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Cirino Pomicino: «Di Maio deve studiare tanto, Renzi è arrogante». Poi dà la sferzata a Conte

martedì 2 Febbraio 8:32 - di Franco Bianchini
Cirino Pomicino

«Conte deve capire che non esiste un premier per tutte le stagioni. Ognuno fa quello che dovrebbe fare l’altro, è tutto alla rovescia. La crisi politica l’ha gestita il premier, a cui spettano le dichiarazioni programmatiche. E la parte programmatica la stanno facendo i partiti, che invece dovrebbero affrontare la crisi politica». Lo afferma, alla Stampa, Paolo Cirino Pomicino. «I partiti dimostrano una debolezza assoluta. Non sono in grado di affrontare la sfida, arretrano rispetto alle loro funzioni. E non parlo del Movimento 5 stelle, che non è un partito e, per di più, è in dissoluzione. Mi riferisco soprattutto al Pd, che dovrebbe svolgere il ruolo di garanzia per la tenuta del Paese, un tempo affidato alla Dc. Non è in condizione di farlo».

Cirino Pomicino dà le pagelle

Zingaretti «è una brava persona», precisa. «Ma non ha il physique du rôle. Non ha la capacità di guidare un partito fondamentale per l’attuale assetto politico, in una situazione così complicata». Renzi invece, ha un «grande talento politico, troppo spesso sciupato a causa della sua antica arroganza. C’è sempre la speranza che migliori, prima o poi». Di Maio «deve ancora studiare tanto. La verità è che non ci si improvvisa ministri, servono anni di attività legislativa, esperienza sul campo. Non basta suonare il campanello da vicepresidente della Camera».

«Conte decida chi è»

Quanto a Giuseppe Conte, prosegue Cirino Pomicino, «deve prima decidere chi è. È un uomo del Movimento 5 Stelle? Allora si regoli di conseguenza. Può continuare a fare politica, magari come leader, anche se ora dovesse essere costretto a lasciare Palazzo Chigi. E poi deve capire che non esiste un premier per tutte le stagioni. Con i governi della Dc i presidenti del Consiglio cambiavano. Magari uno da Palazzo Chigi si spostava in un ministero di peso e lasciava il posto a un altro. Può essere una soluzione anche ora».

Cirino Pomicino e… i manicomi

«Io credo che si possa andare avanti con questa installazione, magari con un premier diverso. Il tema vero è che una crisi ha senso solo se poi c’è un segno di discontinuità. O lo fai nella composizione della maggioranza o lo fai con un cambio del premier. Altrimenti è il caso di riaprire i manicomi, abbiamo solo buttato un mese, abbiamo scherzato. E poi i problemi restano, questa crisi non è dovuta ai capricci di Renzi. Lui l’ha solo accelerata, ma nessuno è stato capace di frenarla».

ESATTO DI MAIO: HAI FATTO ABBASTANZA DANNI ALL'ITALIA, E' ORA CHE TE NE TORNI A SCUOLA, SE NON RIESCI A TROVARE LAVORO

 

Di Maio: “Cultura e lingua italiana base per rilancio economico del Paese”

Al via la XX Settimana della Lingua italiana nel mondo dedicata alla letteratura per l'infanzia nel centenario della nascita di Gianni Rodari

ULTIMO AGGIORNAMENTO 11:42

“Sappiamo tutti quale sia il fascino della lingua italiana nel mondo. Per questo” la Settimana della lingua italiana “rappresenta lo strumento più importante di promozione del vivere all’italiana in tutte le sue sfaccettature, nonché un elemento fondamentale per il nostro soft power”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, all’inaugurazione della XX Settimana della Lingua italiana nel mondo dedicata quest’anno, nel centenario della nascita di Gianni Rodari, al fumetto, alla novella grafica e alla letteratura per l’infanzia e l’adolescenza.

La lingua italiana nel mondo

Un settore, ha sottolineato Di Maio riportato da Ansa, “con un fatturato di 3 miliardi di euro all’anno e che dà lavoro a 10 mila persone” e che ha, come tanti altri, subito “durissime conseguenze della pandemia”.

La Settimana della Lingua italiana “rappresenta da 20 anni il più importante appuntamento per celebrare l’italiano ovunque sia coltivato, amato, studiato“, ha aggiunto il ministro nel suo intervento alla Farnesina, ringraziando le ambasciate, le sedi consolari e gli istituti di cultura dell’Italia per l’organizzazione dei numerosi eventi – di cui la maggior parte in formato digitale a causa della pandemia – grazie ai quali “il messaggio del valore della nostra lingua arriva in ogni angolo del mondo”.

XX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

Rilancio economico

“La cultura, la bellezza, l’eccellenza restano gli ingredienti base anche del rilancio economico del nostro Paese perché rappresentano un elemento di attrazione per tutti coloro che guardano all’Italia”, anche in chiave turistica, un altro settore danneggiato dalla crisi del Covid, ha proseguito Di Maio.

“Sono convinto che manifestazioni come questa possano offrire un sostegno concreto al nostro Paese per preservare il suo ruolo di portavoce universale della cultura e delle belle lettere. Ed è proprio in una fase difficile come quella che stiamo vivendo – ha concluso – che il mondo ne ha più bisogno”.

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DI MAIO VAI A LAVORARE, SE NE SEI CAPACE!!!

 

Di Maio: “Mario Draghi è una risorsa per l’Italia. Io di nuovo capo politico M5s? Non ci sto pensando, serve eleggere leadership forte”

Di Maio: “Mario Draghi è una risorsa per l’Italia. Io di nuovo capo politico M5s? Non ci sto pensando, serve eleggere leadership forte”

Il ministro degli Esteri è entrato nel dibattito sul ruolo che l'ex presidente della Bce potrebbe rivestire in futuro: "Ora il nostro obiettivo è usare bene i 200 miliardi del Recovery fund, e potremmo avvalerci di una competenza indiscussa come la sua"

“Tutte le risorse di questo Paese in questo momento critico serve che vengano impiegate e Mario Draghi è una risorsa dell’Italia”. Parola del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che al programma Non stop news su Rtl è entrato nel dibattito sul ruolo che l’ex presidente della Bce potrebbe rivestire in futuro in Italia. Tra chi lo vuole presidente della Repubblica (Carlo De Benedetti) e chi lo vedeva bene alla guida della Commissione Europea (come annunciato dal premier Conte sabato durante la festa del Fatto Quotidiano), c’è sempre la fazione (una parte del centrodestra centrodestra in primis) di chi immagina l’economista a capo di un possibile governo tecnico. Ipotesi di cui Di Maio non parla, sottolineando però che nella gestione dei fondi che arriveranno dall’Europa per fronteggiare la crisi post coronavirus “potremo avvalerci di una competenza indiscussa come la sua”. “Questo non vuol dire fare la scarpe al premier Conte che ha tutta la mi fiducia”, ha subito precisato Di Maio, che poi ha ribadito il concetto: “Io penso che tutte le risorse della Repubblica vadano mese a disposizione del popolo italiano”.

L’ex vicepremier ha poi parlato del futuro prossimo del Movimento 5 Stelle, che vedrà un punto di svolta negli stati generali ancora in fase di organizzazione. “Io non sto pensando di tornare a essere capo politico, anzi vorrei vedere questo movimento che si responsabilizza, che individua persone in una leadership che siano in grado di portarlo avanti” ha detto Di Maio. Che poi ha ribadito: “E’ arrivato il momento di eleggere una leadership forte perché i movimenti come i partiti hanno bisogno di guide che non devono per forza essere singole, anche plurali, però che diano bene la strada che deve seguire“. In tal senso il ministro ha ricordato che “quando mi sono dimesso a gennaio del 2020 ho detto che era importante una leadership plurale. Quando c’è uno solo che guida alla fine si deresponsabilizzano tutti. Quando parlo di leadership – ha aggiunto – non parlo di uno uomo o di una donna sola al comando, anzi penso che questo movimento si debba organizzare, strutturare. Vito Crimi sta facendo l’impossibile – ha concluso – ma è reggente, non è stato eletto”.

Non poteva mancare un passaggio sui prossimi appuntamenti elettorali. “Ho una sensazione molto buona per quanto riguarda il sì al referendum – ha detto Di Maio – Per le regionali ovviamente i cittadini decideranno, in molti nelle prossime due settimane. Devono considerare che in base a chi decideranno di eleggere, decideranno a chi mettere in mano le chiavi degli ospedali della Regione – ha spiegato – perché la Sanità è di competenza regionale. Io continuo a sostenere i nostri candidati con lealtà“.

Eppur si muove ...

 

Il M5S si smarca, Fraccaro: “Volevamo solo Conte, coerenza fino in fondo”. Toninelli: “Mai con Draghi”. Silenzio Di Maio

Il M5S si smarca, Fraccaro: “Volevamo solo Conte, coerenza fino in fondo”. Toninelli: “Mai con Draghi”. Silenzio Di Maio

E' passata un'ora da quando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -dopo aver motivato la scelta di non portare il Paese al voto- ha fatto il nome di Mario Draghi, domani a mezzogiorno atteso al Colle. Dopo aver accusato Matteo Renzi di aver "mercanteggiato sulle poltrone", continuano a tacere i vertici M5S sull'indicazione che arriva dal Quirinale. Solo poche voci si sono levate dalle file grilline, e non di big, fatta eccezione per Alessandro Di Battista -contrario all'ex numero uno della Bce- che però è fuori dal Parlamento.

Il M5S si smarca, Fraccaro: “Volevamo solo Conte, coerenza fino in fondo”. Toninelli: “Mai con Draghi”. Silenzio Di Maio

Domani è stata convocata online un'assemblea congiunta di deputati e senatori grillini, alle 13, «sulla situazione politica»: è lì che verrà decisa la linea del Movimento. Intanto su Twitter il deputato Andrea Colletti e il senatore Elio Lannutti mettono in chiaro che non voteranno mai un governo Draghi. Mentre il deputato Giorgio Trizzino, al contrario, invita ad ascoltare Mattarella e seguire le decisioni del Capo dello Stato. Intanto l'ex grillino Gianluigi Paragone punge su Facebook: «la forza più votata del Paese riuscirà a votare un governo sovranista, un governo europeista e ora riuscirà a votare anche un governo tecnico».

In queste ore stanno arrivando molti commenti da parte degli esponenti del Movimento. Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla Presidente za del Consiglio e molto vicino al premier uscente Giuseppe Conte scrive su twitter: «Ringrazio il Presidente Mattarella per il suo impegno nel voler dare un Governo al Paese, ma noi siamo sempre stati chiari con gli italiani dicendo apertamente che il M5S avrebbe sostenuto solo un esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Su questo, con coerenza, andremo fino in fondo».

«Non ci vengano a chiedere di votare Mario Draghi. Abbiamo fatto di tutto...» e «non siamo l'establishment e non possiamo votare per l'establishment. Meglio andare al voto o stare all'opposizione per bloccare ogni porcheria eventuale a danno della gente. Per me è così e penso lo sarà per tutta la famiglia del Movimento. Ci riuniremo e decideremo. Tutti assieme». Lo scrive in un post l'ex ministro M5s Danilo Toninelli.

Ha hah ha ... che ridere!

 

Italiani all’estero, Ungaro (Iv) interroga Di Maio sulla carenza di personale nel Consolato d’Italia a Zurigo

“Ho presentato un’interrogazione urgente per ottenere un rapido rafforzamento di nuove unità di personale in forza al Consolato italiano generale di Zurigo nella Confederazione Elvetica”

Zurigo, Svizzera

“Da tempo ricevo numerose segnalazioni dalla Comunità italiana in Svizzera sulla lamentata carenza di personale in forza al Consolato generale d’Italia a Zurigo. Alle lamentele si è recentemente aggiunta anche una lettera ufficiale di Luciano Alban e Sergio Giacinti, presidenti rispettivamente del Comites Zurigo e del Comites San Gallo in Svizzera. A tal proposito è bene ricordare che l’utenza, a cui deve far fronte il Consolato Generale di Zurigo, è di oltre 227.000 connazionali, ed è in costante aumento. Ciò è dovuto alla chiusura del Consolato di San Gallo avvenuta nel 2014, e dalla forte ripresa, che sta avvenendo negli ultimi anni, di italiani che si trasferiscono all’estero in cerca di lavoro, e tra questi un’alta percentuale di giovani. E da tempo si assiste ad una costante riduzione di personale nella sede di Zurigo. Inoltre, a fronte dei previsti rientri di personale nei ruoli metropolitani non corrisponde l’assegnazione di nuovo personale, inviato da Roma, o appositamente assunto in loco. Infine, con il perdurare della pandemia COVID, e di conseguenza l’adozione di protocolli di sicurezza sanitaria per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, si sono poi aggravati i problemi di carenza di personale, nonostante la buona volontà e dedizione del personale presente. Per queste ragioni ho presentato, assieme al collega Gennaro Migliore, al Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale un’interrogazione urgente per ottenere, come già fatto per altre sedi consolari nel mondo, un rapido rafforzamento di nuove unità di personale in forza al Consolato italiano generale di Zurigo nella Confederazione Elvetica”. Ne dà notizia l’On. Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto nella Circoscrizione Estero-Europa.

Renzi: lo sapevamo gia' ... e quando ti sei guardato l'ultima volta allo specchio? In Arabia Saudita? Suvvia ...

 

Cosa diceva Renzi di Conte e Di Maio? Giorgia Meloni rispolvera il video clamoroso: cosa si fa per la poltrona

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Ce ne aveva per tutti. A partire da Giuseppe Conte. Ma quale avvocato del popolo, è "la più grande fake news" della storia, attaccava Matteo Renzi poco meno di due anni fa, mettendo nel mirino anche altri alleati di oggi. A rilanciare il video clamoroso che risale al febbraio del 2019 è Giorgia Meloni che ancora una volta sottolinea le ipocrisie e le incoerenze dell'ex rottamatore e dei suoi alleati pronti a tutto pur di non andare al voto. 

 

 

"Ecco la considerazione di Matteo Renzi verso Conte, Di Maio e M5S. Gli stessi con cui sta tentando di costruire l’ennesimo governo composto da persone che fino a ieri si insultavano e si combattevano. Basta accozzaglie di gente unita solo in nome della poltrona", scrive la leader di FdI che non ha dubbi: #ElezioniSubito (il video a questo link).

 

Ma cosa dice Renzi nel video? "Non accetto paragoni con Conte perché è la più clamorosa fake news che esista. Avvocato del popolo che parla quattro lingue? L'ho sentito parlare, sono pronto al confronto in inglese e in francese con lui", diceva Renzi, famoso per l'interpretazione quantomeno fantasiosa di alcune pronunce non proprio british, come l'ormai celeberrima espressione "first reaction: shock! Because...." che ha alimentato decine di meme per giorni.

 

"Sono pronto al confronto in inglese e in francese con Salvini, e in italiano con Di Maio... Gli do tre congiuntivi di vantaggio" esclamava il Renzi-mattatore davanti ai sostenitori plaudenti. "Il problema di Di Maio è l'assenza di cervello, in quel che fa quel ragazzo manca il cervello..." diceva facendo a pezzi gli stessi, Conte e Di Maio, con cui si appresta a tornare al governo. Evviva la coerenza.

QED

 

IL BLOG
30/01/2021 20:39 CET | Aggiornato 30/01/2021 20:39 CET

C'era una volta il Movimento 5 stelle

Direte, "fatti loro". Ma l’inesistente capacità di stare in partita diventa un fatto politico rilevante

SOPA Images via Getty Images

La fragilità della condizione italiana ha diverse spiegazioni e non sarebbe onesto trovare un solo “colpevole”. È però ben evidente che abbiamo un problema grosso come una casa se guardiamo al primo soggetto politico nazionale per numero dei parlamentari, cioè il M5S.

Il Movimento infatti è ingessato da mesi in una condizione di acritico sostegno al Governo e di paralisi del dibattito interno, con conseguente perdita di forza elettorale e di peso specifico sui più delicati dossier, come emerge chiaramente anche in questi giorni.

Tutto questo però non è soltanto un problema del M5S (se così fosse potremmo dire “fatti loro”), perché l’inesistente capacità di stare in partita diventa fatto politico rilevante proprio in ragione del fatto che riguarda i due gruppi parlamentari più importanti.

Per capirci meglio però dobbiamo mettere in fila un po’ di elementi, cominciando da quelli “a favore”. C’è a Palazzo Chigi un premier (dimissionario) tutto sommato espressione proprio del Movimento, com’è giusto che sia alla luce dei risultati elettorali del 2018. E c’è poi un Presidente della Camera che in queste ore sta svolgendo consultazioni “esplorative” per vedere se la maggioranza è ancora tale. Infine c’è un ministro degli Esteri che, pur nella confusione più assoluta sulle dinamiche interne e i meccanismi decisionali, esercita una leadership di fatto, cercando con impegno di tenere sotto controllo il timone.

Tutto ciò però non fa una linea politica, non fa un’azione di raccordo tra i cittadini ed il palazzo, non esprime un reale punto di riferimento per gli altri soggetti in campo. È cioè palese la crisi del Movimento, che è numerica e politica al tempo stesso. Sui numeri c’è l’evidenza dei sondaggi e c’è il disastro a livello locale, certificato dal ritiro dalla competizione torinese della sindaca Appendino e dalla situazione di assoluto isolamento a Roma della sindaca Raggi e c’è l’assoluta irrilevanza resasi evidente in tutte le consultazioni regionali.

Sulla politica basta osservare il comportamento di due personaggi centrali nella storia del M5S, cioè Beppe Grillo e Davide Casaleggio: ebbene essi sono del tutto assenti dal dibattito in corso, incapaci di giocare un ruolo tangibile, come colpiti da afasia improvvisa.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: al netto della vittoria sulla riduzione dei parlamentari e della feroce battaglia (dal 2019 in poi) contro Salvini, poco resta nella cesta dei risultati per il movimento, la cui unica preoccupazione (a livello degli eletti) appare una e soltanto una: evitare ad ogni costo che si interrompa la legislatura.

Tra defezioni e retromarce infatti assistiamo ad un dibattito interno spesso appeso a invettive di corto respiro e retromarce evidenti, di cui l’ultima (di queste ore) è veramente impressionate.

Dopo aver tuonato contro il “nemico” Matteo Renzi con parole di fuoco tutto è già prontamente rientrato, non appena constatato che l’ex premier è riuscito a vincere il primo round della crisi, costringendo Conte a dimissioni  che mai e poi mai avrebbe dato spontaneamente. Se a ciò aggiungiamo le intemerate di Alessandro Di Battista ecco che tutto diventa più chiaro e (anche) fatuo: per l’ennesima volta si tratta infatti di colpi a salve, come vedremo plasticamente nei prossimi giorni. Il Movimento insomma è quanto mai imbolsito, e non sarà l’attivismo di Di Maio a salvarlo. Potrebbe essere lo stesso Conte nella veste di leader a scrivere una nuova pagina virtuosa? Forse sì, ma certamente ne uscirebbe cosa ben diversa da quella che abbiamo visto dal 2007 (Vaffa Day di Bologna) al trionfo del 2018. Insomma questa crisi sta dimostrando che probabilmente il Movimento così come l’abbiamo conosciuto non c’è più. E non pare fenomeno transitorio.

B., che fai, vai o resti??? Ti conviene andare ...

 

La Settimana del Blog #147

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di Beppe Grillo – Altra domenica, altra settimana del Blog: la numero 147. Rivediamo insieme gli articoli di questi 7 giorni appena passati. Eccoli:

Durante la pandemia, i 10 uomini più ricchi del mondo hanno visto la loro ricchezza complessiva aumentare di 540 miliardi di dollari, con un aumento della disuguaglianza mai registrato prima. Questa crisi ha messo a nudo i problemi del nostro difettoso sistema economico globale in cui pochi ricchi prosperano, mentre milioni di persone lottano per sopravvivere. L’umanità ha un incredibile talento, un’enorme ricchezza e un’immaginazione infinita. Dobbiamo mettere queste risorse al lavoro per creare un’economia che benefici tutti, non solo i pochi privilegiati.

La gestione dei rifiuti non è l’unico aspetto dell’Economia Circolare: rifiutare, ripensare, ridurre, riusare, riparare, rinnovare, ricostruire, riutilizzare, riciclare e recuperare sono le 10R di un nuovo modello che punta a creare maggiori posti di lavoro consumando meno materie prime. Bisogna garantire un “diritto al riuso e alla riparazione”. Ecco il progetto di legge “Diritto alla Riparazione” del M5S.

I dati pubblicati dall’Agenzia Europea Ambientale su inquinamento e mortalità sono drammatici. Si consuma una lenta e silenziosa pandemia non dichiarata. È sempre più urgente ridurre l’inquinamento atmosferico. Ne va del futuro dei nostri figli. Inquinamento PM2.5 e mortalità.

Di seguito l’intervista al teorico dei media e scrittore statunitense Douglas Rushkoff, realizzata da MEET, Digital Culture Center: Il futuro è un gioco di squadra

Esistono molti studi sui fattori che contribuiscono alla felicità dei lavoratori. Ora, un’analisi dell’Università di Chicago rivela un tratto fondamentale condiviso da nove dei lavori più apprezzati da migliaia di intervistati.

Un recente studio rileva che gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima saranno quasi impossibili da raggiungere senza drastiche riduzioni delle emissioni legate al cibo. Leggete e condividete!

Abbiamo concluso con una notizia che da tempo gli ambientalisti inglesi, e non solo, attendevano: Un recente disegno di legge del Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali del Regno Unito vieterà ai supermercati del paese l’acquisto di alimenti legati alla deforestazione illegale e all’accaparramento della terra (Land Grabbing). Ecco di cosa si tratta.

Come sempre, vi auguro una felice domenica.

B.

Bye bye perfido Casaltaleggio

 

Politica
Caro Beppe, son preoccupato per il M5S... "Renzie" vince? Ecco come fermarlo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, proveniente dalla stratosfera, una lettera aperta a Beppe Grillo ricca di osservazioni, considerazioni e consigli politici, da parte di un suo vecchio amico e sodale che lo conosce bene, GR

 

Caro Beppe,


lo so, non ti aspettavi questa lettera dopo un lungo silenzio. Gli è che da qui non è facile comunicare. Non ho più quei dolori terribili alla testa, anche perché non ho proprio la testa, qui ci sono solo anime non ancora perfettamente purificate; sto comunque bene mi mancano solo un po’ i miei capelli lunghi ma per riaverli col mio corpo bisogna attendere la fine dei tempi, che qui dicono si stia avvinando. Leggo molto, ma libri. Al momento l’Apocalisse di Giovanni. Che visione straordinaria! Leggo solo libri perché Internet è troppo lento. Per avere una buona connessione bisogna essere in Paradiso. Io sono nel Purgatorio, ma pare ancora per poco. Dio è stato misericordioso con me. E dire che io avevo qualche dubbio sulla sua esistenza.

Ogni tanto mi scrive un amico dalla Terra e mi racconta cose allarmanti. Sono preoccupato per lo stato di Gaia e questa pandemia avvicina la mia profezia sulle intelligenze artificiali e su Singularity. La prossima guerra sarà batteriologica tra gli ultimi uomini e le macchine postumane pensanti. Ancora più preoccupato sono oggi però per la nostra creatura, così debole e indifesa.  

La nostra amata creatura non sta crescendo come avrei desiderato, certo l'ambiente in cui vive non è facile, anche se, diciamolo pure, si sono adattati sin troppo bene, ma non mi va proprio giù che Renzie, come lo chiamavo io, stia quasi per averla vinta sul suo troppo debole sistema immunitario. Questo no, mi fa star male. Da qui io non mi posso occupare di queste cose, ma tu che sei ancora sulla Terra potresti fare qualcosa. Dicono che ti sei “elevato” così tanto che non scendi più giù da Sant’Ilario per via della pandemia. A breve, ti annuncio, ci sarà anche la carestia e la guerra civile. Ci saranno molti morti, ma di fame. E voi pensate di affrontare questa situazione facendo lo stesso governo di prima, dando più potere a Renzie?

No scusa, ma siete diventati tutti matti? In più mi dicono anche che da tempo non c'è un capo politico e che ora vogliono fare un Direttorio. Ne so qualcosa del Direttorio...

Beppe, la verità è che non sono cresciuti ancora abbastanza e, ripeto, bisogna rafforzare il loro sistema immunitario, se non li vuoi vedere lentamente morire. Non li puoi abbandonare al loro destino in questo momento difficile. Mio figlio Davide non ha esperienze di queste cose. Lui pensa a Rousseau. Ma qui ci vorrebbe Hobbes.

Io una idea l'avrei ed è questa: un governo a tempo, di pochi mesi, formato dalle grandi forze politiche che siano disponibili a farne parte, in modo da avere una maggioranza parlamentare solidissima e non condizionata da partitini dello zero virgola. A guidarlo sia una persona autorevole che incontri il consenso di tutte le forze del governo. Non si trova consenso sul nome? Ciascuna forza politica che aderisce al governo faccia un nome e si sorteggi il candidato premier. Dovete affrontare subito pandemia e carestia. Poi “liberi tutti” e al voto. E sia quel che sia.  

Ma c'è la destra e c'è la sinistra, e ora mi dicono che noi siamo a sinistra e quindi basta con la destra. Come sai io consideravo queste categorie obsolete. Destra e sinistra: due calvi che si contendono l'uso di un pettine. Qui, è vero, il Figlio siede alla destra del Padre, ma non mi hanno spiegato ancora il perché. Come che sia, caro Beppe cerca di far pervenire in tempo il mio consiglio sulla Terra ai nostri amati figli delle stelle.

Mi dicono che hai qualche problema in famiglia e che sei giù di corda, persino il tuo orto - lo vedo da qui -  è trasandato, mi spiace, e anche per questo volevo da tempo scriverti e farti capire che ancora ti penso. 

Auguri per il tuo nuovo Magazine, e il nostro che fine ha fatto?

Ma ti ricordi l'attraversata a nuoto dello stretto? Lo Tsunami Tour? Che avventure, che nostalgia ... 

Un forte abbraccio
dal tuo GR

QED

 

Finisce l’era del M5S e di Conte. Mattarella convoca Mario Draghi

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella intende esplorare la possibilità di formare un governo di alto profilo. Convocato Draghi.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver registrato il fallimento del mandato esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico ha osservato che a questo punto esistono due vie: quella di un incarico o del voto. Ma ha anche osservato che la crisi sanitaria ed economica «richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo. Dallo scoglimento delle Camere del 2013 – ha osservato – sono trascorsi 4 mesi per un governo, nel 2018 5 mesi».

«Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un governo senza pienezza delle funzioni in mesi cruciali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte urgente. Per questo conto di conferire al più presto incarico per formare governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili”, un incarico “ad alto profilo”, ha osservato il capo dello Stato. Il nome è quello di Maroo Draghi che domani alle 12 sarà al Quirinale.

Le accuse di Renzi

«Allo stato attuale permangono distanze alla luce della quali non ho registrato unanime disponibilità per dare vita alla maggioranza» aveva detto Roberto Fico al termine del colloquio con il Capo dello Stato nel quale gli ha riferito del suo mandato esplorativo.

«Bonafede, Mes, scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato» aveva scritto su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi. Stasera, dunque, termina l’esperienza di Giuseppe Conte e del M5S quale forza di maggioranza del Governo “giallorosso” insieme al Pd e Iv.

QED

 

Mattarella rottama Conte e si aggrappa a Draghi (Renzi gongola)

di

Die Welt Mario Draghi

Svolta del Quirinale: addio a governi politici, avanti con un esecutivo istituzionale. Mattarella convoca Draghi

E’ giunta l’ora di Mario Draghi.

Svolta del Quirinale: addio a governi politici, avanti con un esecutivo istituzionale.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per il 3 febbraio l’ex presidente della Bce, Mario Draghi.

La decisione del capo dello Stato spazza così ogni ipotesi di ricostituire un governo basato sulla vecchia maggioranza che ha dato vita al Conte 2.

Dunque niente Conte ter (per il giubilo di Matteo Renzi)

E l’ora dunque di Draghi, di un governo istituzionale del presidente, delle larghe intese.

La maggioranza M5s, Pd, Leu e Italia Viva non è in grado di dare un governo stabile all’Italia.

Quindi avanti con un governo coinvolgendo le forze dell’opposizione disponibili: in primis Forza Italia e probabilmente anche la Lega di Matteo Salvini (con un appoggio esterno?).

Perché, ha detto il capo dello Stato con parole che susciteranno polemiche in chi invoca le elezioni anticipate, nei Paesi “dove si è votato poi c’è stato un aumento dei contagi”.

Affermazione criticata indirettamente dal leghista Claudio Borghi:

E dai 5 Stelle arrivano sbuffi rilevanti sulla scelta di Mattarella:

(articolo in aggiornamento)

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SINTESI ANSA

Il presidente della Repubblica dopo aver registrato il fallimento del mandato esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico ha osservato che a questo punto esistono due vie: quella di un incarico o del voto.

Ma ha anche osservato che la crisi sanitaria ed economica “richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo”.. “Dallo scioglimento delle Camere del 2013 – ha osservato – sono trascorsi 4 mesi” per un governo, nel 2018 “5 mesi”.

Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un governo senza pienezza delle funzioni in mesi cruciali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte urgente”. Per questo conta di “conferire al più presto incarico per formare governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili”, un incarico “ad alto profilo”, ha osservato il capo dello Stato.

Da qui la convocazione dell’ex presidente della Bce, Mario Draghi, per il 3 febbraio al Quirinale.

QED

 

Italia Viva esulta per la ‘caduta’ di Conte e l’incarico a Draghi: “Lo sosterremo”

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L’ex Ministra Teresa Bellanova e il Presidente di Italia Viva Ettore Rosato: ” Grazie al Presidente Mattarella per le sue parole e la sua guida”

 

Ora Italia Viva incensa Mattarella e plaude alla sua saggezza.

Dopo aver aperto una crisi, creato stalli, generato un danno enorme all’Italia e agli italiani, la scelta del Presidente della Repubblica di convocare Mario Draghi al Quirinale incontra il plauso sia dell’ex ministra Teresa Bellanova sia del presidente di Iv, Ettore Rosato: “Ringrazio il presidente Mattarella per la saggezza e il senso di responsabilità: le sfide che il Paese ha davanti sono enormi ed il governo, lo diciamo da mesi, deve essere all`altezza. In questo momento così delicato non faremo mancare il nostro contributo ed il nostro apporto” ha scritto su twitter Bellanova.

“Grazie al Presidente Mattarella per le sue parole e la sua guida. In un momento di emergenza come questa, ma anche con delle straordinarie opportunità che si aprono per l’Italia, servono le migliori energie a servizio del Paese. Noi con lealtà le sosterremo” twitta invece Rosato.

(Agi)

Lettera aperta al signor Luigi di Maio, deputato del Popolo Italiano

ZZZ, 04.07.2020 C.A. deputato Luigi di Maio sia nella sua funzione di deputato sia nella sua funzione di ministro degli esteri ...