UE decotta - a QUANDO LA bce???

 

OPINIONI
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28 agosto 2020 - 19:19

Dimissioni Hogan, un caso che destabilizza Ursula von der Leyen

di Paolo Valentino

Phil Hogan è caduto in una buca di sabbia. Il commissario europeo responsabile per il Commercio è stato costretto a dimettersi per non aver rispettato distanza sociale e obbligo della mascherina, durante una cena per 80 persone organizzata a Galway dal Golf Club del Parlamento irlandese.

A nulla sono valse scuse e spiegazioni, a cominciare da quella di non aver fatto i 14 giorni di quarantena dopo l’accaduto poiché era risultato negativo al tampone per il Covid-19. Il governo irlandese non ha voluto sentire ragioni, chiedendo fin dal primo momento e alla fine ottenendo le dimissioni del suo commissario.

E qui sta il vero problema. Hogan era stato nominato dal governo precedente. Alla nuova coalizione liberal-conservatrice, insediatasi a giugno a Dublino, non è sembrato vero di potersi sbarazzare del commissario, espressione del Partito popolare. E’ vero che Hogan ha offerto la scusa su un piatto d’argento, o meglio su un prato verde smeraldo. Ma le sue dimissioni forzate costituiscono un pericoloso precedente, che rischia di minare in modo profondo la stabilità della Commissione presieduta da Ursula von der Leyen. Per la prima volta nella sua storia infatti l’esecutivo comunitario perde uno dei suoi membri in conseguenza della pressione feroce del governo del Paese che lo ha nominato. Da questo momento i commissari europei, finora di fatto intoccabili tranne in caso di corruzione flagrante o di richiesta esplicita da parte del o della presidente, sono esposti al vento del più piccolo scandalo politico a livello nazionale. E’ un segnale molto grave per von der Leyen, che non ha mosso un dito per difendere il suo commissario e ora rischia di trovarsi alla mercé delle battaglie politiche interne ai Paesi dell’Ue.

 
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