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12/04/13

Che cos´é la sovranitá monetaria?

Grillo farebbe bene a limitarsi a parlare di cose che capisce, perché é BRAVO in quel campo. Tra queste non ci sono la moneta, il credito e le valute. Ma questo ce l´ha in comune con molti altri, non solo in questo movimento.
Cerco di essere sintetico al massimo:
1) Il concetto di moneta come mezzo di pagamento delle obbligazioni contrattuali definito per mezzo di un debito originario divide TUTTO IL MONDO, TUTTE LE GENERAZIONI per definizione, in creditori e debitori. Altro che destra e sinistra: esistono solo due partiti in ogni paese del mondo PER DEFINIZIONE: il partito dei creditori netti ed il partito dei debitori netti. Uso la metafora dei Guelfi e dei Ghibellini perché in Italia purtroppo non c´è altro modo per spiegarsi.
Questo non é un problema di tecnica contabile, come tenta il prof. Rigor Mortis a intortarci all´universitá, ma é un problema di GIUSTIZIA POLITICA ED ECONOMICA. E´un problema che ha a che fare con le leggi, con le istituzioni degli uomini. Non viene da altri pianeti e non ci é stato imposto da esseri divini dall´al di lá: viene da noi, siamo NOI IL PROBLEMA. Ma abbiamo la possibilitá di risolvere il problema, in quanto é ovvio che chiunque ritiene giusto e preferibile imporre un regime monetario che rende tutti creditori, per sempre, invece che un regime monetario che rende tutti debitori, per sempre, o un regime monetario, come il nostro che mischia e confonde le due parti continuamente.
2) Il capitale. Da quando esiste l´economia dibatte su cosa sia il capitale e nessuno é riuscito a darne una definizione scientifica accettabile. Il problema é stato risolto dalle banche, che SI SONO PRESE DA SOLE, storicamente, il potere di definire che cosa é capitale e che cosa non lo é e non lo puó essere. Nelle cosidette economie avanzate, tra le quali un tempo contava l´Italia, il capitale viene non piú creato dal risparmio, ma dal debito: il debito pubblico (debito di entitá fittizie chiamate "stati") ed il debito delle imprese nei confronti del sistema bancario. Questo sistema ha il vantaggio unico di DEFINIRE arbitrariamente il sistema bancario come il creditore dominante, egemone nell´economia.
Se volete capire PERCHE´ NESSUNO, né a Bruxelles né a Roma, é in grado di "controllare" il sistema bancario, riflettete su di questo.
La ragione economica per cui ció é potuto succedere é molto presto spiegata: lo sviluppo economico si raggiunge molto piú rapidamente sotto la frusta del debito che non quella del credito. Lo stato emette titoli, che vengono comprati da banche ed assicurazioni per garantire le loro richieste di credito dalle banche centrali e dai mercati interbancari ed entrano cosí a far parte della "riserva monetaria". In altre parole: Senza BOT, CCT ecc., niente autostrade, aeroporti ecc. Gli imprenditori e le famiglie devono correre a piú non posso per pagare i loro debiti, pena la "sanzione finale", che é il fallimento - l´esclusione da QUESTO sistema monetario.
Ovviamente un sistema monetario di questo tipo non puó che essere perpetuamente instabile, malgrado l´egemonia del sistema bancario stessa.
Il sistema bancario a due livelli, in cui abbiamo una banca centrale che genera il credito monopolisticamente a favore delle banche commerciali e delle grandi aziende, "è" il capitale di una societá, almeno di una che ha un economia fondata sul credito.
Le banche, assicurazioni, ecc. ecc. si sono potute arrogare questo potere in quanto hanno convinto il resto di "societá di mercato", che esse sono delle istituzioni, perenni, quali gli stati. In veritá sono l´antitesi stessa all´economia di mercato, in quanto in un sistema bancario gerarchico non esiste che un monopolio con un cartello oligopolistico, che si é arrogato il potere di distribuire il credito a prezzi non competitivi, l´esatto contrario del mercato.
E a chi lo distribuisce? Ovviamente la maggior parte dei debitori crede che la distribuzione del credito da parte delle banche sia una cosa "ben fatta", nel senso credono alla buona fede delle valutazioni del credito delle banche - e glorificano le banche centrali. Ovviamente credono una cosa ridicola, in quanto in un regime di oligopolio il credito lo danno solo ai soggetti che indirettamente accrescono i profitti del sistema finanziario e la "razionalitá allocativa" del sistema del credito per quanto riguarda l´"economia nazionale" é l´ultima delle considerazioni.
Quindi, qualsiasi discussione di riforme valutarie e monetarie, non puó non tenere conto del monopolio del credito in un´economia di mercato.
3) Il regime di proprietá del sistema bancario, assicurativo ecc., incluse le banche centrali. In ogni economia "avanzata" il sistema bancario "produce" ca. un terzo del PIL di una nazione. Ma che cos´è il "prodotto" del sistema bancario e da dove viene? Sono interessi attivi a favore del sistema finanziario, commissioni, costi per transazioni ecc. Questo reddito non va a finire nell´economia di mercato, ma va a finire nelle tasche degli azionisti privati del sistema bancario.
Con il che giungiamo al nocciolo della questione, anche della questione Italia ed EURo, o della povertá dentro un sistema economico favolosamente ricco.
Ma anche questo é un problema risolvibile. In uno stato democratico e dove il Cittadino (non lo stato-finzione), é sovrano, non potrebbe esserci proprietá privata di istituzioni finaziarie, a cominciare dalle banche centrali. E nessuno dovrebbe essere costretto a prendere in presto al 20% ció che una pubblica banca centrale "vende" a zero o uno per cento.
Le elucubrazioni sul signoraggio, Auriti, sulla moneta se debba essere del mercato coperto o planetaria ecc. ecc. sono inutili e fuorvianti, come anche, per quanto importante, la discussione sui costi della politica. Queste sono le noccioline e solo i sintomi, non le cause delle malattie dei sistemi.

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