EUROPA
La visita ufficiale
Mattarella da Macron, garante asse con Parigi per una nuova Ue
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Macron e Mattarella in una foto di repertorio (GettyImages)
04 luglio 2021
La prima visita di Stato dopo quella di Giorgio Napolitano nell'ottobre
del 2012, la prima all'estero di Sergio Mattarella dopo la pandemia: è
cominciata questo pomeriggio fra le bandiere italiane che sventolano tra
quelle francesi dagli Invalides agli Champs-Elysées la tre giorni del
presidente della Repubblica a Parigi. Una missione di importanza
cruciale, che vuole essere anche il sigillo ad un legame che oggi Parigi
ha definito "unico" fra i due Paesi e ad un rapporto personale di
amicizia con Emmanuel Macron che ha permesso ai due Paesi di superare il
momento più difficile degli ultimi anni.
Era il primo maggio di due anni fa quando Mattarella sbarcò in Francia
dopo i mesi di gelo fra i due governi, culminati nel richiamo a Parigi
dell'ambasciatore Christian Masset. Erano i tempi dei malintesi e delle
incomprensioni, ma i due presidenti della Repubblica seppero voltare
pagina con una memorabile visita ai luoghi dove abitò Leonardo da Vinci
nei suoi ultimi mesi di vita. Oggi, più di due anni dopo, il ministro
per gli Affari Europei, Clément Beaune, l'uomo più vicino a Macron nel
governo, ha parlato di "un legame europeo unico fra i nostri due Paesi,
essenziale ed ancora sottovalutato".
La visita, che entrerà nel vivo domani mattina quando Mattarella sarà
ricevuto all'Eliseo, proseguirà nel pomeriggio quando il presidente
pronuncerà un discorso alla Sorbona. Al suo arrivo, oggi, primo
appuntamento al museo della ceramica di Sèvres, alle porte di Parigi,
poi il rientro nell'hotel del centro di Parigi dove il capo dello Stato
ha ricevuto la gradita visita di Giorgio Armani.
Tanti i temi e i risvolti di questo rapporto tra Francia e Italia che si
rafforza e che sarà suggellato entro l'anno anche da un trattato di
cooperazione rafforzata, quel 'trattato del Quirinale' messo in cantiere
in un incontro bilaterale fra i due governi quando a guidare quello
italiano c'era Paolo Gentiloni. "Sono quarant'anni che non c'erano
relazioni così buone tra Francia e Italia", ha detto lo studioso
Jean-Pierre Darnis intervistato in questi giorni da Le Figaro. Al posto
numero 1 dell'agenda di Roma e Parigi degli ultimi mesi c'è stata
l'iniziativa del grande piano di rilancio europeo per uscire dalla crisi
della pandemia, una rivoluzione rispetto all'approccio rigorista che
era stato rappresentato a lungo dalla Germania. E per vincere la sfida
più grande, i due governi si sono presentati insieme.
Con l'arrivo di Mario Draghi alla guida del governo, i rapporti fra Roma
e Parigi grazie anche al rapporto particolarmente caldo con Macron si
sono ulteriormente rafforzati, a tutti i livelli. Antichi dissidi come
quello sulla presenza in Francia degli ex brigatisti degli anni di
piombo sono stati risolti negli ultimi mesi, con Macron che ha risposto
alle richieste di estradizione italiane che si ripetevano invano da 25
anni. Anche la rivalità in Libia ha ceduto il passo alla comune
constatazione che a trarne vantaggio sarebbero state soltanto Turchia e
Russia. - See more at:
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