Trova
Scrivi
Cronaca
Politica
Mondo
Economia
SocietÃ
Cultura
& Scienze
Spettacoli
Sport
Tecnologie
e Internet
Scuola
e UniversitÃ
Speciale calcio
Speciale F1
Cinema: le recensioni
|
La comunicazione alla Bundestag: tra 48 ore via all'istruttoria. L'accusa: malversazione ai danni della Cdu
La procura di Bonn apre un'inchiesta contro Kohl
|
|
BONN - Dalle dieci di stamattina l'ex cancelliere tedesco Helmut
Kohl è sotto inchiesta per malversazione ai danni della Cdu. Cadute le
altre imputazioni: truffa, riciclaggio di denaro sporco e spergiuro, ma
la procura di Bonn, prima di formulare la richiesta, ha anche esaminato
gli atti del tribunale di Augusta che indaga per sospetta evasione
sull'ex tesoriere Cdu Walther Leisler Kiep e su quella, presunta,
dell'ex cancelliere.
"Non è una dichiarazione di colpevolezza, ma deve servire
esclusivamente a far luce su circostanze possibilmente punibili", ha
precisato la procura. Che, ha immediatamente dato notifica alla
Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco. Ora l'iter prevede
che il presidente della commissione sull'immunità , Wolfgang Thierse,
convochi e consulti tutti i capi gruppo dei diversi partiti e decida se
mantenere o meno l'immunità parlamentare per Kohl. La decisione deve
giungere entro le prossime 48, altrimenti la procura potrà aprire
l'inchiesta senza altre comunicazioni e approvazioni.
Nei giorni scorsi era stato proprio l'ex cancelliere ad ammettere, dopo
l'esplosione dello scandalo dello scorso novembre, di aver accettato, in
violazione delle leggi tedesche, 2 milioni di marchi in una campagna di
finanziamento segreta. "Ma non dirò i nomi dei finanziatori per una
questione di onore", aveva precisato l'ex cancelliere. Che proprio
l'altro giorno è stato pesantemente attaccato da Schroeder: "Deve
essere punito perché ha fatto del male al suo partito e alla gente che
credeva nella politica. Deve essere chiaro: anche un cancelliere non è
al di sopra della legge".
Caustico, da Roma, anche il commento alla vicenda del premier italiano,
Massimo D'Alema, che ha fatto un paragone con gli avvisi di garanzia
inviati, in passato, a Silvio Berlusconi: "Anche un personaggio della
grandezza di Kohl ha problemi con la magistratura del suo paese. E' lo
stato di diritto che non tollera illegalità ... Se poi si vuole
auspicare che i magistrati debbano tenere conto di determinate scadenze,
lo auspico anche io. Del resto - ha concluso - non mi pare che,
statisticamente, Berlusconi si stato danneggiato, visto che ogni volta
aumenta i voti...".
(29 dicembre 1999) | |
Nessun commento:
Posta un commento