Il gran prof appartiene a quella sottospecie della parassitokrazia che comanda il paese da tempi immemori e a cui esso principalmente deve la situazione in cui e' precipitato.
Per fortuna non e' solo: tra gli altri troviamo la Fornero, il mago di Arcore e tanti tanti altri che si stanno risvegliando dallo stato di coma farmacologico ed hanno ricominciato ad oracolare sul futuro della portaerei mediterranea ... questo adesso vorrebbe ricostituire le PaSta, le partecipazioni statali, che sono uno dei principali buchi neri attraverso il quale e' stato sifonato il debito pubblico ... il debito del signor e signora Nessuno ...
Gia' nel 2012-13, in era non-COVID, l'alternativa era nota e quanto meno non rifiutata ideologicamente in base agli assiomi dei guelfi e dei ghibellini:
https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=7129060484596283087#editor/target=post;postID=1014533261256723249;onPublishedMenu=publishedposts;onClosedMenu=publishedposts;postNum=35;src=postname+++
Si', e' vero, professore, LO stato deve entrare nei sancta sanctorum dell'economia, in particolare: nel sistema bancario, assicurativo e finanziario italiani, tutti fatti di quella colla che impiastra le mani degli artigiani istantaneamente e la cui liberazione puo' avvenire SOLO con il solvente ... il solvente in questo caso non e' la pasta, e neanche la Fornero e neanche il mago di Arcore e neanche questi acchiappapolli che si sono impossessati di quel poco di potere che un governo in Italia possa ancora avere a forza di abbronzarsi il naso (brown-nosing) tra le chiappe di giullari informatizzati ... la soluzione e' la creazione di fondi di fondi le cui quote sono date, NON VENDUTE, per diritto di nascita A TUTTI i cittadini italiani, con uno strumento di incentivazione che faccia da frusta contro chi impedisce la crescita SENSIBILE del reddito in Italia, specialmente delle classi piu' povere sia in termini di reddito sia in termini di capitale finanziario sia in termini di capitale umano.
E' facile, e' un gioco da ragazzi.
Soprattutto: NON E' COMUNISMO.
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Per fortuna non e' solo: tra gli altri troviamo la Fornero, il mago di Arcore e tanti tanti altri che si stanno risvegliando dallo stato di coma farmacologico ed hanno ricominciato ad oracolare sul futuro della portaerei mediterranea ... questo adesso vorrebbe ricostituire le PaSta, le partecipazioni statali, che sono uno dei principali buchi neri attraverso il quale e' stato sifonato il debito pubblico ... il debito del signor e signora Nessuno ...
Gia' nel 2012-13, in era non-COVID, l'alternativa era nota e quanto meno non rifiutata ideologicamente in base agli assiomi dei guelfi e dei ghibellini:
https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=7129060484596283087#editor/target=post;postID=1014533261256723249;onPublishedMenu=publishedposts;onClosedMenu=publishedposts;postNum=35;src=postname+++
Si', e' vero, professore, LO stato deve entrare nei sancta sanctorum dell'economia, in particolare: nel sistema bancario, assicurativo e finanziario italiani, tutti fatti di quella colla che impiastra le mani degli artigiani istantaneamente e la cui liberazione puo' avvenire SOLO con il solvente ... il solvente in questo caso non e' la pasta, e neanche la Fornero e neanche il mago di Arcore e neanche questi acchiappapolli che si sono impossessati di quel poco di potere che un governo in Italia possa ancora avere a forza di abbronzarsi il naso (brown-nosing) tra le chiappe di giullari informatizzati ... la soluzione e' la creazione di fondi di fondi le cui quote sono date, NON VENDUTE, per diritto di nascita A TUTTI i cittadini italiani, con uno strumento di incentivazione che faccia da frusta contro chi impedisce la crescita SENSIBILE del reddito in Italia, specialmente delle classi piu' povere sia in termini di reddito sia in termini di capitale finanziario sia in termini di capitale umano.
E' facile, e' un gioco da ragazzi.
Soprattutto: NON E' COMUNISMO.
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Prodi: governo senza alternative, Stato diventi azionista imprese
Roma,
2 giu. (askanews) - "Quando necessario bisogna pensare a una
partecipazione pubblica di minoranza nelle imprese anche per difendere
da mire straniere le aziende indispensabili al nostro futuro", e Cdp "
sicuramente uno strumento per l'azione dello Stato". Per l'ex presidente
del Consiglio Romano Prodi, intervistato dal Corriere della Sera,
"difendere gli interessi nazionali non un affare da sovranisti.
Naturalmente mi auguro che il necessario intervento pubblico sia un
fatto temporaneo".
Sulla
tenuta dell'esecutivo, per Prodi "i governi cambiano quando c'
un'alternativa". Ed esplicitamente dice: "Per capirci: Renzi ha
dimostrato che non certo il momento di far cadere questo esecutivo anche
perch il Quirinale aveva fatto sapere che si sarebbe andati subito ad
elezioni. E infatti Italia viva rimasta al suo posto".
In
risposta alle parole del presidente di Confindustria Bonomi, secondo
cui questa politica rischia di fare pi danni del Covid: "
un'affermazione distruttiva, non costruttiva. Non serve la faccia
feroce. Esiste anche l'esame di coscienza. Ci aspettiamo che dica che
cosa deve fare l'industria italiana per affrontare la concorrenza
internazionale nel post Covid".
Parlando
del Mes, "'facciamo senza' un'espressione che si pu permettere chi i
soldi li ha. E se non li prendiamo ci indeboliamo pure sull'altra
trattativa", quella sul Recovery fund, spiega Prodi, che sui cosiddetti
Stati frugali osserva: "Se vogliamo dirla tutta, Austria, Olanda,
Danimarca e Svezia hanno un tasso di indebitamento delle famiglie molto
pi alto rispetto a quello italiano". Per l'ex premier, l'esplosione
della rabbia sociale " un pericolo che si corre proprio se non si
aiutano coloro che hanno pi motivi per protestare. Per questo insisto
che bisogna costruire un clima capace di comporre gli interessi di
tutti". Se tra Pd e M5s "c' stato un processo di avvicinamento", "il
vero problema la crisi dei partiti: non esistono pi", evidenzia Prodi.
"Nello stesso Pd, che pure l'unico che ha ancora conservato la natura di
partito, non ci sono pi gli antichi confronti di idee".