Il famoso 1% che si deve pappare i 200 miliardi UE di cui l'Italia in realta' non ha nessun bisogno

 

L’1% degli italiani è milionario

Nonostante tutto, crescono i ricchi in Italia, nono Paese al mondo per opulenza finanziaria. Nel nostro Paese vi sono 400 mila milionari, cioè persone che detengono un patrimonio di almeno un milione di dollari in ricchezza finanziaria, l’1% della popolazione adulta.

di Carlo Valentini




risparmi

«L'Italia è la nona nazione al mondo per ricchezza finanziaria, con 5,3 mila miliardi di dollari. Il risparmio continua a essere un asset strategico, ancor più nel contesto emergenziale attuale. Le ipotesi di crescita annuale per la ricchezza nei prossimi anni variano in un range dall'1% al 3%». L'indagine è stata realizzata da Bcg, ovvero Boston consulting group, che si occupa di consulenza strategica, con più di 90 uffici in 50 Paesi e 20 mila professionisti.

Secondo il Rapporto: «Nel nostro paese vi sono 400 mila milionari, cioè persone che detengono un patrimonio di almeno un milione di dollari in ricchezza finanziaria, l'1% della popolazione adulta. Se si guarda poi al segmento degli individui che detengono un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari di ricchezza finanziaria, in Italia se ne contano 1.700».

E fuori dall'Italia, cioè in generale, qual è la situazione? «Negli ultimi vent'anni abbiamo assistito al rialzo di mercato più lungo della storia e la ricchezza finanziaria globale è triplicata di valore«, sottolinea il gruppo di ricercatori di Bcg, «passando da 80 mila miliardi di dollari nel 1999 a 226 mila miliardi di dollari a fine 2019.

Solo lo scorso anno si è registrata una crescita del 9,6% nei patrimoni personali, la più forte nell'ultimo decennio, in cui la ricchezza è cresciuta del 6,2% rispetto al 4,5% del primo decennio del nuovo secolo». La previsione varia a seconda di come si comporterà il Covid nei prossimi mesi.

In ogni caso viene stimata per il 2024 una crescita dei livelli di ricchezza che varierà dall'1,4% nel peggiore dei casi (raggiungendo 243 mila miliardi di dollari) al 4,5% (282 mila miliardi) nello scenario migliore. Infine una considerazione sulle nuove generazioni di ricchi: «Le loro esigenze e aspettative saranno molto diverse rispetto a quelle del passato.

Davanti alla vastità di scelte di strumenti finanziari punteranno alla qualità e cercheranno di orientarsi tra soluzioni sempre più complesse. Da parte loro gli operatori del settore dovranno fare i conti con nuovi bisogni ma anche una nuova concorrenza, potenziata dalla digitalizzazione sempre più diffusa e dalla richiesta dei clienti di maggiore comprensione delle scelte effettuate».

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