GIUSEPPE CONTE INDAGATO A TRENTO PER ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE, ABUSO D’UFFICIO E VIOLENZA PRIVATA

 

GIUSEPPE CONTE INDAGATO A TRENTO PER ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE, ABUSO D’UFFICIO E VIOLENZA PRIVATA

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è indagato, dalla Procura di Trento, per una serie di reati collegati alle decisioni del lockdown nazionale.

Il prossimo 17 Novembre lo attenderà la giudice per le indagini preliminari Claudia Miori, chiamata a decidere se mandarlo a processo o no per tutto quello che il premier ha combinato tra pandemia e lockdown.

Il presidente del Consiglio è infatti formalmente indagato per attentato alla Costituzione (articolo 283 del codice penale), abuso d’ufficio (art. 323) e violenza privata (610). A Trento sapremo se il premier andrà a processo per aver tenuto in ostaggio il popolo italiano.

Referendum svizzero respinge la legge federale che avrebbe voluto introdurre l'identita' digitale facendola gestire a banche ed assicurazioni

Referendum svizzero respinge la legge federale che avrebbe voluto introdurre l'identita' digitale facendola gestire a banche ed assicurazioni

https://www.globalresearch.ca/open-letter-swiss-federal-council-digital-identity-absolute-total-control-via-qr-code/5790149

https://t.me/EsercitoLiberazioneNWOGreatReset

https://t.me/NWOLiberationArmy

https://t.me/costituentepermanente

https://t.me/partitodeglitalianiallestero

https://t.me/abrogareiltrattatodelquirinale

https://t.me/endnospeechpolicyonpublictranspo

Non c'e' limite alla stupidita' degli italiani? Lo Stato Teocratico Antartico di San Giorgio

Non c'e' limite alla stupidita' degli italiani? Potranno mai imparare a governare se' stessi senza essere fascisti?

https://www.ilsussidiario.net/news/stato-teocratico-antartico-di-san-giorgio-cose-truffa-ex-generale-tra-30-indagati/2391156/

https://t.me/EsercitoLiberazioneNWOGreatReset

https://t.me/NWOLiberationArmy

https://t.me/costituentepermanente

https://t.me/partitodeglitalianiallestero

https://t.me/abrogareiltrattatodelquirinale

https://t.me/endnospeechpolicyonpublictranspo

La corte costituzionale federale tedesca approva l'obbligo vaccinale per il morbillo

La corte costituzionale federale tedesca approva l'obbligo vaccinale per il morbillo.

https://www.faz.net/aktuell/politik/inland/masern-impfpflicht-fuer-kinder-ist-verfassungsgemaess-18252253.html

Sembra niente, no? Ed invece e' la fine che si avvicina sempre di piu'.

Comincia a balenare in testa a qualcuno perche' E' NECESSARIO ED INEVITABILE fondare uno stato, il Libero Stato del Popolo Italiano?

Solo un vero stato e' in grado di difendere la popolazione, le famiglie, i lavoratori da questo attacco trasversale da parte di una setta che ha infiltrato tutte le istituzioni politiche del mondo.

Solo un vero stato e' in grado di condannare in contumacia gente come Schwab e di arrestarlo in extraordinary rendition.

Solo un vero stato e' in grado di creare le condizioni per la sopravvivenza e per la vita di chiunque si rifiuti di essere sottoposto a questi trattamenti genetici obbligatori.

https://t.me/EsercitoLiberazioneNWOGreatReset

https://t.me/NWOLiberationArmy

https://t.me/costituentepermanente

https://t.me/partitodeglitalianiallestero

https://t.me/abrogareiltrattatodelquirinale

https://t.me/endnospeechpolicyonpublictranspo

PERCHE' IL LIBERO STATO DEL POPOLO ITALIANO?

Solo uno stato, uno stato vero, un altro stato: IL LIBERO STATO DEL POPOLO ITALIANO, e' in grado di difendervi da questa setta di psicopatici assassini, truffatori, ricattatori ed ipocriti:

https://thenewamerican.com/wef-advisor-we-dont-need-majority-of-world-population/

Lo dovete creare voi.

Non verra' nessuno a liberarvi stavolta.

Neanche gli alieni.

https://t.me/EsercitoLiberazioneNWOGreatReset

https://t.me/NWOLiberationArmy

https://t.me/costituentepermanente

https://t.me/partitodeglitalianiallestero

https://t.me/abrogareiltrattatodelquirinale

https://t.me/endnospeechpolicyonpublictranspo

WEF IS A TERRORIST ORGANIZATION

WEF IS A TERRORIST ORGANIZATION

https://www.weforum.org/topics/agriculture-food-and-beverage/



CHI ANCORA SOPRAVVIVE SPERANDO, MORIRA' CAGANDO

CHI ANCORA  SOPRAVVIVE SPERANDO, MORIRA' CAGANDO.

E' GIA' TROPPO TARDI: I GIOCHI SONO STATI FATTI ANNI FA E SOLO AZIONI DECISE COME IN UCRAINA POSSONO BLOCCARLI. BLOCCHIAMOLI PER UNO STATO PIU' DEMOCRATICO DELLA (EX) REPUBBLICA ITALIANA. NON DOBBIAMO SCHIERARCI CON NESSUNA FORZA NEOTOTALITARIA, NON IMPORTA DI QUALE COLORE. DOBBIAMO PUNTARE AD UN'ITALIA LIBERA IN GRADO DI DIFENDERE LA SUA LIBERTA' DA QUALSIASI ATTACCO INTERNO ED ESTERNO.

https://www.infowars.com/posts/russia-warns-of-direct-military-clash-with-us-2/

ESERCITO DI LIBERAZIONE DALL'NWO/GR ADESSO!

ASSEMBLEA COSTITUENTE PERMANENTE DEL POPOLO ITALIANO ADESSO!

 https://t.me/EsercitoLiberazioneNWOGreatReset

Big Pharma, le Foundations, la maggior parte delle organizzazioni internazionali, a cominciare dalla WHO alla UE, non sono altro che organizzazioni criminali al servizio di organizzazioni terroristiche, che si servono di "pandemie" per imporre uno stato mondiale criminale

 Big Pharma, le Foundations, la maggior parte delle organizzazioni internazionali, a cominciare dalla WHO alla UE, non sono altro che organizzazioni criminali al servizio di organizzazioni terroristiche, che si servono di "pandemie" per imporre uno stato mondiale criminale:

CRIMINALE COME QUELLO ITALIANO.

https://www.marketwatch.com/press-release/ebola-vaccine-market-size-share-growth-trend-analysis-opportunities-landscape-segmentation-and-forecast-to-2028-2022-07-24?mod=search_headline

L'alternativa la dovete creare voi da soli.

Non verra' nessuno a liberarvi stavolta.

Neanche gli alieni.

https://t.me/EsercitoLiberazioneNWOGreatReset

https://t.me/NWOLiberationArmy

https://t.me/costituentepermanente

https://t.me/partitodeglitalianiallestero

https://t.me/abrogareiltrattatodelquirinale

https://t.me/endnospeechpolicyonpublictranspo

GLI USA SONO TRA L'INCUDINE E IL MARTELLO: SE NON FANNO LA GUERRA, FALLISCONO; SE FANNO LA GUERRA, FALLISCONO

 

La Cina vende titoli di Stato Usa: incassati 113 miliardi di dollari in 7 mesi

successo americano

A Pechino, mentre aumentano le tensioni con Washington, diventa sempre più evidente la frattura tra le prime due economie al mondo, che ora continua con la dismissione dei titoli di Stato USA. Secondo l’ultimo dato del Dipartimento del Tesoro Usa nel mese di giugno, la somma di Treasury detenuta dalla Cina si è assestata a 967,8 miliardi di dollari. A maggio era stata superata al ribasso la soglia psicologica dei 1.000 miliardi di dollari. Nel 2015, ad esempio, la Cina deteneva circa 1.500 miliardi di debito americano.

Le tensioni si notano anche per il fatto che grandi aziende statali cinesi stanno lasciando Wall Street. I colossi China Life Insurance, PetroChina, China Petroleum & Chemical, Aluminium of China e Sinopec Shanghai Petrochemical annunciano che abbandoneranno la Borsa di New York.

Titoli di Stato Usa

La Cina ha tagliato le partecipazioni in titoli del tesoro statunitense per il settimo mese consecutivo a giugno. Questa mossa vuole consentirle un maggiore margine di manovra nella copertura dei rischi a causa delle crescenti tensioni tra i due Paesi. A pesare su queste decisioni ha contribuito l’atteggiamento degli Usa verso Taiwan, l’isola autogovernata che La Cina considera parte del suo territorio.  https://tg24.sky.it/economia

MUSICA SOLO CON IL GREEN PASS: "Covid, studio: sotto accusa cantanti e strumenti a fiato"

 

Covid, studio: sotto accusa cantanti e strumenti a fiato

strumenti a fiato

Tempi duri per gli ‘ottoni’, in pandemia. Dopo che diversi studi – e anche episodi di focolai all’interno di cori e ensemble famosi – hanno evidenziato un maggior rischio di contagio Covid fra le ‘ugole’ di professione, anche gli strumenti a fiato sono finiti fra i sospettati, come potenziali ‘super spreader’, e le orchestre si sono dovute riorganizzare secondo una logica ‘virus free’, affrontando una preoccupazione in particolare: trombe, corni, sassofoni, clarinetti sono vettori di contaminazione attraverso la dispersione di aerosol? La scienza oggi spezza una lancia in loro favore.

Un team di scienziati dell’Università della Pennsylvania ha lavorato con i musicisti della Philadelphia Orchestra per provare a capire quanto aerosol viene prodotto e disperso (fino a che distanza) dagli strumenti a fiato. Tracciando il percorso con l’aiuto del laser, gli autori sono arrivati a una conclusione: “Siamo rimasti sorpresi dal fatto che la quantità di aerosol prodotta” con gli strumenti a fiato “sia della stessa gamma del parlato normale”, spiega Paulo Arratia, dell’Università della Pennsylvania, autore dello studio pubblicato su ‘Physics of Fluids’. “Mi aspettavo velocità di flusso e concentrazioni di aerosol molto più elevate”.

Gli esperti hanno caratterizzato il flusso e tracciato con il laser le particelle della nebbiolina emessa nell’aria; hanno anche misurato la concentrazione di aerosol da strumenti a fiato – come la tuba suonata dalla musicista Carol Jantsch – con un contatore di particelle. Quindi hanno combinato queste due misurazioni e sviluppato un’equazione per descrivere la dispersione dell’aerosol, in cui la velocità dell’aerosol diminuisce con la distanza dallo strumento. L’idea era quella di aiutare a determinare la distanza percorsa dagli aerosol misurando la velocità del flusso in uscita. Risultato: gli aerosol emessi dagli strumenti a fiato condividevano appunto una concentrazione e una distribuzione delle dimensioni comparabili ai normali ‘eventi’ vocali e respiratori. In altre parole: suonare la tromba o parlare non fa differenza in termini di dispersione di aerosol. E, anzi, uno starnuto è peggio.

Quello affrontato dagli scienziati potrebbe apparire a uno sguardo distratto un problema di minima importanza. Ma in realtà l’impatto di Covid-19 nel mondo della musica è stato significativo: durante la pandemia molti eventi dal vivo e festival musicali sono stati posticipati e cancellati per proteggere il pubblico e i musicisti. Quando sono riprese le esibizioni, molti gruppi hanno dovuto adattare repertori, privilegiando ad esempio gli archi, modificare il numero di musicisti e le loro posizioni – in particolare i fiati – negli auditorium. “Idealmente, i musicisti si sarebbero seduti uno vicino all’altro per dare vita al suono migliore, ma un tale arrangiamento è diventato un problema durante la pandemia”, sottolinea Arratia.

Nello studio, le misurazioni del flusso hanno mostrato che le velocità del getto di uscita dagli strumenti a fiato sono molto inferiori rispetto a quelle di episodi di tosse e starnuti. Per la maggior parte degli strumenti, la lunghezza massima del decadimento del flusso di particelle emesse è inferiore a 2 metri dall’apertura dello strumento. Di conseguenza, concludono gli autori, i musicisti che suonano strumenti a fiato dovrebbero stare a 6 piedi di distanza (circa 1,8 metri), così come raccomandato in generale alle persone per limitare il rischio contagio. I ricercatori esamineranno adesso la contaminazione attraverso la dispersione dell’aerosol da un punto di vista ‘collettivo’, per capire quanto aerosol e flusso vengono prodotti dall’intera orchestra che suona insieme. “Si spera – conclude Arratia – che questo lavoro possa guidare i funzionari sanitari a sviluppare protocolli per eventi musicali dal vivo e sicuri”.  ADNKRONOS

Abbiamo rischiato la guerra al largo della Puglia: la portaerei Truman bloccata dall’incursione di almeno tre navi russe

 

Home / NEWS / Abbiamo rischiato la guerra al largo della Puglia: la portaerei Truman bloccata dall’incursione di almeno tre navi russe

Abbiamo rischiato la guerra al largo della Puglia: la portaerei Truman bloccata dall’incursione di almeno tre navi russe

La Russia sfida la Nato nel suo bacino più grande in Europa, il Mediterraneo. Come racconta Repubblica qualche settimana fa siamo andati vicinissimi a uno scontro durissimo tra la marina americana e quella russa. Lo scenario della tensione è stato l’Adriatico. A quanto pare la portaerei Truman, l’ammiraglia della flotta Nato nel Mediterraneo sarebbe stata “bloccata” da una nave russa, la “Varyag” e da un caccia “Ammiraglio Tributs”.

Una manovra a tenaglia per controllare a distanza coi radar puntati gli spostamenti della nave americana. Un gesto che ha creato parecchia tensione proprio nel mare di casa nostra. A quanto pare a mettere in atto la manovra c’era anche una terza unità, il “Vasily Tatishchev“, un battello spia in grado di intercettare le comunicazioni radio e gli impulsi dei sensori. Il compito del battello era quello di registrare le reazioni della Nato alle incursioni della nave russa e del caccia. Il tutto per contraollare il varco tra lo Ionio e l’Adriatico. E a largo di Santa Maria di Leuca si sarebbero trovati di fronte il “Varyag” e l’incrociatore americano “Forrest Sherman”.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Un’operazione che è rimasta segreta fino ad oggi. L’incursione è stata rivelata dal sito “The Ship Yard Naval Consultancy”. Le unità russe da qualche giorno sarebbero sparite, ma c’è il sospetto che ancora una, magari col supporto di un sottomarino sia ancora nelle nostre acque. Intanto ieri gli aerei di ricognizione italiani sono tornati a sorvegliare il mare tra la Calabria e la Grecia, segno questo di una tensione crescente proprio davanti alle coste di casa nostra.

Fyodor Lukyanov: Collapse of the 20th century order means the world is in a very dangerous place

 

Fyodor Lukyanov: Collapse of the 20th century order means the world is in a very dangerous place

Today's crises show that old agreements have reached their expiry date
Fyodor Lukyanov: Collapse of the 20th century order means the world is in a very dangerous place

Taiwan has been in the global spotlight this month. More specifically, attentions are fixed on US-China relations in connection with the confusing and ambiguous interpretation of the island's status. This fudge has underpinned the interaction between Washington and Beijing for 50 years.

The agreement to combine the legal (Taiwan is a province of China) and de facto (Taiwan is an independent territory) state of affairs was an elegant innovation in the early 1970s. It paved the way for the development of very intensive relations between the two giant powers, first politically and then economically. The premise was a tacit agreement on the strange nature of the island's borders – real and imaginary at the same time. Now the time has come when the agreement is no longer valid.

The whole history of international relations is about one side establishing borders and another trying to cross them. Both literally and figuratively.

There has been no century when borders have remained immutable, at least in the spaces where international politics were concentrated at the time. And it is clear that redrawing the dividing lines has never been without the use of force, sometimes on a very large scale.

The end of the twentieth century gave the impression – or the illusion – that geopolitical customs had changed. The previous 100 years were turbulent, including world wars and decolonisation – with the formation of dozens of new states. By the 1970s, however, there was a relative balance. The colonial empires came to terms with their own and others' borders. In Europe, the centre of political tension, an agreement was reached, the expression of which was the Helsinki Final Act. This was in fact a division of spheres of influence between the USSR and the USA, with the recognition of existing borders – formal (state) and informal (political).

The second part contained a nuance: Moscow’s consent to general humanitarian principles, opened a loophole. It played a prominent role in subsequent processes, particularly in aggravating the crisis of the Soviet system. The latter, without a doubt, fell victim to its own problems, but there was also an external catalyst that spurred internal civic activity.

Those accords marked an important milestone in formulating the rules of the game. The sides agreed not to seek to attempt to change state borders by classical force, among other things.

Since then, the confrontation has evolved into attempts to shift boundaries invisibly – mentally and ideologically. The US and its allies have been more successful.

The late and post-Cold War period was a time of the powerful spread of Western influence over its former opponents. National boundaries were also changed, but more moderately than might have been the case, given the scale of what was happening. And with relatively limited violence. These few decades gave rise to the view that the political geography would not change again, even if many of the borders were illogical from a historical or strategic point of view.

But an important fact was not taken into account. The agreements on the inviolability of the dividing lines were negotiated in the context of an approximate balance of power. The end of the Cold War eliminated this and could not but shake the whole system of arrangements. 

However, things were not static, and the situation has been shifting from complete domination by the West to a greater diversity of influences. It is not only the situation in Europe that has changed. Globalisation has turned the whole world into a stage for action – far more than it was in the twentieth century. Everything has become closely intertwined. But the European principles agreed in the last quarter of the twentieth century have not been valid worldwide, including in relation to borders.

Anyway, the old system has stopped working.

What we are witnessing in 2022 demonstrates how the problem of borders is returning in a very classical way.

The cunning compromise of the 1970s to recognise/non-recognise Taiwan could only work if there was a clear balance of interests. This arrangement has collapsed and the problem has come to the fore in the most dangerous way – a blatant ambiguity in the interpretation of the political and legal status of the extremely important territory.

Today there are already calls (quietly so far) for a new Helsinki-style security conference. It is time, they say, to agree on new rules. The idea is obvious, but it does not seem realistic at the moment, because the treaty did not establish the status quo, rather it fixed it. 

There is nothing to solve now – everything is in flux. Helsinki covered a big space – the Euro-Atlantic – but still a limited one. Now the place of action is the whole world, and there are so many players with different interests that it is not even methodologically clear how to take it all into account. 

The CSCE (later the OSCE), established in 1975, was built on the principle of international regulatory institutions, which were in their heyday at the time. They are all in decline now and new ones are not emerging. And, of course, there was a desire for stabilisation back then. Today, there is no sign of it; the focus is on achieving goals by force.

The conclusion is simple – there are no magic remedies. The world is in a dangerous phase that requires all major actors to be extremely cautious and to be able to accurately understand the consequences of their actions. And there is no other form of international system for the foreseeable future. Everyone is talking about it. But still they continue to act as they wish.

So, the penny hasn’t dropped yet. Let’s hope that it does before it’s too late. 



L’urlo di speranza dell’Avv. Holzeisen (VITA) ▷ “Abbiamo bisogno di una nuova Assemblea Costituente”: Ja, gut und schoen Frau Holzeisen, aber STAENDIG und frei von dem bisherigen Politikverbrechertum soll sie sein. Und in Deutschland auch.

 

L’urlo di speranza dell’Avv. Holzeisen (VITA) ▷ “Abbiamo bisogno di una nuova Assemblea Costituente”

L’Avvocatessa Renate Holzeisen ha deciso di candidarsi con VITA, la formazione nata su iniziativa dell’Onorevole Sara Cunial con l’obiettivo di eliminare la dittatura sanitaria e tutte le limitazioni della libertà che questa comporta. Come molte altre forze politiche, anche VITA si scontra con l’imposizione dell’obbligo di raccolta delle firme, in un agosto torrido che di certo non favorisce l’affluenza ai banchetti.

L’idea di Holzeisen è molto chiara e parte da un ideale di ‘Costituzione’ che a oggi, per l’avvocatessa, si è smarrito: “I nostri Padri Costituenti provenivano da diverse aree politiche ma avevano tutti a cuore i principi fondamentali che poi sono confluiti nella nostra Costituzione. Noi adesso abbiamo bisogno di una nuova Assemblea Costituente e spero che gli italiani scelgano quelle formazioni che in uno spirito democratico lottino effettivamente per far rivivere la nostra bellissima Costituzione”.

Jacob Rothschild accused Vladimir Putin of being a traitor

 

Alternativeworldview

Everyday source of all kinds of worldwide news.

Alternativeworldview

Everyday source of all kinds of worldwide news.

Jacob Rothschild accused Vladimir Putin of being a traitor

putin-smiling-winning

Jacob Rothschild says that Russian president Vladimir Putin is “ a traitor to the New World Order”.

Putin says NO to the NWO which makes Jacob Rothschild a little nervous. He needs Russia on their side to fulfill and complete this Agenda but Putin says NO and will fight against this.

Obama is really getting on Putin’s nerves though because he can’t see why he’s doing the things he’s doing to his own people and warning Americans “Keep your Guns”!!

I know no more than anyone else about Putin, but I can deduce some things that might make sense.

First, He would not have reached as high up as he has, just like in America, if he had not been one of them and on their side.

He would never have been head of their intelligence KGB if he was not one of them, and he would never have made it to President.

Does that mean he could not turn on them and betray them? No, it just means that even if he had, he still has not suffered like others who have betrayed the group.

TAKE A LOOK AT THE VIDEO:

(Conspiracyclub.co, Theusualroutine.com)

putin-smiling-winning

Jacob Rothschild says that Russian president Vladimir Putin is “ a traitor to the New World Order”.

Putin says NO to the NWO which makes Jacob Rothschild a little nervous. He needs Russia on their side to fulfill and complete this Agenda but Putin says NO and will fight against this.

Obama is really getting on Putin’s nerves though because he can’t see why he’s doing the things he’s doing to his own people and warning Americans “Keep your Guns”!!

I know no more than anyone else about Putin, but I can deduce some things that might make sense.

First, He would not have reached as high up as he has, just like in America, if he had not been one of them and on their side.

He would never have been head of their intelligence KGB if he was not one of them, and he would never have made it to President.

Does that mean he could not turn on them and betray them? No, it just means that even if he had, he still has not suffered like others who have betrayed the group.

TAKE A LOOK AT THE VIDEO:

(Conspiracyclub.co, Theusualroutine.com)

Kissinger: “USA sull’orlo di una guerra con Russia e Cina”: PERDERANNO, E IL MONDO SARA' LIBERO PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA STORIA

 

Kissinger: “USA sull’orlo di una guerra con Russia e Cina”

Kissinger guerra con Russia e Cina

( www.agenzianova.com) – Il mondo si trova oggi sull’orlo di un pericoloso squilibrio, in buona parte causato dall’assenza di una strategia nella politica internazionale degli Stati Uniti. E’ quanto sostiene l’anziano ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, che a 99 anni non sembra ancora aver perso la sua lucidità. “Siamo sull’orlo della guerra con Russia e Cina per questioni che in parte abbiamo creato, senza alcuna idea di come tutto ciò andrà a finire, o a cosa dovrebbe portare”, afferma Kissinger, intervistato dal “Wall street journal”.

Nel maggio scorso l’ex responsabile della diplomazia di Washington aveva già sollevato una vivace polemica, sostenendo che il conflitto in Ucraina potrebbe essere stato provocato da scelte politiche incaute da parte degli Stati Uniti e della Nato. Egli, in effetti, non vede altra possibilità che prendere sul serio le preoccupazioni di sicurezza dichiarate dal presidente Vladimir Putin e ritiene che sia stato un errore per la Nato far sapere all’Ucraina che, alla fine, avrebbe potuto aderire all’Alleanza. L’Ucraina, a suo avviso, è infatti un insieme di territori un tempo annessi alla Russia, che i russi vedono come propri, anche se “alcuni ucraini” la pensano diversamente. La stabilità sarebbe stata meglio servita facendo dell’Ucraina uno Stato cuscinetto tra la Russia e l’Occidente: “Sono stato a favore della piena indipendenza dell’Ucraina, ma pensavo che il suo ruolo migliore fosse qualcosa come la Finlandia”.

Dopo l’invasione da parte delle truppe di Mosca, aggiunge tuttavia Kissinger, “ritengo che, in un modo o nell’altro, formalmente o meno, l’Ucraina debba essere trattata (..) come un membro della Nato“. Il conflitto, però, può essere concluso solo grazie ad un accordo che preservi i guadagni territoriali ottenuti dalla Russia nel 2014, quando cioè si impossessò della Crimea e di una parte della regione del Donbass.

Quanto a Taiwan, Kissinger teme che Stati Uniti e Cina stiano andando verso una crisi e consiglia all’amministrazione guidata dal presidente Joe Biden di mantenere la stabilità. “La politica attuata da entrambe le parti ha prodotto e consentito il progresso di Taiwan in un’entità democratica autonoma, e ha preservato la pace tra Cina e Stati Uniti per 50 anni. Bisogna quindi stare molto attenti alle decisioni che possano cambiare questa struttura di base”.

E se si tentasse di dividere Mosca e Pechino, come fece egli stesso nei primi anni Settanta del secolo scorso? Quel processo, avviato proprio da Kissinger in un paio di viaggi segreti in Cina, fu coronato dagli accordi che, siglati dal presidente Richard Nixon a Pechino nel luglio del 1972, stabilirono la partnership tra Stati Uniti e Cina, strappando quest’ultima all’Unione Sovietica. Al punto in cui sono arrivate le cose, tuttavia, Kissinger non crede sia possibile applicare una semplice formula: “Ormai non si può dire ‘dividiamoli e mettiamoli l’uno contro l’altro’. Tutto ciò che si può fare è non accelerare le tensioni e creare opportunità, ma per farlo è necessario avere un obiettivo”.

Loggia Scontrino di Trapani, tra i frequentatori c’era Mattarella. La precisazione del Quirinale.

 https://www.ilmattinodisicilia.it/loggia-scontrino-di-trapani-tra-i-frequentatori-cera-sergio-mattarella-oggi-capo-dello-stato/

 

Loggia Scontrino di Trapani, tra i frequentatori c’era Mattarella. La precisazione del Quirinale.

Loggia Scontrino di Trapani, tra i frequentatori c’era Sergio Mattarella, oggi Capo dello Stato. Spunta infatti  il nome di  Mattarella tra quelli dei frequentatori delle iniziative pubbliche del circolo “Scontrino”, il centro culturale che negli anni ’80 rappresentava un vero e proprio tempio massonico. E che ora la Corte d’Assise di Trapani definisce un paravento di Logge infestate da elementi mafiosi. E lo fa nell’ambito della sentenza Rostagno in cui, dopo 26 anni di indagine, i giudici ammettono che ad uccidere il giornalista Mauro Rostagno, il 26 settembre del 1988, fu Cosa Nostra, per tappargli la bocca.

Mattarella Loggia Scontrino

A riportare la notizia è Il Fatto Quotidiano:

C’erano Calogero Mannino e Carlo Vizzini, ma anche il capo dello Stato Sergio Mattarella (all’epoca deputato Dc) tra i frequentatori delle iniziative pubbliche del circolo “Scontrino”, il centro di cultura ospitato in un palazzo barocco, che negli anni ‘80 nascondeva un vero e proprio tempio massonico e che ora la Corte d’Assise di Trapani, nelle motivazioni della sentenza Rostagno, definisce un paravento di logge infestate da elementi mafiosi del calibro di Gioacchino Calabrò, l’artificiere della strage di Pizzolungo.

Quando, l’11 Aprile del 1986, la polizia perquisì il circolo, nel centro storico trapanese, scoprì l’esistenza di 6 diverse logge. E agende e rubriche piene zeppe di numeri di telefono di politici locali e nazionali. E ora sono elencati nelle motivazioni della sentenza con cui la Corte d’Assise il 16 maggio 2014 ha condannato il boss Vincenzo Virga e il killer Vito Mazzara, in quanto rispettivamente mandante ed esecutore dell’omicidio del giornalista.

In quell’elenco compaiono i nomi di Calogero Mannino e Carlo Vizzini, ma anche l’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’epoca deputato della Dc.

Poco prima di essere ucciso Rostagno indagava proprio sulle logge. Il suo assassino, per mano mafiosa, è maturato nell’ambito di”trame collusive delle cosche con altri ambienti di potere” trapanese. Continua l’articolo di Sandra Rizza:

QUANDO, l’11 aprile 1986, la polizia perquisì il circolo di via Carreca, nel centro storico trapanese, saltarono fuori sei logge: Iside, Iside 2, Osiride, Ciullo d’Alcamo, Hiram e Cafiero, ma anche una copiosa documentazione di agende e rubriche fitte di numeri di telefono di esponenti politici locali e nazionali. I loro nomi, ora scolpiti nero su bianco nel verdetto su Rostagno, li aveva già elencati in aula il generale Nazareno Montanti, ex dirigente dei carabinieri di Trapani: “Sergio Mattarella e Francesco Canino, entrambi Dc, Carlo Vizzini del Psdi, e l’ex sindaco di Trapani Erasmo Garuccio”. Informazione confermata da Paolo Scontrino, una delle fonti più introdotte nel circolo, che nel suo verbale reso alla Criminalpol il 28 ottobre nel 1986, raccontò come il centro Scontrino organizzasse “conferenze alle quali mi risulta abbiano partecipato l’on. Sergio Mattarella, l’on. Vincenzino Culicchia (oggi Pdr), l’on. Francesco Canino (morto nel 2014)”ma anche “il rabbino Toaf” e ancora “lama tibetani, tale padre Antonj di religione Indù, Dacia Maraini… e altri’’.

Nella perquisizione si trovò anche una lettera di Mannino, datata 24 ottobre 1984, e indirizzata al Gran Maestro Giovanni Grimaudo, nella quale il politico informava che era stato concesso al centro Scontrino “un contributo in denaro”. Poco prima di essere ucciso, Rostagno indagava proprio sul mondo delle logge. L’avvocato Antonio Marino, ex segretario del Pci a Trapani, ha rivelato che sulla scoperta della loggia segreta Iside 2, alla quale erano iscritti “soggetti importanti”(oltre a Calabrò, il mafioso Natale L’Ala e il principe Gianfranco Alliata di Montereale, coinvolto e poi prosciolto dall’indagine sul golpe Borghese), si era confrontato con Mauro più di una volta.

L’avvocato racconta che il primo editoriale sul caso Scontrino firmato da Rostagno, il 22 febbraio del 1988, fu connotato da una “plateale banalizzazione della vicenda”: fino ad insinuare che fosse tutta “una montatura di Sergio Mattarella per colpire l’avversario Canino”. In realtà, ha raccontato Marino: “Mauro mi disse: faccio finta di non aver capito, perché è una cosa grossa e voglio indagare ancora”. Il legale racconta anche che Rostagno volle incontrare il giudice istruttore Nunzio Trovato, per riferirgli che si era recato al circolo Scontrino, scoprendo che Licio Gelli per due volte era stato a Trapani, proprio nel periodo della costituzione di Iside 2, anche se Grimaudo ha sempre smentito.

PROFESSORE di filosofia, l’organizzatore delle iniziative culturali del circolo Scontrino era proprio il Gran Maestro, che esibiva le sue conoscenze con i politici, mentre teneva riservate le amicizie con l’avvocato catanese Michele Papa, che vantava precedenti per banda armata, e con Pino Mandalari, il commercialista di Totò Riina. Parlando delle relazioni altolocate di Grimaudo, però, la “gola profonda” Paolo Scontrino ha spiegato che era così notorio il suo ruolo di Venerabile, da presumere “che i personaggi invitati alle conferenze sapessero di avvicinarsi ad ambienti massonici”. È stato il maresciallo dei carabinieri Beniamino Cannas, uno dei testi per i quali la Corte d’Assise ha chiesto la trasmissione degli atti in Procura, ad interrogare Paolo Scontrino: non provò neppure, rilevano i giudici, ad “approfondire il coinvolgimento del circolo in traffici d’armi o tresche con i servizi”. Né si scomodò a passare il verbale ai pm del delitto Rostagno: “sebbene contenesse spunti investigativi quanto meno rilevanti

LA PRECISAZIONE DEL QUIRINALE.  In riferimento all’articolo pubblicato il 29 luglio a pagina 1 e 2 da il Fatto Quotidiano con il titolo “Mattarella ospite del circolo della loggia massonica deviata” a firma di Sandra Rizza, l’Ufficio Stampa del Quirinale precisa quanto segue:

Sergio Mattarella non ha mai tenuto alcuna conferenza al circolo “Scontrino”, di cui non è stato affatto “frequentatore” delle iniziative. La sola volta in cui è venuto a conoscenza dell’esistenza di questo circolo è stata, nei primi anni Ottanta, in occasione della conferenza, sulla giustizia tributaria, di un suo collega professore della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo che lo ha invitato ad assistervi. Sergio Mattarella si è recato ad ascoltarlo, apprendendo in quella sede che la conferenza era promossa da un circolo denominato “Scontrino”, a lui del tutto sconosciuto e con il quale non ha mai avuto, né prima né dopo, alcuna relazione o contatto di qualsivoglia genere.

TU I TUOI PAZIENTI LI TROVERAI SOLO IN GALERA.

Sileri: ‘sono stato sempre guidato dalla sensibilità’

Sileri guidaton dalla sensibilità

“Come annunciato a marzo del 2018, appena entrato in Parlamento, e come ripetuto oggi in una intervista a la Repubblica , non mi ricandiderò alle prossime elezioni e a fine mandato tornerò al mio lavoro di chirurgo e di professore universitario”. Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, eletto senatore con il M5s e poi passato nelle scorse settimane nel gruppo di Ipf.

“Guidato dalla sensibilità”

Tornerò a fare quello che ho sempre fatto, occuparmi dei pazienti, una sensibilità che mi ha guidato anche in questi anni al servizio delle Istituzioni, durante i quali ho cercato di curare al meglio gli interessi dei cittadini – spiega Sileri -.

LA SENSIBILITA’…

Nell’intervista ho anche avuto modo di fare un breve bilancio della mia esperienza politica e di governo, che si è svolta in un momento molto difficile per l’Italia, che non è ancora finito e richiede grande unità di intenti tra le forze politiche”.
“Le Istituzioni – aggiunge – vengono prima di tutto. Per questo sono rimasto sempre fedele ed ho sostenuto lealmente i governi dei quali ho avuto l’onore di far parte, dapprima il governo Conte e successivamente il governo Draghi. In ospedale il medico, quando completa il proprio turno, lascia le consegne al collega che entra in servizio. Mi piacerebbe che il passaggio di consegne tra questo governo e quello che verrà formato dopo le elezioni si svolgesse allo stesso modo, nell’esclusivo interesse dei cittadini”.

Secondo Sileri “la straordinarietà della situazione che stiamo vivendo richiede unità di intenti, e mi auguro che lo schieramento che vincerà le elezioni, qualunque esso sia, abbia la capacità di ascoltare l’altra parte, per il bene del Paese”. ANSA

 

The Corona Crisis: The Rothschilds? Bill Gates? The Search For A Scapegoat Has Begun

 Leadership Strategy

The Corona Crisis: The Rothschilds? Bill Gates? The Search For A Scapegoat Has Begun

New! Follow this author to improve your content experience.

It is almost a law of human nature: In any crisis, natural disaster or epidemic, sooner or later people will begin to search for the “guilty parties” and events will quickly become politicized. Emerging crises are usually not taken all that seriously at first. Of course, at some point, panic will break out, but at least initially, the primary focus is on getting to grips with the immediate consequences of a disaster—which is precisely what we are seeing right now with the corona crisis.

But then the search for culprits always begins. Clearly, the mass population has a deep-seated need to identify individuals or groups to whom they can apportion blame. And if it is impossible to identify the group that bears direct responsibility for the disaster (as is the case with earthquakes, epidemics, floods, etc.), people will quickly blame any “officials” who have made mistakes in fighting the disaster. And because mistakes are always made during crises, it is not all that difficult to find suitable “culprits.” In terms of the corona crisis, Democrats can rightly point to Trump’s failings as he and his administration got off to a bad start by massively underestimated the scale of the crisis. And Trump can rightly condemn the European Union for its huge mistakes in the battle against the coronavirus crisis.

Scapegoats In The Corona Crisis

Depending on the country and prevailing political ideology, different scapegoats for the corona crisis are currently being denounced around the world. In China, absurd conspiracies are propagating claims that the virus was developed by the United States/CIA for use as a bioweapon. Rumors are also being widely circulated in Russia and Iran that the coronavirus is a U.S.-made bioweapon. Across the Arab world, disinformation campaigns are peddling the idea that the pandemic is the product of a Jewish or Jewish-American conspiracy to decimate the world population. In Iraq, for example, conspiracy theorists are pushing the narrative that a rich Jewish family, the Rothschilds, is behind the global outbreak.

Historical Parallels

The search for culprits is an inevitable feature of every crisis, whether it is an epidemic, natural disaster or economic crisis. In Europe in the Middle Ages and Early Modern period, between 40,000 and 60,000 people, mainly women, became victims of witch hunts. These “witches” were blamed for the spread of diseases, for failed harvests, for natural disasters and for other negative events that people could not otherwise explain. Jews were also often accused—there were frequent claims that Jews went around poisoning wells.

In some cases, disasters were also interpreted as punishment for sinful actions. For example, in 1542, after an earthquake, the city of Florence issued strict edicts against sodomy and blasphemy. A modern variant of this philosophy can be seen in the climate religion: whenever there’s a flood, drought or storm, yes, in relation to any extreme natural event, climate activists claim that “Mother Nature” is striking back because we have treated her so badly.

During and after the 2008 financial meltdown, “greedy bankers” were used as scapegoats. The causes of the Global Financial Crisis were so complex that most people could not hope to understand them. In situations like these, the search for scapegoats is inescapable. Rich people, or capitalism in general, have now become popular targets for scapegoating. People either directly blame the rich or the capitalist system for negative developments or they are indignant that whenever a crisis hits (e.g. an earthquake), it is members of the lower classes that bear the brunt of the crisis and not the better off.

Scapegoating

In a survey conducted by the Ipsos MORI and the Allensbach Institute, respondents in four countries were presented with the following statement: “Those who are very rich and want more and more power are to blame for many of the major problems in the world, such as financial or humanitarian issues.” In Germany, 50% of interviewees agreed with this statement, roughly twice as many as in Great Britain and in the United States (25% and 21%, respectively). This finding suggests that in times of severe economic upheaval, it would be easier to exploit preexisting hostility toward rich people in Germany and that German politicians would be more likely to target rich people than would those of Anglophone countries.

Attribution theory emphasizes that people try to understand complex events that elude simple explanation by assigning explanatory attributes, including simple guilt, to certain persons or groups. The psychologist Peter Glick argues that only groups perceived as having the power and intent to cause negative events will be scapegoated. And these groups are, by definition, not defenseless minorities. As he explains: “High status or powerful (e.g., socioeconomically successful) minorities that are viewed as competing with the dominant group are subjected to envious prejudice: they are admired for their success, but also resented for it; stereotyped as highly competent, but as having hostile motives. Because envied minorities are viewed as having the power and intent to harm, they are at risk of being blamed for causing group-level frustrations.”

Conspiracy Theory Crackpots

This is typically the root of conspiracy theories, in which scapegoated groups are portrayed as omnipotent. Conspiracy theorists have, of course, already put forward a variety of theories on the corona crisis. However, I prefer to call such people “conspiracy crackpots” rather than “conspiracy theorists” because the word “theory” is rarely applicable in such cases. The claims pushed by these conspiracy crackpots frequently have an anti-capitalist bent. For example, conspiracy theorists have recently been claiming that they have “evidence” that Bill Gates, the founder of Microsoft, leading philanthropist and one of the richest people in the world, is to blame for the corona crisis. The words of Bill Gates, who has been warning of a global pandemic for years, are now being twisted and used to support claims that he actually brought the virus into the world. Another popular “theory” alleges that the pharmaceutical industry deliberately unleashed the coronavirus in order to make billions of dollars from the vaccine.

Anti-Semitism and the myth of a world-wide Jewish conspiracy has been the root of persecution and massacres throughout history. Conspiracy crackpots can be recognized by the fact that, on the one hand, they are particularly simple-minded, while on the other they consider themselves to be the only ones who are really well informed. They also feel the need to chime in whenever they are mentioned and you can easily identify them by the fact that they are the first to tell you that the term “conspiracy theory” is itself the result of a conspiracy and that it was invented by the CIA. Now, in the midst of the corona crisis, this same pattern is repeating: conspiracy crackpots are extremely active online, spreading malicious “explanations” for the crisis and offering up potential “guilty parties.”

People Rarely Understand Complex Cause And Effect Relationships

The consequences for scapegoated groups can be fatal. As Glick explains, “If a scapegoated group is viewed as both powerful and malevolent, even the most extreme actions against them (e.g., murder) can be rationalized as self-defense.” It is especially in crisis situations, Glick argues, that people seek scapegoats, because most people cannot understand the true (and complex) causes of the crisis at hand: “Incorrect attributions may occur because information and people’s cognitive abilities to process it are limited, especially when coping with large-scale problems in complex, modern societies. For example, even professional economists may be unable to adequately explain an economic crisis. Scapegoat movements attract followers by offering simpler, culturally plausible explanations and solutions for shared negative events.”

Check out my website

I was awarded my first doctorate in history in 1986 and my second, this time in sociology, in 2016. I started my career at the

...



  • Lettera aperta al signor Luigi di Maio, deputato del Popolo Italiano

    ZZZ, 04.07.2020 C.A. deputato Luigi di Maio sia nella sua funzione di deputato sia nella sua funzione di ministro degli esteri ...