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24/08/22

DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA

SORELLE E FRATELLI D'ITALIA!

 

DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA

Quando, nel corso delle vicende di un popolo, la fiducia riposta dai Cittadini nelle loro istituzioni, nel diritto e nei propri Concittadini, viene a mancare, viene ad essere in pericolo l´esistenza stessa di una Societa´ Civile.

I Cittadini Italiani, che, per la prima volta nella loro storia, con un referendum popolare nel 1947 hanno affermato solennemente ed incondizionatamente i principi di sovranita´ popolare, di libera scelta della propria forma di governo ed affermato i principi della democrazia costituzionale, allora hanno inteso costituire un sistema di governo limitato e verso essi responsabile allo scopo di fare raggiungere alla Societa´ Civile Italiana un sempre maggiore grado di civilta´, di maggiore benessere e sicurezza economica, di maggiore collaborazione e solidarieta´ tra tutti i suoi Cittadini e di proteggerla dai pericoli della ricaduta in una dittatura autoritaria.

La costituzione del 1947 ed i suoi organi costituzionali sono stati istituiti dal Popolo Italiano per mezzo di rappresentanti membri dei partiti politici di allora. Il Popolo Italiano in tal modo ha esercitato indirettamente, ma per la prima volta in modo indipendente il proprio potere costituente, anche se tale autonomia era sottoposta a pesanti restrizioni internazionali sull´Italia.

Il potere costituente del Popolo Italiano e´ indipendente ed autonomo da qualsiasi costituzione e la precede. Nel 1947, abiurando all´abuso di potere e del diritto con cui era stata instaurata in Italia la dittatura di un solo partito, il Popolo Italiano ha abiurato per sempre anche a qualsiasi costituzione e a qualsiasi forma di governo autoritaria o fondata sull´abuso di potere, in quanto incompatibili con l´indipendenza giuridica e morale del Popolo Italiano.

La Societa´ Civile italiana vive un momento di grande disorientamento e senso di impotenza. Nuovi e vecchi, falsi profeti di antichi partiti e di interessi speciosi vorrebbero illuderla per l´ennesima volta, sentono che la fine di un sistema di potere ingiusto e´ vicina, ma vorrebbero impedirle di tirare le necessarie conseguenze dalla e per la storia di questa Nazione. Tutto cio´ che una Societa´ Civile ha per difendersi dall´abuso del potere e´ la sua costituzione e la ferma ed incessante rivendicazione della sua attuazione. La fonte di qualsiasi costituzione non puo´ che essere il popolo, tutto il popolo e qualsiasi Cittadino. Le forme di governo non possono essere eterne, ma il legame che lega un popolo al potere costituente non puo´ essere messo in dubbio, altrimenti qualsiasi concezione di vita libera, di uguale dignita´ e di comune destino politico vengono necessariamente meno.

I Cittadini Italiani, di fronte alla propria coscienza e di fronte ai loro Concittadini, ritengono di per se´ evidente quanto segue:
  • La repubblica non e´ piu´ in grado di amministrare il diritto e la giustizia né formale né sostanziale, né civile né penale, né amministrativa né costituzionale; malgrado l´impegno immane di singoli magistrati, talora a rischio della loro vita, l´Italia e´ diventato uno stato senza costituzione e senza diritto giusti;
  • La repubblica, senza alcuna esplicita autorizzazione da parte dei Cittadini, ha accumulato un debito pubblico divenuto oramai inesigibile ed altresì autorizzato regioni e comuni ad emettere titoli di debito senza alcuna garanzia efficace sull´economicita´ dell´utilizzazione di queste risorse, senza piani di rientro credibili nonché senza esplicita autorizzazione da parte dei Cittadini;
  • Vaste aree della repubblica e vasti settori dell´economia, specialmente nell´Italia Meridionale, sono sotto il controllo di organizzazioni criminali, che si sono infiltrate in molteplici modi nelle organizzazioni politiche e negli organi dello stato, delle regioni e dei comuni e, tra l´altro, sono dedite anche a manipolazioni dell´opinione pubblica e a manovre provocatorie continue nei confronti di organi costituzionali. Varie forme di connivenza, patenti ed occulte, impediscono la difesa dello stato di diritto da parte della repubblica;
  • La repubblica non e´ in grado di difendersi dall´abuso dei poteri costituzionali e del diritto da parte dei partiti politici, ai quali nel 1947 ha affidato il compito di attuare la costituzione e che, invece di attuare la costituzione, hanno provveduto ad instaurare un proprio sistema di potere al di fuori del controllo costituzionale e con il quale ricattano la Societá Civile;
  • La repubblica, a causa della sua disorganizzazione e degli sprechi sistematici di risorse, non e´ in grado di difendere efficacemente e conformemente al mandato costituzionale la vita dei Cittadini piu´ deboli, specialmente quella degli anziani, dei bambini di famiglie con redditi troppo bassi rispetto al costo della vita nonché quella dei disoccupati, abbandonandoli al proprio destino; attualmente ca. dodici milioni di persone, un numero pari quasi alla forza lavoro dipendente media in Italia, vivono al di sotto della soglia di poverta´;
  • La repubblica non e´ in grado di gestire ed organizzare la propria pubblica amministrazione rendendola meno onerosa e piu´ utile per i Cittadini;
  • La repubblica possiede un diritto tributario e finanziario antiquato, intrasparente e caotico, che impedisce al Cittadino di conformarsi ad esso in modo adeguato e di fargli valutare correttamente l´economicita´ e la giustzia dell´amministrazione delle risorse fiscali a tutti i livelli. Non esiste una giustizia tributaria indipendente e credibile;
  • La repubblica possiede un numero eccessivo di leggi, la maggior parte delle quali non risulta dalla necessita´ di risolvere conflitti sociali e giuridici realmente esistenti, ma risulta dall´essere le leggi diventate merce di scambio trai partiti in parlamento; la maggior parte di queste norme e´ di interesse ed origine puramente politica, ha svilito il significato del diritto e l´importanza della funzione legislativa, riducendola ad un groviglio di norme di interessi speciali, invece di farle produrre norme generalmente valide a garanzia della certezza e della giustizia del diritto;
  • La repubblica ha ripetutamente ignorato decisioni referendarie del popolo italiano in questioni di grande ed immediata rilevanza costituzionale come l´abolizione di un ministero, il finanziamento pubblico dei partiti e la legge elettorale maggioritaria;
  • La repubblica non e´ in grado di difendere la propria autonomia dalle ingerenze continue, patenti ed occulte, dallo Stato del Vaticano, che interviene pesantemente nei processi legislativi e referendari di quello che per esso dovrebbe essere uno stato straniero. Lo stato del Vaticano e´ pervenuto ad un potere nella repubblica tale da detenere piu´ del venti percento del patrimonio immobiliare italiano. Malgrado riceva ingenti risorse fiscali del contribuente italiano, non ritiene opportuno rendere conto in modo credibile del loro utilizzo;
  • La repubblica non e´ in grado di difendersi dagli abusi di potere dei principali sindacati, i quali si sono arrogati poteri non previsti e non legittimati dalla costituzione in materia fiscale, per i quali dovrebbe invece essere responsabile lo stato in prima persona nei confronti del Cittadino, o in materia pensionistica, dove addirittura si sono impadroniti del potere di gestire fondi pensione detti “private”; ricevono ingenti somme dal contribuente italiano per mezzo dell´INPS e da altri istituti previdenziali senza alcuna rendicontazione credibile; possiedono ca. il 10% del patrimonio immobiliare italiano. Nondimeno sono i primi responsabili del fatto che le retribuzioni italiane sono le piu´ basse d´Europa, essendo l´intero mercato del lavoro italiano soggetto al loro potere oligopolistico.
A distanza di diciassette anni dagli eventi della c.d. Tangentopoli, che hanno rivelato un sistema di corruzione criminale di proporzioni nazionali ed internazionali per soddisfare le esigenze finanziarie dei partiti, totalmente spropositate rispetto al loro rendimento per la Societa´ Civile italiana, dobbiamo prendere atto che la repubblica ha perduto la sua legittimita´, ovvero la sua ragione di esistere. I Cittadini Italiani hanno dato ai partiti politici diciassette anni di tempo per ovviare alle mancanze di cui sopra, ma queste, invece di essere rimosse, sono state ingrandite fino a diventare ragionevolmente insostenibili anche per il piu´ paziente dei padri di famiglia.

Con questa Dichiarazione i Cittadini Italiani riaffermano solennemente nei confronti di chiunque, in Italia e nel mondo, la propria indipendenza dal sistema politico della repubblica, richiamando alla memoria di chiunque, qualora ce ne fosse bisogno, che, come quella fiducia per l´attuazione della costituzione repubblicana da essi e´ stata data nel 1947, essa puo´, da essi e solo da essi, a pieno titolo essere tolta.

Di fronte all´incapacita´ dei politici di professione di risolvere i nodi sociali, economici e politici di questo paese, al fallimento di ben tre commissioni bicamerali e di due referendum costituzionali faziosi dalle conseguenze nefaste, che hanno tentato di illudere i Cittadini italiani che le regole costituzionali potessero essere riviste dai giocatori stessi invece che da arbitri imparziali, bisogna prendere atto che tutti i partiti hanno tradito il significato piu´ profondo del mandato dei padri costituenti. Non resta altra alternativa al Cittadino stesso che percorrere la via piu´ ardua, ma la piu´ giusta, quella di convocare una nuova assemblea costituente. Il popolo italiano tutto ed ogni Cittadino singolo sono chiamati ad esercitare il potere costituente per creare un nuovo e piu´ giusto sistema di governo, che supplisca alle mancanze sopra elencate.
La nuova assemblea costituente tuttavia dovra´ essere necessariamente formata in modo molto diverso da quello del 1947. Gli Italiani non dovranno piu´ scegliere dei rappresentanti ad un´assemblea costituente in proporzione prefissata a dei partiti pre-esistenti, in quanto questi prima di tutto non esistono o sono del tutto delegittimati, ma soprattutto tenderanno sempre a rimanere delle forze al di fuori del controllo costituzionale, mentre l´Italia ha bisogno di una legge suprema certa e giusta, alla quale tutti siano ugualmente sottomessi. Gli Italiani dovranno scegliere tra progetti costituzionali completi prodotti dalla Societa´ Civile stessa. Infatti esistono infinitamente tanti sistemi constituzionali compatibili con il requisito di una costituzione non autoritaria ed in grado di reprimere efficacemente l´abuso del potere politico. Ogni gruppo sociale deve poter proporre il proprio ideale politico alla Societa´ Civile conforme con tali requisiti e dovra´ essere questa a scegliere quello che secondo lei e´ in grado di supplire al meglio alle mancanze descritte sopra.

Quando c´e´ piu´ di una costituzione tra cui scegliere, basta metterle ai voti due a due, come in un torneo, eliminare quelle meno votate e votare fino a che non ne resti una sola, che sara´ quella piu´ votata. Il processo va iniziato a livello regionale e puo´ essere esteso analogamente a livello nazionale ed europeo. E´ un processo faticoso, certo, in quanto ogni gruppo sociale deve cercare di convincere gli altri delle virtu´ del proprio sistema costituzionale, ma e´ piu´ equo dell´elezione di rappresentanti come costituenti, che devono negoziare una costituzione, magari in segreto, e poi sottometterla ad un plebiscito senza confrontarsi realmente con il Cittadino. Un plebiscito non e´ una scelta responsabile, ma solo un modo per restringere artficialmente le opzioni del Cittadino. Questo processo competitivo induce invece i partecipanti a pensare quale possa essere la costituzione piu´ imparziale di cui le loro menti sono capaci e che possa eventualmente risultare ideale anche per la maggior parte dei suoi Concittadini. A decidere realmente e´ il voto della Societa´ Civile. E´ un processo che obbliga i partecipanti ad immedesimarsi in una posizione di imparzialita´ e di inclusione, che alla fine conosce vincenti e perdenti, certo, ma non in senso assoluto, solo in senso parziale e temporaneo. Le possibilita´ di revisioni costituzionali parziali o totali devono essere quanto piu´ possibile aperte e restare aperte a tutti i gruppi sociali, eccetto ovviamente a quelli che pretenderebbero di instaurare costituzioni autoritarie o basate sull´abuso del potere politico.

E´ un processo dinamico convergente verso un nuovo contratto sociale, ma dal basso, non dall´alto, che puo´ essere di dimensioni regionali, interregionali, nazionali o addirittura europee. Non e´ un processo compatibile con il concetto di una costituzione rigida, ad esso sottende un concetto di costituzione flessibile come lo vediamo all´opera nella storia costituzionale dei Cantoni e della Confederazione Svizzera. L´apparenza di una costituzione rigida con una costituzione materiale, che de facto e´ come sopra, non porta tuttavia a nulla di buono, come oramai ben sappiamo.
Onde evitare nuovamente che le costituzioni possano nuovamente restare inattuate dopo che le assemble costituenti si dissolvono, come e´ successo in passato, e che dei futuri giocatori tentino nuovamente di modificarle senza rivolgersi al vero ed unico arbitro imparziale che possa esercitare il potere costituente, occorrera´ che le assemblee costituenti diventino permanenti. I loro membri, che devono soddisfare ovviamente precisi requisiti personali e di competenza, possono essere eletti contestualmente alla vittoria di un progetto costituzionale, meglio se a vita o se fino ad una futura revisione costituzionale totale, in assemblee di piccole dimensioni, in modo che il loro lavoro possa essere molto trasparente per i Cittadini, da un minimo di sette (regionali) fino ad un massimo di diciannove membri (nazionale), forse trentanove (sopranazionale). Devono naturalmente esistere (come di fatto gia´ esistono in Svizzera, ad esempio) norme costituzionali, che stabiliscano chi e come possa prendere l´iniziativa di revisione parziale o totale di una costituzione. Oltre ad essere le legittime detentrici di tutte le materie della politica costituzionale, che verrebbe ad essere nettamente separata dalle corti costituzionali giudicanti, le assemblee costituenti permanenti dovrebbero avere una serie di competenze legislative ordinarie e costituzionali sottoposte a riserva di approvazione referendaria obbligatoria in certe materie chiave, come le leggi tributarie e finanziarie, quelle elettorali, quelle sulla retribuzione dei pubblici ufficiali e dei legislatori, quelle sul finanziamento dei partiti, sulle leggi sulle corti dei conti ecc. (non e´ il caso di fare un elenco esaustivo), che consentano al Cittadino di controllare piu´ puntualmente l´operato del sistema politico anche con altri strumenti oltre che con le elezioni.
Cio´ implica una riduzione e limitazione in assoluto dei poteri legislativi ed esecutivi rispetto all´attuale status quo, ma e´ proprio questo che e´ necessario fare per ricondurre il sistema politico ad un sistema limitato e responsabile.

Il dono dei padri costituenti all´Italia non e´ stata la costituzione repubblicana, o quanto meno non solo la costituzione repubblicana, ma la possibilita´ di applicare i principi del costituzionalismo democratico in questo martoriato paese. Il prezzo pagato e´ stato altissimo. I veri padri costituenti dell´Italia sono stati tutti quelli che non sono stati eletti all´Assemblea Costituente del 1947 perche´ sono morti in campi di battaglia o in campi di concentramento, indipendentemente dalle loro affiliazioni politiche e partitiche. Il tradimento da parte di una classe politica dei principi per cui loro sono morti non ci deve far dubitare della validita´ e della giustizia dei principi stessi. Su questo pianeta veniamo tutti solo nella nostra funzione semplice di uomini e di donne e cio´ che puo´ renderci piu´ o meno civili e´ solo il nostro legame con le costituzioni, che sappiamo darci noi stessi.

Non sappiamo esattamente dove andra´ questo viaggio stavolta, esattamente come non lo poteva sapere un Thomas Paine all´assemblea costituente della Pennsylvania nel 1776 e come non lo potevano sapere Hamilton, Madison e Jay e quelli che erano con loro nel 1787 a Philadelphia. Hanno corso rischi immani, ma calcolati, sapendo esattamente solo dove non volevano andare. Hanno dimostrato a un mondo aduso alla monarchia da millenni la possibilita´ di un sistema politico completamente diverso, basato sul rispetto della dignita´ umana in qualsiasi sua forma, anche se fino al 1860 non tutti ne erano convinti fino in fondo, cosa che invece alcuni oggi ritengono talmente normale da volerla imporre ad altri se necessario anche con le armi. Oggi stiamo arrivando ai limiti di questa forma di organizzazione politica della Societa´ Civile, ma dopo non deve venire necessariamente la fine della democrazia, verra´ qualcos´altro, uno stato senza dubbio piu´ umano di quello in cui siamo nati, se sapremo apprendere e capire fino in fondo l´eredita´ del messaggio insito nelle origini e nelle fonti della democrazia costituzionale.

COME METTERE FINE ALLA "PANDEMIA"

METTERE FINE ALLA "PANDEMIA" NON E' UN PROBLEMA MEDICO: E' UN PROBLEMA DI POTERE. SOLO UN POTERE SUPERIORE PUO' METTERLE FINE.

 

QUEL POTERE E' L'ASSEMBLEA COSTITUENTE PERMANENTE DEL POPOLO ITALIANO.

 

23/08/22

Articolo 383 Codice di procedura penale (D.P.R. 22 settembre 1988, n. 477) [Aggiornato al 29/04/2022]

 Articolo 383 Codice di procedura penale
(D.P.R. 22 settembre 1988, n. 477)
[Aggiornato al 29/04/2022]
Facoltà di arresto da parte dei privati
Dispositivo dell'art. 383 Codice di procedura penale

1. Nei casi previsti dall'articolo 380 ogni persona(1) è autorizzata a procedere all'arresto in flagranza, quando si tratta di delitti perseguibili di ufficio.

2. La persona che ha eseguito l'arresto deve senza ritardo consegnare l'arrestato e le cose costituenti il corpo del reato [253 2] alla polizia giudiziaria la quale redige il verbale [357] della consegna e ne rilascia copia.

APPELLO ALLE FORZE DELL'ORDINE E ALLE FORZE ARMATE

APPELLO ALLE FORZE DELL'ORDINE E ALLE FORZE ARMATE

 

SORELLE E FRATELLI D'ITALIA!


Le armi che portate, gli stipendi che prendete, tutto cio' che ricevete, lo ottenete dal contribuente.

ANCHE LE ARMI, INCLUSE QUELLE INVIATE ALL'UCRAINA, APPARTENGONO AL CONTRIBUENTE ITALIANO, NON AL GOVERNO.

Aprite finalmente gli arsenali ai Cittadini Italiani che vogliono liberare l'Italia da questi oppressori, che non sono nuovi, anzi tutt'altro: li conoscete benissimo.

ARMATE I CITTADINI ITALIANI, TOGLIETEVI LE DIVISE DI QUESTA REPUBBLICA CHE E' SIMULTANEAMENTE INESISTENTE ED ILLEGITTIMA.

Fate la cosa giusta: per i vostri figli e per i figli di tutti gli altri italiani, inclusi gli italiani emigrati e oriundi in tutto il mondo.

Intelligenza artificiale ed elezioni: la stupidita' naturale degli italiani, specie quella politica, non conosce limiti. Eppure resto ottimsta: nei prossimi 5,000 anni impareranno ad autogovernarsi.

 https://www.imolaoggi.it/2022/08/22/cittadinanza-stato-inesistente-benefici-fiscali/

e

Stato Teocratico Antartico di San Giorgio

Lo “Stato Teocratico Antartico di San Giorgio” aveva un capo di Stato, un governo e relativi ministri, una gazzetta ufficiale e la possibilità di rilasciare documenti di identità validi anche per l’espatrio. Ma non esisteva. Le oltre 700 persone residenti in tutta Italia che hanno pagato dai 200 ai 1.000 euro per ottenerne la cittadinanza hanno scoperto sulla propria pelle che lo Stato era solo fantomatico. Così come i tanti benefit – soprattutto di natura economica e fiscale – legati a quella cittadinanza.

Il mega raggiro è stato scoperto dalla Polizia di Stato di Catanzaro: 30 gli indagati, 12 le ordinanze di applicazione degli arresti domiciliari (più un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) emesse dal gip di Catanzaro ed eseguite dalla Digos del capoluogo calabrese. Tra le persone finite ai domiciliari anche un ex generale della Guardia di finanza e un ex maresciallo dei carabinieri entrambi in pensione.

I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e riciclaggio.

Le indagini hanno preso avvio il 7 aprile 2021 dalla perquisizione di un immobile di Catanzaro, sedicente sede diplomatica dello “Stato Teocratico” e hanno progressivamente portato a delineare l’esistenza di un’associazione a delinquere operante su tutto il territorio nazionale, con “basi” a Catanzaro, Alcamo e Teramo, finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di truffe basate appunto sull’esistenza dello Stato, dotato di un’autonoma sovranità e di connessi privilegi, asseritamente in forza del Trattato Antartico del 1959.

I benefici fiscali

Ai neo cittadini veniva prospettata la possibilità di ricevere finanziamenti per i propri progetti di ricerca, di fruire di una burocrazia più snella o di utilizzare i documenti dello Stato per circolare liberamente in Italia e all’estero. Ma i benefici più allettanti erano sicuramente quelli connessi alla riduzione dell’imposizione fiscale, con un’aliquota pari solo al 5% da versare al nuovo Stato di appartenenza con correlativa esenzione dalla corresponsione delle imposte ln Italia; quelli afferenti alla opportunità di preservare i propri beni da possibili azioni esecutive dello Stato italiano atteso che sarebbero divenuti beni “sangiorgesi”; quelli di poter continuare a esercitare la professione medica nonostante la radiazione o la sospensione dall’albo e di poter essere esentati dagli obblighi vaccinali.

In almeno due casi è emersa anche la vendita di terreni in Antartide con annesso titolo nobiliare. E un’ulteriore somma di denaro sarebbe stata chiesta ai neocittadini “antartici” per l’acquisto dell’isola di Kouneli, in Grecia, utile a dare una concreta territorialità allo Stato.

Sempre nell’ambito del procedimento – convenzionalmente denominato “L’isola che non c’è” – il gip ha riconosciuto la sussistenza della gravità indiziaria anche per i delitti di illecita fabbricazione e possesso di documenti falsi. Gli indagati avrebbero infatti adottato dei documenti di riconoscimento contraffatti (passaporti, carte d’identità diplomatiche), totalmente corrispondenti ai format internazionali, utilizzati in diverse strutture alberghiere, sul territorio nazionale ed estero, nonché nel corso di controlli di polizia, come avvenuto a Catanzaro e in alcuni aeroporti, anche per gestire traffici illeciti di sostanza stupefacente. In almeno un caso, è emerso l’utilizzo di una patente di guida dello Stato Antartico per superare un controllo stradale di Polizia.

I proventi illeciti acquisiti, quantificati in un importo superiore a 400.000 euro, sarebbero stati poi oggetto di successive condotte di riciclaggio attraverso un conto estero situato in territorio maltese, dove avrebbe sede una rappresentanza dello Stato.  https://www.rainews.it

 

22/08/22

IL CASTELLO STA PER CROLLARE: IL CAPO-PSICOPATICI SE NE VA, E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO PRIMA CHE VENGA ARRESTATO. A MENO CHE BEZOS E MUSK NON LO TRANSFUGANO SU UN ALTRO PIANETA.

 

NIAID Logo

Statement by Anthony S. Fauci, M.D.

August 22, 2022

I am announcing today that I will be stepping down from the positions of Director of the National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) and Chief of the NIAID Laboratory of Immunoregulation, as well as the position of Chief Medical Advisor to President Joe Biden. I will be leaving these positions in December of this year to pursue the next chapter of my career.

It has been the honor of a lifetime to have led the NIAID, an extraordinary institution, for so many years and through so many scientific and public health challenges. I am very proud of our many accomplishments. I have worked with – and learned from – countless talented and dedicated people in my own laboratory, at NIAID, at NIH and beyond. To them I express my abiding respect and gratitude.

Over the past 38 years as NIAID Director, I have had the enormous privilege of serving under and advising seven Presidents of the United States, beginning with President Ronald Reagan, on newly emerging and re-emerging infectious disease threats including HIV/AIDS, West Nile virus, the anthrax attacks, pandemic influenza, various bird influenza threats, Ebola and Zika, among others, and, of course, most recently the COVID-19 pandemic. I am particularly proud to have served as the Chief Medical Advisor to President Joe Biden since the very first day of his administration.

While I am moving on from my current positions, I am not retiring. After more than 50 years of government service, I plan to pursue the next phase of my career while I still have so much energy and passion for my field. I want to use what I have learned as NIAID Director to continue to advance science and public health and to inspire and mentor the next generation of scientific leaders as they help prepare the world to face future infectious disease threats.

Over the coming months, I will continue to put my full effort, passion and commitment into my current responsibilities, as well as help prepare the Institute for a leadership transition. NIH is served by some of the most talented scientists in the world, and I have no doubt that I am leaving this work in very capable hands.  

Thanks to the power of science and investments in research and innovation, the world has been able to fight deadly diseases and help save lives around the globe. I am proud to have been part of this important work and look forward to helping to continue to do so in the future. 

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Casini e Di Maio rappresentano perfettamente il livello dell’intera societa' (in)civile italiana

 

Casini e Di Maio rappresentano perfettamente il livello dell’intera classe politica italiana

Di Maio e Bill Gates

di Massimo Viglione – Pierferdinando Casini, da noi più volte epitetato nel passato,
campione assoluto del moderatismo più estremista e intollerante,
“cattolico” piacione plurifamiliato,
si candida nel partito di Bibbiano.

Luigi Di Maio, che ha fatto carriera con i suoi strali contro il partito di Bibbiano,
si candida nel partito di Bibbiano.
Pensate che facciano schifo più dei parlamentari di ogni altro partito?
Sbagliate. Sono solo i più coerenti.
Rappresentano perfettamente il livello dell’intera classe politica italiana.

Basta guardare bene a Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia per averne certezza assoluta.
Senza nemmeno dimenticare di gettare uno sguardo su parecchi esempi dei partiti novelli antisistema.
La prostituzione regna sovrana nella morente e putrefascente ‘Italia nata dalla “Resistenza”.
A sua volta figlia del cosiddetto Risorgimento.
E non poteva essere diversamente.
Occorre ricreare tutto daccapo, e questo lo può fare solo chi segue in toto colui che fa nuove tutte le cose. (MV)

19/08/22

IL PIU' GRANDE LECCACULO DEL MONDO CONTINUA LA SUA BATTAGLIA PER CONTINUARE A LECCARE TUTTI I PEGGIORI CULI DEL MONDO - PER IL BENE DELLA PATRIA, OVVIAMENTE

 

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I capricci di Gigino Di Maio con Enrico Letta sono l’emblema del degrado morale che ci affligge oramai da decenni: l’impeccabile analisi di Andrea Zhok, filosofo e accademico italiano

di Andrea Zhok da Facebook

Il balletto estivo prelettorale del partito unico draghista è solo l’ultimo indice, in ordine di tempo, di un’infinita sconsolante decadenza del ceto politico e dei ceti dirigenti in generale (apparato mediatico in testa).

E’ dal collasso della Prima Repubblica, sulla scia del crollo del mondo bipolare e dell’imporsi del monopolio imperiale americano, che questo processo di degrado continua; e ogni qual volta si ritiene di aver toccato il fondo, ecco un nuovo guizzo di inventiva che ci sorprende.

Così, uno pensava di aver già visto tutto con la compravendita di senatori di berlusconiana memoria, ma poi ti salta fuori un Giggino che nell’arco di una legislatura passa da cavaliere dell’ideale ed eroe dell’antipolitica, ad essere il più patetico ministro degli esteri della storia (in un governo autoritario e tecnocratico), e poi a scindersi dai suoi per diventare stampella esterna del medesimo governo (portandosi dietro 50 peones), e poi a tradire anche i propri seguaci con una giravolta virtuosistica, chiedendo ospitalità al proverbiale “nemico”, e infine a protestare con il “partito di Bibbiano” perché non gli avrebbe dato un collegio abbastanza sicuro (il problema peraltro è irresolubile, perché ovunque egli si presenti il collegio diventa automaticamente contendibile anche da Paolino Paperino).

Insomma tutto materiale di una sceneggiatura che renderebbe i film di Totò e Peppino esempi di neorealismo.

Ora, questa roba farebbe ridere se potessimo guardarla da Marte, con l’occhio distaccato dell’antropologo e dello studioso.

Purtroppo essendo noi stessi rappresentati nel mondo da una generazione di Giggini, il riso non è un lusso che ci possiamo permettere.

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Il dramma di quest’epoca, come tutti i periodi di declino e decadenza, è che la situazione è talmente degradata che è difficile persino immaginare come possa rimettersi in piedi.

In verità io credo che qualunque sia l’esito di queste elezioni, nel corso del prossimo anno gran parte dei nodi verranno al pettine: il lascito devastante di vent’anni di eurozona, di trent’anni di imperialismo globalista a stelle e strisce, e di una classe dirigente nazionale macchiettistica, busserà alla porta. Sono sempre le crisi profonde, quelle tragiche, a fare da levatrice della storia, e così accadrà anche questa volta.

Ciò che possiamo fare, l’unica cosa che è nelle nostre disponibilità, è farci trovare il più preparati (o il meno impreparati) possibile per indirizzare i cambiamenti rapidi cui verremo chiamati.

L’atteggiamento con cui dovremmo provare ad affrontare ciò che ci attende non è certo quello dell'”ingegneria sociale”, come se fossimo nelle condizioni di anticipare nei dettagli una forma di vita ideale e di raggiungerla.

No, quello che dovremmo fare (o almeno tentare) è di indirizzare una nave ormai priva di ormeggi in una direzione di buon senso pratico e di palingenesi – mi si perdoni il termine – spirituale.

Sul piano pratico dovremo affrontare quanto ci accadrà con l’occhio più scevro possibile da ideologismi, e più attento possibile alle condizioni reali di vita delle persone.

E sul piano “ideale” dobbiamo sapere che quello di cui abbiamo bisogno è una vera e propria rinascita, una ricostruzione culturale e spirituale (che non significa “astratta”), in cui l’intero paradigma di cui sono vissute le ultime generazioni (globalismo, liquefazione dei rapporti, frantumazione delle identità, mercatismo, pilota automatico finanziario in economia e muto ossequio al nostro padrone coloniale), questo intero paradigma dovrà essere superato.

Quale configurazione della storia ci aspetti a valle di questa crisi è ignoto a tutti e l’unico modo di affrontare la situazione sarà con grande umiltà, disponibilità ad aggiustare il tiro, ma anche con la consapevolezza che solo con il rigore e la più ferrea onestà intellettuale, di tutti e di ciascuno, ci potremo salvare.

Non ci salverà il papa né Trump, non l’America né l’Europa, non Putin né Xi Jin Ping, non la frenesia dei mercati né il tentativo di isolarsi dal frenetico clangore del mondo.

Ci salveremo solo da soli, se avremo umiltà, rigore ed onestà (con noi stessi innanzitutto).

Spero di sbagliarmi, ma percepisco in lontananza rombi di tuono all’orizzonte. E nessuno ha la ricetta per uscire con un colpo di bacchetta magica dal vicolo cieco della storia in cui siamo entrati.

Si tratta dunque di cominciare, appellandoci alla capacità di resistenza e a tutte le risorse di buona volontà, un percorso lungo e accidentato, ma anche necessario.

Andrea Zhok è un filosofo e accademico italiano, professore di Antropologia filosofica e Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Milano. Candidato per la listaItalia Sovrana e Popolare.

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https://t.me/EsercitoLiberazioneNWOGreatReset

La vendetta e' una cosa (soddisfa solo chi la compie), la guerra di liberazione e' un altra (soddisfa tutta la nazione, inclusi i Cittadini non ancora nati): arruolatevi nell'esercito di liberazione del Libero Stato del Popolo Italiano, ma solo se avete sete e fame di quella giustizia che vi viene negata da 175 anni.

https://t.me/EsercitoLiberazioneNWOGreatReset


Dedicato a Claudio Messora, un'altro fascistello di sinistra che fa finta: e' una fake new vivente.

Vi riempite la bocca di paroloni: democrazia, liberta', giustiza - e poi censurate esattamente sui "social media" che dite tanto di criticare. Credete veramente di MERITARE di essere "eletti" a una qualsiasi funzione pubblica?

No, non intendiamo creare o andare su nessuna isola e renderla totalitaria: quell'isola esiste gia' - e l'avete creata voi con le stesse vostre mani e con le stesse vostre menti.

Dove stanno democrazia, liberta' e giustizia dal 1947 ad oggi in Italia? Da nessuna parte?

Di cosa parliamo: di intenti normativi programmatici, di fate morgane o di illusioni ottiche?

Come e' stato possibile che in uno pseudo-stato, che riteneva di vivere in democrazia, liberta' e giustizia, una setta di psicopatici potesse creare nell'arco di settimane una costituzione MATERIALE totalmente differente da quella formale, una costituzione materiale TOTALITARIA, quando quella formale, che avrebbe voluto essere rigida, si era preposta di prevenire e di combattere il ritorno di qualsiasi forma di totalitarismo? (Di destra o di sinistra non importa).

Il parlamentarismo e' una creatura delle elite: quando vi parlano del governo dei migliori, fanno riferimento a quello stato dei "migliori" che ha creato lo stato albertino in Italia, sono stati loro, i Tommaseo, a dirsi addosso di essere i migliori - fino a quando non hanno dovuto mandare Bava Beccaris a convincere tutti gli altri.

La ragione fondamentale per il crollo delle garanzie costituzionali in Italia e' uno solo: UN POPOLO SENZA PALLE.

Non faro' qui l'elenco delle caratteristiche fondamentali dell'Italianita', dell'essere italiani oggi: mi limito a puntare un dito, per esempio sul deputato del popolo italiano Luigi di Maio - l'immagine spiega molto di piu' di milioni di parole.

Come ci siete andati a finire in questa situazione?

Una democrazia bacata, una democrazia falsa? Ma come dovrebbe funzionare una democrazia non bacata, non falsa?

La richiesta di un'Assemblea Costituente Permanente del Popolo Italiano non e' una richiesta campata in aria: e' la soluzione logica al piu' antico dei dilemmi della teoria della politica, che sappiamo essere antico quanto il mondo, in quanto lo abbiamo conosciuto attraverso Platone: CHI DEVE CONTROLLARE I CONTROLLORI?

Platone, come noto, ha detto: nessuno, devono solo essere dei "guardiani" assolutamente imparziali e assolutamente poveri, ma non sappiamo come immaginasse di "crearli", di educarli e, soprattutto, di mantenerli tali. Rifiutava l'idea che i controllori dovessero essere controllati da altri controllori, in quanto questo avrebbe condotto al paradosso logico di una gerarchia infinita di controllori.

La soluzione di questo paradosso e' rilevante non solo per la teoria della democrazia parlamentare, ma anche di quella presidenziale, di qualsiasi sistema politico esistente.

Una soluzione semplice esiste: sono i controllati a dover controllare i controllori e lo possono fare per mezzo di procedure istituzionalizzate in un'Assemblea Costituente, che pero' non deve poter essere "dissolta" da un potere esterno ad essa, cioe' deve essere permanente.

Come sappiamo dalla storia medievale, i parlamenti originariamente non erano ne' permanenti ne' "facevano" le leggi, venivano convocati secondo opportunita' dai potentati feudali ed erano composti da giudici "comuni", che potevano sia "scoprire" sia "creare" legge.

Cato Maior Asiaticus, [8/2/22 12:37 PM]
L'Assemblea Costituente, per sua natura, e' l'organo politico umano potenzialmente piu' capace di essere "imparziale", in quanto ha il compito di decidere come un popolo voglia governare se' stesso, indipendentemente da guelfi e ghibellini, destra e sinistra, bianchi e negri e via dicendo.

Rendendola PERMANENTE, la prassi dell'esercizio della sovranita' popolare diventa istituzionalizzabile: E' un potere supremo, superiore a quello del parlamento, dell'esecutivo e anche degli pseudo-organi di garanzia giudiziaria di oggi, ovvero corte costituzionale, consiglio di stato e cassazione.

Un'isola di totalitarismo?

Dipende da come e da chi la gestisce, ovviamente. Io non la concepisco come isola, ma come un torneo costituente permanente, ovvero uno spazio in cui tutti i Cittadini possono accedere liberamente per proporre idee su come vogliano essere governati e su come non vogliano essere governati e in cui, per mezzo di procedimenti legislativi a riserva di legge popolare, siano essi iniziative o referendum, si pervenga a decisioni collettive.

L'Assemblea Costituente Permanente non e' un "ordinamento oggettivo", ovvero: non ha ricette e non da' ricette.

Facilita solamente la materializzazione di idee sul "miglior modo" di essere governati per mezzo di procedure competitive socialmente giuste (tornei costituenti permanenti);

- riserva al popolo in via assoluta alcune competenze politiche ed economiche sottraendole a parlamenti, esecutivi e tribunali per mezzo dell'esercizio di un sistema legislativo sottoposto a riserva di legge popolare;

- ESERCITA DIRETTAMENTE UN POTERE DI CONTROLLO SU QUALSIASI FUNZIONARIO PUBBLICO, non importa di che ordine e grado, sottoponendoli tutti a procedure di rotazione, estrazioni a sorte, rimozioni dirette per mezzo di "recall";

- assicura per mezzo di strumenti amministrativi e penali l'imparzialita' e l'efficienza delle amministrazioni impedendo che possano essere "catturate" da potentati economico-finanziari e quindi piegate all'abuso del diritto e all'abuso di potere;

- assicura per mezzo di strumenti amministrativi e penali la punizione adeguata di comportamenti lesivi dell'imparzialita' delle istituzioni pubbliche.

L'elenco non intende essere completo.

In poche parole: mette il Popolo come capo, arbitro, legislatore, amministratore e giudice sopra tutti gli altri, i cui poteri vengono EFFETTIVAMENTE limitati e controllati, soprattutto onde prevenire abusi del diritto, abusi di potere politico, abusi di potere economico e finanziario e di reprimerli per mezzo di strumenti amministrativi e penali adeguati.

Perche' esistono l'NWO e il Great Reset?

Perche' non esiste alcun potere reale in grado di evitare la sovversione costituzionale operata da queste organizzazioni semiclandestine.

E allora?

Democrazia, liberta', giustizia: partiti di fancazzisti incapaci di intendere e di volere come prima e piu' di prima - e tutti giu' a censurare tutto.

Vi qualificate da voi, non c'e' bisogno che vi qualichi io.

Chi vuole uscire dalle grinfie di questi golpisti di stato, psicopatici omicidi, che pretendono di creare un "governo universale", ha solo un'opzione: CREARE UN NUOVO STATO, in quanto combattere contro l'NWO e contro il GREAT RESET richiede decisioni di stato, non di terroristi, e tantomeno di conigli da seggio elettorale.

1. Liberazione militare dell'Italia: CREAZIONE DEL LIBERO STATO DEL POPOLO ITALIANO, INTORNO ALL'ASSEMBLEA COSTITUENTE PERMANENTE dello stesso e dell'ESERCITO DI LIBERAZIONE come stato santuario per tutti i perseguitati dalla setta dell'NWO/GREAT RESET;

2. Contenimento internazionale dell'NWO/Great Reset fino alla sua estinzione;

3. Contenimento dell'abuso politico del potere economico e finanziario da parte di qualsiasi tipo di impresa, pubblica e/o privata, per mezzo di strumenti amministrativi e penali.

 NON sono UNA sevizie sadica e vessatorie TUTTE LE POLITICHE pandemiche IN TUTTI Gli stati DEL mondo? NON Mi meraviglierei TROPPO Se UN giorno SI scoprisse che LA centrale (che DEVE esistere) e' un'organizzazione satanista e Le vaccinazioni psicopatiche non sono altro che il sacrificio dell'umanita' intera al loro 'dio': NONOSTANTE l'ITALIA sia stata presa di mira in modo particolare, In tutto il MONDO si ripetono gli stessi riti e gli stessi discorsi: ovunque vediamo in atto processi di rastrellamento altrettanto assurdi quanto velleitari, che assumono un SENSO nell'ambito di un piano di estinzione totale della specie umana. Razionalizzare tutto sotto LA rubrica contromisure mediche NON SOLO e' impossibile, ma anche irragionevole.

L’urlo di speranza dell’Avv. Holzeisen (VITA) ▷ “Abbiamo bisogno di una nuova Assemblea Costituente"

 

L’urlo di speranza dell’Avv. Holzeisen (VITA) ▷ “Abbiamo bisogno di una nuova Assemblea Costituente”

L’Avvocatessa Renate Holzeisen ha deciso di candidarsi con VITA, la formazione nata su iniziativa dell’Onorevole Sara Cunial con l’obiettivo di eliminare la dittatura sanitaria e tutte le limitazioni della libertà che questa comporta. Come molte altre forze politiche, anche VITA si scontra con l’imposizione dell’obbligo di raccolta delle firme, in un agosto torrido che di certo non favorisce l’affluenza ai banchetti.

L’idea di Holzeisen è molto chiara e parte da un ideale di ‘Costituzione’ che a oggi, per l’avvocatessa, si è smarrito: “I nostri Padri Costituenti provenivano da diverse aree politiche ma avevano tutti a cuore i principi fondamentali che poi sono confluiti nella nostra Costituzione. Noi adesso abbiamo bisogno di una nuova Assemblea Costituente e spero che gli italiani scelgano quelle formazioni che in uno spirito democratico lottino effettivamente per far rivivere la nostra bellissima Costituzione”.

Tutte le denunce contro Conte: dall’epidemia colposa alla violazione della Costituzione

Tutte le denunce contro Conte: dall’epidemia colposa alla violazione della Costituzione

 

di Luca Marcolivio

Avvocato degli italiani o avvocato dei poteri forti? Una cosa è certa: tra le categorie che stanno dando più filo da torcere a Giuseppe Conte ci sono i suoi colleghi giuristi e avvocati. Sarebbero oltretutto almeno un migliaio i cittadini che avrebbero denunciato il premier per attentato alla Costituzione, attraverso l’uso disinvolto dello strumento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM).

A farsi portavoce della class action contro Giuseppe Conte è l’avvocato Edoardo Polacco, che ha annunciato ricorso al TAR contro i DPCM e contro alcune ordinanze regionali emanati nel corso dell’emergenza sanitaria. “La nostra nazione ha bisogno di affermare il diritto al lavoro, al movimento, all’istruzione e anche alla libertà di culto. È l’ora di alzare la testa”, ha dichiarato l’avvocato Polacco.

I giudizi negativi sulla legittimità dei DPCM contiani sono sostenuti anche da costituzionalisti di rinomata fama e opinioni politiche assolutamente trasversali. Tra questi il presidente emerito della Corte Costituzionale, Antonio Baldassarre, che ha rimarcato: “Un atto amministrativo che viene preso dal Presidente del Consiglio dei ministri da solo, senza alcun controllo, non passa dal Presidente della Repubblica per la promulgazione, non passa per il Consiglio dei Ministri che vengono esautorati, compreso il ministro della Sanità. Tutto questo è contro la Costituzione”. Baldassarre ha quindi rincarato la dose: “Ci lamentiamo che Orban fa il dittatore all’interno di un Paese della comunità europea, ma se noi facciamo la stessa cosa poi non possiamo dire che Orban è un’autorità contro la democrazia. Se si fa la stessa cosa che fa Orban evidentemente dobbiamo solo stare zitti”.

Sabino Cassese, giudice emerito della Consulta e uomo da sempre identificato con la sinistra, ci va giù ancora più duro: “Il primo decreto era fuori legge. Poi è stato corretto il tiro con il secondo decreto legge, che smentiva il primo, abrogandolo quasi interamente. Questa non è responsabilità della politica, ma di chi è incaricato degli affari giuridici e legislativi. C’è taluno che ha persino dubitato che abbiano fatto studi di giurisprudenza”.

È di alto tradimento l’accusa dell’avvocato Cesare Peluso, il quale, traendo spunto dalle dichiarazioni dello stesso Cassese, individua un’ulteriore irregolarità: “Quello che sta accadendo con la pandemia da coronavirus – ha dichiarato Peluso – non è equiparabile a una guerra. Pertanto non doveva essere applicato l’articolo 78 della Costituzione bensì l’articolo 117. Gli atti e i provvedimenti dovevano quindi essere presentati dal presidente della Repubblica e non dal premier. Conte è un professore universitario e non può non saperlo”.

Più pacate ma non meno incisive, vista la carica ricoperta, sono state le osservazioni della presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia, che, senza nominare il premier né il governo, ha sottolineato che la Costituzione “non contempla un diritto speciale per i tempi eccezionali” ma implica la “leale collaborazione” in qualunque circostanza tra tutte le istituzioni, a partire da “Parlamento, Governo, Regioni, Giudici”. Parole che sono state interpretate da taluni come un’implicita critica a Conte, sebbene questo approccio sia stato seccamente smentito dalla stessa presidente della Consulta. Al di là delle dichiarazioni ufficiali e della prudenza istituzionale, tuttavia, la coincidenza è quantomeno significativa.

Un altro “filone” di accuse a carico del premier che sta risultando particolarmente fecondo in queste settimane è quello per epidemia colposa. In questo ambito, la denuncia più clamorosa è quella dell’avvocato Carlo Taormina , presentata alla Procura di Roma, in cui si parla esplicitamente by “strage colposa di stato”, provocata da “gravissime condotte omissive messe in atto dai nostri governanti e dai consulenti che li hanno assistiti”. L’auspicio di Taormina è che si faccia luce sulle centinaia, forse migliaia di persone morte in casa per mancato soccorso o, in altri casi, ricoverate ma “lasciate morire” senza accesso a respiratori o a terapia intensiva, per lasciare il posto a pazienti più giovani o meno gravi.

La denuncia contro Giuseppe Conte da parte dell’avvocato Sandro Giustozzi è stata sporta a seguito della morte per polmonite da coronavirus di un suo assistito all’ospedale di Macerata. Secondo il legale, il governo avrebbe lesinato di “adottare le necessarie e dovute cautele” in previsione di un arrivo della pandemia già a gennaio, dai presìdi necessari al blocco dei voli anche indiretti dalla Cina.

Analoghe le accuse dell’avvocato Giampaolo Giorgio Berni Ferretti, consigliere di Zona a Milano 1, che ha incluso nella sua denuncia anche il Ministro della Sanità, Roberto Speranza. Secondo Berni Ferretti, i presupposti per l’epidemia colposa ci sono tutti: rapidità della diffusione, diffusibilità a un numero indeterminato e notevole di persone, ampia estensione territoriale e diffusione del male. A sostegno della sua accusa, il legale milanese fa sue le affermazioni del rappresentante italiano presso l’OMS, Walter Ricciardi, che, a suo tempo, aveva lamentato la mancata messa in quarantena degli sbarcati dalla Cina e l’impossibilità di “tracciare gli arrivi”, non essendo stato impedito l’arrivo di voli indiretti sempre dalla Cina.

A Sanremo, Alessandro Condò e Alberto Pezzini, due esponenti di “Civiltà Liberale”, già candidati sindaci, hanno anch’essi denunciato il premier per epidemia colposa, non avendo impedito il regolare svolgimento dell’ultimo Festival della Canzone Italiana (4-8 febbraio 2020), “con migliaia di persone che si sono accalcate nel pieno centro della città”, nonostante la delibera con cui il governo, a fine gennaio, aveva previsto la “necessità di una assunzione di iniziative straordinarie ed urgenti per la collettività sul territorio nazionale”.

Il gran numero di accuse giunte alle procure in tutta Italia contro Giuseppe Conte probabilmente finirà in una bolla di sapone. Altrettanto facilmente potrebbero venire derubricate a complotto politico-giudiziario contro il premier. L’impressionante quantità di fascicoli a carico di Conte, tuttavia, dovrebbe far riflettere anche i suoi sostenitori. Davvero niente male per un rinomato giurista qual è il premier…

Saggista e giornalista professionista, è accreditato alla Sala Stampa della Santa Sede dal 2011. Direttore del webmagazine di informazione religiosa "Cristiani Today", collabora con "La Nuova Bussola Quotidiana" and "Pro Vita & Famiglia". Dal 2011 al 2017 è stato caporedattore dell’edizione italiana di "Zenit".

GIUSEPPE CONTE INDAGATO A TRENTO PER ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE, ABUSO D’UFFICIO E VIOLENZA PRIVATA

 

GIUSEPPE CONTE INDAGATO A TRENTO PER ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE, ABUSO D’UFFICIO E VIOLENZA PRIVATA

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è indagato, dalla Procura di Trento, per una serie di reati collegati alle decisioni del lockdown nazionale.

Il prossimo 17 Novembre lo attenderà la giudice per le indagini preliminari Claudia Miori, chiamata a decidere se mandarlo a processo o no per tutto quello che il premier ha combinato tra pandemia e lockdown.

Il presidente del Consiglio è infatti formalmente indagato per attentato alla Costituzione (articolo 283 del codice penale), abuso d’ufficio (art. 323) e violenza privata (610). A Trento sapremo se il premier andrà a processo per aver tenuto in ostaggio il popolo italiano.