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ROMA\ aise\ - Si è tenuta questo pomeriggio, 27
novembre, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, a Roma, la
presentazione della proposta di legge per l’istituzione di un
Commissione Bicamerale e bipartisan incentrata su temi cari agli
italiani all’estero, emigrazione e mobilità, dal titolo “Verso
una nuova rappresentanza degli italiani nel mondo. Le ragioni di una
Commissione sull’emigrazione e la mobilità degli italiani nel mondo”,
che ha visto alternarsi al tavolo dei relatori 12 - dei 14 annunciati -
fra deputati e senatori eletti all’estero, sostenitori dell’iniziativa.
L’incontro,
moderato da Gianni Lattanzio, che ha definito quella di oggi una
“conferenza storica di parlamentari autoconvocati per iniziativa del
deputato di Italia Viva, Massimo Ungaro”, ha visto la partecipazione di Alderisi (Fi), Billi (Lega), Carè (Iv), Fantetti (Fi), Fusacchia (+Europa), Garavini (Iv), Giacobbe (Pd), La Marca (Pd), Nissoli (Fi), Schirò (Pd), Siragusa (M5S) e Ungaro (Iv). Presenti all’incontro anche i consiglieri del CGIE Norberto Lombardi, Carlo Ciofi e Franco Dotolo.
L’iniziativa
nasce come “risposta al taglio dei parlamentari” votata dal Parlamento
il mese scorso, come riferito dall’On. Ungaro, il che ha creato “un
danno sproporzionato per i parlamentari eletti all’estero”.
Il taglio
dei parlamentari, a fronte di “un incremento degli italiani
all’estero”, come sottolineato dalla Senatrice di Italia Viva eletta in
Europa, Laura Garavini, è una delle motivazioni che hanno spinto i 14
parlamentari ad attivarsi per l’istituzione della bicamerale. “Sono 6
milioni gli italiani iscritti all’aire, ossia il 10% della popolazione, e
questo è un dato anche molto sottostimato”, ha evidenziato il senatore
di Forza Italia eletto in Europa, Raffaele Fantetti, che ha continuato
sostenendo che questo dato rafforza il “diritto di rappresentanza” degli
italiani nel mondo.
Se sono 6 milioni gli iscritti all’Aire, sono
invece “70 i milioni che si definiscono discendenti italiani” ha
sottolineato Nicola Carè, deputato di Italia Viva eletto in Australia.
“Abbiamo diritto di essere rappresentati”, ha affermato Angela Schirò,
deputata Pd eletta in Europa.
“Siamo un paese che è emigrato in tutto
il mondo – ha spiegato ancora Fantetti -, che ha alla sua base i
Comites, poi il CGIE e poi i rappresentanti parlamentari. Il tutto si
tiene. Non possiamo accettare, se siamo coerenti, che venga indebolito
nessuno dei presidi di italiani all’estero”.
“Invece di guardare
avanti, stiamo andando indietro”, ha affermato quindi Fucsia Nissoli,
deputata di Forza Italia eletta in Nord e Centro America. “I due governi
di questa legislatura stanno facendo danni, tagliando le
rappresentanze”.
“La nostra sottorappresentanza è ovvia” ha
confermato Francesca Alderisi, senatrice eletta in Nord e Centro
America. Anche per Elisa Siragusa, deputata 5 stelle eletta in Europa,
ridurre i rappresentanti degli italiani nel mondo “è molto rischioso. È
una criticità che ho espresso” al M5S.
Ma “promuovere già in questa
legislatura la Commissione Bicamerale” è un obiettivo centrale di questa
iniziativa, come affermato da Garavini. “È significativo che sia un neo
eletto a lanciare la volontà di istituire la bicamerale”, ha continuato
la senatrice. “A parte il Maie, tutti abbiamo accolto l’iniziativa di
Ungaro”.
Quella presentata oggi, che presto verrà illustrata a
Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati, presidenti di Camera e
Senato, come ricordato da Ungaro, “non è una proposta nuova. Ne sono già
state depositate diverse, e oggi la rilanciamo, partendo da diversi
continenti e diversi partiti, insieme”.
“Vogliamo lavorare sul serio a
questa proposta, che si deve concretizzare presto, entro questa
legislatura”, ha affermato Schirò. “Facciamo un gran lavoro, ma da soli
nei nostri gruppi non riusciamo a fare molto. Insieme, invece, possiamo
avere più peso sulle dinamiche parlamentari, portando le nostre
esigenze, per la vecchia e la nuova migrazione. Con questa commissione,
lo faremo capire”.
“Parliamo di storie di persone, in ogni latitudine
e longitudine del pianeta”, ha detto Nissoli. “Qui a Roma, il nostro
lavoro è di poco interesse. A questo vuoto deve rispondere un impegno
serio, per portare risultati concreti”.
“Far sentire la voce degli
italiani all’estero a Roma è assolutamente positivo. Ma questa
commissione deve essere trasversale e non di parte”, ha affermato il
deputato della Lega eletto in Europa, Simone Billi.
Anche per La
Marca “la bicamerale è importantissima, perché unisce gli eletti
all’estero, anzi, gli italiani all’estero. Questa iniziativa, però, è
solo l’inizio, in quanto c’è bisogno di unità anche sulla legge di
bilancio, altrimenti verremo di nuovo penalizzati”.
Due sono le
funzioni chiave della commissione secondo Fantetti: presenziare alle
questioni finanziare, con la legge di bilancio in primis, e difendere la
rappresentanza parlamentare degli italiani nel mondo. Perché “6 milioni
di italiani non posso essere rappresentanti da 4 senatori e 8 deputati.
Per questo abbiamo elaborato un ricorso che presenteremo alla Corte
Costituzionale, in quanto, la rappresentanza è un principio supremo che è
stato violato”.
Per Alessandro Fusacchia, deputato di +Europa eletto
anche lui nel vecchio continente, la commissione deve “convincere gli
italiani e i colleghi che stanno qui dell’importanza degli italiani
all’estero”, perché “non siamo i sindacalisti degli italiani nel mondo”.
Argomento, questo, sottolineato anche da La Marca, per cui la
commissione può “sensibilizzare gli italiani in loco”.
Inoltre,
Fusacchia, nel suo intervento, ha lanciato la proposta di mettersi in
contatto anche con le rappresentanze di altre comunità di altri paesi
europei residenti fuori dal proprio paese, e che gli Istituti Italiani
di Cultura nel mondo promuovano “non solo patrimonio, ma anche cultura
attuale”.
“Tutto ciò che stiamo dicendo, però, non deve rimanere solo
agli addetti ai lavori”, ha detto Alderisi. “Perché questa è la quarta
legislatura da quando esistono i parlamentari esteri, ma non è mai stata
approvata una legge sugli italiani all’estero”.
“È possibile
lavorare insieme” secondo il senatore Giacobbe. “Per il bene degli
italiani all’estero dobbiamo portare risultati, perché fino ad adesso
non siamo stati in grado di convincere gli italiani in Italia
dell’importanza degli italiani all’estero. Per questo mi piace l’idea
della Commissione, cioè un istituto permanente”.
Questa, infatti, si
propone come “un’iniziativa trasversale” ha affermato Siragusa. “Ognuno
di noi ha proposte diverse, ma gli obiettivi sono gli stessi. Non tutti
gli eletti all’estero, però, finiscono nelle commissioni degli affari
esteri, quindi questa commissione è necessaria per poter lavorare
insieme su alcuni punti e portare a casa risultati”.
“Gli italiani
all’estero sono una straordinaria risorsa” ha detto Nissoli,
spalleggiata anche da Carè, per cui questi “sono gli ambasciatori
dell’export made in Italy, che è tra le poche cose che funzionano in
Italia. Se l’Italia vuole crescere a livello di PIL – ha ingiunto ancora
il deputato Pd - bisogna abbracciare gli italiani all’estero, quelli
con passaporto e quelli che appartengono all’Italia per cultura e
tradizioni. E Questa commissione è fondamentale per far capire
all’italiano comune l’importanza economica degli italiani all’estero”.
“È
importante discutere per il Sistema Paese – ha detto in conclusione
Ungaro -, capire il motivo per cui gli italiani vanno all’estero. E una
Commissione Parlamentare è ciò che serve, dimostrando che gli eletti
all’estero sono capaci di lavorare insieme”. (l. matteuzzi\ aise)
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16/04/21
Italiani all'estero: BASTA CAZZATE, LA GENTE STA CREPANDO DI STENTI, NON DI SARS-Covid19
1) Divorzio de TUTTE LE COMPETENZE suje tajane all'estere dal MAECI, creazione dell'Agenzia Indipendente per l'Emigrazione Italiana per mezzo di legge di iniziativa popolare;
2) Creazione di un fondo di assistenza socio-economico finanziato daje emigranti tajane indipendente dal governo tajane per mezzo di legge di iniziative popolare.
Basta palla' a vanvera, la gente sta crepanne.
Punteakkape.
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