Ponti nelle teste


Mentre si aggrava l'infezione del corona virus esce fuori l'idea di costruire il Ponte di Messina

Mentre si aggrava l'infezione del corona virus esce fuori l'idea di costruire il Ponte di Messina

Il contagio da corona virus continua la sua ascesa anche se meno velocemente.

Intanto Draghi, dal quale ci aspettavamo un maggiore rigore per combattere detta infezione, modifica il Comitato Tecnico Scientifico, consulente del governo in questa materia, riducendone il numero degli appartenenti da 20 a 12 e lasciando soltanto due esperti del precedente comitato nominato da Conte.

Il valore negativo di questa modifica è dimostrato dall’esultanza di Salvini e della Meloni, i quali hanno sempre sostenuto minori restrizioni precauzionali e una maggiore mobilità per dar sostegno alle attività produttive.

Un secondo colpo molto violento contro la difesa da questo contagiosissimo, terribile virus, viene dall’iniziativa di Forza Italia, capeggiata dall’Onorevole  Matilde Siracusano (che ha promosso la formazione di un intergruppo parlamentare, cui hanno entusiasticamente aderito Lega e Italia Viva, nonché due deputati del PD), di dar corso alla costruzione del Ponte di Messina, affidata da Berlusconi alla società Salini Impregilo (ora Webuild) nel 2009, con un contratto capestro che sta costando all’Italia centinaia di milioni di euro versati a vuoto, e bloccato da Monti nel 2012.

È un’idea balzana, certamente fuori luogo e fuori tempo. Basti pensare che, anziché coinvolgere tutte le forze economiche e intellettuali del nostro Paese per combattere il Covid-19, ci si distrae con l’idea di un fantomatico ponte, che comporterebbe un costo inestimabile in termini ambientali e quindi a carico del Popolo italiano.

È il neoliberismo menzognero che sta trionfando, nascondendo, come suo costume, la verità con mezzi di qualsiasi genere, compreso il sogno di un collegamento stradale e ferroviario da Villa San Giovanni a Messina, con la prospettiva, anche questa fantasiosa, di un treno ad alta velocità che colleghi Palermo a Roma.

Altro colpo contro l’economia italiana viene dall’ostruzionismo della Commissione europea al trasferimento di persone e mezzi da Alitalia alla istituenda ITA, la quale assorbirebbe il personale di volo con 2800 dipendenti, lasciando fuori della compagnia oltre 6000 lavoratori del personale a terra.

Da precisare inoltre, che secondo la Commissione europea dovrebbero essere messi a bando europeo i servizi a terra, il lucroso sistema MilleMiglia e almeno uno slot (permesso di atterraggio, molto appetito dalle altre compagnie aeree) dell’aeroporto di Linate.

Come si nota, l’UE non aiuta affatto il nostro sviluppo economico e, anzi, vuole lucrare su di noi a favore di altri Paesi economicamente più forti, in nome del fatidico principio neoliberista della distruttrice concorrenza.

Sembra che il pensiero neoliberista abbia davvero oscurato le menti dei governanti europei e italiani, eliminando la tutela degli interessi del Popolo e orientando ogni azione politica a favore degli speculatori internazionali. E tutto questo in palese contrasto con gli articoli 1, 3, 11, 41, 42 e 43 della nostra Costituzione repubblicana e democratica.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

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One Response

  1. In questo caso si sbaglia, professore. Il ponte e’ necessario e l’uscita dell’Italia dalla disoccupazione e poverta’ di massa puo’ passare solamente attraverso investimenti pubblici in infrastrutture strategiche. Ovviamente si puo’ litigare sul COME realizzarle e COME finanziarle. Se vuole veramente un sistema economico piu’ giusto, rifletta sull’istituzione di fondi ombrella chiusi, i cui proprietari sono i cittadini italiani, che possono eleggere e rimuovere liberamente (da “padroni”) i manager che ELEGGONO alla loro gestione. Includo in questa conta anche le banche, le assicurazioni, le societa’ finanziare e, ovviamente, la Banca d’Italia. Solo questo puo’ mettere fine al tipo di capitalismo che ci sta fagocitando. Ma puo’ essere solo realizzato da un potere educatore supremo che riunisca le forze di tutto il popolo italiano, residente e 87 milioni residenti all’estero, in modo costante, per 50 anni o piu’: l’Assemblea Costituente permanente. La munnezza di 500 anni di vandalismo capitalistico e politicistico non puo’ essere rimossa in un giorno.

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