La colonia ed i suoi coloni

 

IL GOVERNO DEI MIGLIORI DISTRUGGE LE RELAZIONI NEL MEDITERRANEO

FONTE: https://electomagazine.it/il-governo-dei-migliori-distrugge-le-relazioni-nel-mediterraneo/

Turchia ed Egitto. In pochissimi giorni il governo dei Migliori si è impegnato a rovinare le relazioni diplomatiche con due Paesi fondamentali nello scenario del Mediterraneo. Una strategia che, guarda caso, è perfettamente in linea con le indicazioni di Biden. Perché Washington non vuole un ruolo attivo dell’Italia nell’area dell’ex Mare Nostrum. No, il presidente vuole un’Italia che si limiti al ruolo di valletto degli Stati Uniti. E gli incontri di Giggino con i suoi controllori americani rientrano perfettamente nella logica del vassallaggio italiano.

Mentre il Senato vota la cittadinanza italiana per Zaki per meriti sconosciuti al di là di essere stato arrestato in Egitto, si insiste per una verità di comodo sull’omicidio di Regeni senza osare dire una sola parola sul ruolo dell’università inglese che lo ha spedito in Egitto per una ricerca che assomiglia molto allo spionaggio. Ma di fronte a Londra il Senato si ammutolisce. Strano.

La politica Usa attraverso l’Italia cerca di riportare le compagnie americane anche in Libia. Ma il Paese rischia di diventare troppo affollato. Russi, turchi, egiziani, qatarini, emiratini, e poi francesi, inglesi, italiani. Ed ora anche americani. Sempre che spazio per gli italiani ci sia davvero. Non solo per investire, ma anche per guadagnare. La visita di Draghi al nuovo premier libico, Dbeibeh, aveva fatto sperare. Poi l’attacco di Sua Divinità contro Erdogan ed il governo libico che, in gruppo, si reca a rendere omaggio proprio ad Erdogan. Non proprio il massimo, come immagine, anche se i media di servizio hanno cercato di non dare troppo spazio alla notizia.

In fondo, però, non è neppure importante. L’Italia atlantista di Sua Divinità ha rinunciato ad ogni protagonismo internazionale. Alla nostra politica estera provvede Washington, così non ci sono problemi anche se il ministro lo fa Giggino. E pazienza se gli interessi italiani non collimano con quelli angloamericani. Ignoriamo i nostri interessi e tuteliamo quelli di Washington e Londra. Sono i vantaggi di essere servi. Il governo procede compatto in questa direzione e l’oppofinzione non se ne discosta. D’altronde le basi per bombardare Gheddafi le aveva messe a disposizione proprio un ministro dell’attuale opposizione. Perché il servilismo nei confronti degli Usa è trasversale.

Nessuno prova a ragionare su una nuova Europa, sulle opportunità di rapporti con la Cina, sulle relazioni da ripristinare con Mosca, sul ruolo nel Mediterraneo. Troppo complicato. Meglio far decidere agli americani e restare ad aspettare gli ordini.

Enrico Toselli

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