Come si fa a liberalizzare in un mercato dove i
politici sono abituati a essere boiardi e gli imprenditori ad essere
inefficienti?
Esistono terzi, ovvero i Cittadini. Da questi sono state prese le risorse fiscali per creare tutte le cattedrali nel deserto e tutti i rottami economico-finanziari della Prima Repubblika.
Quando si dissolve una società, qualora resti del capitale o degli attivi da dividere, li si paga ai soci.
I Cittadini sono i "soci" dello Stato, essi SONO lo stato.
Che cosa impedisce di attuare le privatizzazioni sotto forma di distribuzioni a titolo gratuito, magari come lotterie, tra cittadini (italiani, non extra-comunitari), che corrispondono a certi criteri di reddito, ovvero che non hanno un reddito?
Che differenza fa per un Tronchetti-Provera, un Colaninno ecc. ecc. rastrellare azioni da un club di azionisti poveri invece che dal Ministero del "Tesoro"?
Nulla, assolutamente nulla.
L'unico motivo che viene addotto da sedicenti politici, sedicenti imprenditori e da sedicenti esperti, è che esistano dei "proprietari naturali", che sono gli unici in grado di "gestire" certi oggetti.
Ora, si dimostra facilmente che tutti i "proprietari naturali" selezionati dalla politica, si sono dimostrati incapaci di farlo.
Agli stranieri non si può o non si vuole riconoscere il titolo di "proprietari naturali" (vedi Abertis, non solo i candidati per rilevare TIM).
Allora come privatizzare?
Non resta che distribuire a titolo gratuito trai poveri. I quali ovviamente non se ne fanno nulla delle azioni di Autostrade e/o di Telecom o di Montedison, ma le possono vendere al migliore offerente.
Se ci sono dei manager italiani veramente capaci di gestire questi cosi, essi verranno nominati da chi rastrellerà la maggioranza delle azioni di certe "società". Se non ce ne sono in Italia, verranno da dove devono venire.
Purchè siano veramente "capaci" di dare agli utenti quel che loro spetta. Questo è tutto quel che conta.
I 500 mio. necessari per pagare le spese di un IPO alle banche, decadono.
L'ingiustizia sociale di privatizzare ai soliti del quartierino noti ciò che è stato finanziato con le risorse fiscali dei cittadini contribuenti, sparisce.
Chi vuole, paga. Chi paga, comanda.
Eccheccevò?
Esistono terzi, ovvero i Cittadini. Da questi sono state prese le risorse fiscali per creare tutte le cattedrali nel deserto e tutti i rottami economico-finanziari della Prima Repubblika.
Quando si dissolve una società, qualora resti del capitale o degli attivi da dividere, li si paga ai soci.
I Cittadini sono i "soci" dello Stato, essi SONO lo stato.
Che cosa impedisce di attuare le privatizzazioni sotto forma di distribuzioni a titolo gratuito, magari come lotterie, tra cittadini (italiani, non extra-comunitari), che corrispondono a certi criteri di reddito, ovvero che non hanno un reddito?
Che differenza fa per un Tronchetti-Provera, un Colaninno ecc. ecc. rastrellare azioni da un club di azionisti poveri invece che dal Ministero del "Tesoro"?
Nulla, assolutamente nulla.
L'unico motivo che viene addotto da sedicenti politici, sedicenti imprenditori e da sedicenti esperti, è che esistano dei "proprietari naturali", che sono gli unici in grado di "gestire" certi oggetti.
Ora, si dimostra facilmente che tutti i "proprietari naturali" selezionati dalla politica, si sono dimostrati incapaci di farlo.
Agli stranieri non si può o non si vuole riconoscere il titolo di "proprietari naturali" (vedi Abertis, non solo i candidati per rilevare TIM).
Allora come privatizzare?
Non resta che distribuire a titolo gratuito trai poveri. I quali ovviamente non se ne fanno nulla delle azioni di Autostrade e/o di Telecom o di Montedison, ma le possono vendere al migliore offerente.
Se ci sono dei manager italiani veramente capaci di gestire questi cosi, essi verranno nominati da chi rastrellerà la maggioranza delle azioni di certe "società". Se non ce ne sono in Italia, verranno da dove devono venire.
Purchè siano veramente "capaci" di dare agli utenti quel che loro spetta. Questo è tutto quel che conta.
I 500 mio. necessari per pagare le spese di un IPO alle banche, decadono.
L'ingiustizia sociale di privatizzare ai soliti del quartierino noti ciò che è stato finanziato con le risorse fiscali dei cittadini contribuenti, sparisce.
Chi vuole, paga. Chi paga, comanda.
Eccheccevò?
Nessun commento:
Posta un commento