Dal giornaletto del leccaculo infinito: Distinguiamo i ristoratori che soffrono dai violenti che vogliono solo il caos, ma l'unico problema che hanno in realta' e' come farsi rieleggere CGIE e COMITES disposti a lustrargli gli stivali - CHI OSA TOCCARE I FILI E' CENSURATO E BANNATO - PROPRIO VOI CHE SAPETE MEGLIO DI CHIUNQUE ALTRO COME SI FANNO A FARE LE LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE ANDATE A FARE INGINOCCHIARE GLI EMIGRATI DI FRONTE A QUESTI SFIGATI, DEFICENTI E CRIMINALI DI STATO

 

Calabrese (Comites Zurigo) scrive a Draghi e Di Maio: “Governo non abbandoni i circoli italiani in Svizzera”

“Raccolgo il grido d’aiuto del mondo delle associazioni – spiega Calabrese in una nota -, auspicando un tavolo di confronto, per cercare una soluzione”

Ippazio Calabrese, consigliere del Comites di Zurigo, nella cui Circoscrizione consolare vivono e lavorano circa 224.000 italiani iscritti regolarmente all’AIRE, con oltre 300 associazioni locali e circa 50 circoli ricreativi, si rivolge al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministero degli Esteri Luigi Di Maio “affinché i suddetti circoli non vengano dimenticati, bensì sostenuti nell’interesse della numerosa comunità italiana”.

“Raccolgo il grido d’aiuto del mondo delle associazioni – spiega Calabrese in una nota -, auspicando un tavolo di confronto, per cercare una soluzione, visto che questi Centri non sono contemplati in nessuna circolare ministeriale riguardante i sussidi covid-19. I centri aggregativi all’estero, come per esempio la Colonia Libera Italiana di Lucerna, che nel 2019 ha festeggiato il suo 75esimo anniversario, sono stati da sempre un punto di riferimento e di incontro dei nostri connazionali, che rappresentano il fulcro delle loro attività culturali, sociali, nonché politiche. In essi si parla italiano, si mangia italiano, si organizzano manifestazioni con artisti italiani, gite in Italia, si ricevono le autorità italiane, parlamentari, Consoli, Ambasciatori. Sono, pertanto, una finestra dell’Italia in Svizzera, dove si propone e si diffonde solo cultura Made in Italy, in sostanza possiamo equipararli a delle vere miniere d’oro, a costo zero”.

“Fino agli inizi del 2020 i Centri erano ben frequentati e dai ricavi si è potuto far fronte a tutte le incombenze finanziarie. Le restrizioni giuridiche legate alla pandemia da Covid-19 hanno causato un enorme danno economico e continuano ad avere forti ripercussioni negative. Queste norme coercitive, che impongono il mancato esercizio del centro, non danno spazio ad entrate, ma comunque bisogna sostenere i costi fissi come per esempio il fitto dei locali, il riscaldamento, la luce, le pulizie, per non parlare dello smaltimento di derrate alimentari per svariate migliaia di franchi, a causa dei prodotti rimasti invenduti e scaduti”.

“Ai sensi dell’art. 24 delD.Lgs. n. 71/2011 sappiamo che i Consolati possono concedere sussidi ai cittadini che versano in stato di indigenza e, in via eccezionale, erogazioni in denaro con obbligo di restituzione nel caso vi sia uno stato di occasionale grave necessità, altrimenti non fronteggiabile. Si tratta di una nuova normativa speciale con la quale si attribuiscono ai Consolati risorse economiche aggiuntive per l’assistenza diretta ai connazionali.

Per questo, stimati Presidente del Consiglio e Ministro Luigi Di Maio, Vi chiediamo se fosse possibile ampliare questa tipologia di sussidio, in maniera straordinaria, estendendolo anche ai centri aggregativi, gestiti dalle Associazioni (ne cito alcuni della zona di Lucerna: Centro Pugliese/LU, Colonia Libera Italiana/Lucerna, Centro Abruzzese/LU, Colonia Libera Italiana/Horw, Centro Fuscaldese/LU, Centro Italiano/Ebikon, Colonia Libera Italiana/Hergiswil)”.

“L’obiettivo di un tale sostegno finanziario – conclude il consigliere del Comites di Zurigo -, è impedire che le strutture culturali-associative italiane in Svizzera, basate in larga misura sul volontariato, subiscano danni economici, con il rischio di non poterle più riaprire”. 

 

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16/04/21

Italiani all'estero: BASTA CAZZATE, LA GENTE STA CREPANDO DI STENTI, NON DI SARS-Covid19

Giuseppino Cunticello

 

Basta kiagne, ce vonno du cose due E BASTA:

1) Divorzio de TUTTE LE COMPETENZE suje tajane all'estere dal MAECI, creazione dell'Agenzia Indipendente per l'Emigrazione Italiana per mezzo di legge di iniziativa popolare;

2) Creazione di un fondo di assistenza socio-economico finanziato daje emigranti tajane indipendente dal governo tajane per mezzo di legge di iniziative popolare.

Basta palla' a vanvera, la gente sta crepanne.

Punteakkape.

 

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Lettera aperta al signor Luigi di Maio, deputato del Popolo Italiano

ZZZ, 04.07.2020 C.A. deputato Luigi di Maio sia nella sua funzione di deputato sia nella sua funzione di ministro degli esteri ...