Camera dei deputati -
Italiani iscritti all’AIRE esclusi dal reddito di cittadinanza: la posizione del Governo
Continua, alla Commissione permanente affari sociali della Camera de deputati, il confronto parlamentare in materia di Reddito di cittadinanza. Nel corso delle interrogazione a risposta immediata che si sono svolte presso la Commissione permanente affari sociali, è stata in particolare messa in evidenza la questione della esclusione, dalla possibilità di beneficiare del Reddito di cittadinanza, dei cittadini italiani all’estero iscritti all’AIRE.
Si sono svolte il 7 febbraio 2019 le interrogazioni a risposta
immediata presso la Commissione permanente affari sociali della Camera
dei deputati, riguardo la quantificazione dei possibili beneficiari del reddito di cittadinanza,
facendo presente la preoccupazione per la possibile discriminazione
subita dai cittadini italiani che, essendosi recati all’estero, anche in
maniera non definitiva, ed avendo correttamente effettuato l’iscrizione all’Aire, sono esclusi da tale prestazione.
Il sottosegretario Claudio Durigon ha ribadito che la stima della potenziale platea dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, è stata effettuata con riferimento alle dichiarazioni sostitutive uniche prodotte ai fini ISEE, relative all’annualità 2017.
SI tratta di circa 220 mila nuclei familiari, pari al 4 per cento
della popolazione ISEE, che con riferimento al 2017, rappresenta oltre
il 25 per cento della popolazione residente, per un totale di oltre 4,9
milioni di nuclei familiari distinti.
Tuttavia, nella base dati ISEE non è possibile individuare la
condizione degli stranieri per tipologia del permesso di soggiorno, né
per durata della residenza.
Ne deriva che la platea potenzialmente in possesso dei requisiti
richiesti dal decreto possa essere di gran lunga maggiore, atteso che
non tutte le persone nelle condizioni previste per l’accesso alla misura
abbiano effettivamente presentato una dichiarazione a fini ISEE in
passato.
La replica di, Angela Schirò, deputato PD, ha
evidenziato scarsa soddisfazione rispetto alla risposta ricevuta,
accusata di avere di fatto eluso il quesito posto attraverso
l’interrogazione e ha ribadito l’inaccettabilità dell’esclusione dal
reddito di cittadinanza dei cittadini italiani residenti, in palese
contraddizione con l’impegno manifestato negli ultimi anni per arginare
il fenomeno della cosiddetta « fuga dei cervelli ».
A cura della Redazione
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