Chi ha paura di Yanis Varoufakis? Censura in Germania per il film “Adults in the Room”
Chi ha paura di Yanis Varoufakis? Dietro l’ostracismo tedesco
nei confronti di “Adults in the Room”, il film del grande regista greco
Costa-Gavras, ci sarebbero mani potenti che prima ne hanno osteggiato la
realizzazione, in particolare il direttore tedesco dell’ESM Klaus
Regling nel 2017 avrebbe chiesto a Costa-Gravas di rinunciare al
progetto cinematografico, e che ora ne impedirebbero la distribuzione in
Germania. Ne scrive il sempre ben informato German Foreign Policy – – https://vocidallagermania.blogspot.com
Un incontro a Parigi
Alcuni importanti funzionari della Repubblica Federale Tedesca
si sarebbero personalmente adoperati per impedire la rielaborazione
cinematografica in chiave critica dell’operato tedesco nei confronti
della Grecia durante l’eurocrisi. I media greci, infatti, avevano già
riferito nel febbraio di quest’anno di un incontro tra il famoso regista greco Costa-Gavras e il direttore del fondo ESM, Klaus Regling [1]. L’articolo riporta che durante una cena a Parigi il capo dell’ESM Regling
avrebbe chiesto al due volte vincitore del premio Oscar di astenersi
dal portare avanti il suo attuale progetto cinematografico “Adults in the room”,
annunciato per il 2017. Per la sua rielaborazione cinematografica dello
scontro tra Berlino e Atene del 2015, il grande regista Costa-Gavras si
sarebbe basato sul libro dell’allora Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis,
nel quale venivano descritti gli incontri dell’eurogruppo, nonché sulle
registrazioni audio degli stessi incontri fatte segretamente da
Varoufakis, oppositore del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble. Secondo quanto affermato dal regista, famoso in tutto il mondo per i thriller politici come “Z” o “La rivolta invisibile”, Regling
gli avrebbe chiesto di astenersi dal trasporre cinematograficamente gli
incontri in quanto il ritratto fatto da Varoufakis era in gran parte
errato [2]. Costa-Gavras gli aveva invece risposto che era stato in
grado di confrontare le informazioni contenute nel libro di Varoufakis
con le registrazioni audio delle riunioni dell’Eurogruppo e di averne
verificata l’attendibilità. In seguito alla pubblicazione delle
registrazioni audio di Varoufakis, Regling ha anche espresso il suo
rammarico per la violazione della “privacy” dei funzionari dell’UE
interessati.
I diktat di risparmio di Schäuble
Nel film-documentario politico, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nell’agosto 2019, vengono
descritte le trattative tenutesi durante la maratona dell’Eurogruppo,
nel quale erano presenti sia il dominante ministro delle Finanze tedesco
Schäuble, che il primo ministro greco Alexis Tsipras, a capo di un
governo di sinistra eletto nel gennaio 2015. La sinistra
socialdemocratica di Tsipras, Syriza, aveva vinto le elezioni politiche
in una Grecia devastata economicamente, con la promessa di porre fine ai
rovinosi diktat tedeschi che in particolare Schäuble aveva imposto ad
Atene mediante una serie di cosiddetti “pacchetti di austerità”; i
diktat tedeschi avevano portato a un crollo del prodotto interno lordo
greco di circa un terzo e a un’esplosione della disoccupazione e della
povertà. Nel corso della maratona negoziale del 2015, condotta per la
parte greca dall’allora ministro delle Finanze Varoufakis, tutte le
proposte di compromesso di Syriza per allentare i diktat tedeschi erano
state deliberatamente sabotate da Schäuble al fine di fare del governo
di sinistra di Atene un esempio da utilizzare per la dissuasione.
Nell’estate del 2015, la Grecia era stata addirittura minacciata da
Schäuble di essere esclusa dalla zona euro, con delle possibili
conseguenze disastrose, e alla fine il popolo greco ha dovuto persino
accettare un umiliante inasprimento del regime fiscale di austerità
tedesco. Fatto che ha ostacolato la prevista svolta politica a sinistra
in Grecia.
Premio d’onore a Venezia
Il film sulla vicenda, che in occasione della sua prima
proiezione ha ricevuto il Premio d’onore alla Mostra del Cinema di
Venezia, in Italia è stato accolto molto bene. Nel paese in crisi,
che si trova ancora una volta in una fase di conflitto
politico-economico con Berlino, la stampa “alla fine della proiezione”
ha applaudito il film “Adults in the room”, fatto che ci si poteva anche
“aspettare” in considerazione degli effetti dell’austerity in Italia,
secondo quanto riportato dalla stampa tedesca [3]. Il film è stato
proiettato nelle sale di Grecia, Spagna, Francia, Belgio, Portogallo,
Australia e Argentina, mentre in Svezia è stato un servizio di streaming
ad assicurarsene i diritti. [4] Nella Repubblica Federale, invece,
l’ultimo lavoro del grande regista di fama internazionale è stato in
gran parte messo a tacere e di fatto ne è stato imposto un boicottaggio
informale – nonostante il fatto che Ulrich Tukur, uno degli attori
tedeschi piu’ famosi, nel film interpreti il ruolo del ministro delle
Finanze Schäuble. In Germania non c’è stato un solo distributore
cinematografico ad accettare di includere nel suo programma l’opera del
pluripremiato vincitore dell’Oscar, all’interno della quale viene
esaminata in maniera molto critica la battaglia tedesca per l’egemonia
in Europa.
“Completamente soggettivo”
In un post del blog tedesco Griechenlandsolidarität viene riportato che
gli addetti ai lavori del settore cinematografico avrebbero dichiarato
che l’argomento in Germania sarebbe già stato dimenticato e che il film
“non avrebbe suscitato alcun interesse”. Ma alla luce delle attuali
controversie sulle misure di stimolo economico nell’ambito del contrasto
alla crisi causata dal coronavirus, che vedono da un lato la Germania e
dall’altro Italia e Spagna, questo atteggiamento può essere considerato
senza ombra di dubbio come una mera scusa. La questione di fondo piuttosto è un’altra, e cioè “se ai distributori cinematografici sia stato fatto presente che alcune persone molto potenti” si sarebbero espresse contro la proiezione del film nelle sale tedesche. In realtà, il direttore del fondo ESM, il tedesco Klaus Regling, aveva già cercato di convincere Costa-Gavras ad abbandonare il progetto cinematografico.
Il film, che si basa su alcune registrazioni audio fatte di nascosto,
non ha mai ottenuto il doppiaggio tedesco e non ha nemmeno una voce in
lingua tedesca su Wikipedia e in una delle poche recensioni tedesche è
stato descritto come “incondizionatamente soggettivo”. [5] I
principali media tedeschi, in occasione della prima del film, ne avevano
parlato in modo dispregiativo etichettandolo come un “programma
televisivo per il tempo libero”. [6]
Nessun commento:
Posta un commento