Immuni, l'app anti-coronavirus: il Fatto: "Dietro ci sono i figli di Silvio Berlusconi e l'amico di Renzi"
Le aziende coinvolte nella App "Immuni" per tracciare i possibili contagi da coronavirus sono tre: Bending Spoons, che realizza l'infrastruttura, il Centro Medico Sant' Agostino di Luca Foresti e il colosso dell'e-marketing Jakala, guidato da Matteo de Brabant. Tutte con sede a Milano. Bending Spoons, riporta il Fatto quotidiano di Marco Travaglio, è stata fondata da quattro ragazzi nel 2013 - Francesco Patarnello, Luca Ferrari, Matteo Danieli e Luca Querella -e sviluppa applicazioni che hanno avuto decine di milioni di download. Alla fine del 2019 aveva circa 130 dipendenti e un fatturato (che era previsto più che raddoppiare rispetto al 2018, 90 milioni contro i 37,5 certificati dall' ultimo bilancio disponibile). Numeri che hanno attirato gli interessi degli investitori: a luglio 2019 sono entrati col 5,7% nella compagine proprietaria - fino ad allora costituita dai fondatori e da alcuni dipendenti di Bending Spoons - tre società, vale a dire H14 di Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, Nuo Capital dalla famiglia Pao Cheng di Hong Kong e StarTip (veicolo di Tamburi Investments Partners spa).
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"Curiosamente", scrive il Fatto, "la H14 dei figli di secondo letto di Silvio Berlusconi la troviamo con una piccola quota anche nel capitale di Jakala". Il fondatore è Matteo de Brabant, sostenitore ai tempi del'Expo del candidato sindaco Beppe Sala. Luca Foresti che guida la rete di poliambulatori Centro medico Sant' Agostino a Milano "è vicino a Matteo Renzi: nel 2013, quando il fiorentino si preparava a giubilare Enrico Letta, partecipò alla Leopolda".
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