EMIGRATO | Michael Giunta, 26 anni: “In Germania sto bene, in Italia lavoravo in nero”
“Lavoro in un supermercato che vende prodotti italiani. Il lavoro va alla grande: qui ci sono anche alcuni amici del mio paese, lavorano, si trovano tutti bene”
Repubblica racconta la storia di Michael Giunta, 26 anni, arrivato in Germania nel settembre dell’anno scorso, nel pieno della pandemia.
“Abitavo a Calcarelli, in Sicilia, un paesino di 800 abitanti, nelle Madonie. Ho un diploma di istituto tecnico, ma lavoravo saltuariamente in campagna, in nero. I miei cugini mi invitavano da tanto tempo a raggiungerli in Germania: finalmente ho trovato il coraggio, e l’ho fatto. Lavoro in un supermercato che vende prodotti italiani. Il lavoro va alla grande: qui ci sono anche alcuni amici del mio paese, lavorano, si trovano tutti bene. Qualcuno ha difficoltà momentanee, per esempio i negozi di parrucchiere. Ma io sono proprio contento, lo rifarei!”.
Michael non è un caso isolato. Neanche la pandemia ha frenato un fenomeno in ripresa da tanti anni, e che ormai si estende pure agli studenti: nel 2018 si è spostata nel Centro Nord il 23% della popolazione universitaria del Sud, rileva la Svimez. Senza contare tutti quei giovani italiani che hanno lasciato la Penisola in cerca di una qualità di vita migliore oltre confine.
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