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Terni, atto della Corte dei Conti, l’opposizione insorge: “Manca trasparenza”

Redazione politica
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TERNI – Una protesta plateale, con dei cartelli esposti a Palazzo Spada o nella seduta telematica del consiglio, con la quale si chiede chiarezza e trasparenza. Così i consiglieri di opposizione in Comune hanno chiesto al sindaco Latini di fare luce sulla missiva inviata dalla Corte dei Conti lo scorso 20 gennaio, atto secretato e non visualizzabile.

I consiglieri si erano già espressi nei giorni scorsi con una nota: “Dal giugno del 2018, non è più possibile, persino per i consiglieri comunali, a differenza del passato, avere accesso a tutti i documenti presenti nel protocollo del comune, ovvero poter approfondire alcuni tipi di atti che vengono riservati, in special modo provenienti dalla Corte dei Conti. Questa prassi – proseguono i consigliere di opposizione –  è stata adottata dal segretario comunale nominato dal sindaco Latini.  Tale prassi, secondo il segretario stesso, è stata adottata nel rispetto della necessità di garantire caratteri di riservatezza, in realtà si sta rilevando uno strumento di censura dell’attività di tutti i consiglieri comunali che hanno una funzione, previsto dal testo unico degli enti locali, di controllo dell’attività politica e amministrativa e in particolare hanno un diritto di accesso esteso agli atti – anche questo previsto per legge – in quanto devono poter svolgere il loro mandato, assumersi le proprie responsabilità, con una piena consapevolezza di informazioni. Al comune di Terni invece  nemmeno i consiglieri comunali riescono più a vedere nessun tipo di comunicazione inviata dalla Corte dei Conti, organo di controllo per le amministrazioni pubbliche.  Persino alle richieste di accesso agli atti non viene dato seguito”.

La protesta. Ora si è passati all’atto formale, con il consigliere di Forza Centro, l’ex leghista Fiorini che ha lanciato la sfida: “Se entro mercoledì non mostrate gli atti secretati, occuperò gli uffici di Giunta”.

La replica del sindaco. Latini, durante la seduta comunale, ha spiegato: “È un’indicazione della procura regionale della Corte dei conti, un atto riservato e personale: l’ho trattato così sulla base di ciò. Questo è a tutela delle indicazioni che provengono dalla magistratura, sapete che il nostro Comune ha avuto un passato un po’ burrascoso e con il segretario verifichiamo le condizioni di legge sulla riservatezza degli atti. Farò ulteriori approfondimenti”

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