Svelato un surreale piano UE per l’intelligenza artificiale: cos’è e perché ha dell’incredibile
L’Unione Europea ha rivelato i dettagli di un piano da 20 miliardi di euro per creare nuovi siti dotati di enormi supercomputer in Europa per sviluppare la prossima generazione di modelli di intelligenza artificiale.

In cosa consiste il nuovo piano UE
Pubblicando una strategia per trasformare l’Europa in un continente dell’intelligenza artificiale, La vicepresidente della Commissione europea ha affermato che la tecnologia è fondamentale per rendere l’Europa più competitiva, sicura e tecnologicamente sovrana e mettersi al pari con gli Stati Uniti e la Cina. che hanno assunto un ruolo guida nel settore, sperimentando questa tecnologia che sta diventando sempre più importante strategica nell’ambito della trasformazione e transizione di tutti i settori delle economie più avanzate e sarà determinante in settori strategici quali la sanità, la sicurezza, la difesa, guarda un po’ e la produzione avanzata. Gli Stati Uniti hanno un netto vantaggio nell’intelligenza artificiale, molto più avanti della Cina, mentre nessun paese dell’Unione Europea è entrato nella top 5 per vitalità nell’intelligenza artificiale, una metrica che considera investimenti privati, brevetti e ricerca.
L’Unione Europea ha già avviato un piano per costruire 13 fabbriche di intelligenza artificiale, siti con supercomputer e centri di dati dove i ricercatori sviluppano e testano modelli di intelligenza artificiale. Le nuove gigafabbriche di intelligenza artificiale sarebbero molto più grandi e mirerebbero a ciò che la Commissione ha definito cioè innovazioni significative in ambito sanitario, biotecnologico, industriale, robotico, scientifico. Questi impianti affamati di energia dovrebbero funzionare il più possibile con un approvvigionamento di energia verde. I funzionari dell’Unione Europea prevedono da 3 a 5 gigafabbriche nell’Unione Europea e.
Perché investimenti sulle IA potrebbero rivelarsi sbagliati
Potrei annoiarvi con queste storie. Invece la pianto lì e vi dico che io penso che sia una stupidaggine. Penso che noi dobbiamo recuperare il lato umanistico dell’uomo.
Penso che questa rincorsa folle alla tecnologia, come panacea di tutti i nostri problemi, ci porterà a generazione di idioti che non sono in grado di pensare, ma soprattutto di sentire, di avere umanità, di avere empatia, di avere anima e spirito. Quando io faccio consulenza agli imprenditori, cioè tutti i giorni, trovo persone che alle volte crollano in lacrime, persone che magari hanno più di 70 anni, imprenditori che comprendono come la tecnologia, per esempio un cambio digestionale, non sia la soluzione dei problemi. La soluzione dei problemi è avere l’anima, l’energia, l’armonia.
Ma mi rendo conto di dire delle cose fuori dal mondo.
Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi
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