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Giardini Margherita a Bologna, il caso: “C’è gente che vive in tenda”

La segnalazione dei genitori delle Fortuzzi: “Una coppia è lì da settimane”. Amorevole (Santo Stefano): “Verifiche in corso, va trovata una soluzione”

La tenda piantata dentro ai Giardini, vicino all’ingresso di via Castiglione

La tenda piantata dentro ai Giardini, vicino all’ingresso di via Castiglione

Bologna, 11 ottobre 2024 – Una tenda di colore azzurro all’interno del polmone verde della città, i Giardini Margherita, entrando dal lato di porta Castiglione: è questa la ‘casa’ dove vive una coppia di persone. La tenda viene smontata al mattino e rimontata nel tardo pomeriggio, per passare la notte. A segnalare la situazione, lamentando l’ennesima situazione di degrado sotto le torri, sono gli stessi cittadini del quartiere Santo Stefano. Alcuni di loro, infatti, quando al mattino accompagnano i figli a scuola – all’interno del parco è presente la scuola primaria ‘Fortuzzi’ – hanno notato sia la tenda sia la coppia che ci vive dentro. Sembrerebbe, inoltre, che gli inquilini espletino i loro bisogni fisiologici proprio all’interno del parco, davanti alle persone che quotidianamente passano in quell’area, da sempre molto frequentata da famiglie e giovani. Una situazione che non è andata giù agli abitanti del quartiere che ora chiedono un intervento per trovare una soluzione e riportare tutto alla normalità.

Sulla vicenda, è intervenuta anche la presidente di Quartiere, Rosa Amorevole: “Finora – spiega – non avevamo ricevuto alcuna segnalazione formale, di fronte alla quale ci saremmo mossi subito come abbiamo sempre fatto. Oggi (ieri; ndr) ho sentito la polizia locale chiedendo di fare un sopralluogo per capire quale fosse la situazione, ma gli agenti mi hanno riferito che quando sono andati, all’incirca a metà pomeriggio, nel parco non era presente nessuna tenda, né tantomeno le persone che ci vivono dentro. Domani mattina (oggi, ndr) una pattuglia andrà di nuovo sul posto a controllare per vedere se riusciamo a intercettare questa coppia. Non conoscendo la fascia oraria nella quale arrivano, né quella nella quale smontano tutto, faremo più tentativi con l’obiettivo di trovare una soluzione”.

La volontà della presidente del quartiere Santo Stefano è quella di venirne a capo il prima possibile, capendo in primis se si tratta o meno di persone che hanno bisogno di assistenza. “Dobbiamo capire bene – sottolinea Amorevole – la situazione in cui si trova questa coppia e, nel caso, attivarsi con i servizi sociali laddove ci sia bisogno. A volte succede che queste persone, anche davanti a un’ipotesi di aiuto o ricollocazione, rifiutino perché hanno deciso di vivere una vita così. Altre volte, invece, si attiva proprio un aggancio, e un relativo accompagnamento, con i servizi sociali in modo da fornire l’assistenza necessaria”.

c. c.

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