I VACCINI NON FUNZIONANO: AVREBBERO DOVUTO CAUSARE MOLTE PIU' MORTI, MA NON FUNZIONANO, LA MAGGIOR PARTE DEI VACCINATI E' TROPPO SANA. MEGLIO LASCIARLI MORIRE DI FAME E DIRE CHE E' COLPA DELL'EPIDEMIA. PERCHE'? PERCHE' LA GENTE NON HA PIU' VOGLIA DI LAVORARE PER I CAPITALISTI, PER IL CAPITALISMO E PER I GOVERNI CAPITALISTICI. IL CAPITALISMO E' FINITO, QUESTO E' L'ULTIMO CANTO DEL CIGNO.

 La povertà fa ammalare. E non solo per colpa dello stile di vita poco salutare

Lo stile di vita poco salutare spiega in parte le differenze nella salute tra ricchi e poveri. Ma non è l’unico responsabile del problema. Pensare di risolvere il divario solo promuovendo comportamenti più sani è un’illusione. Ci sono tanti altri fattori da prendere in considerazione

di redazione

Non è solo colpa dello stile di vita poco salutare se le persone più povere si ammalano di più. Le disuguaglianze nella salute tra ricchi e poveri dipendono da un insieme di fattori e non solo dalle cattive abitudini di chi vive in condizioni socioeconomiche svantaggiate.  La questione è infatti più complessa di quel che può sembrare e non si risolve solamente con campagne di prevenzione che promuovono l’attività fisica e la corretta alimentazione e condannano il fumo e l’alcol. A dirlo sono gli autori di una indagine pubblicata sul British Medical Journal condotta negli Stati Uniti e nel Regno Unito. 

Lo stile di vita sicuramente ha un peso, ma non è il principale responsabile delle differenze nell’aspettativa di vita e nell’incidenza di malattia cardiovascolari tra persone appartenenti a fasce sociali differenti. I ricercatori hanno analizzato i dati di circa 45mila adulti americani e 400mila cittadini del Regno Unito tra i 20 e i 73 anni di età. 

La condizione socioeconomica è stata definita in base al reddito famigliare, la mansione lavorativa, il tipo di contratto di lavoro, il livello di istruzione e, solo per i partecipanti degli Stati Uniti, la copertura assicurativa. 

Lo stile di vita è stato valutato utilizzando informazioni sulle abitudini alimentari, il consumo di alcolici, l’attività fisica e il fumo. 

Durante il periodo di osservazione, durato 9-11 anni, negli Usa ci sono stati 8.900 decessi e nel Regno Unito 22mila morti e 7mila casi di malattie cardiovascolari. 

In confronto alle persone con uno stato socioeconomico elevato, le persone più svantaggiate avevano un rischio considerevolmente più alto di morte prematura e di sviluppare malattie cardiache. Ma allo stile di vita poteva essere attribuito solo il 3-12 per cento dell’aumento del rischio. Non di più. Il che non significa che le cattive abitudini non incidano sulla salute. Incidono, eccome, ma non sono le uniche responsabili delle malattie e delle morti premature. 

La categoria più esposta ai problemi di salute è indubbiamente quella degli adulti con le peggiori condizioni socio-economiche e lo stile di vita meno salutare.

Ad esempio, rispetto agli adulti con uno stato socioeconomico elevato e uno stile di vita sano, quelli con uno stato socioeconomico basso e o uno stile di vita molto poco salutare, avevano rischi di mortalità e di malattia cardiache da 2 volte a 3,5 volte più elevati.

«Sulla base dei dati due grandi coorti nazionali degli Stati Uniti e del Regno Unito, è stato riscontrato che un basso stato socioeconomico era significativamente associato a rischi più elevati di mortalità e di malattie cardiovascolari, ma le associazioni erano solo modestamente sostenute da fattori legati allo stile di vite. Pertanto, la promozione di uno stile di vita sano da sola potrebbe non bastare a ridurre sostanzialmente la disuguaglianza nella salute. È necessario considerare altri determinanti sociali della salute», sostengono gli autori dello studio.

I ricercatori concludono affermando che lo stile di vita ha un ruolo importante nelle diseguaglianze di salute associate alle differenze socioeconomiche, ma ci sono altri fattori in ballo. Gli scienziati non specificano quali siano, ma si può facilmente ipotizzarne qualcuno: una persona con un lavoro usurante, che salta i controlli medici perché non ha tempo (o soldi se c’è da pagare), che non va mai o quasi mai in vacanza e che vive in un luogo particolarmente inquinato anche se rispetta diligentemente tutte le regole dello stile di vita ideale resta comunque più esposto al rischio di ammalarsi di chi conduce una vita più agiata godendo di tanti vantaggi.

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