e a rischio sono bassissime: registriamo una stanchezza verso la pandemia e i vaccini. (Adnkronos Salute)

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Chiedono spiegazioni prima del vaccino covid, prosciolti dall’accusa di interruzione di pubblico servizio

vaccini

Pietro Ferrante e il suo amico che aveva accompagnato nel centro vaccinale di Guardiagrele, sono stati prosciolti dall’accusa di interruzione di servizio pubblico.
È stata infatti respinta la richiesta di condanna avanzata dal procuratore della Repubblica di Chieti (4 mesi di reclusione sostituiti con l’equivalente pena pecuniaria di 9mila euro per ciascun indagato).

Dunque chiedere informazioni in merito alla somministrazione del cosiddetto “vaccino anti-Covid-19” non integra alcun reato, né tanto meno per la condotta consistita nella prolungata presenza dei due utenti nell’ufficio del medico (circa 50 minuti), in quanto tale attesa era determinata proprio dai numerosi e reiterati rifiuti del medico vaccinatore stesso, che era preposto semmai ad agevolare il consenso informato degli utenti in merito alla somministrazione dei farmaci, giammai a negare spiegazioni del caso.

Quindi non luogo a procedere nei confronti dei due utenti del centro di vaccinazione che era stato allestito all’interno dell’ospedale civile di Guardiagrele, denunciati per interruzione di pubblico servizio dal personale sanitario in servizio nel centro: un medico vaccinatore e due collaboratori amministrativo e sanitario.

La sentenza ribalta la ricostruzione iniziale che vedeva indagato Pietro Ferrante, ribadisce la censura nei confronti del comportamento del personale sanitario, soprattutto per i reiterati rifiuti a fornire spiegazioni, e ha pertanto ha disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero per la valutazione della condotta del medico vaccinatore e dei suoi collaboratori, che in sede di consulenza medica anziché fornire le dovute spiegazioni chiamarono i carabinieri per allontanare gli utenti arrivando a presentare denuncia nei loro confronti, semplicemente perché avevano chiesto spiegazioni.

Pietro Ferrante, che è stato assistito dall’avvocato Marino Marini del foro di Roma, dice: «Sono numerosissime oramai le sentenze che stabiliscono come l’esitazione vaccinale sia legittimata dalla tutela del fondamentale diritto alla salute, articolo 32 della Costituzione. Abbiamo sempre conservato fiducia e rispetto nelle istituzioni e specialmente nella magistratura».
https://www.chietitoday.it


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Covid, Giorgio Del Ghingaro di nuovo positivo dopo 5 dosi di “vaccino”

“Le domande.
Nonostante i vaccini antinfluenzali e cinque (dico cinque) anticovid, è la terza volta che lo becco. Un mio amico, al quale ho dovuto rimandare un appuntamento, mi ha perfino preso amabilmente in giro dicendomi “ ma come, se sei l’uomo più vaccinato d’Italia?!”.
Confesso che comincio a farmi delle domande.”
Lo scrive su facebook Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio.


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Danneggiati da vaccino a Roma: “indagate su Speranza e Magrini”

Danneggiati da vaccino a Roma

A Roma, le associazioni che raccolgono i danneggiati da vaccino si sono incontrate davanti alla procura per chiedere che l’indagine aperta dal pm Francesco Lo Voi su Roberto Speranza e Nicola Magrini vada avanti. Il procedimento ha preso il via da una denuncia scritta dagli avvocati Angelo Di Lorenzo e Antonietta Venziano dell’associazione ALI, a seguito della quale l’ex ministro della Salute e l’ex direttore generale di AIFA sono stati iscritti nel registro degli indagati per reati gravissimi, dall’omicidio al falso ideologico, fino alla somministrazione di medicinali guasti.

Mentre negli Stati Uniti la sottocommissione Covid della Camera dei rappresentati nelle scorse ha audito Anthony Fauci per 14 ore e il procuraotre generale del Texas ha citato Pfizer per le sue affermazioni false in merito ai vaccini Covid, in Italia non è ancora noto se la procura chiederà l’archiviazione dell’inchiesta al tribunale dei ministri. Proprio per questo centinaia di persone, insieme a decine di medici e giuristi, si sono riunite a Roma far sentire la propria voce.
www.byoblu.com

Danneggiati da vaccino a Roma

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Vaiolo delle scimmie, Andreoni: “il vaccino c’è, ecco a chi lo consiglio”

vaccino vaiolo

Gli 11 casi vaiolo delle scimmie in Toscana, “rimandano a quello che abbiamo visto due anni fa con piccoli focolai epidemici all’interno di comunità che hanno una promiscuità sessuale perché proprio questa agevola la diffusione del virus che si trasmette con una discreta facilità per contatto diretto. Dal 2013 c’è un vaccino per la prevenzione e il mio consiglio ora a chi pensa di essere venuto in contatto con positivi al Mpox (vaiolo delle scimmie), di considerare la vaccinazione”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana delle malattie infettive e tropicali.

In Italia, sono state pubblicate varie circolari con indicazioni da adottare sulla strategia di vaccinazione contro la malattia. Nel mese di luglio 2022 è stata autorizzata la temporanea distribuzione del vaccino (Mva-Bn) in Europa e in Italia. “Come indicato nella circolare del ministero della Salute del 5 agosto, la vaccinazione con Mva-Bn è stata offerta come profilassi pre-esposizione, alle seguenti categorie di persone: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus (vaiolo, vaiolo delle scimmie, vaiolo delle mucche); uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (Msm), che rientrano in specifici criteri di rischio elencati nella circolare”, riporta l’Iss sul proprio sito.

“Da quello che ho letto è stato un medico di famiglia a rendersi conto della presenza del vaiolo delle scimmie e questo è una buona notizia perché se funziona la medicina del territorio siamo in grado di intercettare i focolai e limitarne la diffusione – chiarisce Andreoni – La maggior parte delle persone a cui viene diagnosticato l’Mpox guarisce senza alcun trattamento. Il trattamento è generalmente sintomatico e di supporto. Alle persone che presentano una malattia severa o che hanno una compromissione del sistema immunitario – conclude – può essere prescritto un antivirale ma in circostanze eccezionali”.  (Adnkronos Salute)

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Burioni: “il vaccino covid ha ridotto i casi di miocardite, infarto e ictus”

Burioni

Il vaccino contro il covid ha ridotto i casi di infarto e di ictus. Lo evidenzia sui social Roberto Burioni, docente di microbiologia e virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sintetizzando quanto emerso da uno studio pubblicato su ‘Heart’.

“Malori fatali? Morti improvvise? Infarti mortali? A sentire i novax (e alcuni giornalisti) tutti causati dal vaccino anti-Covid. Poi però arrivano i numeri, e che numeri: l’incidenza di eventi cardiovascolari viene messa a confronto tra una popolazione di 10,2 milioni di vaccinati e una di 10,4 milioni di non vaccinati”, spiega Burioni.

“Risultato? Il vaccino è estremamente efficace nel ridurre l’incidenza di queste malattie. I vaccinati hanno una minore incidenza, dopo il Covid, di infarti, ictus, arresti cardiaci, trombosi, emorragie cerebrali, insufficienze cardiache e addirittura anche di miocarditi e pericarditi“, aggiunge.

“Non sarebbe il caso, cari giornalisti, di chiedere scusa per le bugie pericolose con le quali avete inquinato la pubblica opinione negli ultimi 3 anni su un tema così importante?”, chiosa il virologo. ADNKRONOS

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Niente tirocinio infermieristico senza “vaccino” Covid, protesta studenti a Lecce

Lopalco

“Non hai il vaccino contro il Covid? Non puoi fare tirocinio in ospedale. Ergo non puoi laurearti”

A denunciare il problema sui social è Azione Universitaria (Au), puntando il dito contro “una legge regionale che” in Puglia “consentirebbe alle singole Asl di obbligare gli studenti a vaccinarsi qualora lo ritenessero (sulla base di non si sa cosa) opportuno. Peccato che quasi ovunque nel resto d’Italia questo vaccino non sia ormai più richiesto per effettuare il tirocinio”, scrive l’associazione di destra. “Per questa controversa decisione – precisa – sono arrivate richieste di chiarimento del Garante della Privacy”.

“Un problema ancora più paradossale”, osserva Azione Universitaria, “se consideriamo che medici, infermieri e in generale i membri del personale sanitario sono già stati reintrodotti a lavorare nella struttura anche senza alcuna dose di vaccino già a fine 2022 e continuano a farlo tuttora. Allora perché – chiede Au – uno studente che ha solo bisogno di fare esperienza lavorativa e di capire come funzionano i meccanismi ospedalieri viene ostavolato da un ricatto esclusivamente politico?

A tal proposito – riporta l’associazione – quando ottenemmo il colloquio con il rettore” dell’università del Salento “e con il direttore generale” dell’Asl di Lecce, “proponemmo come soluzione la creazione di convenzione con altre strutture sanitarie (anche private, dove non è richiesto il vaccino) alternative al Fazzi”, ospedale leccese sede universitaria, “per poter effettuare il tirocinio. Proposta immediatamente rifiutata senza ulteriori spiegazioni”, sostiene Au. “Parlando invece con la Asl – aggiunge – ci viene detto che esiste una legge regionale” che permette appunto alle aziende sanitarie di prevedere l’obbligo vaccinale per gli studenti.

Come al solito la Puglia e l’amministrazione Emiliano devono sapersi distinguere“, protesta l’associazione che fa riferimento in particolare al caso di Martina Mitrugno, studentessa la cui vicenda rimbalza sulla stampa locale. La giovane, “di 21 anni – si legge sul ‘Corriere del Mezzogiorno’ – a settembre sarebbe pronta ad iscriversi al terzo anno di Infermieristica, salvo però non poter frequentare il tirocinio obbligatorio per il suo corso di studi. La causa è la mancanza dei vaccini per il coronavirus. La ragazza, infatti – ricostruisce la testata – ha deciso fin dall’inizio della pandemia di non sottoporsi a nessuna profilassi, accettando per i primi 2 anni di sostenere delle visite specifiche con un medico competente che gli garantissero l’autorizzazione temporanea a frequentare i reparti”. Ma “per il terzo anno il procedimento è cambiato, escludendola di fatto dall’attività all’interno delle strutture sanitarie”.

Conclude Au: “Come anche detto in un articolo de ‘La Verità’, su cui è comparsa la nostra Martina Mitrugno, chiediamo che nel 2024 uno studente non debba più subire il ricatto politico del vaccino anti-Covid e che si possa laureare“.

“Un infermiere che non capisce l’importanza delle vaccinazioni è bene che faccia un altro mestiere”, commenta con l’Adnkronos l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento.

“La vaccinazione del personale sanitario dovrebbe essere un obbligo etico, prima ancora che amministrativo”, osserva Lopalco. “Gli operatori sanitari – spiega l’esperto, consigliere regionale del Pd – devono essere i primi a vaccinarsi per diversi motivi: proteggere se stessi ed i pazienti; evitare assenteismo nella stagione epidemica; essere d’esempio per i cittadini. Se uno studente delle professioni sanitarie non comprende questo concetto, significa che ha studiato poco e male”. (Adnkronos)


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Covid, Emilia Romagna acquista mezzo milione di dosi di vaccino

vaccino covid

Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute in Emilia Romagna, ricorda che il Coronavirus non è più un’emergenza, ma una realtà diffusa

[…] “Aumentano i casi, sì, ma il dato è approssimativo perché pochi lo certificano con il tampone – chiarisce l’assessore –. Tuttavia non assistiamo a sviluppi gravi della malattia, che necessitano ricoveri di massa. Rispetto ai ricoveri in terapia intensiva, invece, siamo in linea con i dati dell’anno scorso: pochi casi”.

aifa vaccini covid

I tamponi, in effetti, non vengono più eseguiti a raffica. E così il numero dei contagi potrebbe tendere al ribasso: 1.068 gli antigenici eseguiti in regione nelle ultime 24 ore, 314 i molecolari. I casi attivi attualmente sono 6.476 (il 93,4% non è ricoverato), con un’età media di 65,5 anni. Le misure di prevenzione – che per l’assessore “rimangono attive durante tutto l’anno e continuano a rappresentare un fondamentale strumento di tutela” – restano la priorità, così come le vaccinazioni:

Per quanto riguarda le nuove varianti, la Regione ha già provveduto alla richiesta di quasi mezzo milione di dosi della nuova formulazione aggiornata – aggiunge Donini –: la prima tranche di 299.520 vaccini sarà consegnata a fine settembre e, in ottobre, saranno disponibili ulteriori 164.000 dosi. Non c’è ancora una data precisa per l’avvio delle profilassi, dipende da quando saranno pubblicate le raccomandazioni aggiornate e le modalità d’offerta da parte del Ministero. Noi siamo pronti”.

“Oggi siamo in un altro mondo rispetto al 2020 o al 2021 – chiude Donini –. Ma, in un mondo globale, ogni epidemia può trasformarsi in pandemia e quello che abbiamo imparato non lo dimenticheremo“. E sul vaiolo delle scimmie: “Ad oggi la Regione dispone di scorte di vaccini del tutto adeguate. Vorrei sottolineare che al momento non ci sono gravi motivi di preoccupazione: il rischio di trasmissione è considerato basso sia a livello nazionale, sia in tutta Europa”.
www.ilrestodelcarlino.it

 

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Claudio Borghi: “Stop vaccino Covid per giovani”

 terza dose di vaccino

Il senatore Claudio Borghi chiede lo stop della vaccinazione covid su adolescenti e ragazzi.
“Dopo la pubblicazione di questo studio su Eclinicalmedicine (rivista ‘The Lancet’) per minimo principio di prudenza la vaccinazione Covid a ragazzi e adolescenti dovrebbe essere immediatamente sospesa. Avviserò immediatamente il ministro e se necessario presenterò interrogazione”, scrive il senatore del Carroccio.

Il senatore ha scritto su X:
Per chi non avesse seguito ieri. Su una rivista scientifica di @TheLancet, ovvero uno fra i più reputati giornali di medicina al mondo, è stato pubblicato uno studio con numerosissimi co autori, fra cui figure molto rilevanti nella cardiologia pediatrica da Yale in giù, dove si annuncia una scoperta inquietante.

In pratica le miocarditi indotte dal vaccino mRNA covid, sino ad ora considerate rare e non gravi, secondo i ricercatori sono sì meno frequenti e gravi rispetto a quelle provocate dal covid stesso ma presentano spesso danni persistenti al cuore visibili con la risonanza magnetica. Tali danni sul lungo periodo potrebbero essere causa di problemi cardiaci gravi e come tali gli autori raccomandano uno studio approfondito di queste situazioni.
Si tratta quindi di un fattore di rischio nuovo che dovrà essere tenuto in considerazione nell’analisi rischi benefici della vaccinazione per il covid nei giovani.

Il principio di precauzione vorrebbe che, in attesa di valutare l’impatto di questa scoperta, le vaccinazioni covid ai ragazzi e agli adolescenti vengano SOSPESE in via cautelativa, anche tenendo presente la bassa mortalità della malattia per queste fasce di età.
Ho già provveduto ad avvisare il ministro per tramite del Sottosegretario Gemmato e mi aspetto una veloce decisione in merito.

NB: finora le obiezioni si sono concentrate su aspetti assolutamente non pertinenti quali il ribadire che le miocarditi da covid sono più frequenti di quelle da vaccino. Non è questo l’oggetto dello studio. La scoperta nuova è la presenza di un fattore di rischio persistente che può portare danni (inclusa la morte improvvisa) a distanza di molto tempo dalla vaccinazione.

Qui di seguito il link allo studio
https://www.thelancet.com

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Vaccino Covid, Bertolaso: “è nuovo, non è la quinta dose”

Guido Bertolaso

“Non si può parlare di quinta dose”. Lo afferma Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia dove a partire dalla primavera del 2021 fu anche il coordinatore della campagna vaccinale di massa che ha portato almeno il mondo occidentale fuori dall’emergenza pandemica.

Bertolaso parla dei nuovi vaccini antiCovid le cui prime dosi sono appena arrivate anche in Lombardia, aggiornati alla variante XBB 1.5 (Kraken) del Sars-CoV-2: “Sottolineo che si tratta di nuovi vaccini, che coprono da tutte le varianti oggi in circolazione. Non si può quindi parlare di quinta dose“.

L’assessore, che alla partenza della campagna d’autunno che combina antinfluenzale e antiCovid ha anche ringraziato “i medici di famiglia e le farmacie che, nel gioco di squadra delle vaccinazioni, rappresentano un tassello fondamentale”, ha anche spiegato la scelta di “una giornata simbolo” per inaugurare una campagna “importante”. Anche se vaccinarsi non è più obbligatorio (lo fu solo per il Covid e solo per qualche mese, ai tempi del green pass) “è un obbligo morale – insiste l’assessore –. Serve a tutelare noi stessi e le persone fragili che sono vicine”.

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Aifa approva vaccino a mRna Moderna contro virus sinciziale

dopo il vaccino Moderna

PALERMO – Moderna Italy, filiale italiana di Moderna, ha annunciato oggi che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la determina dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di classificazione ai fini della commercializzazione per mRNA-1345, un vaccino a mRNA contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), per la protezione degli adulti di età pari o superiore a 60 anni dalle malattie del tratto respiratorio inferiore causate dall’infezione da RSV.

L’autorizzazione AIFA segue l’Opinione Positiva del Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e l’autorizzazione all’immissione in commercio rilasciata dalla Commissione Europea (EC) lo scorso 22 agosto, valida in tutti i 27 stati membri dell’UE, nonché in Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

“L’approvazione di mRNA-1345 è un’importante pietra miliare per la salute pubblica italiana e sottolinea la leadership di Moderna nell’ambito dell’mRNA. Si tratta della prima approvazione di un vaccino a mRNA per una malattia diversa dal COVID – ha detto Jacopo Murzi, General Manager di Moderna Italy -. mRNA-1345 protegge gli adulti più anziani dagli esiti gravi dell’RSV ed è l’unico vaccino contro RSV offerto in siringa pre-riempita per facilitarne la somministrazione, riducendone i tempi di preparazione e gli errori di somministrazione”.

L’analisi primaria con 3,7 mesi di follow-up mediano ha rilevato un’efficacia del vaccino (VE), nei confronti della malattia dell’apparato respiratorio inferiore (LRTD) provocata da RSV, dell’83,7% (IC 95,88%: 66,0%, 92,2%), risultati poi pubblicati sul The New England Journal of Medicine.

“La piattaforma mRNA attiva in maniera completa il sistema immunitario dando l’informazione allo stesso della creazione in maniera endogena della proteina per attivare la risposta anticorpale – ha spiegato Cinzia Marano, Medical Director Moderna Italia nel corso di un evento a Palermo -. E’ una delle innovazioni più studiate negli ultimi anni, c’è un profilo di sicurezza robusto e un’importante efficacia” 

“La tecnologia mRNA è stata una vera e propria rivoluzione in tema di vaccinazione – ha commentato Francesco Vitale, Professore Ordinario di Igiene e Medicina Preventiva presso Università degli Studi di Palermo -. Pensiamo che, nell’era del Covid, è riuscita a dar vita a un vaccino efficace e sicuro in tempi rapidissimi. Abbiamo potuto beneficiarne nel giro di un anno (contro gli otto/dieci anni necessari per lo sviluppo di un vaccino tradizionale) […]  (ITALPRESS)


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