Il proliferare degli esperti e degli scienziati negli ultimi anni salta subito all’occhio. Basta sfogliare i quotidiani o semplicemente accendere la tv per trovare come ospiti questo o quell’altro che reputano di detenere chissà quale conoscenza approfondita dei più svariati argomenti.
Con la pandemia questo fenomeno ha subito un’ulteriore accelerazione determinando fronti divisivi che, spesso, hanno contribuito ad alimentare la disinformazione.
In questi giorni si inizia ad accendere il dibattito sulla necessità di una terza dose di vaccino e così tornano alla ribalta tutti coloro che si sentono autorizzati a dire la loro quasi reputandosi investiti da un’autorità suprema.
Per fare chiarezza, sia su sedicenti esperti che sulla terza dose, ai microfoni di Radio Radio il professor Claudio Giorlandino, direttore scientifico del Centro Ricerche Altamedica, ha spiegato il funzionamento della piattaforma Scopus Author, grazie alla quale è possibile verificare l’autorevolezza dei medici. Inoltre, ci ha parlato del vaccino spiegandoci che sarebbero bastati dei vaccini tradizionali a scongiurare tutti i problemi.
Il catalogo degli scienziati
“Scienziato è colui che porta nel panorama della scienza qualcosa di veramente innovativo. Con Scopus Author basta inserire nome e cognome ed è possibile risalire a un indice che indica quanto un medico è ritenuto credibile a livello internazionale. Questo metodo è più democratico rispetto al precedente basato solo sull’impact factor, per cui nel precedente metodo colui che pubblicava su una rivista importante automaticamente era presente nel catalogo”.
“Potrete avere delle sorprese: persone che sembrano particolarmente importanti e stanno sempre in televisione hanno un valore di Scopus che dire ridicolo è poco”.
“Questo sistema è democratico. Non fa altro che vedere quanto il lavoro scientifico di un determinato soggetto è letto e pubblicato nella letteratura di altri articoli scientifici”.
Verso la terza dose
“Io mi sono esposto moltissimo, pur essendo pro vax, dicendo che la terza dose, per chi ha già fatto le altre due dosi non serve per due motivi:
1. il virus che noi adesso andiamo a confrontare è una variante delta o una nuova delta variante e questo, a detta di alcuni studiosi della Pfizer, non è più efficace.
2. Considerate che questo bizzarro vaccino, dico bizzarro perché è un vaccino che agisce su una piccola parte del virus che è la proteina spike e non è un vaccino tradizionale; i vaccini tradizionali sono quelli che agiscono su tutto il virus perché sono i vaccini da virus inattivato o modificato. Quindi il virus a quel punto te lo inietti, è morto e i tuoi anticorpi reagiscono su tutto il virus. Questi vaccini invece agiscono soltanto su una piccola parte della proteina del virus.
Se avessimo usato un vaccino tradizionale avremmo avuto una protezione completa. Perché si è scelto questi vaccini così particolari non è chiaro. Sta uscendo fuori di tutto. Perché probabilmente erano pronti? Dovevano rientrare in alcuni studi? Non si sa”.
Morti Covid e morti con il Covid
“Istituto Superiore di Sanità la settimana scorsa ha tirato fuori il Rapporto morti Covid. I morti Covid sono pochissimi: 3700 rispetto ai 650 mila morti. Intendiamoci, questi 650mila morti sono morti con il Covid”.
“126mila800 sono le persone che sono morte con il Covid ma non a causa del Covid. Invece, 3783 sono i morti di Covid. Anche chi sta bene rischia, ma molto poco. Chi sta bene, in buona salute, con il covid non muore”.
Il ruolo chiave delle cellule della memoria
“Le cellule della memoria sono la nostra difesa. Gli studi che stiamo facendo dimostrano questo: che ci si è vaccinato ha cellule della memoria anche se non ha anticorpi“.
“Quindi continuare a vaccinare con un vaccino che non è tradizionale non so se è tanto utile, non credo sia dannoso, non lo so, bisogna vederlo nel tempo si tratta di un rna alieno messo nelle nostre cellule”.
Verità non dette
“Purtroppo le agenzie nazionali e internazionali agiscono con la cosiddetta medicina difensiva, cioè quanto si prescrivono terapie e esami inutili”.
“Alcuni, quando erano al di fuori del Comitato Tecnico Scientifico, dicevano delle cose molto più tranquillizzanti, pensate al professor Palumbo che ha detto sempre che questo virus non era particolarmente pericoloso e faceva male solo ai malati, adesso è uno dei fautori della continua vaccinazione, perché c’è la cosiddetta medicina difensiva. Una volta che mi trovo nella posizione di dover prendere decisioni cerco di fare le cose in modo che non mi dovrà dire niente nessuno”.
“Continuano a spaventare con stati come la Russia, ma la Russia è alla prima ondata. La prima ondata la Russia non l’ha avuta. Se vi ricordate era chiusa e Putin diceva che da loro non succedeva niente, poi hanno avut un lieve aumento, adesso è arrivata in Russia ed è alla prima ondata”. “Bastava usare la metodologia che c’era già, prendere il virus, inattivarlo, depotenziarlo e vaccinarsi con quello; dicevano che era meno efficace, ma chi l’ha detto? Le prime validazioni del vaccino Pfizer sono state su un lavoro fatto in Vietnam, ma così pubblicato su 2000 casi, veri, non veri io credo di sì a pensar male si fa peccato. Funziona? Funziona, ha funzionato ma anche i vaccini tradizionali funzionano. Il problema è che la letteratura scientifica non è così indipendente”.
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