SORELLE E FRATELLI D'ITALIA!
Il torneo costituente permanente
"La" democrazia diretta ... bisogna stare attenti all′uso dell′articolo
determinativo ... con gli articoli determinativi si rischia di
ontologizzare enti puramente fittizi, risultanti da convenzioni sociali,
da patti per la predominazione dei mercati, da apologie ex post ed ex
ante dell?′esistente ... il piu′ fittizio di tutti i fittizi? il
concetto giuridico di persona dello stato, in cui hanno fatto versare
sudore, lacrime e sangue generazioni e generazioni di sedicenti
giuristi, costituzionalisti alla VE Orlando, Santi Romano ... prussiani
travestiti da italiani ... statolatri al servizio dello stato, ovvero di
se′stessi e delle loro promanazioni burosauriche, non servitori del
Cittadino ... grazie, monsieur Bastiat, sappiamo che si sapeva gia′,
putroppo non possiamo fare altro che sperare che le ripetizioni aiutino
... "La" democrazia diretta non comincia "dai" referendum, obbligatori o
facoltativi, incomincia dall′iniziativa legislativa a livello locale,
regionale, nazionale e sopranazionale ... prima ancora di cominciare dal
diritto derivato, "la" democrazia diretta comincia dal potere
costituente, ovvero dal diritto primigenio, come spiegava Thomas Paine,
di ciascun essere umano di poter descrivere lo stato che corrisponde
meglio alla propria idea di realizzazione dei diritti umani, dei diritti
civili e politici individuali ... Ebbene: dopo 150 anni di lotte
politiche in Italia - che si possono ricostruire come una successione di
assemblee costituenti mancate, dal fallimento della ribellione contro
l′Austria del 1848, che secondo Cattaneo avrebbe dovuto invece portare
alla prima assemblea costituente lombardo-piemontese elettiva, fino
all′assemblea costituente partitokratica del 1947 -, il potere
costituente viene oggi delegato senza protesta alla feccia della storia:
ai berluskonidi, agli sckifanidi, alla kiesa kattolica, a konventi di
non eletti da nessuno se non da se′ stessi, a legislature costituenti
... il Cittadino sta vendendo l′anima a tutti i diavoli, anzi: gliela
sta regalando, perche′ in cambio nessun diavolo paga il controvalore di
mercato ... La democrazia diretta non solo comincia dal potere
costituente, ma finisce con e per mezzo del potere costituente per il
tramite del principio di sovranita′ popolare ... che non puo′ essere un
come se, un facciamo finta che, ma non puo′e non deve essere altro che
diritto originario vivente ... Solo chi ha il coraggio di rivendicare il
diritto INDIVIDUALE al potere costituente trai diritti dell′uomo,
insieme a tutti i diritti dell′uomo, puo′pensare di costituire una
societa′ civile basata su forme di democrazia diretta. Esiste un esempio
funzionante, certo, ma la veritá′e′che l′esempio, di fronte alla
dimensione dello scempio e dell′ipocrisia imposta con violenza
anti-costituzionale dal 1948 a questa parte, e′poca cosa. Ci dice che
e′possibile, ma non che possiamo essere in grado di fare sopravvivere
questo bambino. Assemblee costituenti ... non assemblea costituente ...
corti costituzionali ... non corte costituzionale ... tribunali fiscali
... non commissioni tributarie ... corti dei conti, non corte dei conti
... assemblee costituenti locali, assemblee costituenti regionali,
assemblee costituenti nazionali, assemblee costituenti sopra-nazionali
... questa e′ l′unica via rimasta per evitare che perfino il concetto
dei diritti umani non venga dimenticato, fagocitato dalla macchina
dell′ipocrisia ... e non possono piu′ essere temporanee, come lo erano
temporanei (e a chiamata dei re) i parlamenti 300 anni fa, devono
diventare organi permanenti, con competenze legislative ed
amministrative indipendenti, per Cittadini indipendenti, soprattutto
dalla politica, dai politici, da tutte le politiche, soprattutto da
quelle puramente parassitarie ... assemblee costituenti in gara tra loro
per garantire l′indipendenza e la maggiore eta′ dei Cittadini, non per
assuefarli all′ipocrisia di chi va a farsi eleggere per non governare
... assemblee costituenti che lascino che i Cittadini scoprano ed
organizzino da soli i modi che piu′ gli si confanno di vivere la
solidarieta′ e, perche′ no, di essere nazione ... una nazione giusta,
una nazione di giustizia giusta, non di arbitrio, di discrezionalita′,
di follia parassitaria ... La democrazia rappresentativa e, con essa, la
partitokrazzia universale, stanno morendo, stanno morendo di suicidio,
come sono gia´ morte tante volte di suidicio le democrazie nella storia
di questi poveri esseri, che vogliono essere tutti padroni ...
soprattutto degli altri, se non riescono ad esserlo di se′ stessi ...
"La" democrazia diretta non puó che essere un libro, per mezzo del quale
ciascuno educa se′ stesso e tutti educano tutti, non ci sono maestri
prestabiliti, non ci sono autorita′ prestabilite o eterne, esiste
l′autorita´ dell′indipendenza, del rispetto incondizionato per i diritti
dell′uomo, della certezza del diritto, indipendenza di una giustizia
giusta, di un fisco trasparente, responsabile, certamente anche esso
democratico ... "la" democrazia diretta e′ solo un libro per imparare
ogni giorno a governare se′ stessi governando se′stessi ... e′ una
fatica madornale, e′ un lavoro, e′ un altro lavoro, un lavoro in piu′:
e′ il lavoro e la fatica di diventare e rimanere esseri umani.
Democrazia diretta puo′essere solo responsabilita′ per se′ stessi uguale
alla responsabilita′ per tutti gli altri.
Purtroppo le forze conservatrici, che hanno traghettato la prima dalla seconda repubblica, sono riuscite ad imporre il proprio "controllo" egemonico sulla discussione sulle cosidette "riforme" costituzionali sia a livello accademico sia a livello partitokratico - ed ora stanno lanciando una campagna stampa per il lavaggio del cervello degli Italiani/e, specie di chi ancora ne ha o di chi riesce a pensare qualcosa fuori dal mainstream. La seconda repubblica puo′ essere letta come il tentativo da parte dell′oligarchia sedicente costituzionale di evitare ad ogni costo una nuova assemblea costituente direttamente eletta, specialmente di una piu′ trasparente e piu′ efficiente di quella del 1947. Stesse analoghe strategie politiche hanno portato al "successo" del modello del cosidetto "convento" ed al trattato di Lisbona, con cui di fatto le sovranita′popolari nazionali non sono state trasferite parzialmente a livello europeo, ma e′ stata svuotata la sostanza del potere costituente dei Cittadini nei singoli stati nazionali. I Cittadini sono stati letteralmente espropriati del potere costituente. Le partitokrazzie europee (di cui quella italiana e′ una parte integrante) perseguono l′obiettivo strategico di abolire di fatto il potere costituente basato sulla sovranita′popolare.
Da quello che sinora sta trapelando sulle cosidette riforme italiane, si puo´ riassumere quanto segue:
1) la legge elettorale deve re-instaurare l´egemonia partitokratica pre-Tangentopoli sulla societa´ea sull´economia italiana.
2) il federalismo (fiscale): sara´di un tipo mai visto in nessun altro paese federale al mondo, che istituira´ non il federalismo fiscale, ma 20 prime repubbliche sotto il controllo delle partitokrazzie regionali. Il concetto di costo standard e´ una foglia di fico. Le regioni in Italia sono di fatto delle appendici del potere esecutivo (amministrazioni centrali della PA), che nonostante la "riforma" del titolo V non conoscono altri "poteri" all´infuori dell´esecutivo, non sono dotate di un potere giudiziario proprio, in particolare di corti costituzionali regionali, e non conoscono un proprio potere legislativo vero e proprio e non conoscono organi di garanzia dei diritti fondamentali dei Cittadini. I diritti di iniziativa legislativa e referendaria a livello regionale sono praticamente inesistenti. Tutte queste cose sono tipiche di "stati", ma in Italia si pretende di fare il federalismo senza avere gli stati membri a livello sub-nazionale.
3) L´introduzione del presidenzialismo all´arcoretana: non avra´alcun impatto sulla risoluzione dei problemi storici, che l´′Italia si tira dietro dal 1848. L´Italia si regge ancora sul torso di quel sistema statale creato dalla "piccola Prussia" dei Savoia in Piemonte, che e´stato traghettato dallo statuto albertino al fascismo e da questo alla prima E alla seconda repubblica. Quel sistema e´stato sempre percepito come illegittimo politicamente da grandi fasce di Cittadini, per i motivi piu´ svariati.
4) La "legislatura costituente": non prevista dalla costituzione e mai usata nella storia d´Italia, essa e´ un atto totalmente illegittimo ed ultra-vires,in quanto in nessuna campagna elettorale i partecipanti hanno mai richiesto esplicitamente il mandato per una "revisione" tale da cambiare radicalmente il sistema parlamentare (alias foglia di fico della partitokrazzia) in un sistema presidenzialistico (alias foglia di fico del neocorporatismo neofascista della "classe dirigente" imprenditoriale e politica italiana).
5) Il monocameralismo: nessuno stato federale al mondo ha il monocameralismo in quanto il "segno" del federalismo e´ il bicameralismo, ove la "seconda camera" rappresenta gli stati ovvero i popoli degli stati membri di una federazione. Ma in Italia non ci sono stati con una divisione dei poteri e garanzie costituzionali propri per i Cittadini, ci sono solo delle "regioni" sotto dei "governatori" che non governano, ma si limitano a rimescolanre la confusione dei poteri esistenti a vantaggio delle partitokrazzie esistenti.
6) La soluzione deve essere apparentemente referendaria, ma in verita´sara´ plebiscitaria, in quanto 2 persone (due) si stanno accordando per imporre agli italiani a scegliere tra questa non-riforma e il parlamentarismo all´arcoretana della seconda repubblica. Non ci devono essere alternative. Ma ci sono o non ci sono le alternative? Chi conosce veramente la storia di questo paese, dal 1815 in poi, sa molto bene che non ci sono stati solo i Savoia e Cavour, ma molte altre proposte istituzionalie costituzionali, che le "forze egemoniche" hanno sempre messo a tacere, con le buone o con le cattive. In particolare, hanno sempre messo a tacere proposte di riforma basate sul concetto di decentramento. Le forze egemoniche in Italia hanno sempre voluto stati centralizzati,la confusione dei poteri e la mancanza di controllo effettivo sull′esercizio del potere politico. Queste sono le metastasi storiche che hanno fatto dell′Italia il caso clinico che essa e′oggi. L′alternativa ai presidenzialismi e′ appunto questa: un sistema politico federale, ma VERAMENTE DECENTRALIZZATO, un federalismo fiscale non basato sul principio di sussidiarieta′ ma sul principio di equivalenza fiscale e sul referendum finanziario (anche per i debiti pubblici), un sistema finanziario decentrato basato su una banca nazionale di proprieta′ dei Cittadini italiani, un sistema politico sul quale esistono meccanismi di controllo permanenti e penetranti, specialmente del comportamento finanziario delle amministrazioni pubbliche, anche da parte dei Cittadini stessi.
Dato che una delle poche aggregazioni italiane in grado di pensare al di fuori del "mainstream" si trova tra di voi, vi propongo di indire un grande torneo nazionale per la scrittura di una nuova costituzione in Italia e per l´indizione di un metodo di elezione dei membri della nuova assemblea costituente diverso dalla legge proporzionale.
Non devono essere eletti dei rappresentanti che "inciuciano" una costituzione piu´′o meno "nuova", ma la migliore possibile costituzione cosi′come la pensano, la vogliono e se la scrivono i Cittadini stessi. I professori di diritto costituzionale in Italia purtroppo non leggono trattati sul potere costituente scritti in America o in Francia, specialmente nell´800, non insegnano ai loro studenti che giá nel 1793 l′assemblea costituente francese riceveva centinaia di proposte di "riforma" costituzionale da semplici Cittadini, abitudine sorta in modo del tutto spontaneo sulla base delle vicende che avevano condotto alla creazione delle assemblee costituenti popolari nelle ex-colonie americane negli anni 1774-1776.
In Italia, come in molti altri paesi UE, purtroppo si e′ imposta la "convenzione costituzionale" implicita che scrivere le costituzioni sia necessariamente sempre il compito di oligarchie di potere e/o di sedicente "sapere" auto-elette ed autonominate, ma non e´ cosi´. Le costituzioni sono le autentiche leggi dei popoli, la vera fonte del diritto costituzionale sono i popoli, sia come insiemi di individui sia come nazioni. Ogni Cittadina, ogni Cittadino e´legislatore costituente, e´ legislatore ordinario, e´ legislatore costituzionale, e´ giudice costituzionale, giudice dei conti e revisore contabile, e´ legislatore ordinario, e´ giudice naturale, e´ammistratore. Le istituzioni che promanano da queste fonti sono solo delle organizzazioni, che possono essere organizzate cosi´- o pomi´- perche´ sono i Cittadini stessi a SCEGLIERE qual´e´ la migliore costituzione per loro, non chi ha il mandato temporaneo di rappresentarne le veci. Chi ha il mandato temporaneo di rappresentare le veci DEVE essere sottomesso alla costituzione scelta dai Cittadini, non potersela riscrivere come gli pare e non poterla manipolare senza doverne sostenere le conseguenze.
La costituzione italiana, per quanto bella e per quanto belle le sue intenzioni, e´ fallita perche´ non e´ mai stata attuata, non ha POTUTO essere attuata a causa di persone dotate di nomi e di cognomi, non per vezzo della natura o per cause di forza maggiore. Di questo fatto proprio a chi sta a cuore il costituzionalismo democratico (non quello oligarchico) ne deve finalmente prendere atto e agire di conseguenza. Ai padri costituenti va portato non il rispetto per la lettera, ma per i principi, che sono entrati per la prima volta dopo 160 anni di storia nel patrimonio culturale e giuridico della nazione italiana. Ma il compito e´ sempre ancora pensare e scrivere una costituzione che si attua da se´ anche contro il sopruso, l´abuso e l′arrogazione di potere da parte delle oligarchie.
Propongo che il movimento si faccia iniziatore di un torneo costituente e costituzionale, in cui i gruppi piu´ svariati scrivano, co-scrivano a piu´ mani e discutano in modo pubblico modelli costituzionali alternativi al presidenzialismo e al falso federalismo (fiscale), che l´oligarchia sta tentando di imporre alla nazione.
Ci sono 160 anni di storia a dimostrare che l´accentramento politico e amministrativo e´ il modello sbagliato per l´Italia. Il modello adatto per il futuro di un′Italia RINNOVATA, NON RIFORMATA, e´ quello del decentramento, della democrazia semi-diretta, il sistema di governo direttoriale, proposto in Italia gia´ negli anni 90 dell´800 da Antonio De Viti De Marco e da Costantino Mortati all′assemblea costituente nel 1947, da Adriano Olivetti negli anni del 900 e da tanti altri. Il modello di federalismo a cui guardare e´ quello svizzero, non quello tedesco. La RFT non e´ uno stato federale vero e proprio, e´ uno stato unitario. Il progetto presidenzialistico puo´ essere sconfitto e deve essere sconfitto, anche a livello dell´Unione Europea, ed in ogni caso non reggera´ che per pochi anni. Nessuno puo´dire che cosa potrebbe succedere al corpo della nazione a seguito del fallimento di questa apparente e sedicente "riforma" istituzionale, ma e´ bene che in ogni corpo politico ci siano degli anticorpi in grado di prevenire e di intervenire sulle infezioni. L´Italia non puo´essere "riformata" dal basso di organizzazioni trite e decotte, dai comuni cosi´ come sono. Il pesce puzza dalla testa - e la gerarchia delle norme impedisce qualsiasi "riforma" dal basso, si tratta di palliativi illusori.
L´′Italia puo´essere rinnovata solo da Cittadini che imparano a gestire il potere costituente, ad indire iniziative di riforma parziale e/o totale di costituzioni, a creare e ad abrogare organi costituzionali e a gestire in modo non parassitario le immani risorse economiche e finanziarie di questo paese.
Ma DEVONO ESSERE I CITTADINI A PRETENDERLO e a proteggere questa loro PRETESA LEGITTIMA per mezzo di assemblee costituenti permanenti, separate dai circuiti dei poteri costituiti ordinari.
Purtroppo le forze conservatrici, che hanno traghettato la prima dalla seconda repubblica, sono riuscite ad imporre il proprio "controllo" egemonico sulla discussione sulle cosidette "riforme" costituzionali sia a livello accademico sia a livello partitokratico - ed ora stanno lanciando una campagna stampa per il lavaggio del cervello degli Italiani/e, specie di chi ancora ne ha o di chi riesce a pensare qualcosa fuori dal mainstream. La seconda repubblica puo′ essere letta come il tentativo da parte dell′oligarchia sedicente costituzionale di evitare ad ogni costo una nuova assemblea costituente direttamente eletta, specialmente di una piu′ trasparente e piu′ efficiente di quella del 1947. Stesse analoghe strategie politiche hanno portato al "successo" del modello del cosidetto "convento" ed al trattato di Lisbona, con cui di fatto le sovranita′popolari nazionali non sono state trasferite parzialmente a livello europeo, ma e′ stata svuotata la sostanza del potere costituente dei Cittadini nei singoli stati nazionali. I Cittadini sono stati letteralmente espropriati del potere costituente. Le partitokrazzie europee (di cui quella italiana e′ una parte integrante) perseguono l′obiettivo strategico di abolire di fatto il potere costituente basato sulla sovranita′popolare.
Da quello che sinora sta trapelando sulle cosidette riforme italiane, si puo´ riassumere quanto segue:
1) la legge elettorale deve re-instaurare l´egemonia partitokratica pre-Tangentopoli sulla societa´ea sull´economia italiana.
2) il federalismo (fiscale): sara´di un tipo mai visto in nessun altro paese federale al mondo, che istituira´ non il federalismo fiscale, ma 20 prime repubbliche sotto il controllo delle partitokrazzie regionali. Il concetto di costo standard e´ una foglia di fico. Le regioni in Italia sono di fatto delle appendici del potere esecutivo (amministrazioni centrali della PA), che nonostante la "riforma" del titolo V non conoscono altri "poteri" all´infuori dell´esecutivo, non sono dotate di un potere giudiziario proprio, in particolare di corti costituzionali regionali, e non conoscono un proprio potere legislativo vero e proprio e non conoscono organi di garanzia dei diritti fondamentali dei Cittadini. I diritti di iniziativa legislativa e referendaria a livello regionale sono praticamente inesistenti. Tutte queste cose sono tipiche di "stati", ma in Italia si pretende di fare il federalismo senza avere gli stati membri a livello sub-nazionale.
3) L´introduzione del presidenzialismo all´arcoretana: non avra´alcun impatto sulla risoluzione dei problemi storici, che l´′Italia si tira dietro dal 1848. L´Italia si regge ancora sul torso di quel sistema statale creato dalla "piccola Prussia" dei Savoia in Piemonte, che e´stato traghettato dallo statuto albertino al fascismo e da questo alla prima E alla seconda repubblica. Quel sistema e´stato sempre percepito come illegittimo politicamente da grandi fasce di Cittadini, per i motivi piu´ svariati.
4) La "legislatura costituente": non prevista dalla costituzione e mai usata nella storia d´Italia, essa e´ un atto totalmente illegittimo ed ultra-vires,in quanto in nessuna campagna elettorale i partecipanti hanno mai richiesto esplicitamente il mandato per una "revisione" tale da cambiare radicalmente il sistema parlamentare (alias foglia di fico della partitokrazzia) in un sistema presidenzialistico (alias foglia di fico del neocorporatismo neofascista della "classe dirigente" imprenditoriale e politica italiana).
5) Il monocameralismo: nessuno stato federale al mondo ha il monocameralismo in quanto il "segno" del federalismo e´ il bicameralismo, ove la "seconda camera" rappresenta gli stati ovvero i popoli degli stati membri di una federazione. Ma in Italia non ci sono stati con una divisione dei poteri e garanzie costituzionali propri per i Cittadini, ci sono solo delle "regioni" sotto dei "governatori" che non governano, ma si limitano a rimescolanre la confusione dei poteri esistenti a vantaggio delle partitokrazzie esistenti.
6) La soluzione deve essere apparentemente referendaria, ma in verita´sara´ plebiscitaria, in quanto 2 persone (due) si stanno accordando per imporre agli italiani a scegliere tra questa non-riforma e il parlamentarismo all´arcoretana della seconda repubblica. Non ci devono essere alternative. Ma ci sono o non ci sono le alternative? Chi conosce veramente la storia di questo paese, dal 1815 in poi, sa molto bene che non ci sono stati solo i Savoia e Cavour, ma molte altre proposte istituzionalie costituzionali, che le "forze egemoniche" hanno sempre messo a tacere, con le buone o con le cattive. In particolare, hanno sempre messo a tacere proposte di riforma basate sul concetto di decentramento. Le forze egemoniche in Italia hanno sempre voluto stati centralizzati,la confusione dei poteri e la mancanza di controllo effettivo sull′esercizio del potere politico. Queste sono le metastasi storiche che hanno fatto dell′Italia il caso clinico che essa e′oggi. L′alternativa ai presidenzialismi e′ appunto questa: un sistema politico federale, ma VERAMENTE DECENTRALIZZATO, un federalismo fiscale non basato sul principio di sussidiarieta′ ma sul principio di equivalenza fiscale e sul referendum finanziario (anche per i debiti pubblici), un sistema finanziario decentrato basato su una banca nazionale di proprieta′ dei Cittadini italiani, un sistema politico sul quale esistono meccanismi di controllo permanenti e penetranti, specialmente del comportamento finanziario delle amministrazioni pubbliche, anche da parte dei Cittadini stessi.
Dato che una delle poche aggregazioni italiane in grado di pensare al di fuori del "mainstream" si trova tra di voi, vi propongo di indire un grande torneo nazionale per la scrittura di una nuova costituzione in Italia e per l´indizione di un metodo di elezione dei membri della nuova assemblea costituente diverso dalla legge proporzionale.
Non devono essere eletti dei rappresentanti che "inciuciano" una costituzione piu´′o meno "nuova", ma la migliore possibile costituzione cosi′come la pensano, la vogliono e se la scrivono i Cittadini stessi. I professori di diritto costituzionale in Italia purtroppo non leggono trattati sul potere costituente scritti in America o in Francia, specialmente nell´800, non insegnano ai loro studenti che giá nel 1793 l′assemblea costituente francese riceveva centinaia di proposte di "riforma" costituzionale da semplici Cittadini, abitudine sorta in modo del tutto spontaneo sulla base delle vicende che avevano condotto alla creazione delle assemblee costituenti popolari nelle ex-colonie americane negli anni 1774-1776.
In Italia, come in molti altri paesi UE, purtroppo si e′ imposta la "convenzione costituzionale" implicita che scrivere le costituzioni sia necessariamente sempre il compito di oligarchie di potere e/o di sedicente "sapere" auto-elette ed autonominate, ma non e´ cosi´. Le costituzioni sono le autentiche leggi dei popoli, la vera fonte del diritto costituzionale sono i popoli, sia come insiemi di individui sia come nazioni. Ogni Cittadina, ogni Cittadino e´legislatore costituente, e´ legislatore ordinario, e´ legislatore costituzionale, e´ giudice costituzionale, giudice dei conti e revisore contabile, e´ legislatore ordinario, e´ giudice naturale, e´ammistratore. Le istituzioni che promanano da queste fonti sono solo delle organizzazioni, che possono essere organizzate cosi´- o pomi´- perche´ sono i Cittadini stessi a SCEGLIERE qual´e´ la migliore costituzione per loro, non chi ha il mandato temporaneo di rappresentarne le veci. Chi ha il mandato temporaneo di rappresentare le veci DEVE essere sottomesso alla costituzione scelta dai Cittadini, non potersela riscrivere come gli pare e non poterla manipolare senza doverne sostenere le conseguenze.
La costituzione italiana, per quanto bella e per quanto belle le sue intenzioni, e´ fallita perche´ non e´ mai stata attuata, non ha POTUTO essere attuata a causa di persone dotate di nomi e di cognomi, non per vezzo della natura o per cause di forza maggiore. Di questo fatto proprio a chi sta a cuore il costituzionalismo democratico (non quello oligarchico) ne deve finalmente prendere atto e agire di conseguenza. Ai padri costituenti va portato non il rispetto per la lettera, ma per i principi, che sono entrati per la prima volta dopo 160 anni di storia nel patrimonio culturale e giuridico della nazione italiana. Ma il compito e´ sempre ancora pensare e scrivere una costituzione che si attua da se´ anche contro il sopruso, l´abuso e l′arrogazione di potere da parte delle oligarchie.
Propongo che il movimento si faccia iniziatore di un torneo costituente e costituzionale, in cui i gruppi piu´ svariati scrivano, co-scrivano a piu´ mani e discutano in modo pubblico modelli costituzionali alternativi al presidenzialismo e al falso federalismo (fiscale), che l´oligarchia sta tentando di imporre alla nazione.
Ci sono 160 anni di storia a dimostrare che l´accentramento politico e amministrativo e´ il modello sbagliato per l´Italia. Il modello adatto per il futuro di un′Italia RINNOVATA, NON RIFORMATA, e´ quello del decentramento, della democrazia semi-diretta, il sistema di governo direttoriale, proposto in Italia gia´ negli anni 90 dell´800 da Antonio De Viti De Marco e da Costantino Mortati all′assemblea costituente nel 1947, da Adriano Olivetti negli anni del 900 e da tanti altri. Il modello di federalismo a cui guardare e´ quello svizzero, non quello tedesco. La RFT non e´ uno stato federale vero e proprio, e´ uno stato unitario. Il progetto presidenzialistico puo´ essere sconfitto e deve essere sconfitto, anche a livello dell´Unione Europea, ed in ogni caso non reggera´ che per pochi anni. Nessuno puo´dire che cosa potrebbe succedere al corpo della nazione a seguito del fallimento di questa apparente e sedicente "riforma" istituzionale, ma e´ bene che in ogni corpo politico ci siano degli anticorpi in grado di prevenire e di intervenire sulle infezioni. L´Italia non puo´essere "riformata" dal basso di organizzazioni trite e decotte, dai comuni cosi´ come sono. Il pesce puzza dalla testa - e la gerarchia delle norme impedisce qualsiasi "riforma" dal basso, si tratta di palliativi illusori.
L´′Italia puo´essere rinnovata solo da Cittadini che imparano a gestire il potere costituente, ad indire iniziative di riforma parziale e/o totale di costituzioni, a creare e ad abrogare organi costituzionali e a gestire in modo non parassitario le immani risorse economiche e finanziarie di questo paese.
Ma DEVONO ESSERE I CITTADINI A PRETENDERLO e a proteggere questa loro PRETESA LEGITTIMA per mezzo di assemblee costituenti permanenti, separate dai circuiti dei poteri costituiti ordinari.
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