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Credit Suisse: nel 2020 in Italia è aumentata la ricchezza, non la disuguaglianza

Il report sulla ricchezza del colosso elvetico ha misurato una crescita del risparmio delle famiglie dal 10,3% del 2019 al 17,6%, guidata dalla contrazione dei consumi. La ricchezza per adulto ammonta a quasi 240 mila dollari: +3,5% dal 2020. Nel mondo, intanto, crescono milionari e ultra-milionari

di Marco Capponi 22/06/2021 13:15


tempo di lettura 2 min


Credit Suisse: nel 2020 in Italia è aumentata la ricchezza, non la disuguaglianza

L'Italia è stato uno dei Paesi più duramente colpiti dalla pandemia di Covid-19 e, oltre all'impatto epidemiologico, ha sofferto le conseguenze a livello economico: per esempio, per tutte le attività legate ai flussi turistici nazionali e globali. Dopo la flessione dell'8,9% del pil registrata durante il 2020 pandemico, la nuova edizione del Global Wealth Report di Credit Suisse vede però per il Paese una ripresa solida, che nel biennio 2021-22 dovrebbe attestarsi a una media annua del 3,9%.

La pandemia ha colpito in maniera evidente il risparmio delle famiglie: gli analisti del colosso elvetico segnalano che, se nel 2019 questo valore corrispondeva al 10,3% del prodotto interno lordo, nei primi tre trimestri del 2020 è salito al 17,6%. Includendo l'Italia con i Paesi europei dalle caratteristiche simili, vale a dire Spagna e Grecia, il report ha misurato per il terzetto una contrazione media del reddito personale disponibile del 2,2%, mentre i consumi privati hanno subito addirittura una flessione dell'8,9%. Nel 2021 gli analisti prevedono però, per i tre Paesi, un aumento dei consumi del 6,8%, e del reddito disponibile del 2,8%.

A fine anno, evidenzia poi lo studio, la ricchezza per adulto in Italia era di 239.244 dollari americani, mettendo così a segno una crescita dal 2000 pari al 3,5%. La disuguaglianza economica nel Paese resta bassa, anche se, sottolinea il report, il coefficiente di Gini che misura le differenze di ricchezza è aumentato da 60,1 punti del 2000 a 66,5 del 2020. D'altro canto, i super-ricchi sono rimasti pressoché invariati: la quota di ricchezza del primo 1% della popolazione è passata dal 22,1% di inizio secolo al 22,2% attuale. 

Se questi sono i numeri dell'Italia, lo studio si è concentrato poi sulla fotografia della ricchezza a livello mondiale. Il valore aggregato di tutto il pianeta è salito di 28.700 miliardi di dollari nel corso del 2020, per un controvalore totale di 418.300 miliardi. A tassi di cambio costanti (quindi considerando i livelli del 2019) si tratta di un incremento anno su anno del 4,1%. A fronte di ciò, tuttavia, è aumentata la disuguaglianza: il numero di milionari nel mondo è cresciuto di 5,2 milioni, arrivando a 56,1. Per entrare nell'1% più ricco del pianeta, ormai serve 1 milione di dollari, a fronte di 988,1 mila dell'anno precedente. 

Il 2020, evidenziano gli esperti, risulta quindi essere il primo anno nella storia in cui più dell'1% degli adulti a livello globale è milionario, in termini di dollari nominali. Guardando ancora oltre, i i super-ricchi, definiti dall'acronimo Ultra High Net Worth (Uhnw, almeno 30 milioni di patrimonio investibile) sono aumentati del 24%, il tasso di crescita più alto dal 2003. Nei prossimi cinque anni il loro valore dovrebbe raggiungere le 344 mila unità, mentre i milionari nel 2025 dovrebbero essere 84 milioni. (riproduzione riservata)

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