Mattarella rottama Conte e si aggrappa a Draghi (Renzi gongola)
Svolta del Quirinale: addio a governi politici, avanti con un esecutivo istituzionale. Mattarella convoca Draghi
E’ giunta l’ora di Mario Draghi.
Svolta del Quirinale: addio a governi politici, avanti con un esecutivo istituzionale.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per il 3 febbraio l’ex presidente della Bce, Mario Draghi.
La decisione del capo dello Stato spazza così ogni ipotesi di ricostituire un governo basato sulla vecchia maggioranza che ha dato vita al Conte 2.
Dunque niente Conte ter (per il giubilo di Matteo Renzi)
E l’ora dunque di Draghi, di un governo istituzionale del presidente, delle larghe intese.
La maggioranza M5s, Pd, Leu e Italia Viva non è in grado di dare un governo stabile all’Italia.
Quindi avanti con un governo coinvolgendo le forze dell’opposizione disponibili: in primis Forza Italia e probabilmente anche la Lega di Matteo Salvini (con un appoggio esterno?).
Perché, ha detto il capo dello Stato con parole che susciteranno polemiche in chi invoca le elezioni anticipate, nei Paesi “dove si è votato poi c’è stato un aumento dei contagi”.
Affermazione criticata indirettamente dal leghista Claudio Borghi:
Nel caso non aveste visto: il Presidente Mattarella ha affermato che nei paesi dove si è votato i contagi sono esplosi. Ecco l'unico Stato in cui si sono tenute elezioni generali dall'inizio della seconda ondata covid. pic.twitter.com/ZWTMIfge6F
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) February 2, 2021
E dai 5 Stelle arrivano sbuffi rilevanti sulla scelta di Mattarella:
Ringrazio il Presidente Mattarella per il suo impegno nel voler dare un Governo al Paese, ma noi siamo sempre stati chiari con gli italiani dicendo apertamente che il M5S avrebbe sostenuto solo un Esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Su questo, con coerenza, andremo fino in fondo
— Riccardo Fraccaro (@riccardo_fra) February 2, 2021
(articolo in aggiornamento)
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Il presidente della Repubblica dopo aver registrato il fallimento del mandato esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico ha osservato che a questo punto esistono due vie: quella di un incarico o del voto.
Ma ha anche osservato che la crisi sanitaria ed economica “richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo”.. “Dallo scioglimento delle Camere del 2013 – ha osservato – sono trascorsi 4 mesi” per un governo, nel 2018 “5 mesi”.
Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un governo senza pienezza delle funzioni in mesi cruciali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte urgente”. Per questo conta di “conferire al più presto incarico per formare governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili”, un incarico “ad alto profilo”, ha osservato il capo dello Stato.
Da qui la convocazione dell’ex presidente della Bce, Mario Draghi, per il 3 febbraio al Quirinale.
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