GIUSTIZIA ITALIOTA

 

Morta dopo “vaccino” Covid, difese sollevano questioni preliminari

camilla canepa

GENOVA, 16 GEN – Udienza preliminare rinviata al 25 febbraio nel procedimento a carico di cinque medici imputati per la morte di Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni di Sestri Levante, morta nel giugno 2021 all’ospedale San Martino di Genova dopo essere stata vaccinata con Astrazeneca a un open day. Alcuni legali della difesa hanno sollevato questioni preliminari spiegando che i pm avrebbero dovuto indagare prima i sanitari.

In udienza si è costituito parte civile lo zio della giovane mentre la madre e la sorella hanno preferito ricorrere direttamente davanti al giudice civile. I familiari erano presenti in aula ma non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.

Dall’autopsia era emerso che Camilla “non aveva alcuna patologia pregressa e non aveva preso alcun farmaco”. E che la morte per trombosi era “ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti Covid”.

Camilla era stata vaccinata il 25 maggio e si era sentita male il 3 giugno: era stata portata all’ospedale di Lavagna dove le avevano riscontrato una piastrinopenia e una fotosensibilità. Era stata però dimessa, dopo una tac senza contrasto, ed era ritornata allo stesso ospedale il 5 in condizioni disperate per una trombosi al seno cavernoso. Trasferita al policlinico San Martino di Genova era stata operata alla testa ma morì il 10 giugno. (ANSA)


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