PER FAVORE METTETELI VOI TUTTI IN GALERA, CHE INTANTO LA CORTE COSTITUZIONALE SE NE SBATTE DI TUTTO ...

 

Inchiesta sulla mancata zona rossa, convocazioni alla procura di Bergamo: "Esisteva un piano per la pandemia?"

Una manifestazione del comitato Noi denunceremo-verità e giustizia per le vittime del coronavirus 
In questi giorni interrogatori sulla gestione della prima ondata di coronavirus tra Alzano Lombardo: si cerca di capire perché l'ospedale non è stato chiuso subito e di differenziare le responsabilità penali da quelle politiche
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Al ministero della Salute c'è un po' di agitazione. Non si tratta di avvisi di garanzia, ma di convocazioni davanti alla procura di Bergamo, che ha aperto il fascicolo sulla "mancata" zona rossa di Alzano Lombardo. Il tema è semplice, ma nello stesso tempo inquietante: esisteva un piano anti-pandemia? Era stato attivato nel 2006 (quando si parlava di influenze e il Covid-19 era ben al di là da venire)? E il 5 gennaio, quando l'Oms ha avvisato di metterlo in atto, è stato fatto o no?

La procura di Bergamo ha sinora ascoltato varie persone e "cristallizzato" la situazione sui "piani pandemici", ma adesso gli interrogatori devono diventare più stringenti. Anche perché un ordine scritto, sull'apertura e chiusura dell'ospedale, non sembra esserci. Chi ha deciso che cosa?

Gli accertamenti proseguono per differenziare i fatti concreti, con responsabilità penali e amministrative, anche in vista dei possibili risarcimenti, dalle ipotesi di responsabilità politica. Gli interrogatori sono fissati in questi giorni.

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