VIDEO | Vaccini, Di Maio: “Inaccettabili ritardi delle case farmaceutiche”
Di Maio ha assicurato che il blocco delle 250mila dosi di vaccini anti-Covid AstraZeneca "non e' un atto ostile verso l'Australia, abbiamo semplicemente applicato un regolamento europeo approvato il 30 gennaio"
Luigi di Maio, ministro degli Esteri, nel corso di un incontro oggi alla Farnesina con l’omologo francese Jean-Yves Le Drian, ha affermato che nel Patto europeo su migrazione e asilo “e’ necessario che si giunga alla definizione di un meccanismo efficace centrato sulle misure di ricollocazione per gestire gli arrivi che seguono operazioni di ‘search and rescue’ in mare: per noi e’ un aspetto essenziale, tanto quanto lo sono per la Francia i movimenti secondari”.
Il ministro, parlando del Patto proposto a novembre dalla Commissione europea e ancora in fase di discussione, ha sottolineato l’importanza di “trovare un giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà”. Secondo Di Maio, e’ importante che “il dialogo tra i Paesi membri aumenti” nell’ottica di “raggiungere un compromesso soddisfacente” sul documento.
A proposito di vaccini: “Le case farmaceutiche sono in ritardo con le forniture che avevano assicurato all’Unione europea, non solo all’Italia, e questi ritardi sono inaccettabili”.
Di Maio ha assicurato che il blocco delle 250mila dosi di vaccini anti-Covid AstraZeneca “non e’ un atto ostile verso l’Australia, abbiamo semplicemente applicato un regolamento europeo approvato il 30 gennaio”.
Di Maio ha aggiunto che “finche’ ci saranno questi ritardi, e’ giusto che i Paesi Ue blocchino l’esportazione verso i Paesi che non sono vulnerabili. Solidarieta’ massima verso i Paesi in difficolta’, i Paesi in via di sviluppo ma allo stesso tempo – ha rimarcato ancora – Italia ed Europa devono pretendere dalle case farmaceutiche il rispetto dei contratti firmati e della tempistica nella fornitura di questi vaccini”.
Quanto al possibile utilizzo del vaccino Sputnik, il ministro degli Esteri si e’ limitato a rilevare che “ci rimettiamo all’Ema” e che “ogni mossa” dell’Italia e’ “come Stato membro della Ue”.
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