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  • ROBERTO SPERANZA / LE ACCUSE DI ADUC E FEDERANZIANI

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    Il ministro della Salute Roberto Speranza sempre nella bufera. Non solo per la gravissima vicenda “OMS-Ranieri Guerra” sul piano pandemico taroccato e per le clamorose defaillance nella gestione dell’emergenza sanitaria, ma adesso anche sul fronte dei rapporti tenuti con l’Unione europea.

    Parte all’attacco Primo Mastrantoni, segretario di ADUC, la battagliera ‘Associazione per i diritti degli utenti e consumatori’, in vita da oltre trent’anni (è stata fondata nel 1990).

    Mastrantoni, in sostanza, risponde alle affermazioni di Speranza secondo cui “paghiamo un prezzo per gli errori delle UE nella negoziazione dei contratti”.

    Si tratta di “una bufala – dichiara il segretario di Aduc – una novella che gira, supportata dai media che, ripetuta cento volte, diventa verità e alla quale credono i più”.

    “Per prima cosa – spiega Mastrantoni – la competenza per l’acquisto dei vaccini è stata demandata alla Commissione europea da tutti i Paesi comunitari, Italia compresa, consapevoli che, altrimenti, si sarebbe scatenato l’assalto ai vaccini”.

    In secondo luogo, “delle trattative per l’acquisto di vaccini, in particolare per AstraZeneca, sono stati costantemente e temporalmente informati tutti i 27 Paesi europei, che ne hanno concordato e condiviso le modalità, Italia compresa”.

    C’è poi il fatto, continua Aduc, che “il Piano sanitario nazionale, con le indicazioni delle categorie da vaccinare in via prioritaria (sanitari e socio-sanitari, Rsa e over 80), si è tradotto in una ‘raccomandazione’, tant’è che le Regioni hanno fatto come volevano, inseguendo l’elettorato organizzato”.

    Inoltre, “le somministrazioni totali, fino al 10 aprile, sono state pari a 13 milioni. Gli over 80 sono 4,6 milioni, il che significa che tutti gli ottantenni, che rappresentano la maggioranza dei decessi, potevano essere già vaccinati da tempo: e invece ancora non lo sono”.

    Mastrantoni mette poi a confronto la percentuale dei vaccinati (con almeno una dose) in Germania e in Italia, che è praticamente analoga (15,52 per cento e 14,80 per cento); ma i morti, per milione di abitanti, sono 940 in Germania e 1.892 in Italia. In sintesi, “abbiamo il doppio dei morti della Germania con analoga percentuale di vaccinati”.

    E commenta con amarezza, il segretario di Aduc, riferendosi al ministro Speranza: “Quando non si è in grado di assumersi responsabilità, si scarica su altri o si fugge. E’ storia patria”.

    Dura anche la presa di posizione di Senior Italia FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza età, costituita 15 anni fa, nel 2006, con la finalità di tutelare i diritti e migliorare la qualità delle persone Senior.

    Afferma il presidente nazionale FederAnzianiRoberto Messina: “Apprendere da Porta a Porta di fronte alla spaventosa cifra di 112.374 morti (di cui la quasi totalità anziani) per covid, che l’Italia sarebbe potuta diventare comproprietaria di un vaccino ma non è riuscita a cogliere l’occasione perché non in grado di trasferire 20 milioni di euro all’Università di Oxford, ci lascia sgomenti”.

    Una cifra – 20 milioni – che si spende per un calciatore di valore medio-basso…

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