Finalmente il cittadino Diaferio avrà una degna sepoltura in Patria
Il 68enne, originario di Margherita di Savoia e morto di stenti in Messico, non sarà sepolto in una fossa comune grazie al pressing dei parlamentari 5 Stelle D’Ambrosio, Scagliusi e Di Battista
Il 68enne, originario di Margherita di Savoia e morto di stenti in Messico, non sarà sepolto in una fossa comune grazie al pressing dei parlamentari 5 Stelle D’Ambrosio, Scagliusi e Di Battista
Il caso di Salvatore Diaferio, cittadino italiano di origini pugliesi morto di stenti in Messico, aveva mobilitato i parlamentari pugliesi del Movimento 5 Stelle. Ora una buona notizia chiude il cerchio di questa triste vicenda. «Finalmente a Salvatore Diaferio è stata data una degna sepoltura – dichiara Giuseppe D’Ambrosio, deputato pugliese del Movimento 5 Stelle – Assieme ai colleghi Emanuele Scagliusi ed Alessandro Di Battista, ci eravamo attivati fin dall’inizio per chiudere questa orrenda vicenda burocratica. Spesso ci si dimentica che dietro le carte ci sono delle vite, degli uomini e delle donne che soffrono».
Salvatore
Diaferio, 68 anni, era un cittadino di Margherita di Savoia. emigrato
in Messico per cercare fortuna. Le cose non erano andate bene e si era
ammalato. Nonostante diverse richieste per ottenere un prestito di 350
euro per acquistare un biglietto per tornare in Italia, il signor
Diaferio è morto di stenti, in aeroporto, luogo in chiedeva l’elemosina.
Nessun parente ha voluto portare la sua salma in Italia e in assenza di
documentazioni italiane e sostegno delle spese, il signor Diaferio
rischiava di essere sepolto in una fossa comune in Messico. «Dopo
diversi contatti con i ministeri e le ambasciate competenti e diversi
solleciti siamo riusciti a dargli una degna sepoltura. Un cittadino
onesto italiano non poteva finire in quel modo – ha commentato il
deputato andriese Giuseppe D’Ambrosio (M5S) – Esprimo solo il dispiacere
per non aver potuto dargli un aiuto quando era ancora in vita. Mi
dispiace per il trattamento ricevuto dal signor Diaferio, mi dispiace
per non aver conosciuto prima la sua storia. Ci sia d’insegnamento per
il futuro: un cittadino italiano non può finire così».
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