Di Battista e il nuovo M5S: "Ho idee contrarie. Conte? Vedremo se ha linea chiara. Con Di Maio grande differenza di vedute"
Torna a parlare del M5S che "per un periodo è stata una forza politica molto compatta" poi "sono sorti alcuni dissidi, non personali ma di idee". E Lui, Alessandro Di Battista lo ripete ancora una volta: "Al momento ho idee profondamente contrarie a quelle del Movimento. Esiste la propria coscienza e io non ho tradito la mia. Se ci avessero detto che M5s sarebbe finito al governo con Berlusconi... Si cerca di nascondere una decisione scellerata. Il Movimento non doveva governare con nessuno, e ora governa con tutti". Sono stati questi i motivi che a febbraio scorso lo hanno spinto a lasciare il Movimento, dopo la formazione del governo Draghi. Ora a distanza di mesi, a Sky Tg24, spiega i motivi della sua scelta, parla del nuovo esecutivo e di due figure centrali nel nuovo Movimento: il nuovo capo in pectore ed ex premier, Giuseppe Conte ("Vedremo cosa farà, sa perfettamente che io non mi convinco nè con le poltrone nè con le candidature. Mi si convince solo con linee politiche certe, chiare e con proposte intransigenti") e Luigi Di Maio ("Adesso c'è una grande differenza di vedute e opinioni politiche"; ha detto in tv).
Di Battista non condivide nulla di questo nuovo governo guidato da Mario Draghi. "Lo chiamano governo di responsabilità ma è un maquillage per nascondere una decisione scellerata fatta da M5S che sostiene un governo conservatore" che " si circonda di iperliberisti", ha commentato. Questo governo è "profondamente conservatore e ha fatto dei pasticci, soprattutto sui vaccini. Se li avesse fatti Conte sarebbe stato crocifisso in sala mensa, ma a Draghi tutto è perdonato. Non c'è opposizione, stanno tutti al governo insieme e succede solo in italia. Meloni fa un'opposizione di facciata perché non può attaccare i suoi alleati. Però lei è scaltra a differenza di Salvini e sta aumentando il suo consenso". Per Di Battista chi veramente fa opposizione sono "gli ex del M5s. Questo non fa bene neanche a questo govero, non c'è più la politica, la lotta alla mafia è in pericolo e pochi ricchi hanno un potere sociale ed economico che non hanno mai avuto. Cingolani non ha nulla a che fare con la transizione ecologica finora, speriamo si possa convertire sulla via di Damasco".
Dall'esecutivo alla prossime elezioni amministrativo. Sempre al fianco della sindaca di Roma, Virginia Raggi, l'ex pentastellato ha commentato: "Oggi non si parla di temi, il M5S non ci dice cosa vuole fare, anche nei Comuni. Solo Virginia Raggi ha tirato fuori un programma e per questo è la più attaccata. I dirigenti del Movimento la stanno difendendo poco, è inconcepibile che Gualtieri e Zingaretti la attacchino ogni giorno in modo scomposto e dicendo cose false. Le responsabilità in materia di rifiuti sono di Zingaretti".
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