E' bastata la reazione degli italiani all'estero su Facebook per capire che quello che voi chiamate ius soli in realta' e' la deprivazione ANCHE LEGALE (attualmente lo e' solo di fatto) della cittadinanza italiana degli italiani all'estero.
PERCHE' E' QUESTO CHE LA UE VUOLE, VERO???
L'ITALIA NELLO STATO FEDERALE AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA GERMANIA DIVENTEREBBE PIU' POPOLOSA DELLA GERMANIA STESSA E QUINDI DOVREBBE ESSERE "SOVRARAPPRESENTATA" NELLO STATO FEDERALE EUROPEO ...
DIO CE NE SCAMPI!!!
E DIO CE NE SCAMPI DA LEI SIGNOR "MINISTRO" : LA UE NON HA NESSUNA COMPETENZA SULLA CITTADINANZA ITALIANA, NON CE L'HA MAI AVUTA E NON L'AVRA' MAI.
NEGLI STATI SEDICENTI DEMOCRATICI NON E' IL GOVERNO CHE ELEGGE I CITTADINI, SONO I CITTADINI CHE SI SCELGONO IL GOVERNO - E VOI NE SIETE FUORI!!!
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Italiani all’estero, Siragusa (M5S): “La legge sulla cittadinanza va cambiata quanto prima”
“L’attuale normativa permette a persone che non hanno magari un legame diretto con il nostro Paese, di poter avere un canale di accesso alla cittadinanza perché in possesso di un avo italiano. Una normativa non più sostenibile”
“Oggi la Commissione Affari esteri della Camera ha approvato il testo base della proposta di legge volta a istituire la Commissione bicamerale per gli italiani nel mondo. Spiace che la Lega si sia astenuta su un testo unificato che, credevo, sarebbe stato votato all’unanimità, visto il tema trasversale. Anche nel corso delle audizioni, infatti, è emerso un forte consenso nei confronti di questa proposta. E ciò, da parte di tutti gli auditi”. È quanto afferma in una nota la deputata del MoVimento 5 Stelle Elisa Siragusa, eletta nella circoscrizione Estero e membro della Commissione Esteri alla Camera.
“A riguardo – ha proseguito – ringrazio la Viceministra Del Re per aver sottolineato oggi in Commissione le potenzialità della proposta, manifestando l’appoggio e il consenso del Governo verso questa iniziativa. Le sono grata inoltre per aver evidenziato un tema importante che la futura Commissione potrebbe affrontare: quello della riforma della cittadinanza, argomento sul quale ho presentato, già lo scorso anno, una proposta di legge. Come espresso nel mio intervento in Commissione, infatti, l’attuale normativa permette a persone che non hanno magari un legame diretto con il nostro Paese, di poter avere un canale di accesso alla cittadinanza perché in possesso di un avo italiano. La politica deve legiferare guardando al futuro: in quest’ottica, la legge attuale sulla cittadinanza non è sostenibile, e va cambiata quanto prima”.
“Già a settembre, la III Commissione riprenderà l’esame di questa pdl, tramite la disamina di eventuali proposte emendative. Approderà quindi, finalmente, in Aula, laddove auspico possa incontrare un forte sostegno e una trasversale approvazione”, conclude.
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