TAR Lazio conferma: da verbali CTS nessuna evidenza a supporto chiusura scuole
Il TAR del Lazio ha accolto la domanda cautelare formulata dai genitori fiorentini nel ricorso proposto contro la chiusura delle scuole e l’attivazione ingiustificata della Dad al 50%. Ascolta in podcast la nostra intervista all’avv.ta Iris Vaiarini
Infatti il TAR ha riconosciuto fondate le ragioni dei ricorrenti fiorentini i quali hanno sostenuto e provato che “non esistono evidenze scientifiche solide e incontrovertibili circa il fatto che il contagio avvenuto in classe influisca sull’andamento generale del contagio, che l’aumento del contagio tra i soggetti in età scolastica sia legato all’apertura delle scuole, che la c.d. variante inglese si diffonda maggiormente nelle sole fasce d’età scolastiche”.
Anzi, ha precisato il TAR Lazio, “il DPCM impugnato richiama i verbali del Comitato Tecnico Scientifico nn. 157, 158, 159 e 160 nonché le osservazioni tecniche inviate il 27 febbraio 2021 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, e che peraltro dai predetti documenti non emergono indicazioni specifiche ostative alla riapertura delle scuole”
Per la seconda volta, dopo l’ordinanza TAR Lazio del 26.02.2021, risulta provato che la scuola non è il luogo privilegiato di contagio.
“Ora il Governo dovrà tener ben conto di quanto rilevato da TAR Lazio nei prossimi provvedimenti in materia di Scuola” si legge nel comunicato del comitato Ri(n)corriamo la Scuola
” E’ di nuovo una grande vittoria ottenuta da cittadini liberi contro un atto governativo, che ha privato i ragazzi del diritto costituzionale alla scuola senza alcun valido fondamento” prosegue il comunicato.
“E’ un successo non solo dei ricorrenti, ma soprattutto degli studenti, dei nostri ragazzi, perché pretendere il diritto ad una scuola aperta, efficiente e funzionante è il modo democratico e civile per eccellenza di pretendere un Paese migliore”.
E ancora “un grazie di cuore va nuovamente a tutti gli amici che hanno contribuito alla raccolta fondi su Splitted, a chi ci ha supportato con amicizia e incoraggiamenti, alla Rete Nazionale Scuola in Presenza con la quale stiamo portando avanti in tutta Italia la tutela del diritto all’istruzione in presenza e sicurezza per ogni scuola di ordine e grado e ai nostri legali Jacopo Michi, Federico Di Salvo e Francesco Gesess, che insieme a noi hanno creduto in questo percorso di civiltà e democrazia. Questo è un primo passo importante del cammino che abbiamo intrapreso e che intendiamo portare avanti con forza”.
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